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Concetti Chiave

  • Giovanni Pascoli's worldview blends positivism with decadence, using precise ornithological and botanical nomenclature while embracing a fragmented, symbolic perspective of reality.
  • The concept of "Il fanciullino" suggests that every person retains a childlike wonder, enabling them to perceive the world intuitively and symbolically, in contrast to D'Annunzio's aristocratic "superman" view.
  • Pascoli's poetry emphasizes small, everyday objects, imbuing them with symbolic meaning and serving a social function of promoting unity and overcoming violence.
  • Syntactically, Pascoli's use of parataxis, asyndeton, and nominal style mirrors his fragmented worldview, focusing on immediate sensations and secret connections.
  • Lexically, his poetry fuses specialized vocabulary from botany and ornithology with everyday language, eliminating hierarchical distinctions between words.

Indice

  1. Formazione e visione del mondo
  2. Simbolismo e percezione onirica
  3. Il fanciullino e la poetica
  4. Funzione sociale della poesia
  5. ​Livello sintattico

Formazione e visione del mondo

La formazione di Pascoli è stata essenzialmente positivistica. I residui del positivismo si possono rintracciare in Pascoli nella morbosa e ossessiva precisione con cui, nei suoi versi, egli usa la nomenclatura ornitologica e botanica (nei suoi componimenti sono infatti molto ricorrenti i termini tecnici e specifici che fanno riferimento agli uccelli e alle piante).

La visione del mondo di Pascoli, invece, è tipicamente decadente, rispecchia dunque quella crisi della scienza e la sfiducia nelle possibilità della ragione (Decadentismo).

Se vi è dunque sfiducia nella scienza, il metodo da utilizzare per accostarsi alla realtà e per conoscere la verità non è più il procedimento razionale, ma si rivaluta l’ignoto, il mistero, l’inconoscibile (non si crede quindi nella possibilità di sistemare il reale in un sistema logico e con procedimenti logici).

Inoltre, secondo il poeta Giovanni Pascoli, il mondo non lo si può conoscere con una singola visione unitaria, non vi è un disegno unitario e coerente, ma piuttosto si può conoscere il mondo attraverso dei flash, quindi, nella visione pascoliana, il mondo appare essenzialmente disgregato, frantumato e frammentario.

Simbolismo e percezione onirica

Non esistono neppure gerarchie d’ordine fra gli oggetti: ciò che è piccolo si mescola a ciò che è grande, e quindi anche ciò che sembra secondario può assumere un significato notevole. Tutto ciò avviene attraverso una trama fitta di simboli (la caratteristica della visione del mondo di Pascoli è infatti il simbolo, tutto viene associato al simbolo e la segreta essenza delle cose è raggiunta attraverso una trama di simboli e attraverso le varie interpretazioni che il simbolo può assumere (più significati possono essere attribuiti allo stesso elemento). Inoltre, il simbolo fa andare oltre la percezione superficiale del reale e fa cogliere i significati segreti che ogni cosa cela. La percezione è onirica, fatta cioè attraverso il sogno (tematica centrale nella poesia di Pascoli), la realtà viene vista attraverso relazioni segrete che non seguono il filo logico, ma si rintracciano attraverso le associazioni analogiche (quindi non vi è più la ragione alla base dell’accostamento al reale).

Il fanciullino e la poetica

La ​poetica​ di Giovanni Pascoli assume una notevole importanza, innanzitutto perché l’influsso esercitato da Pascoli su tutta la poesia successiva del 900 è stato enorme, ma anche perché c’è uno scritto di carattere teorico di Pascoli, ovvero un saggio intitolato “​Il fanciullino​”, dedicato proprio alla poetica, dove il poeta stesso illustra in cosa consiste la poesia.

L’opera risale al 1897, si intitola così perché secondo Pascoli ​ogni uomo in se stesso conserva un fanciullino​, che sopravvive nonostante il passare del tempo e nonostante l’avanzare dell’età. (Confronto con d’Annunzio: d’Annunzio parla del superuomo, Pascoli parla del fanciullino)

Inoltre, la visione dannunziana della letteratura è fortemente ​aristocratica​, mentre quella di Pascoli è democratica​, perché egli afferma esplicitamente che in ogni uomo c’è un fanciullino, in ogni uomo c’è un poeta, non bisogna essere straordinari, eccezionali e superuomini (fanciullino nel senso che l’uomo facendo parlare il fanciullino scopre come per la prima volta tutto, si accosta alla realtà come se fosse la prima volta, provando dunque stupore e meraviglia. Ci si accosta alla realtà utilizzando una parola novella, che quindi avvicina, attraverso il nuovo, all’essenza delle cose, a cogliere le corrispondenze, le relazioni segrete, avvolte da un senso di mistero che sono alla base della visione del mondo propria dei decadenti). Il metodo con cui ci si accosta alla realtà è dunque ​irrazionale​ e ​intuitivo​.

Funzione sociale della poesia

Il fanciullino è in grado di cogliere l’essenza delle cose attraverso i ​simboli​ (gli oggetti si caricano cioè di un significato più profondo di quello che si attribuisce loro ordinariamente). Il fanciullino ha dunque il privilegio di avvicinarci all’ignoto, al mistero e ci aiuta a cogliere le relazioni segrete tra le cose.

Il fanciullino che è in noi subisce gli odi e gli impulsi violenti e porta dunque alla fratellanza, ​la poesia ha dunque una funzione sociale​ di unità e di superamento delle violenze.

Una caratteristica della poesia di Pascoli è la presenza delle cose piccole della vita quotidiana, cioè oggetti umili, quindi molte cose fanno parte della vita rurale e si caricano di significati simbolici nuovi e profondi che vanno oltre quello letterale. Tutto questo si afferma teoricamente in un saggio di poetica, in cui il poeta illustra la visione della poesia, in cosa consiste, da cosa nasce, da cosa è caratterizzata. Questa teoria viene messa in pratica nelle ​soluzioni formali​, ovvero nelle ​scelte espressive.

​Livello sintattico


La ​paratassi​ (coordinazione) prevale sull’​ipotassi​ (subordinazione).

(In D’Annunzio, invece, prevale l’ipotassi)

Inoltre, vi è la frequenza dell’​asindeto​ (senza congiunzioni). Un’altra caratteristica è la frequenza dello ​stile nominale​ (proposizioni senza verbi). Come si spiegano la paratassi, l’asindeto e lo stile nominale? La visione del mondo è frammentaria, quindi la coordinazione, l’asindeto e la frase nominale rendono bene questa visione del mondo. Su queste visioni d’insieme prevale la sensazione immediata, il flash, l’allusione, l’immaginazione, l’intuizione, le corrispondenze segrete che vengono colte al di là del visibile, quindi procedimenti alogici e non più logici. Quindi tutto questo fa parte della visione della vita e si ripercuote nelle scelte a livello sintattico.

La poesia di Pascoli è una poesia di piccole cose quotidiane, quindi non vi sono vocaboli ricercati, la novità è la mescolanza tra i vari livelli, non esistono più classi di oggetti, ​non vi è una gerarchia di oggetti​, in quanto anche l’oggetto più banale assume significati nuovi. Abbiamo delle voci dotte, cioè dei termini specifici che si fondono con altri della conversazione quotidiana comune (esempio: conoscenze di Pascoli nella botanica e nell’ornitologia, quindi vi sono termini specifici in questi ambiti). Vi sono anche parole straniere e tutto si fonde con le cose più semplici e più banali (si annullano così le gerarchie perché vocaboli di sfere diverse sono posti sullo stesso piano).

Onomatopee​ (voci che imitano il suono dell’oggetto a cui si fa riferimento)

Sinestesie

Assonanze

Livello metrico​: prevale il ​verso frantumato​ (verso con cesure, pause interne), quindi la visione frammentaria e non organica e unitaria della realtà si riflette anche a livello metrico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'influenza del Positivismo su Giovanni Pascoli?
  2. La formazione di Pascoli è stata essenzialmente positivistica, evidente nella precisione con cui usa la nomenclatura ornitologica e botanica nei suoi versi.

  3. Come si manifesta il Decadentismo nella visione del mondo di Pascoli?
  4. La visione del mondo di Pascoli è tipicamente decadente, caratterizzata dalla sfiducia nella scienza e dalla rivalutazione dell'ignoto e del mistero.

  5. Qual è il ruolo del simbolismo nella poetica di Pascoli?
  6. Il simbolismo è centrale nella poetica di Pascoli, dove il mondo appare disgregato e frammentario, e i simboli permettono di cogliere significati segreti oltre la percezione superficiale.

  7. Cosa rappresenta "Il fanciullino" nella poetica di Pascoli?
  8. "Il fanciullino" rappresenta la capacità di ogni uomo di avvicinarsi alla realtà con stupore e meraviglia, cogliendo l'essenza delle cose attraverso simboli e relazioni segrete.

  9. Quali sono le caratteristiche stilistiche e sintattiche della poesia di Pascoli?
  10. La poesia di Pascoli è caratterizzata da paratassi, asindeto, stile nominale, e un uso di vocaboli semplici e specifici, riflettendo una visione frammentaria della realtà.

Domande e risposte

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