La Corte Costituzionale ha un ruolo propulsivo di primaria importanza nell'evoluzione del diritto
italiano della famiglia , il suo Ruolo diventa tanto più importante quanto più ampia è la
discrepanza tra il contenuto dei testi normativi e i valori più largamente accettati nella società e
le esigenze ampiamente sentite
questa discrepanza era molto larga tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta
quando le norme del codice corrispondevano ancora al modello autoritario e patriarcale
dell'Ottocento Ormai in avanzata fase di abbandono della società
negli ultimi due decenni del XX secolo e nel primo decennio del XXI Secolo il legislatore ha
manifestato scarsa attenzione alle esigenze di disciplinare in modo organico altri modelli
familiari diversi da quello nucleare
A partire dall'inizio del XXI secolo All'opera della Corte Costituzionale e della Corte di
Cassazione si è affiancata quella della Corte europea dei diritti dell'uomo che è divenuta
sempre più pregnante e significativa
la CEDU, Contiene tre norme importanti per il diritto della famiglia l'articolo 8 l'articolo 12 e
l'articolo 14, l'articolo 8 stabilisce che ogni persona ha diritto rispetto della vita privata e della
vita familiare del proprio domicilio e della propria corrispondenza
i principi contenenti in questo articolo derivanti dal diritto di famiglia sono la Protezione della
vita familiare e degli aspetti della vita privata che incidono sull'identità stessa della persona tra
le quali l'appartenenza a una famiglia, questo articolo indica i confini di questi diritti cioè le
condizioni in presenza delle quali l'autorità pubblica può adottare misure e interferiscano nella
vita familiare privata delle persone , Le interferenze sono ammissibili se sono previste dalla
legge, se sono volte a un fine legittimoCioè a raggiungere uno degli scopi elencati nella norma
stessa, garantire la sicurezza nazionale la pubblica sicurezza e il benessere economico del
paese, se sono necessarie in una Società Democratica per raggiungere quel fine
Ci deve essere però un adeguato bilanciamento tra l'interesse generale e gli interessi delle
persone il cui diritto viene limitato
Devono rispettare i principi di necessarietà e proporzionalità della Corte cioè da un lato devono
essere misure effettivamente necessarie per raggiungere lo scopo previsto e dall'altro non
devono eccedere quanto è strettamente necessario, nel valutare questi due principi La Corte 3
tiene conto sia del consenso tra gli stati, cioè del grado di somiglianza che presentano le loro
diverse legislazioni sia del margine di apprezzamento che ogni Stato conserva cioè dal grado di
autonomia di cui dispone nel legiferare sulle materie nelle quali si applicano i principi della
giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo .
Un maggior consenso fra gli stati corrisponde a un minor margine di apprezzamento lasciato
loro e viceversa, minore è il margine di apprezzamento minore la possibilità concessa a
ciascuno stato di discostarsi dai principi stabiliti dalla giurisprudenza della Corte
L'articolo 12 garantisce a ogni uomo e donna il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia
secondo le leggi nazionali che regolano il matrimonio
l'articolo 14 stabilisce in linea di principio il divieto di discriminazione ma non il divieto generale
di ogni discriminazione bensì soltanto il divieto di discriminare nel godimento dei diritti garantiti
dalla convenzione, negli ultimi tempi La Corte dei Diritti dell'Uomo si è pronunciata con
frequenza soprattutto riguardo alle discriminazioni basate sul sesso e orientamento sessuale
le obbligazioni sono di due diversi tipi, negative ossia il dovere di evitare le ingerenze
ingiustificate nella vita privata e familiare e positive che consistono nel dovere di attivarsi
affinché ogni persona possa effettivamente godere dei diritti proclamati dalla convenzione
garantendo tutto l'aiuto e il sostegno necessari, Nel caso specifico del diritto familiare italiano le
questioni più controverse aperte sono due l'adeguatezza delle misure di sostegno Per evitare
l'allontanamento dei Minori dalla propria famiglia e la possibilità di frequentazione reciproca tra
genitori e figli qualora il nucleo sia scisso in seguito alla separazione della coppia dei genitori
la carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, carta di Nizza, contiene numerose norme
riguardanti il diritto della famiglia e alcune delle quali riprendono in modo aggiornato le norme
della cedu
i suoi articoli riprendono quelli della cedu ; Sottolinea che sposarsi e costituire una famiglia non
si identificano ma sono due diritti diversi e contiene un divieto generale di discriminazioni più
ampio e articolato; i minori hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro
benessere e devono poter esprimere liberamente la propria opinione; il superiore interesse dei
minore deve essere preminente; garantisce anche diritto alle persone anziane e disabili
Diritto familiare nella Costituzione Italiana, l'articolo 29 definisce la famiglia come una società
naturale fondata sul matrimonio, per società naturale significa che la famiglia è formata dalle
persone spontaneamente e non è creata dallo Stato
anche nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo si leggono indicazioni
analoghe Come la questione dell'esistenza o dell'assenza di una vita familiare è Innanzitutto
una questione di fatto che dipende dall'esistenza di stretti legami personali
il riferimento al matrimonio era ovvio nell'atmosfera culturale dell'epoca ma ormai è svuotato
della sua forza, basta guardare la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo il
diritto al rispetto della vita familiare per constatare che la famiglia è tutelata in modo
indipendente dal suo fondamento matrimoniale
Dunque l'articolo 29 della costituzione deve essere ormai letto e interpretato come
un'articolazione specifica del principio generale dell'articolo 2 della Costituzione Secondo il 4
quale ogni persona ha diritto di vedere rispettati i propri diritti fondamentali sia come singolo sia
nelle formazioni sociali
l'articolo 29 proclama il principio di uguaglianza morale e giuridica dei componenti della coppia
sia in quanto coniugi sia in quanto genitori ,Oggi la coesione della famiglia è garantita solo del
permanere dell'accordo fra i componenti della coppia
Genitori hanno il diritto e il dovere di mantenere educare e istruire tutti i propri figli, hanno il
diritto di indirizzare in modo proprio secondo il proprio sistema dei valori l'educazione dei figli
secondo la costante giurisprudenza della ctedu i genitori hanno diritto di condurre insieme con
i propri figli Una vita familiare connotata dall'intimità e dalla relazione reciproca
” l'articolo 30 della Costituzione riguarda il rapporto tra figli e la rete parentale e stabilisce il
principio di uguaglianza figli nati nel matrimonio e nati fuori ma Gli pone il limite dei diritti dei
membri della famiglia legittima, limite ormai superato dalla legge 219 del 2012 che ha cancellato
la differenza di successione legittima dei parenti in linea collaterale alla quale erano chiamati
solo i parenti legittimi in coerenza con il principio generale di non discriminazione iscritto nella
carta di Nizza e nella CEDU
La Costituzione attribuisce allo stato il dovere di proteggere la famiglia sia in negativo che in
positivo
diritto europeo: Il Diritto Italiano non offre una nozione generale e Unitaria di famiglia, vi è infatti
una pluralità di nozioni di famiglia diverse secondo il contesto
Questa nozione generale si trova invece nel diritto europeo nelle sentenze della Ctedu .Alla
base la corte pone sempre i fatti e cioè le relazioni interpersonale affettive e esistenziali nella
loro concretezza, considera dunque come famiglia i gruppi di persone legate da quei tipi di
vincoli affettivi intimi abitualmente qualificati come familiari
La CEDU e la relativa Corte non considerano Dunque il matrimonio come elemento fondante
del gruppo familiare a differenza della Costituzione
Il dato di fatto della relazione affettiva non è sufficiente di per sé solo, occorre che sia
accompagnato da altri elementi: la relazione di coppia, connotata da l'intimità affettiva e
sessuale con una stabile condivisione della vita, il fatto materiale della convivenza di solito è
posto come importantissimo poiché segno inequivocabile dell'intimità e della stabilità
La relazione di coppia non ha un connotato di genere né di orientamento sessuale
La corte ha due punti di riferimento fondamentali in potenziale conflitto tra loro, La discendenza
genetica e l'esistenza Nei fatti di una relazione affettiva profonda
Dipendenza genetica non è di per sé sola sufficiente né Lo è la relazione affettiva di fatto, nella
giurisprudenza degli ultimi anni Sembra accentuarsi la considerazione data alla discendenza
genetica che si traduce in una tutela sempre più attenta ai diritti dei genitori Nonostante le
declamazioni sulla priorità dell'interesse del minore, considerazione sembra avere il rapporto
giuridico di filiazione
La giurisprudenza della Corte scinde l'esistenza della vita familiare dal fatto materiale della
convivenza, il legame fra le generazioni può esistere e meditare su tela anche quando il figlio
geneticamente tale non ha mai convissuto Non convive con una visione fuori 5
Ad esempio è vita familiare la relazione di fatto accompagnata dal rapporto giuridico di
filiazione anche senza convivenza, è vita familiare anche la relazione tra la famiglia affidataria e
il minore affidatole Purché sia protratta per un tempo abbastanza lungo, sono processi come
vita familiare anche altri rapporti di parentela purché vi sia una relazione Affettiva rilevante,Ad
esempio il rapporto in linea retta fra nonni e nipoti e alcuni rapporti in linea collaterale come
quelle tra fratelli e sorelle
La maggioranza delle norme giuridiche che regolano la formazione, la vita e l'estinzione dei
rapporti familiari è contenuta nelle fonti del diritto primarie, di origine statale e per la maggior
parte si trovano nel primo libro del codice civile
dal 1942 il primo libro codice civile ha subito molte modifiche profondissime in quanto il testo
originario è ancora espressione piena e fedele alla tradizione ottocentesca Napoleonica, la
famiglia era un gruppo o scrittura monastica a capo del quale era il marito padre titolare della
potestà maritale e della patria potestà , La procreazione era legittima solo all'interno del
matrimonio ed erano fortemente discriminati i figli illegittimi
con la riforma organica del diritto di