Concetti Chiave
- La poesia permette agli autori di esprimere emozioni e opinioni in modo unico, utilizzando la struttura dei versi per dare importanza sia alla forma che al contenuto.
- Il linguaggio poetico si distingue dalla prosa per la sua capacità di evocare immagini e sentimenti attraverso significati complessi e non solo letterali.
- Analizzare un testo poetico richiede la comprensione di elementi extratestuali, l'individuazione del tema e l'analisi del significante e del significato.
- Le strutture poetiche, come il ritmo, la metrica e le rime, giocano un ruolo cruciale nell'organizzazione e nell'espressione del testo poetico.
- Le figure retoriche, come l'allitterazione e l'onomatopea, arricchiscono la poesia, conferendo significato e musicalità alle parole.
Questo appunto di Italiano riguarda una descrizione e un approfondimento su come si analizza un testo poetico, prendendo in considerazione anche la parte relativa alle figure retoriche, alle rime e agli aspetti ritmici.
Indice
Introduzione: il significato di fare poesia
Molte sono le motivazioni che inducono un autore a scegliere la poesia, come strumento per esprimere le proprie emozioni, il proprio modo di vivere la vita e le proprie opinioni Sappiamo che la poesia rispetto alla prosa è strutturata in versi: in primo luogo, l’autore decide di imprimere a quella porzione di testo che è il verso un’evidenza e un peso particolari e, nel far questo, invita il lettore a considerare la forma del testo poetico tanto importante quanto il suo contenuto.
Egli mira a comunicare un messaggio che il lettore possa capire in modo molto chiaro oppure attraverso un contenuto più complesso cerca di attirarne l’attenzione e spingerlo alla riflessione profonda.
Nel suo intento comunicativo, per evitare di spiegare ciò che ha da dire, egli si serve del vantaggio che la disposizione delle parole in versi gli concede; a differenza della prosa, in cui le pause sono quasi esclusivamente dettate dalla punteggiatura, la poesia può anche servirsi della divisione in versi e in strofe. Quasi sicuramente la divisione in versi e in strofe che facciamo noi è diversa da quella che probabilmente avrebbe operato l’autore. Il poeta può scegliere di seguire regole ritmiche molto precise e dettate dalla tradizione o affidarsi semplicemente ad un contenuto più intimistico e, di conseguenza, provare a scegliere una struttura più libera.
La poesia come espressione di immagini, silenzio ed emozioni
Il significato del testo emerge attraverso la frammentazione del contenuto in una serie di immagini che risultano particolarmente vive ed efficaci perché rimangono ben evidenziate anche dal punto di vista grafico nonché sonoro. La poesia, infatti, adopera la parola in modo diverso rispetto alla lingua comune orale o scritta: non ha solo un significato ma ne ha diversi; infatti, il suo significato è un universo complesso che non corrisponde alla somma dei significati delle singole parole. L’interpretazione si deve quindi confrontare con questa complessità e non potrà esserci una sola esauriente risposta alla domanda che ci siamo posti. La poesia si scrive in versi anche perché in essa gli spazi bianchi sono tanto significativi quanto le parole. Nasce dal silenzio e su questo silenzio le parole del poeta disegnano delle immagini attorno alle quali regna ancora il silenzio. Scrivere una poesia significa scegliere, non si può dire tutto non si può trasformare tutto il silenzio in parola. Un pregiudizio importante da dimenticare è che la poesia debba parlare di cose necessariamente importanti, di sentimenti forti come l’amore, il dolore, la gioia, la tristezza. La poesia è un linguaggio espresso per immagini e tutto quello che può essere trasmesso tramite un’immagine può essere poesia. La sostanziale differenza tra la poesia e la prosa è che nella prosa si ricalca perlopiù la lingua comune , in cui le parole sono essenzialmente usate nel loro significato primario o denotativo, mentre il linguaggio poetico sfrutta parole che evocano sentimenti, emozioni e immagini aggiungendo loro un significato figurato o connotativo. Ogni parola è l’unione inscindibile di significante e significato. Tra il suono e il significato si creano inscindibili corrispondenze. La scelta dei suoni non è casuale ma ha una funzione espressiva di in quantificabile valore. Bisogna quindi imparare a leggere le parole non solo per il loro significato ma anche per il loro suono. Il contenuto che può avere un testo poetico è detto tema. Per individuare il tema di una poesia bisogna fare attenzione alle parole chiave. I livelli di comprensione del testo poetico e le operazioni da compiere per analizzarlo sono le seguenti:
- conoscere gli elementi extratestuali (vita dell’autore, il periodo in cui viene scritta la poesia, sotto quali correnti letterarie nasce);
- individuare il tema attraverso le parole chiave e capire il contenuto;
- analizzare il significante;
- analizzare il significato ovvero il linguaggio poetico.
Un utile strumento di analisi per la comprensione del testo poetico è la parafrasi, operazione che ci permette di comprenderne il significato letterale del testo.
Le strutture di un testo poetico: figure retoriche e di ritmo, rime, sillabe
Le principali strutture che caratterizzano lo stile di un testo sono:
- Sillaba: Unità minima di una parola contenente almeno una vocale.
- Ritmo: Ripetizione a intervalli regolari di un gruppo di eventi.
- Metro: Deriva dal greco “mètron” e significa “misura”; in poesia è l’unità di misura che organizza il succedersi dei suoni e delle pause.
- Metrica: E’ la disciplina che studia le caratteristiche dei metri: quantità di sillabe per ogni verso, il rapporto tra sillabe atone e accentate, la disposizione delle pause.
- Pausa primaria: Pausa forte che viene rappresentata con lo spazio bianco alla fine del verso.
- Cesura: Pausa che si trova all’interno dei versi, all’incirca alla metà del verso.
- Enjambement: Superamento del verso da parte di una frase, il periodo ne risulta spezzato.
- Ictus: Colpo, ossia accento.
- Conteggio delle sillabe: Si contano le sillabe fino a quella su cui cade l’ultimo accento aggiungendone una e una sola.
- Sinèresi: Due vocali formano un dittongo, si considera una sola sillaba.
- Dièresi: Due vocali che formano un dittongo vengono contate come due sillabe distinte.
- Sinalèfe: Una parola che finisce per vocale si unisce alla parola successiva che inizia per volale, formando un’unica sillaba.
- Iato: Al contrario della sinalèfe, si considerano due sillabe distinte.
- Strofa: Insieme dotato di senso compiuto e di propria autonomia musicale.
- Timbro: Determina la qualità dei suoni che compongo la parola
- Rima: Identità delle lettere di due parole diverse a partire dall’accento tonico.
Le rime collegano versi in posizioni diversa.
- Rima baciata: AA-BB-CC.
- Rima alternata: AB-AB.
- Rima incrociata: AB-AB.
- Rima replicata: ABC-ABC.
- Rima invertita: ABC-CBA.
- Rima incatenata: ABA-BCB.
- Ripresa o ritornello: X,Y,Z.
- Rima povera: Fra sole vocali.
- Rima ricca: L’identità si estende anche ad altre lettere.
- Rima equivoca: Due parole identiche, ma con significati differenti.
- Rima identica: Una parola rima con se stessa.
Le tipologie di componimento poetico sono:
- La ballata: Componimento di origine popolare che accompagnava nel medioevo con la musica, la danza; è caratterizzata dalla presenza del ritornello all’inizio e alla fine della ballata.
- La canzone libera: Presenta queste rime a volte del tutto assenti e numero di versi variabile tra una stanza e l’altra.
- Il sonetto: E’ una stanza isolata di una canzone, molto duttile grazie anche all sua caratteristica brevità. Tratta amore, rapporto con la natura e riflessioni sulla morte.
- L’ode: Generalmente accompagnato nelle odi latine. Gli argomenti trattati sono amore ma anche temi civili e religiosi.
Alcune figure retoriche importanti sono:
- Allitterazione: Un suono si ripete all’inizio o all’interno di due o più parole che diventano perciò significative nel componimento.
- Assonanza: Due o più parole più o meno vicine hanno le stesse vocali finali.
- Consonanza: Due o più parole hanno le stesse consonanti finali.
- Paronomasia: Due o più parole differenziano solo per uno o due fonemi.
- Onomatopea: Un suono si muta in parole; le onomatopee vengono inventate dagli stessi poeti.
Per ulteriori approfondimenti sul testo poetico, vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è il significato di fare poesia secondo il testo?
- Come si differenzia la poesia dalla prosa?
- Quali sono le principali strutture di un testo poetico?
- Quali sono alcune delle figure retoriche importanti menzionate nel testo?
- Quali sono le tipologie di componimento poetico descritte nel testo?
Fare poesia significa esprimere emozioni e opinioni attraverso una struttura in versi, dove la forma è importante quanto il contenuto, e si mira a comunicare un messaggio chiaro o complesso per stimolare la riflessione.
La poesia si differenzia dalla prosa per l'uso di versi e strofe, l'importanza del silenzio e delle immagini, e l'uso di un linguaggio connotativo che evoca emozioni e immagini, mentre la prosa utilizza un linguaggio denotativo più comune.
Le principali strutture di un testo poetico includono sillabe, ritmo, metro, metrica, pause, enjambement, ictus, conteggio delle sillabe, sinèresi, dièresi, sinalèfe, iato, strofa, timbro e rima.
Alcune figure retoriche importanti menzionate sono allitterazione, assonanza, consonanza, paronomasia e onomatopea.
Le tipologie di componimento poetico descritte includono la ballata, la canzone libera, il sonetto e l'ode, ognuna con caratteristiche e temi specifici.