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Come utilizzare le prove strutturate in classe?

Le prove strutturate sono uno strumento utile per valutare i processi di apprendimento degli allievi con BES, comprendere i loro punti di forza e di debolezza in funzione dei quali contribuire alla delineazione del Profilo di Funzionamento e orientare l'azione didattica. Un esempio sono le "Prove MOVIT".

Se volessi utilizzare la prova MOVIT in classe per valutare il possesso delle componenti psicomotorie del movimento, procederei nel seguente modo. Innanzitutto la leggerei e mi soffermerei a lungo sui suoi indicatori così da maturare maggiore consapevolezza e sapere come operare nel concreto. Considerando che si tratta di una prova estremamente ecologica la proporrei in maniera autonoma nel contesto classe senza ricorrere all'aiuto di uno specialista e la somministrerei all'intera classe, per poi focalizzare l'osservazione prevalentemente su determinati allievi. Tale prova consente di...

valuterei complessivamente l'alunno assegnando un punteggio da 0 a 12 per ciascuna abilità valutata.riporterei i dati ottenuti nel prospetto riassuntivo (colorando lo scacchetto corrispondente all'indicatore di nero se il livello è completamente raggiunto, di grigio se è l'area di sviluppo potenziale e di bianco se l'abilità non è presente) e li confronterei con i punteggi standard disponibili; si tratta infatti di una prova che ha ricevuto una standardizzazione e quindi in tal modo i punteggi grezzi acquistano senso. Grazie a tale prova individuerei non solo lo sviluppo acquisito ma anche lo sviluppo potenziale del soggetto, ossia cosa egli dimostra di saper fare nel momento in cui viene costruito lo scaffolding. 37. COME VALUTARE LE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO, OSSIA COME VALUTARE MEDIANTE L'APPROCCIO DELLA DOPPIA STIMOLAZIONE? 20 RIGHE Al fine di poter progettare degli interventi didattici altamente significativi è importante valutare non solo lo sviluppo acquisito del soggetto, ossia le abilità che già possiede,possibile individuare la zona di sviluppo prossimale di Vygotskij. La zona di sviluppo prossimale rappresenta la distanza tra ciò che un individuo è in grado di fare autonomamente e ciò che può fare con l'aiuto di un adulto o di un compagno più competente. Questo concetto sottolinea l'importanza dell'interazione sociale e dell'assistenza nell'apprendimento e nello sviluppo cognitivo. L'approccio della doppia stimolazione prevede tre fasi. Nella prima fase, l'alunno viene chiamato a eseguire un compito senza supporto, cioè un compito che è considerato al di sopra delle sue capacità attuali. Questo serve a comprendere quali sono le sue abilità effettive quando agisce in autonomia. Nella seconda fase, l'alunno ripete lo stesso compito ma con l'ausilio di strumenti di facilitazione. Questi strumenti possono essere suggerimenti parziali, visione di filmati o dimostrazioni della procedura. L'obiettivo è quello di fornire all'alunno un aiuto codificato che lo supporti nel compito. Infine, nella terza fase, si confrontano le prestazioni dell'alunno nelle due situazioni. Questo confronto permette di individuare la zona di sviluppo prossimale, cioè la differenza tra ciò che l'alunno è in grado di fare autonomamente e ciò che può fare con l'assistenza. In conclusione, l'approccio della doppia stimolazione è uno strumento utile per individuare la zona di sviluppo prossimale di Vygotskij e per comprendere il potenziale di apprendimento di un individuo.possibile raggiungere con il giusto supporto e stimolo. Per valutare l'area di sviluppo potenziale degli allievi, si può utilizzare uno strumento chiamato "Griglia di valutazione delle competenze". La griglia di valutazione delle competenze consiste in una tabella con diverse colonne e righe. Nelle colonne vengono elencate le diverse competenze che si desidera valutare, come ad esempio la capacità di problem solving, la creatività, la comunicazione, ecc. Nelle righe vengono invece indicati i diversi livelli di sviluppo delle competenze, che vanno da "non sviluppato" a "ottimale". L'insegnante può utilizzare questa griglia per osservare e valutare le abilità degli allievi in diverse aree di sviluppo. Durante le attività didattiche, l'insegnante può prendere nota delle performance degli allievi e assegnare loro un punteggio corrispondente al livello di sviluppo raggiunto per ciascuna competenza valutata. In questo modo, l'insegnante può avere una visione chiara delle abilità già acquisite dagli allievi e delle potenzialità di sviluppo che possono essere ancora raggiunte. Questa valutazione permette all'insegnante di progettare interventi didattici mirati, che tengano conto delle specifiche esigenze e potenzialità di ciascun allievo. È importante sottolineare che la valutazione dell'area di sviluppo potenziale degli allievi non deve essere intesa come un giudizio definitivo, ma come uno strumento per guidare l'insegnante nella progettazione di interventi educativi mirati e personalizzati. L'obiettivo è quello di favorire lo sviluppo delle potenzialità degli allievi, stimolandoli e supportandoli nel loro percorso di apprendimento.

Dimostra di saper fare nel momento in cui viene costruito lo scaffolding. La zona di sviluppo prossimale è valutabile mediante l'approccio della doppia stimolazione che prevede tre fasi: l'esecuzione di un compito senza supporto, l'esecuzione dello stesso compito con strumenti di facilitazione e il confronto tra le prestazioni. Uno strumento che prevede tale doppia stimolazione è la prova strutturata "Prove MOVIT", utile per valutare il possesso delle componenti psicomotorie del movimento. Essa è estremamente ecologica: può essere applicata nel contesto classe da parte dell'insegnante. Nello specifico ciascuna abilità valutata (tono e rilassamento, equilibrio e coordinazione dinamica generale, coordinazione segmentaria e inter-segmentaria, coordinazione delle mani, oculo-manuale e abilità grafo-motoria, strutturazione della nozione di spazio, della nozione di tempo e lateralità) presenta sei indicatori.

Il testo descrive una prova che valuta la capacità di un soggetto in modo progressivo. A ciascun indicatore corrispondono cinque esercizi ecologici. Per ogni prova sono previsti degli aiuti che l'insegnante può introdurre nel caso in cui un alunno ne abbia bisogno.

Dopo aver osservato la prestazione del soggetto, si può attribuire un punteggio a ogni esercizio: 2 se è stato svolto in maniera autonoma, 1 se l'esecuzione è subordinata all'aiuto, 0 se non è stato eseguito malgrado gli aiuti. Questi punteggi vengono riportati nel prospetto riassuntivo, colorando lo scacchetto corrispondente all'indicatore: verde se il livello è completamente raggiunto, grigio se è l'area di sviluppo potenziale e bianco se l'abilità non è presente. I punteggi vengono poi confrontati con i punteggi standard disponibili. Quindi, questa prova permette di individuare non solo lo sviluppo acquisito ma anche lo sviluppo potenziale.

considerazione le abilità e i comportamenti specifici richiesti per svolgere determinate attività o compiti. Per utilizzare le check-list in classe, è possibile seguire i seguenti passaggi: 1. Introduzione: spiega agli studenti che utilizzerai una check-list per valutare il loro apprendimento e per comprendere i loro punti di forza e di debolezza. Assicurati che gli studenti comprendano lo scopo delle check-list e come verranno utilizzate. 2. Condivisione della check-list: mostra agli studenti la check-list che utilizzerai. Puoi farlo proiettando la check-list su una lavagna o distribuendo copie cartacee agli studenti. Assicurati che gli studenti comprendano le abilità o i comportamenti che verranno valutati. 3. Osservazione: durante le attività di apprendimento, osserva attentamente gli studenti e prendi nota delle loro abilità e comportamenti. Utilizza la check-list per segnare se gli studenti dimostrano o meno le abilità o i comportamenti specifici. 4. Valutazione: una volta completata l'osservazione, valuta le abilità e i comportamenti degli studenti in base alla check-list. Puoi utilizzare una scala di valutazione (ad esempio, "sì" per dimostrato, "no" per non dimostrato) o assegnare un punteggio numerico. 5. Feedback: fornisci agli studenti un feedback sulla loro performance utilizzando la check-list. Sottolinea i punti di forza e di debolezza e suggerisci eventuali miglioramenti o strategie di apprendimento. 6. Utilizzo dei risultati: utilizza i risultati delle check-list per comprendere meglio le esigenze degli studenti e per orientare la tua azione didattica. Puoi utilizzare i risultati per adattare le attività di apprendimento, fornire supporto aggiuntivo o individuare aree di intervento specifiche. Ricorda che le check-list sono uno strumento di valutazione e di osservazione, ma non devono sostituire una valutazione completa e approfondita degli studenti.

Esame una funzione specifica e analizzano nel dettaglio come essa si manifesta; ne è un esempio la check-list per la valutazione delle abilità di gioco nelle disabilità intellettive e nel disturbo dello spettro autistico, che va a considerare l'interesse per il gioco e per i materiali, la capacità di effettuare il gioco, la dimensione simbolica del gioco e la dimensione sociale del gioco. Se volessi usarla in classe, procederei nel modo seguente. Innanzitutto la leggerei e mi soffermerei a lungo sui suoi indicatori così da maturare maggiore consapevolezza, sapere come andare a operare nel concreto e cosa andare ad osservare. A questo punto sceglierei su quale gioco andare ad osservare l'alunno in questione, lo descriverei nella sezione della check-list apposita e inizierei l'osservazione. Come suggeritomi dalle indicazioni, proporrei il gioco, metterei a disposizione i materiali per effettuarlo e dimostrerei l'esecuzione;

Successivamente richiamerei l'attenzione del bambino per orientarla verso il contesto di gioco, gli mostrerei nuovamente come effettuarlo e attuerei quanto previsto da ciascuna dimensione per quanto riguarda il livello emergente. Infatti tramite tale strumento per ogni dimensione andrei a considerare sia le abilità presenti (quelle che sa mettere in campo autonomamente) sia le abilità emergenti (quelle che mette in campo in seguito a una stimolazione). Successivamente attribuirei a ciascuna dimensione un punteggio che varia da 0 a 4, lasciandomi guidare per l'assegnazione da quanto indicato nella check-list stessa. Al termine dell'osservazione avrei un quadro della situazione più chiaro, comprenderei i livelli di abilità e le potenzialità del bambino e quindi capirei come poter operare per migliorare le abilità di gioco e su quale dimensione dovrei incentrare l'intervento.

40. COME UTILIZZARE I PROTOCOLLI OSSERVATIVI IN CLASSE?

  1. 58 RIGHE
  2. I protocolli osservativi consentono di rilevare informazioni dalla realtà; si possono distinguere due metodologie osservative: l'osservazione descrittiva o diaristico-narrativa e l'osservazione sistematica; la prima ha il vantaggio di essere ecologica, di annotare molteplici informazioni ma lo svantaggio di incorrere nell'effetto pigmalione o nell'effetto alone; la seconda ha il vantaggio di misurare una certa variabile infatti vengono osservati solo determinati comportamenti decisi precedentemente e di cui si analizzano i parametri quantitativi della frequenza, durata e intensità, ma lo svantaggio di non avere una visione di insieme.
  3. Se volessi utilizzare l'osservazione descrittiva in classe innanzitutto mi servirei di una tabella a due colonne: in quella a sinistra annoterei ciò che effettivamente osservo in classe, i comportamenti oggettivi, mentre in quella a destra annoterei le mie impressioni; in tal modo distinguerei il piano
dei comportamenti osservati dal piano delle impressioni. Inoltre, per far sì che le considerazioni che derivano dall'osservazione effettuata siano il più veritiere e valide possibile, chiederei anche ai miei colleghi di osservare la stessa situazione; infatti mediante la triangolazione, potrei confrontarmi con loro e quindi evitare il rischio di distorsioni o interpretazioni personali.
Dettagli
A.A. 2020-2021
18 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lauracapodimonte98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Cottini Lucio.