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DEONTOLOGIA
Importante esserne consapevoli nella prima esperienza di Tirocinio
Le norme che regolamentano il professionista
Il decreto ministeriale del 14 settembre ‘94 n.741 è il documento fondamentale di riferimento
Art. 1
1. “È individuata la figura del fisioterapista con il seguente profilo: il fisioterapista è l’operatore
sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in
collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree
della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a
varia eziologia, congenita od acquisita”
Punti chiave:
1. Fisioterapista è un operatore sanitario
2. Possedente del diploma universitario abilitante
3. È un operatore in via autonoma o in collaborazione con altre figure sanitarie (deve essere in
grado di soddisfare un bisogno di salute quindi spesso in collaborazione con altri
professionisti)
4. Svolge gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione, con il termine riabilitazione si
intende una grande categoria
5. Motricità= è tutto ciò che riguarda il movimento. Le funzioni corticali superiori
d’eccellenza= si basano sul pensiero che permettono un insieme di azioni come parlare,
guardare, muovere. Le funzioni viscerali= funzione degli organi, come battito cardiaco,
funzione digestiva.
6. Conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia (lo studio delle cause delle malattie),
congenita (dalla nascita) od acquisita
Le limitazioni possono essere temporali (intervento ad un legamento, dopo i punti ritorna a
funzionare) o permanenti (amputazione di uno o più arti)
2.“In riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell’ambito delle proprie competenze”
= significa che dopo che il medico farà una diagnosi, io ne dovrò tenere conto per lavorare, ma il
fisioterapista non necessita di una prescrizione medica per svolgere il suo lavoro su un paziente.
Arriva da me Mario Rossi con una prescrizione medica per una risonanza, io lo accolgo e non faccio
nessuna domanda, faccio ultrasuoni, Mario torna a casa, non si sente bene e va in ospedale vede che
il peacemaker è rotto. La colpa è del fisioterapista che non ha verificato che aveva un peacemaker,
(controindicazioni della procedura), l’errore è mio non del medico.
a) “Elabora, anche in equipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto
all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile”, disabile= dis-abile, ha un
deficit fisico (si è rotto la gamba o non ha la gamba), diversamente abile rispetto ad una condizione
normale, il concetto di normale ha una doppia valenza: punto di vista personale (la mia routine, ciò
che mi piace), e da un punto di vista sociale, ciò che è comune tipo comportamenti della maggior
parte delle persone in un determinato contesto culturale, sesso ed età (un uomo afroamericano di
50 anni avrà una mentalità diversa dalla mia, ognuno sviluppa nelle proprie possibilità quelli che
sono i nostri pensieri).
Bisogno di salute del disabile= si dà per scontato che esso soffri di una patologia che riduce il suo
livello di salute. (Tommaso con crociato rotto non vuole guarire il crociato, ma tornare in una
condizione che gli permette di svolgere le funzioni che desidera)
Definizione di riabilitazione e salute dell’OMS
L'OMS definisce la riabilitazione come “un insieme di interventi concepiti per ottimizzare
il funzionamento e ridurre la disabilità” in persone che presentano diverse “condizioni
di salute” (pazienti che hanno diverse condizioni di salute l’uno dall’altro), riferibili a malattie
acute o croniche, disordini, lesioni o traumi.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito il concetto di salute come” Una
condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente
l'assenza di malattia o infermità.” L'umanità ha fatto considerevoli progressi nel
miglioramento delle condizioni di salute nel mondo.
b) “Pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità
motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e
occupazionali” = Il nostro lavoro riguarda un'attività terapeutica divisa in categorie diverse
c) “Propone l’adozione di protesi ed ausili, ne addestra all’uso e ne verifica l’efficacia”
Protesi= qualcosa di interno che integra una funzione
Ausilio= può essere interno o esterno e non riguarda solo l’ambito sanitario
Il fisioterapista individua, comprende e propone in una determinata situazione l’utilizzo di ausili o
protesi
d) “Verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obbiettivi di recupero
funzionale” = io da fisioterapista per essere sicura di svolgere correttamente il mio lavoro, devo
trovare una coerenza (e in comparazione) tra il risultato ottenuto e il procedimento per
raggiungerlo, tenendo conto della situazione di partenza, soddisfacendo il bisogno di salute della
persona in questione, personale e specifica per il soggetto. L’obbiettivo del mio paziente deve
essere reale e calato sulla persona (un ragazzo fratturato vuole tornare a giocare a calcio=
obbiettivo reale, uno che vuole andare sullo spazio= situazione irreale) non posso dire ad un mio
paziente una situazione clinica diversa della realtà (uno paralizzato che non può tornare a
camminare secondo la sua situazione clinica e non posso dirgli che ritornerà a camminare)
A.I.FI. nonostante ci fosse una legge 41/99 l’unico organismo in grado di comporre il codice era
l’A.I.FI., ma non c’era la certezza che tutti i professionisti la rispettassero poiché nonostante erano
tutti iscritti dal 2018 l’ordine ha assunto questo come codice e si sono registrati dall’albo rendendosi
conto che erano 6812. Questo è in continua evoluzione, in grado quindi di cambiare da un momento
all’altro.
L’ordine professionale emana il codice deontologico, ed è in continua evoluzione. Una professione
non può essere lasciata senza codice deontologico.
L’A.I.FI. è l’associazione italiana fisioterapia ed è diventata una società scientifica, perché la parte
politica e giuridica è diventata dell’ordine professionale.
L’elemento fondamentale del codice deontologico è quello di mettere la persona è al centro.
La norma ci autorizza ad agire in autonomia, ma una diagnosi di riferimento permette di lavorare
meglio.
Questo lavora all’interno di strutture sanitarie, pubbliche o private o come libero professionista.
Il codice deontologico è l’insieme dei principi, regole e valori che hanno valenza sia livello giuridico
che soprattutto etico.
Un fisioterapista che si iscrive all’AIFI si riconosce nelle responsabilità da questa descritte, la sua
violenza può causare sanzioni nell’aspetto giuridico.
Importante l’aspetto riguardante il rispetto e la promozione dei diritti fondamentali della persona,
senza discriminazioni di sesso, etnia, nazionalità, età, orientamento sessuale, cultura e condizioni
sociali, credenze e pensieri politici.
Il fisioterapista attua promuovendo la salute, la vita, libertà e dignità del paziente.
Questo è libero e indipendente, deve agire in maniera parziale. Non deve svolgere un lavoro se è
consapevole di non avere le conoscenze necessarie.
Importante la documentazione fisioterapica volta a registrare la presa in carico di una paziente, della
certificazione dell’intervento fisioterapico in ogni suo aspetto e fase cronologica.
Art. 1 TITOLO 1 DISPOSIZIONI GENERALI
Il Codice Deontologico dei Fisioterapisti rappresenta un pilastro fondamentale nella pratica
professionale di questa disciplina. Esso fornisce un quadro etico e normativo che guida il
comportamento e le decisioni quotidiane dei fisioterapisti, garantendo che le loro azioni siano
sempre orientate al benessere del paziente, nel rispetto della dignità e dei diritti individuali.
L’importanza di questo codice risiede in vari aspetti che sono essenziali per il corretto esercizio della
professione e per il mantenimento della fiducia da parte della comunità nei confronti della figura
professionale.
1. Tutela del paziente e promozione del benessere
Uno degli aspetti più rilevanti del Codice Deontologico è il suo ruolo nella tutela del paziente. Il
fisioterapista deve agire sempre nell'interesse del paziente, garantendo il massimo livello di cura e
attenzione, evitando conflitti di interesse e pratiche scorrette. Il codice stabilisce che l’approccio del
professionista debba essere personalizzato, rispettando le scelte, le preferenze e le necessità del
paziente, sempre in un quadro di evidenza scientifica e di competenza tecnica.
2. Rispetto della dignità e dei diritti del paziente
Il rispetto per la dignità umana e la protezione dei diritti fondamentali del paziente sono al centro
della deontologia. Ogni fisioterapista è tenuto a garantire la privacy e la confidenzialità delle
informazioni personali, a evitare qualsiasi forma di discriminazione e a trattare ogni individuo con
equità, indipendentemente dalle sue condizioni fisiche, sociali o culturali.
3. Aggiornamento professionale continuo
Il Codice Deontologico sottolinea anche l’importanza di un aggiornamento costante e di un
continuo miglioramento delle competenze professionali. La fisioterapia è un campo in costante
evoluzione, con nuove tecniche, metodi e scoperte scientifiche che arricchiscono il sapere e la
pratica clinica. Per questo motivo, i fisioterapisti sono chiamati a mantenersi aggiornati, a
partecipare a corsi di formazione e a sviluppare continuamente le proprie competenze per offrire
cure sempre più efficaci.
4. Promozione della responsabilità e dell’autonomia professionale
Il Codice Deontologico favorisce anche l’autonomia del fisioterapista nel suo operato. Il
professionista è chiamato a prendere decisioni informate e consapevoli, nel rispetto delle linee
guida etiche e scientifiche. L'autonomia professionale deve però essere sempre bilanciata con una
responsabilità nei confronti del paziente e della comunità, nonché con un impegno a lavorare in
modo collaborativo con gli altri operatori sanitari, rispettando i limiti delle proprie competenze.
5. Prevenzione di abusi e pratiche non etiche
Il Codice Deontologico stabilisce delle linee guida per prevenire abusi, frodi o pratiche scorrette, che
potrebbero compromettere l’immagine della prof