Concetti Chiave
- Il termine "Pìcaro" ha origini spagnole, utilizzato in Italia per la prima volta nel 1606 e rappresenta un personaggio astuto e imbroglione, spesso orfano e avventuriero.
- Il romanzo picaresco è un genere letterario nato in Spagna nel XVI secolo, caratterizzato da un protagonista di bassa estrazione sociale che affronta avventure con ironia e realismo.
- La prima opera picaresca riconosciuta è "Vida de Lazarillo de Tormes", che introduce un antieroe la cui vita è narrata attraverso raggiri e sotterfugi.
- Il genere picaresco si diffonde in Europa, con esempi significativi come "Il viaggiatore sfortunato" di Thomas Nashe in Inghilterra e "L’avventuroso Simplicissimus" in Germania.
- Il romanzo "Moll Flanders" di Daniel Defoe rappresenta un esempio di picaresco morale, esplorando il dilemma dell'immoralità dettata dal bisogno.

Indice
Pìcaro, origine e significato
Pìcaro è un nome di origine spagnola attestato per la prima volta nella lingua italiana nel 1606 nel titolo del romanzoVita del pìcaro Gusmano d’Alfarace di Barezzi, traduzione italiana di un romanzo spagnolo, di cui mantiene il prestito linguistico senza modifiche o adattamenti e mantenendone la pronuncia spagnola con l’accento sulla terzultima sillaba.
Per quanto riguarda l’etimologia del termine in spagnolo essa rimane incerta, una delle teorie più accreditate sostiene che derivi dal verbo picar che significa pizzicare, beccare. Nel 1525 pìcaro è apparso come sinonimo di sguattero delle cucine, acquisendo anche il senso di rubacchiare. Pìcaro è quindi una persona del popolo, un popolano sfrontato, astuto e imbroglione, un figura che possiamo trovare in diverse opere letterarie spagnole. Può essere anche un vagabondo, un simpatico mascalzone che vive di truffe ed espedienti, un avventuriero fondamentalmente non malvagio ma spesso protagonista di curiose peripezie. Spesso è un orfano, abbandonato nella società ostile e obbligato dalle circostanze a cavarsela da solo. C’è sempre un evento scatenante, un inizio che innesca una serie di peripezie che pìcaro deve affrontare e superare, tanti incontri con le più svariate tipologie di personalità della società. La vita lo mette di fronte a delle sfide che spesso lo costringono a compiere gesti meschini e riprovevoli ma ciò non intacca la sua vera essenza di buon personaggio che alla fine raggiunge il suo meritato riscatto.
Caratteristiche del romanzo picaresco in Spagna
Il romanzo picaresco è un genere nato in Spagna nella seconda metà del XVI secolo diffusosi in seguito in tutta Europa che narra le avventure di pìcaro, generico personaggio popolano che ritroviamo in diverse opere. Per quanto si possano definire delle basi comuni, è difficile stabilire un modello di romanzo picaresco comune per i Paesi in cui si diffuse a causa delle differenze storico-geografiche. La prima opera che possiamo definire picaresca è l’anonima opera spagnola Vida de Lazarillo de Tormes la cui prima edizione risale al 1554. Il protagonista Làzaro rappresenta l’archetipo di pìcaro, egli è un personaggio di bassa estrazione sociale che presta servizio presso diversi padroni. Il protagonista è una sorta di antieroe e la società è rappresentata dal basso, dando risalto alla parte più umile del popolo in contrapposizione alla nobiltà che invece veniva esaltata nei romanzi cavallereschi medievali. L’originalità del genere è rappresentata da un’amara ironia nella descrizione delle peripezie dell’antieroe protagonista e un precoce realismo per quanto riguarda la rappresentazione delle condizioni della società contraddistinta da fame, povertà e corruzione. In generale il genere picaresco è contraddistinto da una narrazione in prima persona delle avventure e disavventure del protagonista pìcaro costellate di ingegnosi raggiri e sotterfugi. Nel caso di Lazarillo vive ai margini della legalità cercando di rimediare alla sua condizione di povertà con trovate ingegnose e fantasiosi espedienti. Il genere del romanzo picaresco vede il suo periodo di gloria nella prima metà del 1600 con molti esempi spagnoli tra cui uno i più illustri Guzmàn de Alfarache di Alemàn e la Historia de la vida del buscòn di de Quevedo. Dalla seconda metà del 1600 la sempre più prevalente importanza della società cortigiana della quale si impone il gusto in letteratura tende a svuotare il genere della sua problematica etico-sociale. Il primo romanzo moderno europeo, ovvero il Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes risalente al 1605 è una perfetta commistione tra il genere picaresco e il romanzo epico-cavalleresco.
Per approfondimenti sul Miguel de Cervantes vedi anche qua
Il romanzo picaresco in Europa
Il genere picaresco prese piede anche fuori dal territorio spagnolo prevalentemente in Inghilterra. Uno dei primi esempi è il romanzo di Thomas Nashe Il viaggiatore sfortunato pubblicato nel 1594, il quale narra delle avventure di un paggio alla corte di Enrico VIII dove si incontrano lo stile picaresco e lo stile cavalleresco con cenni al genere del romance. Successivamente uno dei maggiori esponenti inglesi della letteratura nel genere picaresco fu Daniel Defoe con i capolavori Robinson Crusoe e Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders. Quest’ultimo pubblicato nel 1722, definito romanzo picaresco e moralistico, segue le vicende di Moll Flanders che fu costretta dalla vita a lavorare come prostituta, si sposò cinque volte, fu ladra e delinquente e per questo motivo deportata per poi avere il suo riscatto raggiungendo la ricchezza. Questo è un ottimo esempio di personaggio pìcaro femminile. La riflessione che percorre il romanzo è quella per cui ci si chiede se compiendo azioni immorali per bisogno si diventa davvero immorali. Per citare altri esempi in Germania troviamo il romanzo picaresco in stile barocco L’avventuroso Simplicissimus di Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen e in Francia la Storia di Gil Blas di Santillana di Alain-René Lesage.
Per approfondimenti sul 1600 vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il significato del termine "pìcaro"?
- Quali sono le caratteristiche principali del romanzo picaresco in Spagna?
- Come si è diffuso il genere picaresco in Europa?
- Qual è il legame tra il romanzo picaresco e "Don Chisciotte della Mancia"?
- Quali sono le riflessioni etico-sociali presenti nel romanzo picaresco?
Il termine "pìcaro" ha origine spagnola e appare per la prima volta in italiano nel 1606. Deriva probabilmente dal verbo spagnolo "picar", che significa pizzicare o beccare. Indica una persona del popolo, astuta e imbrogliona, spesso protagonista di avventure e peripezie.
Il romanzo picaresco spagnolo, nato nel XVI secolo, narra le avventure di un antieroe di bassa estrazione sociale. È caratterizzato da un'amara ironia e un realismo precoce, con una narrazione in prima persona che descrive le ingegnose peripezie del protagonista.
Il genere picaresco si è diffuso in Europa, specialmente in Inghilterra, con opere come "Il viaggiatore sfortunato" di Thomas Nashe e "Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders" di Daniel Defoe. Anche in Germania e Francia si trovano esempi di romanzi picareschi.
"Don Chisciotte della Mancia" di Miguel de Cervantes, pubblicato nel 1605, è una commistione tra il genere picaresco e il romanzo epico-cavalleresco, rappresentando un esempio di come il picaresco si sia integrato con altri generi letterari.
Il romanzo picaresco esplora la condizione sociale e morale dei protagonisti, spesso costretti a compiere azioni immorali per necessità. Solleva domande sulla vera natura dell'immoralità e sul riscatto personale, come nel caso di Moll Flanders di Daniel Defoe.