Concetti Chiave
- La poesia "Lavandare" di Giovanni Pascoli presenta un paesaggio autunnale desolato, con nebbia e foglie cadenti, che riflette un sentimento di solitudine.
- Il canto malinconico delle lavandare, mentre lavorano al ruscello, simboleggia la solitudine e l'attesa triste dell'uomo amato che non torna.
- L'aratro abbandonato a metà del campo diventa una potente metafora del senso di abbandono provato dalla donna.
- Pascoli attribuisce significati simbolici profondi a piccoli dettagli, come l'aratro e il canto delle lavandare, attraverso l'uso di enjambement e rime interne.
- La poesia mescola elementi impressionisti e simbolisti, richiamando lo stile realistico degli umili di Gustave Courbet.
Indice
Un paesaggio autunnale desolato
In un campo arato solo per metà, si scorge un aratro abbandonato, come se fosse stato dimenticato. Intorno, si alza una leggera nebbia autunnale. Dal ruscello vicino si sente il rumore delle lavandare che, mentre lavano i panni, intonano un canto malinconico.
Il canto malinconico delle lavandare
La loro cantilena popolare parla del vento che soffia e delle foglie che cadono dai rami come fiocchi di neve.
Nel frattempo, l'uomo amato non è ancora tornato al suo paese.Simbolismo dell'aratro abbandonato
Quando l’uomo partì, la donna si sentì sola e abbandonata, proprio come un aratro lasciato in mezzo al campo, a metà del suo lavoro.
In Lavandare, Giovanni Pascoli presenta un paesaggio autunnale, dominato da nebbia e foglie cadenti, che evoca un senso di desolazione. In questo contesto si ode il canto triste delle lavandare, che accompagna il loro lavoro ripetitivo, simbolo della loro solitudine e della malinconica attesa dell’uomo amato. L’aratro, lasciato a metà del lavoro, diventa una metafora del senso di abbandono della donna.
Pascoli utilizza piccoli dettagli della realtà per attribuire loro un significato simbolico più profondo. L’immagine dell’aratro abbandonato richiama la condizione di chi è lasciato solo in attesa. L'enjambement tra i versi 2 e 3 ("che pare/dimenticato") mette in risalto questo senso di abbandono, mentre la rima interna nel verso 5 ("sciabordare…lavandare") riproduce, a livello sonoro, la monotonia del lavoro delle lavandaie.
Stile impressionista e simbolico
Nel complesso, la poesia offre un ritratto impressionista e simbolico, richiamando lo stile realistico degli umili di Gustave Courbet e allo stesso tempo incorporando elementi simbolisti.