Concetti Chiave
- Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo nel 1313, è considerato uno dei più influenti scrittori del Trecento, noto per la sua opera "Il Decameron".
- La novella di Frate Cipolla, narrata da Dioneo, racconta di uno scherzo dove una piuma di pappagallo viene scambiata con dei carboni, evidenziando l'uso ingannevole della parola.
- Frate Cipolla si distingue per la sua abilità retorica, che utilizza per superare situazioni difficili e ingannare la popolazione con storie fantasiose.
- La novella affronta il tema dello scherzo e della differenza tra istruiti e ignoranti, criticando la chiesa per l'uso manipolativo dell'intelletto per ingannare il popolo.
- La morale si concentra sull'importanza della parola e della retorica, sottolineando come queste abilità possano essere utilizzate per manipolare e risolvere situazioni complicate.

Indice
Breve cenno sulla vita dell’autore Giovanni Boccaccio
Giovanni Boccaccioviene nominato per essere stato uno scrittore nato nel 16 giugno 1313 a Certaldo ma è anche menzionato per essere stato un poeta durante il periodo del Rinascimento in Italia.
Nella sua città venne da subito soprannominato "il Certaldese" perché era una delle personalità più influenti dello scenario letterario europeo del Trecento. Diversi studiosi lo definiscono il più grande romanziere d’Europa del suo tempo. Aveva la capacità di mescolare differenti correnti e generi letterari che gli fecero assumere il titolo di scrittore poliedrico. Tra le sue opere più apprezzate dal pubblico c’è senza dubbio “Il Decameron”, una raccolta di racconti che nei secoli successivi fu essenziale per determinare la tradizione letteraria italiana. Boccaccio ha scritto le sue opere letterarie utilizzando il dialetto toscano ed altre opere in latino.
Per ulteriori approfondimenti sulla vita di Boccaccio vedi qui
Novella 10: giornata VI con Frate Cipolla
La novella è narrata da Dioneo come qualunque narrazione finale di giornata ed è destinata alla vittoria della battuta e del motto di spirito e all’intelligenza. Viene narrato di un certo Frate Cipolla quando va come ogni anno a prendere l’elemosina a Certaldo. In quell’occasione, annuncia ai popolani che mostrerà loro una reliquia, ovvero una delle penne dell’arcangelo Gabriele. In realtà è solamente una piuma di un pappagallo che non si trova da quelle parti. Però due ragazzi scaltri stabiliscono di fare una burla al frate: approfittando della distrazione del suo servo, sostituiscono la reliquia con dei pezzi di carbone. Frate Cipolla intuisce un pò, però inizia ugualmente il suo discorso, raccontando di un viaggio in terre lontane, grazie al quale egli ha preso in suo possesso varie reliquie, tra cui i carboni con i quali fu arrostito san Lorenzo. Così afferma di aver scambiato la cassetta della reliquia dell’arcangelo Gabriele con quella contenente i carboni di San Lorenzo, visto che sono identiche e con questa storia fa credere ai popolani che si tratta solo della volontà di Dio.
Personaggio di Fra Cipolla e Tematiche affrontate nella giornata VI
Frate Cipolla è il protagonista di questa novella di Boccaccio. Egli appartiene all’ordine di sant’Antonio e viene descritto come una persona non molto alta e con i capelli rossicci. La cosa che lo caratterizza è quella di saper utilizzare la parola nella maniera giusta al momento giusto. Infatti, Frate Cipolla la utilizza nel momento in cui capisce che sta per cacciarsi nei guai e per evitare brutti inconvenienti gioca la carta della retorica, utilizzando giri di parole, modi di dire così strambi che nessuno chiede delle spiegazioni.
In questa novella niente è lasciato al caso: la sesta giornata è quella dedicata a tutte quelle persone che si trovano in situazioni difficili e grazie alla retorica riescono a superare le difficoltà sopraggiunte. Ma l’uso della retorica è una tematica abbastanza ricorrente nelle novelle del Decameron. Il personaggio che mette in atto questa capacità è proprio Frate Cipolla, che utilizza la parola per disorientare la popolazione presente in piazza.
Un’altra tematica presente in questa novella è lo scherzo ma si tratta di un duplice scherzo: in primo luogo fatto dai due giovani verso il Frate e l’altro nei confronti del popolo che si trovano li ad ascoltare. In questo modo, Giovanni Boccaccio vuole mandare un messaggio molto sottile, ovvero quello della distanza che c’è tra coloro che hanno un’istruzione, come la classe dirigente e il clero, e dall’altra parte c’è invece il popolo che possiede un livello di istruzione molto basso addirittura assente. Ciò che emerge è il fatto che gli uomini con le loro conoscenze intellettuali riescono non solo a beffare il popolo ma utilizzano questa loro “arma” addirittura per ingannare Dio, nonostante siano persone di chiesa. In questo modo Boccaccio lancia un profondo attacco verso la chiesa e la concezione durante il periodo del Rinascimento, in cui gli ecclesiastici cercavano offerte da parte del popolo e la vendita delle indulgenze solamente per arricchirsi alle spalle dei più poveri ignoranti.
Per ulteriori approfondimenti su Frate Cipolla vedi qui
Morale della novella: l’importanza della parola
Giovanni Boccaccio grazie all’uso di questa novella chiarisce in che modo Frate Cipolla utilizzando la sua simpatia, intelletto, ma principalmente con la sua capacità di utilizzare la parola, sia riuscito a cavarsela e a allontanarsi da qualsiasi problema. Viene data importanza alla parola: saper dialogare con gli altri ha permesso al frate di togliersi dai guai. Quindi essere a conoscenza della retorica è fondamentale per riuscire a manovrare la popolazione del paese ed evitare qualsiasi evento spiacevole. Tutto ciò è stato possibile perché la popolazione aveva un livello di istruzione molto basso e quindi sono stati abbindolati dalle parole di Frate Cipolla.
Per ulteriori approfondimenti sulla morale e pensiero di Boccaccio vedi qui
Domande da interrogazione
- Chi era Giovanni Boccaccio e quale importanza ha avuto nella letteratura?
- Qual è la trama principale della novella di Frate Cipolla?
- Quali sono le tematiche principali affrontate nella novella di Frate Cipolla?
- Come viene descritto il personaggio di Frate Cipolla?
- Qual è la morale della novella di Frate Cipolla secondo Boccaccio?
Giovanni Boccaccio, nato il 16 giugno 1313 a Certaldo, è stato uno dei più grandi romanzieri del Trecento, noto per la sua capacità di mescolare diversi generi letterari. La sua opera più famosa, "Il Decameron", ha avuto un ruolo fondamentale nella tradizione letteraria italiana.
La novella narra di Frate Cipolla, che promette di mostrare una reliquia ai popolani, ma viene ingannato da due ragazzi che sostituiscono la reliquia con dei carboni. Frate Cipolla riesce a cavarsela grazie alla sua abilità retorica, convincendo il pubblico che si tratta di un segno divino.
Le tematiche principali includono l'uso della retorica per superare le difficoltà e lo scherzo, che evidenzia la distanza tra le classi istruite e il popolo. Boccaccio critica la chiesa e la vendita delle indulgenze, mostrando come l'intelletto possa essere usato per ingannare.
Frate Cipolla è descritto come un uomo di bassa statura con capelli rossicci, appartenente all'ordine di sant'Antonio. È caratterizzato dalla sua abilità nell'uso della parola, che utilizza per evitare guai e manipolare la popolazione.
La morale della novella sottolinea l'importanza della parola e della retorica. Frate Cipolla riesce a evitare problemi grazie alla sua capacità di dialogare e manipolare, dimostrando come l'istruzione e l'abilità oratoria possano essere potenti strumenti.