Concetti Chiave
- D'Annunzio, noto come l'Esteta della Politica, si distingue come poeta e deputato, partecipando attivamente alla Prima Guerra Mondiale e coniando la famosa frase "Vittoria nostra, non sarai Mutilata".
- La Beffa di Buccari è un esempio delle sue azioni temerarie durante il conflitto, mentre la sua vita personale riflette il suo desiderio di piacere e esteticismo.
- Con "Il Piacere", D'Annunzio introduce l'Estetismo Italiano, un movimento letterario che contrasta il verismo oggettivo con una narrativa psicologica e soggettiva centrata sull'alta società.
- Influenzato da Nietzsche, il concetto di Superuomo permea la sua opera, esprimendo una critica verso l'egualitarismo cristiano e proponendo un ritorno agli istinti primordiali.
- Le sue liriche drammatiche, tra cui "Maia", "Elettra" e "Alcione", esplorano temi di mitologia, natura e società, utilizzando tecniche innovative come il fonosimbolismo per esprimere l'unione tra uomo e natura.
Indice
L'Esteta della Politica
Fu una persona molto attiva e devota verso tutto ciò che potesse soddisfare il suo desiderio di piacere, tanto da essere ricordato come l'"Esteta della Politica".
Fece discorsi inerenti alla Prima Guerra Mondiale, fu un grandissimo poeta: un letterato che poi entra in politica, perchè voleva scrivere una letteratura utile. Diventa così un deputato, senza avere una direzione politica precisa. Partecipando alla Prima Guerra Mondiale, gli sembrava di vivere quasi un romanzo d'avventura. D'Annunzio è assai ricordato per il titolo in prima pagina del Corriere della Sera "Vittoria nostra, non sarai Mutilata".
D'Annunzio e la Prima Guerra
D'Annunzio visse quel periodo della Prima Guerra Mondiale in cui l'Italia desiderava riavere il controllo della Dalmazia della Lorenza e anche di Fiume. con "Vittoria Mutilata", D'Annunzio intendeva proprio il fatto che l'Italia rivoleva quei territori.
Con un'incursione contro le navi austro-ungariche, l'Italia voleva risolevvare gli animi nei campi di battaglia dopo la Disfatta di Caporetto. D'Annunzio, tuttavia, dopo l'Impresa Fiumana, si ritirò nella sua villa. Gli ultimi giorni della sua vita li trascorse dissipando il suo patrimonio, da bravo esteta. Egli venne anche chiamato il poeta vate per il modo in cui celebrava il Fascismo, che forse non appoggiava nemmeno con grande convinzione. In seguito, morì cadendo dal balcone del Vittoriano.
Il Romanzo Edonistico
Viene chiamato Romanzo Edonistico poiché racconta la storia di un giovane aristocratico che ricerca un piacere "raffinato". Si chiama Andrea Sperelli, aveva un domicilio elegante e sfarzoso, e riempiva le sue giornate anche di amori passionali, tra questi Elena Muti (dettaglio forse autobiografico che farebbe riferimento alla relazione dell'autore con diverse donne, tra cui Eleonora Duse). Quando l'autore interviene, è molto critico nei confronti del protagonista della storia. Ad esempio, nei momenti in cui Andrea Sperelli riflette sulle sue azioni, si legge un D'Annunzio che si rispecchia nel personaggio. Tuttavia, la ricerca ossessiva dei piaceri non arriva a una conclusione felice.
C'è grande attenzione a tutto ciò che è esteriore, una grande mania di ricostruire col ricordo ciò che era accaduto con la propria amante. Sia Elena Muti che Andrea Sperelli sono due Edonisti.
L'Estetismo Italiano e il Superuomo
Con questo romanzo, D'Annunzio introduce l'Estetismo Italiano, il quale si discosta dai romanzi veristi oggettivi per dare avvio a romanzi psicologici soggettivi. Rimane l'interesse per lo studio dell'alta società, svolto con l'introspezione psicologica (compaiono, infatti, tante riflessioni estenuanti del protagonista): Andrea Sperelli immagina il suo salotto e lo ricorda nei momenti in cui accoglieva la sua amata; quando vede la stanza senza di lei, la vede abbandonata.
La Filosofia di Nietzsche
La figura del Superuomo fa parte di un'ideologia che matura nel 1892, influenzata da Nietzsche, noto, dopo che la borghesia si mostro mediocre, per aver creato l'idea di un uomo che deve ergersi di fronte all'ideologia comune per tornare agli istinti primordiali. Nietzsche mette a confronto due modi di approcciarsi alla realtà: il Dionisiaco (divinità dinamica e istintiva) e l'Apollineo (divinità che richiama la razionalità del Positivismo, che si è imposta nella seconda metà dell'800). Secondo Nietzsche, l'uomo deve coltivare la sua componente Dionisiaca. C'è qui, dunque, una forte critica nei confronti del Peccato e dell'Egualitarismo cristiani.
D'Annunzio prenderà grande spunto dalla filosofia di Nietzsche per coltivare la sua idea di Esteta.
Le Vergini delle Rocce
Dal 1895, D'Annunzio scriverà un ciclo di romanzi enormi: "le Vergini delle Rocce", che parla di un uomo forte che sa che cosa vuole, critico verso le industrie borghesi, e a Roma vuole reagire. Decide così di generare un bambino, che dev'essere un superuomo, con una moglie di una famiglia aristocratica Decadente che vive in periferia (dove ci sono problemi di malattie e demenza). Il protagonista è convinto che dalle forze negative si può creare un Superuomo che può guidare il popolo alle glorie dell'Antica roma. Purtroppo questo progetto falissce.
Il Ciclo Incompleto delle Laudi
Gabrielle D'Annunzio vuole anche qui fare un ciclo in versi che rimane incompleto. Le laudi dovevano infatti essere 7 libri, ma ne fa solo 5: Maia, Elettra, Alcione e,più tardi, uno sulle imprese in Libia (Merope) e un altro sulla Prima Guerra Mondiale (i Canti della guerra latina). Alcione, Maia ed Elettra denotano il carattere fertile del poeta.
Maia e il Superuomo
- Maia fu scritto dopo un viaggio in Grecia, ed è un racconto in versi in cui D'Annunzio parla del proprio viaggio e si presenta come un Ulisse che riscopre il mito e le civiltà antiche (Ulisse è l'eroe che supera i limiti). La prima parte parla di un passato mitico che non tornerà più; la seconda parte, invece, parla della società industriale che rivaluta come una nuova forza vitale dell'uomo: il Superuomo può usare queste energie per uscire dalla mediocrità. Lo sprezzante D'Annunzio rivaluta anche le masse (che chiamava "feccia", come faceva anche Manzoni) nelle quali si può ritrovare la base del consenso per il Superuomo. Rivaluta, dunque, aspetti come il Capitalismo.
Elettra e Alcyone
- Elettra è una raccolta di poesie che descrive un passato glorioso e un presente da cambiare.
- l'Alcyone, invece, non ha scopi o toni propagandistici. C'è il Panismo (dall'aggettivo greco πᾶς, πᾶσα, πᾶν «tutto») che è la condizione dove l'Io si unisce alla Natura per raggiungere la sua massima espressione, dove il corpo umano si avvicina alla natura per diventare un tutt'uno con essa: solo il Superuomo la può cogliere (da poeta-intellettuale). E' una poesia molto musicale, lavora sul suono della parola attraverso il Fonosimbolismo: ritiene che nella natura,nelle parole e negli oggetti ci siano delle Corrispondenze. E' una raccolta di poesie scritte in maniera non ordinata e raccolte come un diario di viaggio con la sua amante di turno in Toscana: uno degli esempi più famosi è "La Pioggia del Pineto", dove troviamo la figura di Eleonora Duse col soprannome di Ermione.
La Pioggia del Pineto
Un'impresa umanistica affrontata con l'esaltazione delle glorie latine, la negazione della Democrazia e il sostegno per l'Imperialismo e la Guerra. I versi sono trisillabi e vogliono richiamare il ritmo veloce della pioggia. Ci sono enjambements, parole che richiamano suoni attraverso il Fonosimbolismo (parole con la A che richiamano suoni chiari e parole con la O e la U che richiamano suoni scuri): queste creano versi di animali come le cicale (più aperto) e le rane, i suoni della pioggia che cade sugli aghi di pino,sulle foglie di mirto,come "Tin,Tin", il suono fricativo delle "R" riproduce il suono dell'acqua, il suono dello stagno (più scuro). Intanto si rivolge all'amante Ermione, poi alla fine compare il poeta.
La donna nel frattempo è diventata una creatura del bosco, e questo è un esempio di Panismo: Ermione si è fusa col bosco intero.
L'Alcyone è ambientato in estate e si conclude con riflessioni di passioni amorose. Ermione chiude tutte le strofe. Tra le figure retoriche più utilizzate troviamo la Paronomasia, che è l'accostamento di parole con suoni simili ma significato diverso.
Domande da interrogazione
- Chi era conosciuto come l'"Esteta della Politica" e perché?
- Qual è il significato del termine "Vittoria Mutilata" usato da D'Annunzio?
- In che modo D'Annunzio ha integrato la filosofia di Nietzsche nelle sue opere?
- Qual è il tema centrale del "Romanzo Edonistico" di D'Annunzio?
- Cosa rappresenta il "Panismo" nell'opera "Alcyone" di D'Annunzio?
Gabriele D'Annunzio era conosciuto come l'"Esteta della Politica" per la sua dedizione al piacere e per il suo coinvolgimento in politica senza una direzione precisa, cercando di scrivere una letteratura utile.
"Vittoria Mutilata" si riferisce al desiderio dell'Italia di riacquistare territori come la Dalmazia e Fiume dopo la Prima Guerra Mondiale, esprimendo il sentimento di una vittoria incompleta.
D'Annunzio ha integrato la filosofia di Nietzsche attraverso l'idea del Superuomo, un individuo che si eleva al di sopra dell'ideologia comune, ispirato dalla componente Dionisiaca di Nietzsche.
Il "Romanzo Edonistico" di D'Annunzio si concentra sulla ricerca ossessiva del piacere raffinato da parte del protagonista Andrea Sperelli, riflettendo l'estetismo e la critica dell'autore verso il personaggio.
Il "Panismo" in "Alcyone" rappresenta l'unione dell'Io con la Natura, dove il Superuomo raggiunge la massima espressione, e si manifesta attraverso la fusione della figura di Ermione con il bosco.