Concetti Chiave
- Il suono è generato da vibrazioni di corpi elastici, trasmettendosi come onde acustiche attraverso compressioni ed espansioni dell'aria.
- L'altezza del suono dipende dalla frequenza delle onde, distinguendo suoni gravi da acuti e percepibili dall'orecchio umano tra 16 e 20000 Hz.
- L'intensità sonora è determinata dall'ampiezza dell'onda, misurata in decibel, e influisce sulla percezione del volume.
- Il timbro del suono è influenzato dalla natura della sorgente e dalle armoniche prodotte, contribuendo alla sua unicità.
- Fenomeni come la riflessione e la risonanza influenzano la propagazione e l'intensità del suono, mentre l'effetto Doppler altera la frequenza percepita in movimento.
In questo appunto di fisica verrà trattato il suono. In particolare, ci soffermeremo sulle proprietà che caratterizzano un'onda sonora e vedremo quali sono le unità di misure adatte a dimensionare le proprietà di cui appena accennato sopra. In generale, possiamo dire che il suono ha tre caratteristiche: altezza, intensità e timbro, che vedremo meglio nei paragrafi successivi.
Indice
Definizione di suono
Un suono è associato alle vibrazioni di un corpo, ovvero rapidi movimenti oscillatori intorno a una posizione di equilibrio.
Possono produrre vibrazioni i corpi elastici, i quali sono, per definizione, corpi in grado di subire una deformazione e poi ritornare alla condizione iniziale. Il suono può essere prodotto da vibrazioni di corde, di colonne d’aria o di membrane.
Il meccanismo con cui il suono arriva all’orecchio consiste in una successione di compressioni e di espansioni delle molecole d’aria; l’effetto viene denominato onda acustica.
Nel vuoto, in assenza di aria, però, le vibrazioni della sorgente sonora non possono propagarsi e quindi noi non percepiamo alcun rumore.
Ciò che si propaga non è la materia, ma la perturbazione, o meglio, l’energia associata all’onda.
Per rappresentare graficamente quest’ultima, si usa una particolare curva, chiamata sinusoide, dove le parti più alte sono dette creste, e le più basse, ventri.
La lunghezza d’onda è la distanza orizzontale tra due creste o ventri consecutivi; la metà della distanza verticale è invece detta ampiezza. Il tempo utilizzato per compiere un’oscillazione completa è il periodo
. Il numero di oscillazioni in un secondo è la frequenza, che si misura in hertz (
) (dal nome del fisico Heinrich Hertz che si dedicò allo studio delle onde). Dimensionalmente, si ha che:
Vedremo tali elementi nei paragrafi successivi
Per approfondimenti sulla sinusoide, vedi anche qua
Caratteristiche del suono: l'altezza
L’altezza dipende dalla frequenza delle onde sonore e distingue i suoni gravi da quelli acuti.
Più alta è la frequenza, più alto sarà il suono. Più bassa è la frequenza, più basso sarà il suono.
L’orecchio umano percepisce solo determinati suoni, in particolare percepisce solamente i suoni con frequenze comprese tra
e
; questi suoni sono dunque detti "suoni percettibili" e l’intervallo tra
e
viene chiamato "campo di udibilità".
Al di sotto dei
si hanno invece degli infrasuoni, e al di sopra dei
gli ultrasuoni, avvertiti solo da alcuni animali, quali il cane, il delfino e il pipistrello.
Caratteristiche del suono: l'intensità sonora e formula
Un’altra caratteristica del suono è l’intensità, o volume, dovuta all’ampiezza dell’onda sonora, e legata alla forza con cui il suono è stato prodotto, al tipo di vibrazione e alla distanza tra sorgente sonora e orecchio.
Per misurare l’intensità di una vibrazione si usa l’unità di misura decibel (db). Oltre i 130 db si avverte una sensazione di dolore, perciò questo valore è detto soglia di dolore.
L'intensità sonora si esprime in
; difatti essa è il rapporto tra la potenza dell'onda e il valore della superficie da essa attraversata. In formule:
Caratteristiche del suono: il timbro
Infine il timbro dipende dalla natura della sorgente sonora e dal modo in cui essa vibra. Il fenomeno è dovuto alle diverse forme che hanno le onde sonore che comportano due sinusoidi differenti. Ciò avviene perché un corpo, oltre alle vibrazioni fondamentali, emette altre vibrazioni, secondarie, dette armoniche.
Il suono impiega un certo tempo per percorrere la distanza tra la sorgente sonora e l’orecchio. In presenza di materiali fonoassorbenti si assiste ad isolamenti acustici, in cui il suono non si propaga.
Quando un’onda sonora incontra un ostacolo “rimbalza” e torna indietro producendo il fenomeno della riflessione. L’onda in arrivo è l’onda incidente, quella che torna indietro, l’onda riflessa. La riflessione è l’origine dell’eco e del rimbombo. Se la distanza dell’ostacolo è:
- Maggiore o uguale a 17 metri: la riflessione produce il suono primitivo e si ha l’eco.
- Minore di 17 metri: la riflessione produce il fenomeno del rimbombo. In altre parole le onde sonore tornano indietro così rapidamente che l’orecchio non è capace di distinguere il suono primitivo da quello riflesso.
La trasmissione delle vibrazioni da una sorgente a un corpo vicino, che inizia a vibrare con la stessa frequenza, è detto risonanza. Essa permette di rinforzare la vibrazioni tramite la cassa di risonanza, o cassa armonica, che ne aumenta l’intensità.
Infine particolare è l’effetto Doppler, che si verifica quando una sorgente sonora si avvicina o si allontana dall’ascoltatore; per esempio, quando la sirena di un’ambulanza si avvicina, l’ascoltatore riceverà un suono con frequenza maggiore, se si allontana, un suono con frequenza minore.
Per approfondimenti sull'effetto Doppler, vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali sono le tre caratteristiche principali del suono?
- Come si definisce l'altezza di un suono e da cosa dipende?
- Qual è l'unità di misura utilizzata per l'intensità sonora e qual è la soglia di dolore?
- Cosa determina il timbro di un suono?
- Cos'è l'effetto Doppler e quando si verifica?
Le tre caratteristiche principali del suono sono l'altezza, l'intensità e il timbro.
L'altezza di un suono dipende dalla frequenza delle onde sonore; suoni con frequenze più alte sono percepiti come più acuti, mentre quelli con frequenze più basse sono percepiti come più gravi.
L'intensità sonora si misura in decibel (db) e la soglia di dolore è oltre i 130 db.
Il timbro di un suono dipende dalla natura della sorgente sonora e dal modo in cui essa vibra, influenzato dalle vibrazioni fondamentali e dalle armoniche.
L'effetto Doppler si verifica quando una sorgente sonora si avvicina o si allontana dall'ascoltatore, causando una variazione percepita nella frequenza del suono.