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Estratto del documento

Abbiamo finora parlato di camere al plurale perché il nostro è un bicameralismo perfetto. Ci sono

casi in cui si parla di parlamento in seduta comune, casi in cui la stessa Cost. prevede che le camere

si riuniscano insieme nella stessa sede. In questi casi, deputati e senatori si riuniscono alla sede della

camera e il presidente della seduta comune è il presidente della camera dei deputati. Quando

avviene questo? I casi sono indicati dalla Cost.:

- Messa in stato di accusa del presidente della repubblica

- Elezione di alcuni organi quali del consiglio della magistratura, corte costituzionale

- Elezione del Presidente della Repubblica, per cui i parlamentari, deputati e senatori, sono

accompagnati dal delegati regionali.

- Elezione di 1/3 del csm

- Votazione sull’elenco dei cittadini che hanno i requisiti per entrare in senato

Il Presidente della Repubblica

Organo monocratico. Esaminiamone gli aspetti funzionali, strutturali e le responsabilità, disciplinati

dagli articoli

Aspetti strutturali

Può diventare presidente della repubblica una persona con cittadinanza italiana, diritti civili e

politici e un minimo di 50 anni di età.

Viene eletto da parte del parlamento in seduta comune, con deputati, senatori e delegati regionali,

tre personaggi per ogni regione, salvo uno solo per la Val d’Aosta. Sono previste votazioni a

scrutinio segreto, dedicate per le votazioni su persone singole. Sono previste maggioranza

qualificate, ovvero maggioranza assoluta, metà + 1, e le maggioranza frazionarie. Per i primi tre

scrutini è necessaria la maggioranza dei 2/3, a partire dal quarto scrutinio basta la maggioranza

assoluta. Vengono chieste maggioranze qualificate per l’entità del ruolo del Presidente dello stato.

Supplenza. Il presidente della repubblica è un organo monocratico, quindi in caso di problemi,

nasce l’istituto della supplenza, previsto dalla Costituzione. Quando il presidente della repubblica

non è in grado di svolgere le sue funzioni, è sostituito dal presidente del senato, che esercita la

funzione di supplenza del presidente della repubblica. Da questo emerge quali sono le cariche più

importanti: presidente della repubblica, presidente del senato e presidente della camera.

La supplenza può avere due forme a seconda dei motivi dell’impossibilitò del capo dello stato:

1) Supplenza sede plena, quando il presidente della repubblica è comunque in carica. Ha breve

durata.

2) Supplenza sede vacante, quando il presidente muore o è colpito da grave impedimento.

Bisogna aspettare tutta la procedura per eleggere il successore, quindi ha durata più lunga della

precedente.

Il presidente del senato in questo caso ha più potere quando la supplenza è in sede vacante.

Funzioni del presidente della repubblica

Il presidente della repubblica ha un ruolo importante, in quanto definito capo dello stato, e ha il

ruolo di rappresentare l’unità nazionale, al di là delle differenze partitiche, e anche se ha un

orientamento politico personale, deve cercare di essere imparziale.

Le funzioni presidenziale sono parecchie, e si dividono tra:

- Competenze a livello esterno, ovvero rappresentare l’Italia a livello internazionale, ratificare

tratti internazionali, ricevere accreditare i rappresentanti diplomatici internazionali;

- Competenze a livello interno, quali la presidenza del consiglio superiore della magistratura,

CSM, e del consiglio supremo di difesa, CSD; atti dovuti, da svolgere per dare seguito a

prescrizioni costituzionali, come indire il referendum abrogativo, atti che il presidente deve afre

purché inseriti in una procedura; atti più importanti si suddividono in: 1) atti di indirizzo

governativo, 2) atti di indirizzo presidenziale. Questi atti sono formalmente adorati dal presidente

della repubblica, e sono i decreti presidente della repubblica. Gli atti di indirizzo governativo, o

sostanzialmente governativi, sono atti adottati a seguito di una decisione governativa (pagina

182). Il procedimento è il seguente:

• Proposta del ministro competente per materia

• Delibera del consiglio dei ministri, che si riunisce per approvare quello che il ministro ha proposto

• Emanazione del presidente della repubblica dell’atto, ovvero emettere la delibera del consiglio dei

ministri sotto forma di decreto del presidente della repubblica.

Per gli atti di indirizzo presidenziale, o sostanzialmente presidenziale, il contenuto è scelto dallo

stesso presidente, che lo redige e lo emana.

Gli atti sostanzialmente governativi sono in realtà la maggioranza degli atti emanati dal presidente

della repubblica, mentre gli atti sostanzialmente presidenziali sono una decina, e riguardano le

principali decisioni da assumere anche a livello di politica statale, e riguardano:

1) Nomine di particolari soggetti, tra cui i cinque membri della corte costituzionale, composta da

15 membri. Oppure l’atto di nomina dei cinque senatori a vita.

2) Nei confronti del governo, tra cui il rinvio presidenziale delle leggi, quando il presidente

decide di rimandare una legge alle camere; eventuale accettazione delle decisioni libere del

governo.

3) Scioglimento anticipato delle camere, atto più importante. La costituzione all’art 88 disciplina

lo scioglimento, che può avvenire su una o entrambe le camere. La costituzione non prevede

nulla circa i motivi di scioglimento, è lasciato al potere discrezionale del presidente. Sono però

previsti due limiti a questo potere, uno procedurale e uno di natura temporale. Per quanto

riguarda il primo, il presidente della repubblica deve sentire prima i pareri dei presidenti delle

camere, detto parere obbligatorio ma non vincolante. Per quanto riguarda il limite temporale,

il presidente non può sciogliere le camere negli ultimi sei mesi del suo mandato, nel suo

semestre bianco. Questo limite temporale è un limite che ha un’eccezione, aggiunta da una

revisione costituzionale successiva, se i sei mesi coincidono in tutto o in parte con gli ultimi sei

mesi della legislatura, quindi in caso di ingorgo costituzionale, il presidente può sciogliere le

camere, per rieleggerle, e a sua volta lasciare loro l’elezione del presidente della repubblica.

Il mandato presidenziale è di sette anni.

Rielezione del presidente della repubblica. La costituzione non ammette né vieta la rielezione, ma

sarebbe opportuno non rieleggere la stessa persona. Il caso si è verificato con Napolitano e

Mattarella.

Responsabilità del presidente della repubblica

La costituzione prevede l’irresponsabilità politica del capo dello stato. L’irresponsabilità politica è

confermata dalla controfirma ministeriale, firma che il ministro appone all’atto del presidente della

repubblica che ha emanato, in caso di atti di indirizzo governativo. La controfirma del ministro,

per gli atti di natura sostanzialmente governativi, fa ricadere sul governo la responsabilità politica

dell’atto emanato dal presidente, garantendo l’irresponsabilità politica. Il ministro controfirmante è

di solito il proponente. Per gli atti di indirizzo presidenziale invece c’è la controfirma, obbligatoria

perché prevista dall’art.89 della Costituzione. La controfirma è essenziale per la validità di questi

atti. Il valore della controfirma non è più quello degli altri atti, in questi casi la controfirma ha solo

ruolo formale, attesta che l’atto sia stato fatto seguendo le procedure, ecc.. La responsabilità politica

di questo atto è dello stesso Presidente della repubblica, eccezione al criterio generale

dell’irresponsabilità politica del capo dello stato. Questa responsabilità è detta diffusa. L’obbligo di

controfirma non è previsto per gli atti personalissimi, tra cui le dimissioni, perché atto strettamente

riguardante la persona del presidente della repubblica.

Il presidente è responsabile penalmente in due casi: per l’attentato alla costituzione, se si sovvertono

le istituzioni repubblicane con degli atti e l’alto tradimento, in caso di guerra. Il presidente risponde

di questi casi con la messa in stato di accusa, ad opera delle camere, e giudicato dalla corte

costituzionale.

Ruolo del presidente della repubblica oltre alla rappresentanza della repubblica. Quando esercita gli

atti governativi incide anche nel rapporto polio tra legislativo ed esecutivo. Il presidente della

repubblica inoltre può sciogliere le camere. Il presidente della repubblica ha anche un ruolo nei

confronti del governo, soprattutto per i ruoli che riguardano l’esecutivo. Ge, 22.03.2022

Il governo. Art 92 e ss Cost.

Il governo è un organo complesso. Il governo può essere esaminato come governo in senso stretto o

in senso ampio. In senso stretto: indicato dalla cost all’art 92, che si riferisce ai ministri: Il Governo

della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei Ministri, che costituiscono insieme

il Consiglio dei Ministri.

Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di

questo, i Ministri.

Organo collegiale formato dal pres del consiglio e i singoli ministri che formano il consiglio dei

ministri.

Abbiamo un organo monocratico, ovvero il presidente del consiglio dei ministri, che viene

nominato a seguito di un procedimento particolare in cui il presidente della repubblica ha un ruolo

importante e al seguito del quale vengono nominati i ministri. Esaminiamo il procedimento di

formazione del governo, articolato in fasi:

Supponiamo che si dimetta il governo. Il presidente della repubblica invita a rimanere in carica per

il disbrigo degli affari correnti, dato che il governo non può mancare e deve rimanere in carica

anche transitoriamente in caso di dimissioni. A questo punto il presidente della repubblica prende la

parola. La costituzione all’art 92 dice che il presidente della repubblica nomina il consiglio e i

ministri di conseguenza.

Procedimento di formazione del governo:

fase delle consultazioni. Il presidente della repubblica deve consultare alcuni personaggi che danno

suggerimenti per la creazione del governo. Le consultazioni sono effettuate con due tipi di

personaggi, che hanno avuto ruolo importante costituzionalmente e di rilevanza politica, ovvero i

delegati die vari partiti in parlamento dei gruppi parlamentari. Il presidente della repubblica deve

formare un governo che abbia la maggioranza in parlamento, sostenuto da forze politiche che in

parlamento abbiano la maggioranza. Il governo dve avere l’appoggio delle camere. Questa

maggioranza dovrebbe emergere dalle elezioni. Tuttavia questo non sempre avviene, perché ci sono

casi in cui il governo non è espressione di maggioranza, e si parla in questo caso di governi tecnici.

Quando la situazione poli

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
58 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dalilaamghar di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Vipiana Patrizia.