Concetti Chiave
- Le parole nei testi poetici spesso assumono un significato connotativo, evocando immagini e sentimenti soggettivi oltre al loro significato letterale.
- Le figure retoriche di significato arricchiscono il testo poetico, alterando e ampliando il significato delle parole per creare immagini evocative.
- La similitudine paragona un soggetto a un altro simile, arricchendo la descrizione attraverso il confronto.
- La metafora sostituisce una parola con un'altra simile, creando una singola immagine evocativa senza un confronto esplicito.
- La sinestesia combina sensazioni di diverse sfere sensoriali in un'unica immagine, come un "dolce profumo" o un "urlo nero".
Nel testo poetico le parole tendono a esprimere più dell’informazione che generalmente contengono. Ad esempio, la parola “sera”, nel suo significato denotativo , cioè letterale, oggettivo, indica un determinato momento della giornata.
La stessa parola “sera”, però, può evocare, far venire in mente a ciascuno di noi altri significati che dipendono dall’esperienza che abbiamo della sera: può evocare la solitudine, la tristezza, un senso di malinconia, ma anche la tranquillità, un senso di pace e di serenità.
nei componimenti poetici le parole vengono usate prevalentemente nel loro significato connotativo,per cui possono evocare una serie di significati soggettivi, allusivi, emotivi.
Questo arricchimento del significato, che permette di evocare particolari immagini attraverso le parole, si ottiene anche mediante l’uso di varie figure retoriche, dette appunto di significato perché incidono sul significato della parola, cambiando, ampliando, evidenziando, insomma rendendolo diverso.
Le principali figure retoriche di significato sono:
* Similitudine: il poeta, anziché descrivere direttamente un soggetto, una persona, una qualità, li presenta paragonandoli a un oggetto, una persona, una qualità cui somigliano.
* Metafora: è spesso definita come una similitudine abbreviata, in essa il poeta, anziché fare un paragone tra due immagini, presenta un’immagine sola, ossia usa al posto di una parola un’altra che ha con essa un rapporto di somiglianza ( ad esempio: “i capelli d’oro”).
* Personificazione:il poeta attribuisce a cose inanimate o astratte caratteristiche, sentimenti normalmente riferiti alle persone.
* Sinestesia:consiste nell’associare, all’interno di un’unica immagine, nomi e aggettivi appartenenti a sfere sensoriali diverse.
Ad esempio: “dolce profumo” in cui la sensazione gustativa (dolce) è unita a una sensazione olfattiva (profumo); oppure “urlo nero” in cui la sensazione uditiva (urlo) è unita a una sensazione visiva (nero)