Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La poesia "Lavandare" di Giovanni Pascoli fa parte della raccolta "Myricae" e utilizza una combinazione di colori e suoni per evocare un'atmosfera autunnale e malinconica.
  • I colori grigio e nero dominano il paesaggio, mentre l'aratro abbandonato simboleggia desolazione e abbandono, creando un forte impatto visivo e simbolico.
  • Il ritmo spezzato dei versi e l'uso di figure retoriche come allitterazione e onomatopea amplificano le suggestioni sonore dei panni lavati al torrente.
  • L'ultima quartina introduce una canzone popolare marchigiana, che funge da chiave interpretativa per comprendere la malinconia e l'abbandono espressi nella poesia.
  • La struttura della poesia è composta da due terzine e due quartine con endecasillabi e rime incatenate, sottolineando la musicalità e l'innovazione stilistica di Pascoli.

Indice

  1. Analisi della lirica "Myricae"
  2. Simbolismo e ritmo nella poesia
  3. Descrizione del paesaggio autunnale
  4. Il canto delle lavandare
  5. La similitudine dell'aratro abbandonato

Analisi della lirica "Myricae"

Il testo fa parte della raccolta “Myricae”. La lirica si snoda attraverso il susseguirsi di notazioni cromatiche: il grigio e il nero, colori che richiamano accezioni fonetiche e uditive, suggerite da figure retoriche quali l’allitterazione, l’onomatopea ed un sapiente gioco di simboli. L’ultima quartina riprende una canzone popolare marchigiana, che è la chiave di lettura che permette di comprendere la parte iniziale della lirica. La vicenda descrive un paesaggio autunnale, delineato tramite elementi visivi e cromatici; in questo luogo campeggia un aratro e vicino al torrente si possono udire i tonfi dei panni immersi nell’acqua dalle lavandare, le quali accompagnano la propria fatica cantando la canzone popolare richiamata dall’ultima quartina.

Simbolismo e ritmo nella poesia

Gli oggetti quotidiani evocati nel testo si caricano di significati particolari e profonde suggestioni: l’immagine dell’aratro in mezzo al campo diviene il simbolo dell’abbandono e della desolazione. Sul piano stilistico il ritmo dei versi risulta spezzettato e lento. Il testo è composto da due terzine e due quartine; i versi sono endecasillabi e le rime sono incatenate. “La frasca” del verso 7 fa assonanza con “rimasta” nel verso 9.

Descrizione del paesaggio autunnale

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero

resta un aratro senza buoi, che pare

dimenticato, tra il vapor leggero .

(la virgola dopo “dimenticato” serve a spezzare l’unità sintattica, poiché la fine della frase non corrisponde con la fine del verso)

(Vi è una contrapposizione del colore grigio e del colore nero, affiancato alla ripetizione del termine “mezzo)

Nel campo mezo grigio e mezzo nero (la parte grigia corrisponde alla parte secca e polverosa, mentre la parte che è stata rivoltata dall’aratro è più scura), resta un aratro inattivo (immagine evocativa), che sembra dimenticato tra la nebbia che esala dalla terra.

Il canto delle lavandare

E cadenzato dalla gora viene

5 lo sciabordare (onomatopea) delle lavandare

con tonfi spessi e lunghe cantilene (chiasmo: i due sostantivi sono collocati all’inizio e alla fine, mentre i due aggettivi sono posti al centro)

E con un ritmo sempre uguale proviene dal canale (termine gergale: l’autore è molto preciso dal punto di vista lessicale) lo sciabordare delle lavandare che lavano i panni nell’acqua, continuamente immersi con tonfi sonori e cantilene.

La similitudine dell'aratro abbandonato

Il vento soffia e nevica la frasca

e tu non torni ancora al tuo paese!

quando partisti, come son rimasta!

10 come l’aratro in mezzo alla maggese (similitudine: confronto fra la donna abbandonata e l’aratro).

Il vento soffia e i rami degli alberi perdono le foglie come se fossero neve (richiamo alla canzone popolare) e tu non torni ancora al tuo paese (si tratta probabilmente di una donna il cui amato è partito per cercare lavoro e non è ancora tornato) ed io sono rimasta sola come l’aratro abbandonato in mezzo al campo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato simbolico dell'aratro nella lirica "Myricae"?
  2. L'aratro simboleggia l'abbandono e la desolazione, rappresentando un'immagine evocativa di solitudine nel paesaggio autunnale.

  3. Come viene descritto il paesaggio autunnale nella poesia?
  4. Il paesaggio autunnale è descritto attraverso contrasti cromatici di grigio e nero, con un aratro dimenticato tra la nebbia leggera, evocando un senso di abbandono.

  5. Qual è il ruolo del canto delle lavandare nella poesia?
  6. Il canto delle lavandare, accompagnato da onomatopee e chiasmi, aggiunge un ritmo cadenzato e sonoro alla scena, sottolineando la fatica e la routine del lavoro quotidiano.

  7. In che modo viene utilizzata la similitudine dell'aratro abbandonato?
  8. La similitudine confronta la solitudine di una donna abbandonata con l'aratro lasciato nel campo, esprimendo un sentimento di attesa e mancanza.

Domande e risposte

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