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Concetti Chiave

  • Italo Calvino nasce a Cuba ma considera Sanremo, dove cresce, come sua vera città d'origine; la sua formazione è influenzata dall'esperienza partigiana e dall'attivismo nel PCI.
  • Il suo esordio letterario avviene con "Il sentiero dei nidi di ragno", un'opera neorealista che riflette le sue esperienze personali durante la Resistenza.
  • Negli anni '50, Calvino si allontana dal neorealismo per abbracciare una narrativa fiabesca, come dimostrato nella trilogia composta da "Il visconte dimezzato", "Il barone rampante" e "Il cavaliere inesistente".
  • Durante gli anni '60, Calvino esplora la letteratura combinatoria e l'immagine cosmica, influenzato da Borges, con opere come "Le Cosmicomiche" e "Le città invisibili".
  • Calvino si trasferisce in varie città, tra cui Roma e Parigi, entrando in contatto con intellettuali di spicco e continuando a pubblicare opere che spaziano dalla narrativa ai saggi fino alla sua morte nel 1985.
In questo appunto di italiano presenteremo la figura di Italo Calvino, autore di importanti opere come “Il sentiero dei nidi di ragno”, “Il barone rampante”, “Il cavaliere inesistente”, “Marcovaldo” e tanti altri romanzi che hanno lasciato un segno originale e indelebile nella letteratura contemporanea.
vita e opere di Italo Calvino

Indice

  1. Italo Calvino: biografia di un intellettuale impegnato
  2. Italo Calvino: opere più famose tra neorealismo e fiaba
  3. Italo Calvino: letteratura combinatoria

Italo Calvino: biografia di un intellettuale impegnato

Italo Calvino nasce nel 1923 a Santiago de Las Vegas nell'isola di Cuba, dove il padre dirige una stazione sperimentale di agricoltura e una scuola agraria.

Di quei luoghi l’autore non ricorda nulla, anche perché appena due anni dopo la sua nascita i genitori decidono di tornare in Italia, a Sanremo. "A quel tempo" dice l’autore, "Sanremo era ancora una cittadina popolata di vecchi inglesi, di granduchi russi, gente eccentrica e cosmopolita che dava un'impronta particolare al luogo". Italo Calvino ama questa città, dove, in un ambiente familiare sereno e agiato, trascorre l'infanzia, l'adolescenza e la prima giovinezza: a pieno titolo, perciò, affermerà di considerarla la sua vera città d’origine. Nel 1944 si unisce ai partigiani della brigata Garibaldi che operano nella zona delle Alpi Marittime: questo periodo vissuto con entusiasmo e convinzione, incide profondamente sulla sua formazione. Diviene attivista del PCI e conseguita la laurea in Lettere all'università di Torino, trovandosi a vendere libri a rate, Italo Calvino viene in contatto con la casa editrice Einaudi, della quale ben presto diviene uno dei maggiori responsabili per quanto riguarda le scelte editoriali. Conosce l’autore e intellettuale Cesare Pavese e, su consiglio dello scrittore, inizia a scrivere il romanzo "Il sentiero dei nidi di ragno" (1947), ispirato alla sua esperienza partigiana. Nella vicenda narrata, dice l’autore, "nessuno è eroe, nessuno ha coscienza di classe", solo i fatti parlano, visti attraverso gli occhi attenti e ingenui di Pin, un ragazzino genovese. Nonostante ciò vive con molto travaglio la crisi del comunismo internazionale italiano, nel 1957 si dimette dal partito di cui dirà: “quelle vicende mi hanno estraniato dalla politica, nel senso che la politica ha occupato dentro di me uno spazio molto più piccolo di prima. Non l’ho più ritenuta, da allora, un’attività totalizzante e ne ho diffidato. Penso che oggi la politica registri con molto ritardo cose che, per altri canali, la società manifesta, e penso che spesso la politica compia operazioni abusive e mistificanti”. Negli anni cinquanta ottiene anche un successo internazionale e si sposta continuamente tra Europa e USA. Nel 1964 sposa Esther Singer, una traduttrice argentina e ha una figlia, Giovanna. Insieme si stabiliscono a Roma. Vive per un periodo a Parigi, tra il 1967 e il 1980, dove stringe amicizia con gli scrittori Georges Perec e Raymond Queneau. Torna poi in Italia dove si trasferisce in una tenuta nelle campagne toscane. Nel 1985 muore improvvisamente colto da un ictus.
Per ulteriori approfondimenti su Italo Calvino vedi qui
Italo Calvino: Vita, Opere e Influenze Letterarie articolo

Italo Calvino: opere più famose tra neorealismo e fiaba

Come abbiamo accennato, l’esordio di Calvino avviene con “Il sentiero dei nidi di ragno”, opera neorealista che mira a riportare il vissuto e le esperienze dell’autore nella letteratura. Scelta da cui ben presto si allontanerà tanto che arriverà ad affermare: “Le pagine scritte sono lì nella loro sfacciata sicurezza che so bene ingannevole, le pagine scritte già in polemica con una memoria che era ancora un fatto presente, massiccio, che pareva stabile, dato una volta per tutte, l’esperienza, - e non mi servono, avrei bisogno di tutto il resto, proprio quello che lì non c’è. Un libro scritto non mi consolerà mai di ciò che ho distrutto scrivendolo: quell’esperienza che custodita per gli anni della vita mi sarebbe forse servita a scrivere l’ultimo libro, e non mi è bastata a scrivere il primo”. Gli anni cinquanta sono invece di profonda meditazione e l’opera di Calvino compie una svolta fiabesca. A questo periodo appartiene la trilogia de “Il visconte dimezzato” (1952), "Il barone rampante" (1957) e "Il cavaliere inesistente" (1959). Secondo Calvino il racconto fiabesco rappresenta la soluzione migliore per mantenere una comunicazione popolare e per esprimere complessità mediante la semplicità. Lo stesso autore descriverà così la sua opera, in una edizione scolastica de “Il barone rampante”: “Quello che possiamo indicare come dato sicuro è un gusto dell’autore per gli atteggiamenti morali, per l’autocostruzione volontaristica, per la prova umana, per lo stile di vita. E tutto questo tenendosi in bilico su sostegni fragili come rami circondati dal vuoto”.
Per ulteriori approfondimenti sulla fiaba in Calvino vedi qui

Italo Calvino: letteratura combinatoria

Gli anni sessanta vedono Calvino impegnato in una riflessione critica che lo porterà a sperimentare sulla letteratura. In un saggio del 1962 scrive: “Oggi cominciamo a richiedere dalla letteratura qualcosa di più di una conoscenza dell’epoca o d’una mimesi degli aspetti esterni degli oggetti o di quelli interni dell’animo umano. Vogliamo dalla letteratura un’immagine cosmica cioè al livello dei piani di conoscenza che lo sviluppo storico ha messo in gioco”. Questo desiderio, influenzato anche dalla lettura di Borges, si esprimerà in alcune delle sue opere di questi anni, come “Le Cosmicomiche” (1965) e “Le città invisibili” (1972). Fra gli altri libri ricordiamo “Palomar” (1938), “L’Orlando furioso raccontato da Italo Calvino” (1970), “Se una notte d’inverno un viaggiatore” (1979) e i saggi raccolti in “Collezione di sabbia” (1984).
Per ulteriori approfondimenti sullo stile di Calvino vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Chi era Italo Calvino e quale fu il suo contributo alla letteratura?
  2. Italo Calvino è stato un autore italiano noto per opere come "Il sentiero dei nidi di ragno" e "Il barone rampante". Ha lasciato un segno indelebile nella letteratura contemporanea con il suo stile originale che spazia tra neorealismo e fiaba.

  3. Quali esperienze personali influenzarono la scrittura di Calvino?
  4. L'esperienza di Calvino con i partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale influenzò profondamente la sua scrittura, come si vede nel suo romanzo d'esordio "Il sentiero dei nidi di ragno".

  5. Come si evolve lo stile letterario di Calvino negli anni '50?
  6. Negli anni '50, Calvino si allontana dal neorealismo per abbracciare uno stile fiabesco, come dimostrato nella sua trilogia composta da "Il visconte dimezzato", "Il barone rampante" e "Il cavaliere inesistente".

  7. Qual è l'approccio di Calvino alla letteratura combinatoria?
  8. Negli anni '60, Calvino esplora la letteratura combinatoria, cercando di offrire un'immagine cosmica attraverso opere come "Le Cosmicomiche" e "Le città invisibili", influenzato anche dalla lettura di Borges.

  9. Quali sono alcune delle opere più significative di Calvino negli anni '70 e '80?
  10. Tra le opere significative di Calvino negli anni '70 e '80 ci sono "Se una notte d'inverno un viaggiatore", "Palomar" e i saggi raccolti in "Collezione di sabbia".

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