Concetti Chiave
- Il "Decameron" si compone di cento novelle, organizzate in dieci giornate, ognuna con un tema centrale deciso dal re o dalla regina del giorno.
- Boccaccio esplora temi innovativi per l'epoca come la fortuna, la natura, l'ingegno e l'amore, distaccandosi dalle rappresentazioni medievali.
- L'amore, per Boccaccio, è una forza invincibile e passionale, rappresentato in maniera realistica e lontano dall'idealizzazione del dolce stil novo.
- Il realismo di Boccaccio si manifesta nella rappresentazione fedele della società trecentesca, includendo personaggi di varie classi sociali e utilizzando un linguaggio quotidiano e dialettale.
- La caratterizzazione psicologica dei personaggi è innovativa, con protagonisti ben definiti che offrono uno sviluppo profondo delle storie e delle dinamiche umane.

Indice
Il Decameron: struttura dell’opera e temi
Il Decameron è strutturato in dieci parti, che corrispondono alle dieci giornate durante le quali i dieci ragazzi rimasero nella villa di campagna durante l’epidemia di peste del 1348.
Ogni giorno viene nominato un re, a turno, che suggerisce il tema centrale della giornata su cui verteranno i racconti degli altri ragazzi. Per questo, durante tutta la raccolta, Boccaccio ha l’occasione di affrontare diverse tematiche che ripercorrono i grandi temi dell’epoca a metà tra Medioevo e Umanesimo: la fortuna, la natura, l’amore e l’ingegno umano. Ma vediamo nel dettaglio in che modo è suddivisa l’opera e quali sono i temi e le novelle presentate giorno per giorno:
- Primo giorno: il racconto inizia di mercoledì, la regina della giornata è Pampinea che sceglie che vengano narrate delle novelle seguendo un tema libero. Tra le novelle più note, quella di “Ser Ciappelletto” raccontata da Panfilo;
- Secondo giorno: è giovedì è la regina è Filomena che sceglie come tema della giornata il potere della fortuna, e le avventure a lieto fine. Dioneo però sarà l’unico a seguire un tema libero. Famosa novella della giornata è quella raccontata da Fiammetta su “Andreuccio da Perugia”;
- Terzo giorno: dopo la pausa di venerdì e sabato, i ragazzi proseguono la domenica pomeriggio con la terza giornata di racconti. La regina è Neifile che stabilisce come tema il potere dell’ingegno.
- Quarto giorno: il tema della quarta giornata, di lunedì, sono gli amori infelici. A sceglierlo è Filostrato e tra le novelle raccontate, quella di “Tancredi e Ghismonda”, narrata da FIammetta;
- Quinto giorno: il tema stavolta, martedì, sono gli amori felici. La regina è Fiammetta e una novella molto famosa è quella di “Nastagio degli Onesti”, raccontata da Filomena;
- Sesto giorno: è mercoledì, la regina è Elissa, e il tema che sceglie sono le risposte argute;
- Settimo giorno: giovedì, il tema sono le beffe ai mariti, ed è stato scelto da Dioneo;
- Ottavo giorno: di nuovo domenica dopo la pausa di venerdì e sabato. La regina è Lauretta che rilancia il tema delle beffe: tra le novelle, quella di “Calandrino, Bruno e Buffalmacco” raccontata da Elissa;
- Nono giorno: lunedì, la regina è Emilia che di nuovo sceglie un tema libero;
- Decimo giorno: martedì, il re è Panfilo che sceglie come tema le virtù eroiche e le azioni liberali. Molto famosa è la novella “Griselda”, raccontata da Dioneo, con la quale si conclude l’opera.
Ogni giornata termina con una ballata amorosa che spezza la monotonia della struttura rendendola unitaria ma allo stesso tempo varia.
Per ulteriori approfondimenti sul “Decameron” vedi qui
La fortuna, la natura, l’ingegno e l’amore per Boccaccio
All’interno del Decameron ritroviamo alcuni grandi temi che hanno una caratteristica di novità rispetto al passato e ai motivi dell’epoca, sono temi laici e problematici. Per Boccaccio la vita si articola sotto l’azione di due principi: fortuna e natura, che sono “le due ministre del mondo”. La fortuna è diversa dalla divina provvidenza dantesca, è guidata dal caso e ad essa gli uomini devono imparare a rapportarsi con tutto il loro ingegno e la loro intelligenza. Se l’amore è l’elemento portante nella vita, l’intelligenza ne è infatti l’espressione più alta e caratterizzante. Per quanto riguarda l’amore, da Boccaccio non è visto come lo si rappresentava nel mondo cortese, dove la donna era omaggiata o come nel dolce stil novo che la idealizzava a “donna-angelo”. La donna di Boccaccio è vera, reale e si lascia trascinare dalle emozioni e dai sentimenti. Per Boccaccio l’amore è una forza invincibile, a cui non si può resistere e a cui non si può rinunciare. L’amore è inteso come passione tragica che, se non soddisfatta, conduce alla morte, come gentilezza e nobiltà d’animo e come passione sensuale. L’innovazione dell’opera di Boccaccio sta dunque nell’aver elevato a valori tipicamente umani e laici le forme di intelligenza, ingegno, astuzia, creatività che delineano la natura umana.
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Il realismo di Boccaccio
L’opera di Boccaccio ci presenta la società trecentesca in maniera reale e veritiera, attingendo con fedeltà da avvenimenti storici, personaggi e paesaggi, linguaggi e psicologie. Si presenta come un vero e proprio affresco dell’epoca e attraverso l’escamotage della metanovella e dei racconti nel racconto, conferisce un’impronta reale all’opera. Tramite i racconti dei ragazzi, Boccaccio introduce nella narrazione letteraria le vite e le vicende di tutta quella parte di popolazione che solitamente veniva esclusa, contadini, fornai, avventurieri, e soprattutto le donne. Il linguaggio stesso è realistico e veritiero, attinto proprio dal quotidiano e ricorre spesso, a seconda della novella e delle vicende narrate, anche all’uso di dialetti delle grandi città dell’epoca come Firenze, Venezia o Napoli. Inoltre, molto innovativa è la caratterizzazione psicologica che Boccaccio introduce attraverso i personaggi delle sue novelle, protagonisti ben definiti con caratteri precisi che permettono uno sviluppo originale e profondo delle vicende e un’indagine approfondita della loro psicologia.
Per ulteriori approfondimenti su Boccaccio vedi qui
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura del "Decameron" di Giovanni Boccaccio?
- Quali sono i temi principali affrontati nel "Decameron"?
- Come viene rappresentato l'amore nel "Decameron"?
- In che modo Boccaccio introduce il realismo nella sua opera?
- Qual è l'innovazione principale del "Decameron" rispetto alla letteratura precedente?
Il "Decameron" è strutturato in dieci giornate, durante le quali dieci ragazzi raccontano novelle su temi diversi, scelti a turno da un re o una regina della giornata.
I temi principali includono la fortuna, la natura, l'ingegno umano e l'amore, con un approccio laico e realistico che riflette la società del Trecento.
L'amore è visto come una forza invincibile e passionale, diversa dalla rappresentazione cortese o idealizzata, e si manifesta in forme tragiche, nobili e sensuali.
Boccaccio utilizza eventi storici, personaggi realistici e linguaggi quotidiani, inclusi dialetti, per rappresentare fedelmente la società trecentesca e dare profondità psicologica ai suoi personaggi.
L'innovazione principale è l'elevazione di valori umani e laici come l'intelligenza e l'ingegno, oltre alla rappresentazione realistica e inclusiva di vari strati sociali, specialmente delle donne.