Concetti Chiave
- Il corsivo cirillico russo, insegnato nelle scuole sovietiche degli anni Settanta, enfatizzava la calligrafia uniforme, ma è poco usato nei testi pubblici, dove prevale lo stampatello.
- L'alfabeto cirillico, derivato dal glagolitico, non è stato creato da Cirillo stesso, ma dai suoi seguaci, guadagnando popolarità nei paesi slavi e adattandosi alle lingue locali nel tempo.
- Le lettere del corsivo cirillico, pur essendo simili nello stile tra maiuscole e minuscole, differiscono notevolmente dalle loro controparti stampatello, richiedendo attenzione nello studio.
- Praticare la scrittura corsiva in cirillico, attraverso la copia di testi a mano, migliora la coordinazione e la comprensione della lingua, apportando benefici cognitivi.
- Scrivere in corsivo cirillico aiuta a memorizzare parole e offre benefici cognitivi, come dimostrato da studi che evidenziano l'aumento dell'attività neurale nei bambini durante l'apprendimento.
In questo appunto viene descritto il cosiddetto cirillico corsivo, di cui si riportano in particolare modo e origini, la storia nel dettaglio del corsivo cirillico che viene utilizzato dai russi per scrivere. Si parte con un'analisi della storia a partire dagli anni Settanta.
Indice
Origini del corsivo cirillico
Durante gli anni Settanta, nelle scuole dell’Unione Sovietica veniva insegnato “lo scrivere pulito” e tutti i maestri valutavano la calligrafia dei bambini.
Quest’ultima doveva essere bella, con lettere uniformi. Tuttavia la didattica sovietica è diversa da quella moderna ed inoltre la mancanza di attenzione verso la calligrafia ha fatto sì che le lettere inclinate collegate del corsivo russo si trasformassero in una calligrafia non del tutto leggibile.
Storia dell'alfabeto cirillico
L’alfabeto cirillico deriva dall’alfabeto glagolitico, usato nell’IX secolo nei Paesi slavi. Alcuni caratteri di questo alfabeto sono le variazioni del greco e questi ultimi rappresentano suoni che iniziarono ad esistere partendo dal greco medievale. L’alfabeto cirillico, che con il suo nome ci potrebbe ingannare, non deve essere attribuito a Cirillo, ma a qualcuno dei suoi seguaci. L’ipotesi più probabile è che questo alfabeto sia stato creato dalla scuola letteraria di Preslav in Bulgaria. Quest’ipotesi viene accreditata dal fatto che l’alfabeto cirillico aveva in un certo senso soppiantato quello che era il glagolitico del nord-est bulgaro, mentre nella scuola letteraria si continuò ad usare il glagolitico. Un’altra teoria ancora invece sostiene che Cirillo fu colui che creò l’alfabeto, infatti quest’ultimo porta il suo nome. Tuttavia Cirillo quasi certamente non è l’autore dell’alfabeto ma i suoi contributi al glagolitico dal cirillico vengono ormai riconosciuti e dunque l’alfabeto ne porta il nome. Il cirillico venne diffuso insieme all’antico slavo ecclesiastico, e nei secoli successivi si è adattato alla lingua parlata ed ha sviluppato varianti per adattarsi a quelle che sono le caratteristiche delle lingue nazionali. Per quanto concerne la tipografia cirillica si è passati direttamente dallo Stato medievale al tardo Barocco, senza la presenza di una fase parallela del Rinascimento. Infatti le lettere cirilliche tardo medievali mostrano quella che è una forte tendenza ad essere alte e strette. In seguito anche le altre lingue che utilizzavano l’alfabeto cirillico utilizzarono quella forma delle lettere, quindi i caratteri cirillici moderni sono per buona parte simili ai caratteri latini.
Caratteristiche del corsivo cirillico
I caratteri del corsivo cirillico maiuscoli e minuscoli non sono così tanto differenti come nel latino, ma quelli minuscoli sono perlopiù versioni di dimensioni leggermente ridotte delle stesse lettere maiuscole; però esiste una grande differenza tra le lettere in stampatello e quelle in corsivo, alcune addirittura sono totalmente diverse. Per questi motivi sin da subito è necessario prestare la massima attenzione nello studio dei segni alfabetici di entrambe le versioni. I metodi per esercitarsi nella scrittura del cirillico corsivo inoltre possono essere molti e molto diversi tra loro. Ognuno di noi deve sentirsi libero di scegliere il sistema d’esercizio che ci piace di più è che ci permette di essere a proprio agio in modo tale da andare più spediti. Tuttavia sarebbe ancora meglio riuscire a recuperare quelli che sono dei testi scritti a mano da altri, leggerli e ricopiarli oppure tentare di scriverli a mano per poi confrontare la nostra calligrafia con quella di un madrelingua. ciò è molto utile, sia per migliorare la coordinazione orecchio/mano/occhio sia per esercitarsi nel dettato in corsivo cirillico. Si consiglia inoltre di prestare sin da subito la massima attenzione nello studio dei segni alfabetici di entrambe le versioni, sia maiuscola che minuscola, in modo tale da riuscire ad entrare in confidenza con l’alfabeto quanto prima, raggiungendo un grado di conoscenza immediato ed intuitivo delle lettere. A questo punto si è capito che scrivere bene in corsivo cirillico e come disegnare un’immagine. Esercitarsi a farlo in una lingua straniera è un buon modo per rinforzare la conoscenza della lingua e secondo alcuni esperti fa anche molto bene al cervello. A questo punto la domanda potrebbe essere ma perché si dovrebbe imparare a scrivere in corsivo? Le risposte sono semplici. La scrittura, infatti, è molto utile per memorizzare le parole o comunque ci aiuterà a memorizzare anche se scriviamo le cose perché non è garantito si memorizzi. Tra gli altri motivi vi è il fatto che il corsivo russo è una grafia molto bella e molti scienziati stanno scoprendo che l’apprendimento del corsivo sia uno strumento importante per lo sviluppo cognitivo. Inoltre c’è uno studio eseguito dall’Università dell’Indiana, dove uno psicologo con un gruppo di bambini di cinque anni ha fatto svolgere vari compiti legati alla lettura ed alla scrittura. Questi bambini mostravano una quantità significativamente maggiore di attività neurale, anche se stavano semplicemente guardando le lettere. Si è dunque capito che c’è qualcosa di unico nel carattere corsivo che lo rende così buono per il cervello.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini del corsivo cirillico e come veniva insegnato nelle scuole sovietiche?
- Qual è la storia dell'alfabeto cirillico e da dove deriva?
- Quali sono le caratteristiche distintive del corsivo cirillico rispetto allo stampatello?
- Perché è importante esercitarsi nella scrittura del corsivo cirillico?
- Quali benefici cognitivi sono associati all'apprendimento del corsivo cirillico?
Negli anni Settanta, nelle scuole dell'Unione Sovietica, veniva insegnato "lo scrivere pulito" con un'enfasi sulla calligrafia uniforme e bella. Tuttavia, la mancanza di attenzione verso la calligrafia ha portato a una scrittura meno leggibile.
L'alfabeto cirillico deriva dall'alfabeto glagolitico usato nel IX secolo nei Paesi slavi. È stato probabilmente creato dalla scuola letteraria di Preslav in Bulgaria e non direttamente da Cirillo, nonostante il nome.
I caratteri del corsivo cirillico, sia maiuscoli che minuscoli, sono versioni ridotte delle lettere maiuscole, ma differiscono notevolmente dallo stampatello, con alcune lettere completamente diverse.
Esercitarsi nel corsivo cirillico aiuta a migliorare la coordinazione orecchio/mano/occhio e a memorizzare le parole. È anche un buon modo per rinforzare la conoscenza della lingua e ha benefici cognitivi.
L'apprendimento del corsivo cirillico è considerato uno strumento importante per lo sviluppo cognitivo. Studi mostrano che i bambini che praticano la scrittura corsiva mostrano maggiore attività neurale, suggerendo benefici unici per il cervello.