Concetti Chiave
- Il paesaggio notturno è descritto con dettagli misteriosi e suggestivi, mettendo in risalto il chiarore lunare e i suoni della natura.
- Il canto lugubre dell'assiuolo, ripetuto alla fine di ogni strofa, è il motivo conduttore che evoca inquietudine e dolori passati.
- La poesia riflette la visione del poeta sulla vita come un cammino doloroso verso la morte, utilizzando il simbolismo della natura.
- Composta da tre strofe di sette versi, la struttura include il ritornello "chiù", che rima con il sesto verso di ogni strofa.
- Il linguaggio è ricco di simboli, onomatopee e metafore, creando un'atmosfera intensa e densa di significato.
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù...
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte...
chiù...
Questa poesia, pubblicata per la prima volta nel 1897, fa parte di Myricae. Un paesaggio notturno, fremiti misteriosi di piante e animali, un lieve chiarore lunare, fanno da cornice al richiamo lugubre e lamentoso dell`assiuolo che costituisce il motivo conduttore della poesia. Il canto lamentoso dell`uccello notturno, il cui verso chiude ogni strofa, suscita inquetudine, evoca dolori lontani, racchiude in sé il mistero della morte. Attraverso il paesaggio notturno e le immagini della natura il poeta esprime la propria realta interiore, da forma alla proria visione della vita come doloroso procedere verso la morte.
Simbolismo e struttura della poesia
La poesia è composta da tre strofe di sette novenari, più il ritornello chiù che rima con il sesto verso di ogni strofa. Il linguaggio, denso di simboli, è ricco di onomatopee e di metafore.