valeria-ballerina
Ominide
7 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Alessandro D'Avenia, con il suo libro "L’arte di essere fragili", presenta un'immagine di Leopardi diversa dall'immaginario comune, focalizzandosi sul suo desiderio di vita e felicità.
  • La vita di Giacomo Leopardi, segnata da difficoltà familiari e fisiche, lo ha spinto a una ricerca incessante di felicità attraverso la scrittura, nonostante le sue fragilità.
  • Il pessimismo di Leopardi si evolve in tre fasi: personale, storico e cosmico, riflettendo una visione sempre più ampia e complessa della condizione umana e dell'universo.
  • Leopardi inizialmente vedeva la natura come benevola, ma nel suo pessimismo cosmico la considera maligna, capace di creare e distruggere l'uomo, illudendolo con il desiderio di felicità.
  • D'Avenia utilizza il dialogo immaginario con Leopardi per esplorare temi come la ricerca di sé e il senso della vita, offrendo una nuova prospettiva su questi concetti.
Questo appunto di Italiano si propone di illustrare il pensiero dell’autore Giacomo Leopardi con riferimenti al libro L’arte di essere fragili di Alessandro D’Avenia. Solitamente quando si parla di Leopardi due sono i fattori che si insinuano nella mente delle persone: la gobba e il pessimismo. Alessandro D'Avenia, tramite la sua opera L’arte di essere fragili, offre lo spunto per conoscere un Leopardi molto diverso da quello che risalta dall’immaginario comune.
Leopardi, Giacomo - Pensiero e L'arte di essere fragili articolo

Indice

  1. Cenni biografici che hanno influenzato il pessimismo di Giacomo Leopardi
  2. Le tre fasi del pessimismo di Giacomo Leopardi
  3. L’arte di essere fragili di Alessandro D’Avenia

Cenni biografici che hanno influenzato il pessimismo di Giacomo Leopardi

Leopardi ebbe una vita costellata di imperfezioni: non riusciva infatti a guadagnarsi l'amore dei suoi genitori, in particolar modo dalla madre Adelaide che possiamo definire come una donna fortemente dura e anaffettiva; lo studio matto e disperatissimo, condotto per i famosi sette anni trascorsi all’interno della biblioteca che il padre che aveva generosamente messo a disposizione alla gente di Recanati e dintorni, gli aveva procurato un corpo inadatto a respirare. Non riusciva nemmeno a trovare un amore che lo ricambiasse. Nonostante questa sua fragilissima esistenza possiamo definire Leopardi un predatore di felicità. Trascorreva infatti intere giornate sui libri, proprio perché cercava in quelle pagine la formula per essere felici. All'età poi di circa 19 anni si rese conto di custodire dentro di sé una passione assoluta per la scrittura. Per questo motivo decise di scrivere una lettera a Pietro Giordani, uno dei più grandi intellettuali del suo tempo, il quale gli consigliò di dedicarsi almeno per 20 anni allo studio della prosa, ma Leopardi rispose che non poteva aspettare, non poteva, come dice lui stesso, sprecare questo ardore di gioventù. Se avesse ascoltato il consiglio di Giordani, ora non avremmo nemmeno una riga dei versi di Leopardi, in quanto vent'anni dopo lui era già morto.
Per approfondimenti su Giacomo Leopardi vedi anche qua

Le tre fasi del pessimismo di Giacomo Leopardi

Tutta la poetica di Giacomo Leopardi è connessa a un’idea di pessimismo di natura e questa traspare nella maggior parte delle sue opere dallo Zibaldone, ai Canti e dalle Operette morali. In una prima fase l’autore affronta un pessimismo personale focalizzato sulle proprie condizioni fisiche, sullo struggimento per la perdita della giovinezza e delle occasioni sprecate il tutto affrontato con un’estrema sensibilità d’animo. Questo pensiero individuale lo porta a considerare la possibilità che se lui è infelice questo non deve per forza valere anche per gli altri, che al contrario possono raggiungere la felicità. E il dolore della sua condizione è lo strumento di riflessione che lo porta ad ampliare la sua conoscenza. Troviamo questo tema nel canto La sera del dì di festa e nella canzone Ultimo canto di Saffo. In seguito questo pessimismo individuale si trasforma e si amplia in pessimismo storico influenzato dal continuo decadimento della società. Se prima credeva che gli altri potessero essere felici ora questa felicità sembra solo un’apparenza poiché la vita umana, secondo l’autore, non è destinata alla felicità terrena ed ogni scopo è vano. La società governata dalla ragione ha condotto l’uomo alla rivelazione che tutto è illusorio scoprendo così il male, il dolore e l’angoscia. E’ quindi il dolore la conseguenza dell’evoluzione storica e l’infelicità dell’uomo colpa della sua stessa ragione e continua evoluzione. La natura in questa concezione è ancora considerata benevola poiché prova pietà per l’uomo e gli concede le illusioni attraverso le quali l’uomo può raggiungere una felicità apparente. Infine il suo pensiero si evolve approdando ad un ancora più ampio concetto di pessimismo, ossia il pessimismo cosmico che racchiude al suo interno la condizione dell’umanità e di tutto l’universo consapevole della “infinita vanità del tutto”. L’infelicità è condizione legata alla vita dell’uomo che è destinato a condurre una vita di sofferenza. Anche la natura ora viene considerata maligna poiché dopo aver generato l’uomo tenta di distruggerlo dando origine a un ciclo di creazione distruzione e lo ha generato insinuandogli il desiderio di felicità, sentimento che lui non può raggiungere, relegandolo quindi a una vita di dolore e distruzione. Nell’opera La ginestra Leopardi definisce la natura “madre è di parto e di voler matrigna” e riprende il tema della natura matrigna in molte altre opere tra le quali la più iconica è l’operetta morale Dialogo della Natura e di un Islandese.
Per approfondimenti sull'opera Zibaldone di Giacomo Leopardi vedi anche qua
Leopardi, Giacomo - Pensiero e L'arte di essere fragili articolo

L’arte di essere fragili di Alessandro D’Avenia

L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita

è un saggio scritto dallo scrittore e sceneggiatore italiano Alessandro D’Avenia e pubblicato nel 2016. Attraverso il dialogo dell’autore con Giacomo Leopardi si apre una riflessione su come raggiungere la felicità. Leopardi che spesso è etichettato come pessimista e sventurato viene rivalutato sotto una nuova luce: un giovane che desideroso di vita e infinito, di affermarsi con la sua arte affrontando spesso anche la derisione degli altri. Attraverso l’opera di Leopardi, D’Avenia trova l’ispirazione per rispondere ai quesiti sulla ricerca di sé stesso e del senso della vita, ovvero le stesse domande che si pongono i personaggi delle opere leopardiane tra i quali abbiamo citato precedentemente Saffo e l’Islandese. Risposte semplici solo se abbiamo gli strumenti per orientarci nel nostro viaggio esistenziale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i fattori che hanno influenzato il pessimismo di Giacomo Leopardi?
  2. La vita di Leopardi era segnata da imperfezioni, come la mancanza di amore da parte dei genitori e problemi fisici dovuti allo studio intenso. Questi elementi hanno contribuito al suo pessimismo.

  3. Come si evolve il pessimismo di Leopardi nel corso della sua vita?
  4. Il pessimismo di Leopardi si sviluppa in tre fasi: personale, storico e cosmico, passando da una visione individuale della sofferenza a una concezione universale dell'infelicità umana.

  5. In che modo Alessandro D’Avenia presenta Giacomo Leopardi nel suo libro "L’arte di essere fragili"?
  6. D’Avenia presenta Leopardi sotto una nuova luce, come un giovane desideroso di vita e di affermazione, rivalutando la sua immagine di pessimista e sventurato.

  7. Qual è il ruolo della natura nel pensiero di Leopardi?
  8. La natura è inizialmente vista come benevola, ma nel pessimismo cosmico diventa maligna, poiché genera l'uomo con il desiderio di felicità che non può raggiungere, portandolo a una vita di sofferenza.

  9. Qual è l'obiettivo del dialogo tra D’Avenia e Leopardi nel libro "L’arte di essere fragili"?
  10. Il dialogo mira a riflettere su come raggiungere la felicità e trovare risposte ai quesiti esistenziali, ispirandosi alle opere di Leopardi e alle sue riflessioni sulla vita.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community