Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
SPIEGAZIONE BLOCCHI
BlOCCO 1
Per alimentare il ricevitore Polar T-31 è necessario una tensione a scelta tra i 3.3 Volt ed i 5Volt. E’
da sottolineare il fatto che entrambi i valori limite erano disponibili direttamente sulla scheda di
Arduino rispettivamente dai pin 5V e 3.3V. Ma per sicurezza si è deciso di lavorare con una
tensione compresa tra i 3.9 ed i 4.1 Volt in modo tale da non portare il ricevitore in zona di
funzionamento critica e poterlo così utilizzare per un periodo di tempo più lungo e correndo
meno rischi di malfunzionamenti ed eventuali guasti. Per ottenere tale tensione era disponibile
una duplice soluzione. La prima prevedeva l’utilizzo di un alimentatore da 5 Volt, un partitore
resistivo per diminuire la tensione sul ricevitore a 4.1 Volt ed un circuito buffer per separare il
circuito di alimentazione dal resto della parte hardware in modo da evitare eventuali variazioni
delle cadute di tensione sulle resistenze in caso di variazione di impedenza tra partitore e resto del
sistema. Tale variazione di impedenza provocherebbe una variazione di caduta sulle resistenze ed
a sua volta quindi una variazione dei 4.1 Volt che devono alimentare il ricevitore. Il circuito Buffer
separatore adoperato è un semplice amplificatore operazionale inseguitore. La tensione in uscita
dal partitore va collocata all’ingresso non invertente dell’amplificatore. L’ingresso invertente è
collegato senza resistenze direttamente all’uscita in modo da tenere un guadagno unitario e
mantenere inalterata la tensione a 4.1 Volt.
Questo dispositivo si ottiene chiudendo in retroazione unitaria un amplificatore operazionale
ovvero riportando il segnale in uscita direttamente sull'ingresso invertente dell'amplificatore. Lo
scopo principale del buffer è quello di separare o disaccoppiare la sorgente del segnale dal resto
del circuito. Il disaccoppiamento consente di non assorbire corrente dalla sorgente di segnale, non 7
[“PROGETTO RILEVAZIONE BATTITO CARDIACO”] 25 giugno 2014
provocando così gli effetti di carico, ovvero un eccessivo assorbimento di corrente dal generatore
di segnale, e aumentare così la capacità di fornire potenza da parte del generatore.
Tale dispositivo però sarebbe dovuto essere stato alimentato con una tensione duale ricavata da
un altro alimentatore da +/- 15 Volt. Questa soluzione è particolarmente ingombrate e inutilmente
dispendiosa dal punto di vista dei componenti.
La seconda soluzione è molto più semplice e prevede l’utilizzo di un alimentatore da banco
collegato alla reta, con una tensione regolabile, tramite potenziometro, a 4.1 Volt.
BLOCCO 2
In questo blocco viene spiegato il funzionamento del sensore adoperato per la rilevazione del
battito cardiaco. Il sensore adoperato è un Polar T-31, il dispositivo è dotato di una cinghia elstica
regolabile che ne facilita il posizionamento all’altezza dei pettorali dell’utente che esegue il test. Ai
lati del sensore sono posti due elettrodi che misurano la differenza di potenziale cardiaco. Tali
elettrodi comunicano con un trasmettitore interno al sensore, il quale trasmette il dato su una
frequenza portante Fp di 5KHz(come da manuale d’uso dell’azienda). Il sensore ha inoltre delle
batterie interne non ricaricabili. Attivato per la prima volta, né viene garantito il funzionamento
per le successive 2500 ore. Ecco come appare il sensore realmente:
BLOCCO 3
Il ricevitore T-31 non ha connessioni fisiche con il sensore della Polar. Il segnale emesso dal
sensore è a radio frequenza. Tramite modulazione e demodulazione in frequenza, il ricevitore
ottiene il segnale originariamente spedito dal cardiofrequenzimetro e lo rende disponibile sul pin3.
Il ricevitore infatti dispone di una pedinatura molto semplice, dispone tre PIN:
Cosa c'è Colore 8
[“PROGETTO RILEVAZIONE BATTITO CARDIACO”] 25 giugno 2014
PIN 1 VCC
PIN 2 GND
PIN 3 Vout
Nella sezione adibita all’analisi dell’algoritmo di trattamento del segnale, verrà spiegato bene che
tipo di segnale si ha in uscita dal ricevitore. Il ricevitore viene alimentato con una tensione
costante di 4.1 V. Ecco come si presenta esternamente il ricevitore:
BLOCCO 4
Arduino è una scheda elettronica di piccole dimensioni con un microcontrollore e circuiteria di
contorno, utile per creare rapidamente prototipi e per scopi hobbistici e didattici. Con Arduino si
possono realizzare in maniera relativamente rapida e semplice piccoli dispositivi come controllori
di luci, di velocità per motori, sensori di luce, temperatura e umidità e molti altri progetti che
utilizzano sensori, attuatori e comunicazione con altri dispositivi. È fornito con un
semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione. Tutto il software a corredo
è libero, e gli schemi circuitali sono distribuiti come hardware libero.
Nel nostro caso Arduino svolge una funzione di elaborazione e coordinamento dell’intero sistema,
esso infatti costituisce il ponte di comunicazione tra il segnale fisico rilevato e quello visualizzato
sul display. Sul pin A2 (pin analogico) viene inserito il Pin 3 del ricevitore dal quale esce il segnale
ricevuto. Arduino trasforma questo segnale in un preciso valore espresso in Battiti per minuto.
Attraverso il collegamento seriale, Arduino può contemporaneamente essere alimentato e
comunicare con il computer stesso. Nel nostro sistema questa funzione è sfruttata al massimo in
quanto il dato elaborato tramite algoritmo e programmazione software, viene inviato al computer
tramite cavo USB. Ecco come si presenta esternamente la piattaforma Arduino Uno: 9
[“PROGETTO RILEVAZIONE BATTITO CARDIACO”] 25 giugno 2014
BLOCCO 5
Questo blocco risulta molto semplice da spiegare, l’alimentazione di arduino arriva direttamente
dal pc tramite cavo USB.
BLOCCO 6
In questo ultimo blocco viene gestita tutta l’interfaccia utente. L’utente stesso può regolare a suo
piacimento direttamente i parametri e le soglie di rilevazione in base alle sue esigenze. In questo
blocco si usa principalmente il software LabView per la creazione della grafica di interfaccia e la
gestione dei dati in arrivo dalla seriale. 10
[“PROGETTO RILEVAZIONE BATTITO CARDIACO”] 25 giugno 2014
HARDWARE
La parte Hardware è costituita principalmente dai collegamenti tra i componenti ed i componenti
stessi. Il sistema non necessita di componenti aggiuntivi per regolare tensioni o correnti
(resistenze, ampli ecc..). Ecco di seguito rappresentato uno schema complessivo del collegamento
hardware del sistema.
SPIEGAZIONE SOFTWARE
Innanzitutto bisogna suddividere in due parti la spiegazione della parte software:
1) ANALISI E CODIFICA Del SEGNALE (Arduino);
2) ANALISI E PROGETTAZIONE DELL’INTERFACCIA UTENTE (LabView);
1) Nell’analisi del primo punto ricopre una grande rilevanza lo sviluppo di un algoritmo
efficiente che mi permetta la codifica del segnale in uscita dal ricevitore. Prima di
procedere allo studio dell’algoritmo bisogna capire cosa esce dal ricevitore, ossia che
forma d’onda rileva il sensore Polar T-31. Quindi ora sarà effettuato un piccolo studio
sulla forma d’onda del cuore.
ELETTROCARDIOGRAMMA
L'elettrocardiogramma (ECG) è la riproduzione grafica dell'attività elettrica
del cuore durante il suo funzionamento, registrata dalla superficie del corpo Il principio
.
su cui si basa la misurazione dell'attività elettrica del cuore è prettamente fisiologico:
l'insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di differenze di
potenziale, che variano nello spazio e nel tempo e che possono essere registrate
tramite degli elettrodi. La registrazione della differenza di potenziale da parte di 11
[“PROGETTO RILEVAZIONE BATTITO CARDIACO”] 25 giugno 2014
elettrodi posti sulla superficie corporea avviene grazie alla conducibilità dei liquidi
interstiziali del corpo umano. Il tracciato elettrocardiografico rappresenta il metodo più
facile, meno dispendioso e più pratico per osservare se l'attività elettrica del cuore è
normale oppure se sono presenti patologie di natura meccanica o bioelettrica. Il
normale tracciato ECG presenta un aspetto caratteristico che varia soltanto in presenza
di problemi. Il tracciato è caratterizzato da diversi tratti denominati onde, positive e
negative, che si ripetono ad ogni ciclo cardiaco. Ecco la forma tipica di un
elettrocardiogramma:
Onda P: è la prima onda che si genera nel ciclo, e corrisponde alla depolarizzazione
degli atri. È di piccole dimensioni, poiché la contrazione degli atri non è così potente.
La sua durata varia tra i 60 e i 120 ms, l'ampiezza (o altezza) è uguale o inferiore ai
2,5 mm.
Complesso QRS: si tratta di un insieme di tre onde che si susseguono l'una all'altra, e
corrisponde alla depolarizzazione dei ventricoli. L'onda Q è negativa e di piccole
dimensioni, e corrisponde alla depolarizzazione del setto interventricolare; la R è un
picco molto alto positivo, e corrisponde alla depolarizzazione dell'apice del ventricolo
sinistro; la S è un'onda negativa anch'essa di piccole dimensioni, e corrisponde alla
depolarizzazione delle regioni basale e posteriore del ventricolo sinistro. La durata
dell'intero complesso è compresa tra i 60 e 90 ms. In questo intervallo avviene anche
la ripolarizzazione atriale che però non risulta visibile perché mascherata dalla
depolarizzazione ventricolare. 12
[“PROGETTO RILEVAZIONE BATTITO CARDIACO”] 25 giugno 2014
Onda T: rappresenta la ripolarizzazione dei ventricoli. Non sempre è identificabile,
perché può anche essere di valore molto piccolo.
Onda U: è un'onda che non sempre è possibile apprezzare in un tracciato, dovuta
alla ripolarizzazione dei muscoli papillari.
Tratto ST: rappresenta il periodo in cui le cellule ventricolari sono tutte
depolarizzate e pertanto non sono rilevabili movimenti elettrici. Da ciò deriva che di
norma è isoelettrico, cioè posto sulla linea di base del tracciato, da cui si può
spostare verso l'alto o il basso di non più di 1 mm.
Intervallo QT: rappresenta la sistole elettrica, cioè il tempo in cui avviene la
depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare. La sua durata varia al variare della
frequenza cardiaca, generalmente si mantiene tra i 350 e i 440ms.
Il tracciato ECG viene compilato su carta millimetrata, che scorre
nell'elettrocardiografo ad una velocità di 25 mm al secondo, quindi cinque lati di
quadrati da 5 mm rappresentano 1 secondo. È quindi facile immaginare come si
possa immediatamente ricavare la frequenza cardiaca, valutando quanto tempo
passa tra u