Concetti Chiave
- Il Decameron di Boccaccio è una raccolta di cento novelle raccontate da dieci giovani aristocratici che si rifugiano in campagna per sfuggire alla peste di Firenze.
- L'opera è caratterizzata dalla "cornice" narrativa, con regole precise che governano la convivenza e il racconto delle novelle da parte dei giovani.
- Boccaccio esplora vari aspetti della vita umana, come l'amore, le avventure e le virtù cavalleresche, mettendo in risalto l'intelligenza e l'intraprendenza.
- Il Decameron è influenzato dal contesto mercantile, e Boccaccio, attraverso i suoi personaggi, critica l'avarizia e celebra valori come la buona amministrazione e la liberalità.
- Il linguaggio varia a seconda del narratore e del tema, riflettendo una società variegata e ponendo Firenze come sfondo culturale delle vicende.

Decameron
Il Decameron è una raccolta di novelle il cui titolo si riferisce alla durata dell’azione narrata, cioè “dieci giorni”. Boccaccio nella sua opera racconta di dieci ragazzi, sette giovani donne e tre giovani uomini di famiglia aristocratica, che per sfuggire alla peste diffusasi a Firenze, si incontrino nella chiesa di Santa Maria Novella e decidano di rifugiarsi in campagna, nella villa di uno di loro.
Essi, per impiegare il loro tempo, decidono di raccontare a turno dieci novelle ogni giorno (tranne il venerdì e il sabato che sono dedicati alle preghiere). L’opera è così composta da cento novelle, raccontate appunto in dieci giornate. Le novelle sono precedute da un proemio dedicato al pubblico delle lettrici, l’opera è infatti dedicata alle donne. Di particolare importanza risulta essere la “cornice”, cioè la storia fittizia legata all’incontro dei dieci giovani sullo sfondo storico della peste. I ragazzi, infatti, rappresentano un ideale di virtù e di perfezione di tipo laico e terreno. La convivenza dei dieci giovani è governata da regole ben precise, queste regole possono essere anche viste come lo scheletro, la struttura portante dell’intera opera:
- ogni giorno viene eletto un re o una regina che stabiliscono l’argomento dei racconti.
- il tema delle novelle è libero solo nella prima e nella nona giornata.
- ogni giorno, però, Dioneo, il ragazzo che racconta sempre per ultimo, narra su un tema libero.
Gli argomenti trattati dalle novelle sono di varia natura, infatti, indagano tutti gli aspetti della vita umana, come i casi del destino, le avventure amorose, i bei “motti” e le battute di spirito argute ed intelligenti, le burle ai danni degli sciocchi, l’esaltazione delle virtù cavalleresche e signorili. I nomi dell’”onesta brigata” sono particolari, ad esempio Panfilo (“tutto amore”), Filostrato (“il vinto d’amore”), Fiammetta. I dieci giovani rappresentano, nel momento in cui un altro narratore racconta la propria novella, un pubblico colto e signorile, specchio dell’aristocrazia borghese formatasi nell’età comunale e a cui lo stesso Boccaccio apparteneva. Dalle cento novelle emerge l’apprezzamento per la vita cortese (ideale che era stato fatto proprio dalle classi mercantili) e la critica dell’avarizia e dell’eccessiva prodigalità. Altri valori vengono esaltati come il risparmio, la buona amministrazione del denaro e dei beni e la liberalità dei comportamenti. Valori su cui l’autore pone l’accento risultano essere quindi l’intelligenza, l’intraprendenza e la capacità di raggiungere il proprio scopo.
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Caratteristiche del Decameron
Nel Decameron vengono messe in primo piano l’abilità pratica e l’intelligenza, proprie del mondo mercantile rappresentato direttamente da Boccaccio, molti studiosi hanno sostenuto più volte che questa fosse proprio un’opera mercantile. Importante sottolineare a questo proposito il fatto che il padre di Giovanni Boccaccio, Boccaccino di Chellino, fosse un mercante, e che questo avesse tentato più volte di indirizzare il figlio verso la pratica mercantile. Questo mondo mercantile ormai dominante riprende e rinnova i valori della società nobiliare precedente. Un esempio potrebbe essere quello del tema dell’amore, che risulta essere svolto secondo i canoni cortesi della gentilezza, ma è anche amore concreto e vivo; esso è cioè rappresentato in tutte le sue forme, quelle più spirituali e astratte e quelle più concrete. Di varia natura, e di particolare importanza è inoltre lo sguardo che Boccaccio rivolge ai suoi personaggi, i protagonisti delle novelle narrate sono descritti a volte in chiave ironica o appassionato, altre volte in maniera distaccata o divertita; dalla lettura possiamo notare che lo scrittore apprezza l’intelligenza e l’arguzia, mentre prende in giro il presuntuoso e il credulone. Boccaccio, a differenza di molti suoi contemporanei, non fa alcun riferimento alla provvidenza divina: l’uomo è solo con le proprie forze, dominato da passioni e preda, a volte, di un destino che sembra farsi gioco di lui, complicandogli le sue peripezie. La vita umana è dominata dal caso, non dalla provvidenza divina. La letteratura di Boccaccio è, infatti, orientata non più verso la trascendenza, ma alla comprensione dell’esistenza mondana dell’uomo.
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Lingua e personaggi nel Decameron
Nel Decameron i registri e il lessico adoperati variano da novella a novella e in base al narratore che la racconta, il linguaggio utilizzato varia infatti a seconda che prevalga il comico, la riflessione morale o la materia amorosa. Importante soffermarsi anche sui livelli di narrazione dell’opera, essendo questa composta da novelle contenute all’interno di un’opera più ampia, possiamo immaginare la narrazione come una matriosca in cui nel primo strato o livello troviamo l’autore che si comporta come un narratore onnisciente, nel secondo livello troviamo i dieci narratori delle novelle, mentre i protagonisti delle novelle che a loro volta raccontano la storia costituiscono il terzo livello. Anche la caratterizzazione sociale dei personaggi, sia i dieci narratori che i protagonisti delle novelle è molto varia, questi sono aristocratici, ma anche uomini di chiesa, servi, artigiani, e uomini di cultura, l’importanza di questi personaggi è caratterizzata dal fatto che ognuno di essi personifica u valore o un messaggio che Boccaccio vuole trasmettere al lettore. Ma la protagonista indiscussa è la città, Firenze in particolare, che fa da sfondo culturale e sociale di tutte le vicende narrate.
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Domande da interrogazione
- Qual è la struttura narrativa del Decameron?
- Quali sono i temi principali trattati nelle novelle del Decameron?
- Come viene rappresentato il mondo mercantile nel Decameron?
- Qual è il ruolo della città di Firenze nel Decameron?
- Come varia il linguaggio nel Decameron?
Il Decameron è composto da cento novelle raccontate in dieci giornate da dieci giovani aristocratici che si rifugiano in campagna per sfuggire alla peste a Firenze. Ogni giorno viene eletto un re o una regina che stabilisce l'argomento dei racconti, con alcune eccezioni per temi liberi.
Le novelle esplorano vari aspetti della vita umana, come il destino, le avventure amorose, l'intelligenza, le burle, le virtù cavalleresche e la critica dell'avarizia. Boccaccio esalta valori come l'intelligenza, l'intraprendenza e la buona amministrazione.
Il Decameron mette in risalto l'abilità pratica e l'intelligenza del mondo mercantile, riflettendo i valori della società nobiliare precedente. L'amore è rappresentato in tutte le sue forme, sia spirituali che concrete, e Boccaccio apprezza l'intelligenza e l'arguzia.
Firenze è la protagonista indiscussa e fa da sfondo culturale e sociale alle vicende narrate. La città rappresenta il contesto in cui si sviluppano le storie e i valori che Boccaccio vuole trasmettere.
Il linguaggio varia a seconda del narratore e del tema della novella, alternando registri comici, morali e amorosi. La narrazione è strutturata su più livelli, con l'autore come narratore onnisciente e i dieci giovani come narratori delle novelle.