aurora.leso
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Concetti Chiave

  • L'astuzia di Ciappelletto è vista come una qualità positiva da Boccaccio, anche se usata per fini immorali, riflettendo sulla natura della borghesia mercantile.
  • Boccaccio critica la Chiesa come istituzione umana fallibile, suggerendo che gli ecclesiastici non siano superiori agli altri e possano essere ingannati.
  • La classe mercantile è rappresentata come interessata solo al guadagno, ammirando l'astuzia di Ciappelletto nonostante la sua immoralità.
  • La popolazione è descritta come ingenua, accettando passivamente le idee senza metterle in discussione, influenzata dall'autorità religiosa.
  • Boccaccio introduce il relativismo, mostrando come la verità possa variare a seconda del punto di vista, senza offrire una verità assoluta.

I.

Indice

  1. L'astuzia di Ciappelletto
  2. Critica alla Chiesa
  3. La classe mercantile
  4. Ingenuità del popolo
  5. Il relativismo di Boccaccio

L'astuzia di Ciappelletto

L’astuzia di Ciappelletto e l’ingenuità del prete: Ciappelletto è il mercante astuto che sa trarre vantaggio da ogni situazione, anche dalla sua morte, tanto che diventa santo. Per Boccaccio l’astuzia è la capacità di cambiare la realtà a proprio vantaggio, ed è considerata positiva dall’autore, ed è la caratteristica fondamentale della borghesia (ceto mercantile, usano l’astuzia più degli altri, anche in altre novelle ciò emerge).

Secondo lui il difetto dei mercanti è che non hanno l’astuzia ma non i valori morali, quindi la usano ma per fini sbagliati (rubare, arricchirsi): Boccaccio ammira l’astuzia dei mercanti ma vorrebbe che fosse utilizzata accanto alla morale. Boccaccio infatti, pur dipingendolo come una figura negativa, ci rende Ciappelletto simpatico.

II. Religione: la Chiesa è fatta di uomini e quindi non è perfetta, è un fatto umano, può sbagliare.

Critica alla Chiesa

Boccaccio mette in discussione la chiesa, ritiene che chi fa parte della chiesa non sia superiore agli altri ma gli ecclesiastici sono uomini e in quanto tali possono essere ingannati, le decisioni degli uomini di chiesa non sono sempre corrette. In un'altra novella si nota l’esigenza degli uomini o donne di chiesa di innamorarsi, e Boccaccio dice che quindi come umani hanno le stesse pulsioni degli altri.

III.

La classe mercantile

Società- classe mercantile: la classe mercantile, rappresentata da Ciappelletto e i due fratelli fiorentini, che restano stupiti di come Ciappelletto sfidi la morte e non si preoccupi di confessare il falso, ma lo ammirano: la classe mercantile è dipinta come una classe che si preoccupa solo di arricchirsi (decisione sul se cacciarlo o meno, non si preoccupano del benessere dell’ospite ma si preoccupano dei loro affari).

IV.

Ingenuità del popolo

Ingenuità del popolo: la popolazione accoglie qualsiasi idea senza vagliarla criticamente o metterla in discussione, si limita ad accettarlo passivamente: l’arma religiosa ha più peso sulla popolazione. Nessuno si chiede se fosse vero che Ciappelletto era un santo, lo accettano e ci credono.

V.

Il relativismo di Boccaccio

Relativismo: la realtà cambia in base al punto di vista, concezione estremamente moderna. Con Boccaccio abbiamo questo elemento, e questo lo modernizza: ci fa vedere che la verità non è una soltanto; all’inizio ce lo dipinge in un modo, ma nella confessione ce lo presenta in modo opposto: dal punto di vista del frate la verità è nella confessione, se si guarda da quello che ci spiega Boccaccio la verità sarà l’altra, cambia il concetto stesso di verità. L’autore non ci spiega se sia davvero buono o cattivo, non lo sappiamo con certezza, non vi è una verità assoluta; ultimo capoverso è quello in cui Panfilo (che racconta la novella) si chiede perché dio sabbia permesso che Ciappelletto fosse considerato santo: forse perché merita il paradiso, o perché dio lo usa per i propri fini dato che la gente crede in Dio dato che crede nel santo, e quindi non ci dà una verità assoluta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'astuzia nella novella di Ciappelletto?
  2. L'astuzia è vista come una qualità positiva da Boccaccio, che permette a Ciappelletto di manipolare la realtà a suo vantaggio, anche nella morte, diventando un santo nonostante la sua immoralità.

  3. Come viene criticata la Chiesa da Boccaccio?
  4. Boccaccio critica la Chiesa sottolineando che è composta da uomini fallibili, che possono essere ingannati e che le loro decisioni non sono sempre corrette.

  5. Qual è la rappresentazione della classe mercantile nella novella?
  6. La classe mercantile è rappresentata come interessata solo all'arricchimento, ammirando l'astuzia di Ciappelletto ma ignorando i valori morali.

  7. Come viene descritta l'ingenuità del popolo?
  8. Il popolo è descritto come ingenuo, accettando passivamente le idee senza metterle in discussione, come nel caso della santità di Ciappelletto.

  9. Cosa rappresenta il relativismo di Boccaccio?
  10. Il relativismo di Boccaccio mostra che la verità è soggettiva e cambia a seconda del punto di vista, senza una verità assoluta, come dimostrato nella diversa percezione di Ciappelletto.

Domande e risposte

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