Concetti Chiave
- Leopardi percepisce la natura inizialmente come benigna, ma poi la vede come indifferente e cieca, un meccanismo che non si preoccupa del benessere delle sue creature.
- Il pessimismo storico di Leopardi nasce dalla convinzione che l'infelicità umana derivi dall'illusione perduta di un piacere infinito, ora vista come una condizione assoluta e immutabile.
- La poetica di Leopardi si concentra sull'immaginazione e sull'indefinito, cercando di trovare un appagamento illusorio attraverso immagini e suoni vaghi e indefiniti.
- Leopardi critica la società contemporanea, considerandola corrotta e incapace di grandi azioni, a causa del progresso della civiltà che ha spento le illusioni.
- Il concetto di "classicismo romantico" di Leopardi si basa sulla nostalgia per una dimensione ingenua e immaginosa, in contrasto con la razionalità dei tempi moderni.
1) La natura benigna e le illusioni
Indice
La Felicità Inappagata
• La felicità si identifica con uno stato di piacere dei sensi, infinito nella durata e nell’intensità che lì’uomo desidera per natura e che non può essere mai raggiunta.
L’infelicità dell’uomo nasce da questa felicità inappagata.
• La natura,inizialmente concepita da Leopardi come benevola, ha voluto offrire fin dalle origini un rimedio all’uomo: l’immaginazioni e le illusioni
• Per questo gli uomini primitivi, Greci e Romani, che erano più vicini alla natura e quindi più capaci di illudersi e di immaginare erano felici perché ignoravano il destino di infelicità che era destinato loro
• La critica alla società contemporanea
Critica alla Società Contemporanea
• Il progresso della civiltà e della ragione hanno spento le illusioni e reso gli uomini moderni incapaci di azioni alte, nobili e generose.
• La condizione negativa del presente dunque l’esito di un processo storico di allontanamento dalla via, tracciata dalla natura benigna
• Leopardi dà un giudizio durissimo sulla civiltà dei suoi anni (cfr. La ginestra), in particolare sul’Italia a lui contemporanea, corrotta e dominata dall’inerzia.
2) Il titanismo
Il Titanismo Leopardiano
• Dal giudizio negativo sulla società deriva un atteggiamento titanico di sfida solitaria disperata da parte del poeta, unico depositario dell’antica virtù, contro la barbarie dominante.
3) La formula del pessimismo storico
Pessimismo Storico e Materialismo
• Questa fase del pensiero leopardiano è stata designata con la formula di “pessimismo storico”, che ha tuttavia un valore soltanto orientativo, in quanto questo pessimismo si colloca in realtà in un quadro che si può già dire cosmico.
• Infatti la condizione originaria di felicità da cui l’uomo si allontanato era relativa, poiché soltanto frutto disillusione.
4) Il materialismo
• A partire dal 1824, (con il Dialogo della Natura e di un Islandese) si assiste ad un rovesciamento dell’idea di natura come madre benigna: la natura è vista come un meccanismo cieco, indifferente alla sorte delle sue creature.
• È una concezione non più finalistica (la natura che opera per un fine, il bene delle sue creature), ma meccanicistica e materialistica (tutta la realtà non è che materia, regolata da leggi meccaniche)
5) L’infelicità di una condizione assoluta
L'Infelicità Assoluta
• L’infelicità umana non è più concepita come assenza di piacere, ma è dovuta soprattutto ai mali esterni a cui nessuno può sfuggire (malattie, elementi atmosferici, morte….)¸ essa non è più legata ad una condizione storica relativa all’uomo, ma ad una condizione assoluta, e diviene un dato eterno ed immutabile di natura.
6) Il distacco imperturbabile
Il Distacco Imperturbabile
• Poiché l’infelicità è un dato di natura, vane sono le proteste e la lotta e non resta che la contemplazione lucida e disperata della verità
• L’ideale di Leopardi non è più l’eroe antico, terso a generose imprese, ma il saggio antico, soprattutto lo stoico, la cui caratteristica è l’atarassia, cioè il distacco imperturbabile dalla vita
7) Il ritorno al titanismo
Ritorno al Titanismo
• La rassegnazione non è propria dell’indole del Leopardi che, sulla base della visione pessimistica della natura, arriverà a costruire una concezione della vita sociale e del progresso, fondata sulla solidarietà fra gli uomini, sull’onesta, la giustizia e la compassione
8) L’infinito nell’immaginazione
L'Infinito nell'Immaginazione
• Il nucleo germinale della poetica di Leopardi risiede nella teoria del piacere; se nella realtà il piacere infinito è irraggiungibile, l’uomo può figurarsi piaceri infiniti mediante l’immaginazione stimolato da tutto ciò che è “vago e indefinito”
9) La teoria della visione e del suono
Teoria della Visione e del Suono
• Nello Zibaldone, Leopardi passa in rassegna tutti gli aspetti della realtà sensibile, che per il loro carattere indefinito permettono all’uomo di trovare l’illusorio appagamento al suo bisogno di infinito: è piacevole, perle idee vaghe ed indefinite che suscita, la vista impedita da un ostacolo, come ad esempio una siepe: lo stesso effetto hanno un filare di alberi che si perde all’orizzonte, una fuga di stanze, ecc…
• Sempre nello Zibaldone, Leopardi elenca una serie di suoni suggestivi perché vaghi: un canto che vada poco a poco allontanandosi, lo stormire del vento fra le fronde
10) Il bello poetico e la rimembranza
Bello Poetico e Rimembranza
• Il bello poetico consiste nel “vago e indefinito” e si manifesta essenzialmente in immagini re suoni delntipo di quelli elencati nella teoria della visione e del suono: queste immagini sono suggestive, perchénper lo più, evocano sensazioni che hanno affascinato da fanciulli
• Poetica dell’indefinito e poetica della “rimembranza” si fondono: la poesia è il recupero della visione immaginosa della fanciullezza attraverso la memoria
11)Il classicismo romantico
Classicismo Romantico
• Maestri della poesia vaga ed indefinita erano gli antichi Greci, più vicini alla natura, erano immaginosi come i fanciulli; ai moderni, disincantati e infelici, è possibile solo una poesia sentimentale, che nasce dalla consapevolezza della miseria umana e dal rimpianto per un’armonia perduta.
• Nella polemica fra classicisti e romantici, le posizioni di Leopardi sono molto originali: egli rimproverra ai romantici italiani l’eccessiva aderenza alò “vero”, ma prende anche le distanze dal classicismo accademico e pedantesco
• La sua ammirazione per i poeti antichi poggia sul vagheggiamento nostalgico, tipicamente romantico, di una dimensione ingenua, non contaminata dalla razionalità: per questo, si può parlare per leopardi di “classicismo romantico”
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di felicità secondo Leopardi?
- Come Leopardi critica la società contemporanea?
- Cosa rappresenta il "titanismo leopardiano"?
- Come si evolve la visione di Leopardi sulla natura?
- Qual è il ruolo dell'immaginazione nella poetica di Leopardi?
Leopardi identifica la felicità con uno stato di piacere infinito che l'uomo desidera per natura ma non può mai raggiungere, portando all'infelicità.
Leopardi critica la società contemporanea per aver spento le illusioni e reso gli uomini incapaci di azioni nobili, giudicando duramente la civiltà del suo tempo.
Il titanismo leopardiano rappresenta un atteggiamento di sfida solitaria e disperata contro la barbarie dominante, derivante dal giudizio negativo sulla società.
Leopardi evolve la sua visione della natura da madre benigna a un meccanismo cieco e indifferente, abbracciando una concezione materialistica.
L'immaginazione permette di figurarsi piaceri infiniti, stimolata da ciò che è vago e indefinito, offrendo un appagamento illusorio al bisogno di infinito.