Concetti Chiave
- "Nevicata" è una poesia di Giovanni Pascoli, parte della raccolta Myricae, composta da due quartine di endecasillabi a rima alternata.
- La poesia utilizza la prospettiva del "fanciullino" per descrivere la natura, evidenziando dettagli visivi e sonori del paesaggio invernale.
- Il bianco della neve simboleggia candore e morte, mentre gli olmi che "gemono" sotto il peso della neve evocano un senso di mortalità.
- Il tema centrale è la caducità della vita, rappresentata dal verbo "passare" e dal passaggio di figure umane attraverso la tempesta.
- La poesia è ricca di figure retoriche, come l'onomatopea e l'anafora, che amplificano l'atmosfera e i suoni descritti.
Nevica: l’aria brulica di bianco;
la terra è bianca, neve sopra neve;
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco:
cade del bianco sopra un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
E per le vie mulina la bufera:
passano bimbi: un balbettìo di pianto;
passa una madre: passa una preghiera.
Indice
Analisi della poesia 'Nevicata'
Nevicata è una poesia che fa parte della raccolta Myricae.
E' strutturata in questo modo: due quartine di endecasillabi a rima alternata e tratta di un tema molto importante e familiare per Pascoli, ovvero una nevicata. Come in tutte le sue liriche Giovanni Pascoli descrive la natura a sé circostante con gli occhi tipici del fanciullino che riesce a cogliere particolari ed elementi visivi e sonori del paesaggio naturale che lo circonda.
Descrizione del paesaggio invernale
L'osservatore per prima descrive la neve che scende in maniera molto copiosa dal cielo fino a cadere nel territorio circostante. L’occhio del “fanciullino” inoltre si sposta verso gli olmi e verso il suono che producono sotto il peso della neve che scende dai loro rami. Subito egli scorge il rumore del vento che produce dei mulinelli di neve lungo le strade che non sembrano più deserte, in quanto si odono delle voci di bambini e di qualcuno che recita una preghiera.
Simbolismo e figure retoriche
Viene descritto un giorno di inverno in campagna. Il colore predominante è il bianco che rimanda all’idea di candore e allo stesso tempo all’idea di morte. Gli stessi “olmi che gemono” rimandano a un’idea di morte. Nella seconda parte della lirica del Pascoli l’elemento dominante è il movimento che avvolge il paesaggio: il vento, la bufera, ecc… Il verbo che viene principalmente utilizzato è il verbo “passare” che fa pensare alla caducità dell’uomo per cui ogni persona passa attraverso la bufera della vita che è molto breve fino ad arrivare alla morte da cui il paesaggio sembra essere completamente avvolto. Questo senso del passaggio ce lo fa comprendere anche il passare di una mamma e di alcuni bimbi che non sono suoi figli. Il tema prevalente della poesia quindi è la morte e il ricordo da parte del poeta di sua madre e altri componenti della sua famiglia che sono morti.
Tra le figure retoriche ricorrenti della poesia vi sono l’onomatopea a cui Pascoli ricorre spesso:
esempio: “le ventate soffiano di schianto” e le anafore, come per esempio: e…e…passano…passa…passa.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura della poesia 'Nevicata'?
- Come viene descritto il paesaggio invernale nella poesia?
- Quali simbolismi e figure retoriche sono presenti nella poesia?
- Qual è il tema prevalente della poesia 'Nevicata'?
La poesia 'Nevicata' è composta da due quartine di endecasillabi a rima alternata e fa parte della raccolta Myricae di Giovanni Pascoli.
Il paesaggio invernale è descritto con la neve che scende copiosa, gli olmi che gemono sotto il peso della neve, e il vento che crea mulinelli lungo le strade, accompagnato da voci di bambini e preghiere.
La poesia utilizza il colore bianco per simboleggiare candore e morte, e il verbo "passare" per indicare la caducità della vita. Tra le figure retoriche ci sono l'onomatopea e le anafore.
Il tema prevalente è la morte e il ricordo dei familiari defunti del poeta, rappresentato attraverso il paesaggio invernale e il passaggio della vita.