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Concetti Chiave

  • Giovanni Boccaccio è riconosciuto come il terzo grande scrittore del Trecento italiano, insieme a Dante e Petrarca, influenzando profondamente la lingua e la letteratura.
  • Nato a Certaldo nel 1313, Boccaccio abbandonò presto la carriera commerciale per dedicarsi agli studi letterari, frequentando la corte di Napoli e diventando amico di Petrarca.
  • Il "Decameron" è il capolavoro di Boccaccio, una raccolta di cento novelle scritte tra il 1348 e il 1353, narrate da dieci giovani per dieci giorni durante un'epidemia di peste a Firenze.
  • Le novelle del "Decameron" esplorano temi universali come l'amore, l'inganno, la felicità e la sofferenza, riflettendo la società borghese del Trecento e i suoi valori laici.
  • La struttura del "Decameron" prevede che ogni giorno un re o una regina scelga l'argomento delle novelle, offrendo un'ampia varietà di storie e personaggi diversi.

In questo appunto si parla di Giovanni Boccaccio e del Decameron. Insieme a Dante e Petrarca, Giovanni Boccaccio è il terzo grande scrittore del Trecento. La sua scrittura originale e dalla creativa sperimentazione linguistica, ha segnato profondamente la lingua e la storia letteraria italiana e mondiale. Giovanni Boccaccio: vita e “Decameron” articolo

Indice

  1. Giovanni Boccaccio, la vita
  2. Il Decameron, dieci giorni, cento novelle
  3. Boccaccio, mappa concettuale e struttura dell’opera

Giovanni Boccaccio, la vita

Giovanni Boccaccio nacque a Certaldo (vicino a Firenze) nel 1313. Figlio di un ricco mercante, compì i primi studi a Firenze, ma ben presto fu mandato dal padre a Napoli per far pratica mercantile e bancaria. Ben presto però egli abbandonò le attività commerciali e si dedicò agli studi letterari. A Napoli frequentò la corte del re Roberto d'Angiò, ma nel 1340, a causa di gravi problemi finanziari, fu costretto a tornare a Firenze. Qui, per mantenersi, si mise al servizio del Comune che gli affidò incarichi e ambasciate in varie città d'Italia. Divenne amico di Francesco Petrarca e fu grande ammiratore di Dante Alighieri. Intorno al 1362, quando era già stimato come scrittore e poeta, ebbe una profonda crisi spirituale. Nel 1373 accettò di leggere e commentare la “Divina Commedia” di Dante ma dopo alcuni mesi dovette rinunciare all'incarico. Si ritirò a Certaldo, dove morì nel 1375.

Per ulteriori approfondimenti su Giovanni Boccaccio vedi qui

Il Decameron, dieci giorni, cento novelle

Boccaccio scrisse molte opere sia in volgare sia in latino, ma il suo capolavoro è il “Decameron”, una raccolta di cento novelle scritte in lingua volgare tra il 1348 e il 1353 (dal greco “deka”, dieci, “hemeron”, giorni). In quest’opera, egli racconta di dieci giovani (sette donne e tre uomini) che nel 1348, anno in cui a Firenze scoppiò una terribile epidemia di peste, si ritrovarono in una villa sui colli fiorentini. Qui i ragazzi trascorsero il tempo danzando, suonando e narrando ciascuno una novella al giorno. In tal modo, alla fine, le novelle narrate sono cento. Il tema dominante del “Decameron” è l'amore, ma nell'opera sono raffigurati tutti gli aspetti della vita: l'eroismo e la beffa, lo spirito pronto, arguto e quello ottuso, credulone, la gioia e il dolore, la ricchezza e la povertà, il vizio e l'inganno, la vita e la morte. Al centro del mondo di Boccaccio risulta l'uomo con i suoi vizi e le sue virtù. D’altra parte, il mondo boccaccesco si presenta come lo specchio della società borghese - mercantile del Trecento, che agli ideali clericali e religiosi del Medioevo ha sostituito quelli laici e terreni.

Per ulteriori approfondimenti sul Decameron vedi qui

Giovanni Boccaccio: vita e “Decameron” articolo

Boccaccio, mappa concettuale e struttura dell’opera

I dieci giovani, riuniti nella villa, per dieci giorni raccontano ognuno una novella. L’argomento intorno alla quale le storie girano vengono scelti a turno dal re o dalla regina del giorno. Ecco una struttura dell’opera suddivisa per giorni, re e regine e argomenti:

  • Giorno 1, mercoledì. La regina di questa giornata è Pampinea, e l’argomento è libero. Alcune famose novelle della prima giornata sono: “Ser Cepparello”, genio della trasgressione e artista della commedia di Panfilo e “Melchisedech e il Saladino” di Filomena, una novella che elogia la tolleranza e la vittoria dell’intelligenza su ogni differenza;
  • Giorno 2, giovedì: la regina è Filomena che stabilisce come tema quello della fortuna e il suo potere di cambiare le vicende umane. Per ultimo parla Dioneo, che però chiede di poter raccontare una novella dal tema libero;
  • Giorno 3, domenica: i racconti riprendono dopo la pausa del venerdì, dedicato a Cristo e il sabato, dedicato alla cura del corpo. Giorni in cui si era deciso di non raccontar novelle. Domenica la regina è Neifile e l’argomento scelto è l’ingegno. Tra le novelle raccontate: Masetto da Lamporecchio di Filostrato, Giletta di Nerbona guerisce il re di Francia d'una fistola, di Neifile;
  • Giorno 4, lunedì: il tema della giornata sono gli amori infelici, scelto da Filostrato. Prima novella di questa quarta giornata è quella di Ghismonda, giovane innamorata di Guiscardo che impossibilitata ad amarlo per volere del padre, si toglie la vita. La novella è raccontata da Fiammetta. Altra novella è “Amore e morte di Lisabetta da Messina”, un amore impossibile dopo l’assassinio dell’amato della giovane donna. Il racconto è di Filomena;
  • Giorno 5, martedì: la regina del quinto giorno è Fiammetta, che sceglie come argomento gli amori felici. “La novella dell’usignolo” è la quarta della quinta giornata, raccontata da Fiammetta, “Nastagio degli Onesti”, l’ottava, raccontata da Filomena;
  • Giorno 6, mercoledì: la regina è Elissa e il tema della giornata sono le risposte pronte e argute. La prima novella della sesta giornata è “Madonna Oretta e i cattivo narratore”, raccontata da Filomena;
  • Giorno 7, giovedì: il re è Dioneo che sceglie come argomento le beffe delle mogli ai mariti. Tra le novelle narrate, quella di Lauretta su Tofano che chiude una notte fuor di casa la moglie;
  • Giorno 8, domenica: si torna a raccontare novelle di nuovo dopo la pausa del Venerdì Santo e del sabato. Tema: le beffe di ogni genere, la regina è Lauretta;
  • Giorno 9, lunedì: l’argomento è libero e a deciderlo è stata la regina Emilia. Fiammetta racconta la novella di Calandrino che s’innamora di una giovane;
  • Giorno 10, martedì: ultima giornata, nella quale si ragiona “di chi liberalmente ovvero magnificamente alcuna cosa operasse intorno a’ fatti dell’amore o d’altra cosa”. Il re è Panfilo. Tra le novelle, quella di messer Torello, racconto di Panfilo che esalta i valori umani.

Per ulteriori approfondimenti sulle novelle del Decameron vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Chi era Giovanni Boccaccio e quale fu il suo contributo alla letteratura?
  2. Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo nel 1313, è uno dei tre grandi scrittori del Trecento insieme a Dante e Petrarca. La sua scrittura originale e la sperimentazione linguistica hanno avuto un impatto significativo sulla lingua e la storia letteraria italiana e mondiale.

  3. Qual è il capolavoro di Boccaccio e di cosa tratta?
  4. Il capolavoro di Boccaccio è il "Decameron", una raccolta di cento novelle scritte in volgare tra il 1348 e il 1353. Racconta di dieci giovani che, durante un'epidemia di peste a Firenze, si rifugiano in una villa e narrano novelle per dieci giorni.

  5. Quali sono i temi principali del "Decameron"?
  6. Il tema dominante del "Decameron" è l'amore, ma l'opera esplora anche l'eroismo, la beffa, la gioia, il dolore, la ricchezza, la povertà, il vizio e l'inganno, riflettendo la società borghese-mercantile del Trecento.

  7. Come è strutturato il "Decameron"?
  8. Il "Decameron" è strutturato in dieci giornate, ognuna con un re o una regina che sceglie il tema delle novelle. I dieci giovani raccontano una novella al giorno, per un totale di cento novelle.

  9. Quali sono alcune delle novelle più famose del "Decameron"?
  10. Alcune delle novelle più famose includono "Ser Cepparello", "Melchisedech e il Saladino", "Masetto da Lamporecchio", "Amore e morte di Lisabetta da Messina", e "Nastagio degli Onesti". Queste storie esplorano temi di ingegno, amore infelice e felice, e beffe.

Domande e risposte

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