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Migliorare la conoscenza delle emozioni in allievi di scuola primaria

Pensando ad una possibile attività che concorra a migliorare la conoscenza delle emozioni, ad esempio, in una classe 1° di scuola primaria, la strutturerei nel modo seguente: per introdurre una considerazione sulle emozioni l'insegnante mostra un monologo del film-cartone "inside out" in cui si parla di Joy, la protagonista, che si prepara ad affrontare il primo giorno di scuola e viene investita da un turbino di emozioni (rappresentate sotto forma "umana") che le parlano e la guidano. Ciò per spiegare ai bambini che le emozioni sono normali e non ci sono problemi se si identificano con la rabbia, la tristezza o la noia. Dopo di che, viene chiesto loro di pensare ad un situazione di litigio con un compagno e di rispondere, su cartoncino, alle seguenti domande: "cosa hai provato in quel momento?, qual è stata la tua reazione?, cosa ha fatto si che tu ti arrabbiassi?".Al termine, viene chiesta la cosa opposta, ossia di pensare ad un momento di felicità estrema e di rispondere, su un secondo cartoncino, alle stesse prime due domande precedenti e a "cosa ha fatto sì che tu provassi così tanta gioia?". Quando tutti gli allievi hanno risposto si avvia una discussione sull'emozioni provate confrontando ciò che ha portato all'esplosione eccessiva della rabbia e della gioia per cercare dei possibili modi per controllare le emozioni quando risultano essere eccessive, sia che esse siano positive che negative. L'attività si conclude con la costruzione individuale, mediata dall'insegnante, dell'"orologio del controllo emotivo" ossia un orologio rappresentante le 4 emozioni principali (rabbia, felicità, tristezza e paura) e sotto ogni emozione vengono descritte dei possibili modi di controllo della stessa così che, ogni qual volta che l'alunno sente di provare in modo

Eccessivo un'emozione, invece di agire impulsivamente, può prendere l'orologio, girare con la lancetta sull'emozione provata, e leggere il suggerimento dei comportamenti da adottare per contenere l'eccesso emotivo.

COME OPEREREBBE PER CERCARE I PUNTI DI CONTATTO FRA LE PROGRAMMAZIONI?

"Per programmare l'inclusione, bisogna includere le programmazioni", bisogna, cioè, quando si prevedono particolari interventi per allievi in situazione di disabilità, cercare dei punti di contatto tra le programmazioni. Opererei, quindi, così: lavorando in team (e non l'insegnante di sostegno da solo), disponiamo della programmazione curricolare, pensata per la classe e della programmazione individualizzata, pensata per quell'allievo e, confrontandole, andiamo a chiederci: "C'è almeno una cosa tra le tante previste per la classe che può andar bene per l'allievo con disabilità e...

"viceversa?" per poi, evidenziarle. Bisogna, cioè, pensarlain maniera biunivoca. Tuttavia, quando il deficit è consistente o quando gli obiettividiventano complessi, individuare delle sovrapposizioni fra le programmazioni ècomplicato. Occorrerà, quindi, avvicinare gli obiettivi attraverso un lavoro suicontenuti che possono essere modificati, ridotti o tradotti per renderli adeguati alleesigenze dell'allievo in situazione di disabilità, inserendo disegni e immagini oagendo sui libri di testo per renderli più agevoli e comprensibili. Si tratta, quindi, diperseguire degli obiettivi personalizzati ma con attività (contenuti) che hannosomiglianza con quelli del resto della classe. Nel caso in cui non ci sia la possibilitàdi avere degli obiettivi comuni nelle attività che si stanno facendo e non ci sia lapossibilità di avvicinare i contenuti perché le attività sono troppo diverse, allora

è possibile creare un ambiente inclusivo in cui tutti gli studenti, compresi quelli con disabilità, possano partecipare attivamente alle attività. Per fare ciò, è importante organizzare lo spazio in modo che sia accessibile a tutti gli studenti e che permetta loro di muoversi liberamente. Inoltre, è necessario fornire materiali e risorse che siano adatti alle diverse abilità degli studenti e che consentano loro di partecipare in modo autonomo. Un esempio di costruzione del curricolo inclusivo potrebbe essere quello di presentare le attività in modo visivo, utilizzando immagini o diagrammi che aiutino gli studenti a comprendere meglio i concetti. Inoltre, potrebbe essere utile utilizzare strumenti tecnologici, come tablet o computer, per consentire agli studenti con disabilità di accedere ai contenuti in modo più autonomo. È importante anche adattare le attività in base alle esigenze degli studenti, fornendo supporto aggiuntivo o modificando il livello di difficoltà. Ad esempio, si potrebbe fornire un supporto visivo o tattile per gli studenti con disabilità visiva, o fornire istruzioni più semplici per gli studenti con disabilità cognitive. In conclusione, la costruzione di un curricolo inclusivo richiede un'attenzione particolare alla presentazione delle attività, in modo che tutti gli studenti possano partecipare attivamente e in modo autonomo. Questo richiede un impegno da parte del personale scolastico e una riflessione costante sulla pratica didattica.introdurrel'argomento scelto (es. "alla scoperta dei solidi e dei liquidi") utilizzerei una filastrocca ad esso relativa e la farei ascoltare attraverso la LIM. Poi proseguirei con la distribuzione ad ognuno di una scheda riportante il testo della filastrocca che verrà poi nuovamente letta da me, così che ciascuno possa seguire con maggiore attenzione. La scheda si costituirà di 3 elementi: il testo in stampato maiuscolo, il testo in Braille e i simboli che chiariscano il significato delle parole; questo consentirà ai bambini di scegliere il modo a loro più funzionale per la comprensione del testo: l'ascolto, la lettura del testo in stampato maiuscolo, la lettura del testo per mezzo dell'alfabeto braille e la lettura del testo per mezzo del supporto dell'immagine. Impostando la presentazione dell'attività in tal modo, agisco sulle opzioni per la percezione adattando le caratteristiche delle informazioni (il testo).È scritto appositamente in stampato maiuscolo per facilitare la lettura), fornendo alternative per le informazioni verbali (trascrivo l’audio-video e inserisco simboli) e fornendo alternative per le informazioni visive (il testo viene letto anche ad alta voce). Inoltre agisco sulle opzioni per la lingua facilitando la decodifica dei testi e la comprensione a chi conosce poco la lingua (inserisco simboli, quindi supporti visivi e non linguistici per chiarire il lessico). Infine agisco sulle opzioni per facilitare la comprensione in presenza di specifici deficit, considerando la disabilità sensoriale della cecità (inserisco il testo in Braille e questo può essere anche uno spunto per far venire gli alunni a conoscenza di un nuovo alfabeto) e i DSA (si prevede la lettura ad alta voce del testo e la trascrizione usando lo stampato maiuscolo).

Faccia un esempio di costruzione del curriculum inclusivo agendo sulla organizzazione delle attività

La costruzione di un curricolo inclusivo è quello di organizzare una lezione che sia capace di rispondere alle esigenze differenziate degli allievi di ogni classe. Agendo sull'organizzazione didattica delle attività, dopo la presentazione dell'argomento "alla scoperta dei solidi e dei liquidi", la docente organizza la classe in tre aree di interesse per far sperimentare concretamente il concetto: nell'area della vista il bambino deve collocare nella giusta scatola le flash cards rappresentati solidi e liquidi; nell'area del tatto, bendato, deve toccare del materiale e indovinare se è liquido o solido; nell'area dell'udito, bendato, deve ascoltare dei rumori e indovinare se derivino da una sostanza liquida o solida. L'insegnante spiega che ciascun alunno può scegliere quale attività svolgere e, al termine, ognuno dovrà realizzare uno schema riassuntivo dell'argomento (es. mappa concettuale, powerpoint, ecc.).

presentazione orale…) e il tempo necessario verràdeciso con loro in seguito. Così facendo, agisco sulle opzioni per facilitarel’interazione con i contenuti (fornendo alternative) e le risposte, facilitandol’utilizzo di metodi di comunicazione (si prevedono forme diverse per manifestarele acquisizioni) e fornendo supporto per la pratica e l’esecuzione (si prevedonodiversi approcci per dare le stesse informazioni). Agisco, inoltre, sulle opzioni perl’organizzazione e valutazione delle risposte, variando l’organizzazione della classein base alle attività e prevedendo un’organizzazione differenziata delle attività(vengono creati angoli specifici all’interno della classe, ciascuno può sceglierequale attività svolgere, le modalità di svolgimento vengono comunicate in anticipo)e adattando e condividendo i criteri di valutazione (i tempi sono concordati con glialunni). Infine agisco sulle opzioni

più adatto per comprendere il testo. Successivamente, si potrebbe organizzare un'attività pratica in cui gli studenti possano manipolare solidi e liquidi, utilizzando materiali tattili o sensoriali per favorire l'interazione e la comprensione. Durante l'attività, è importante fornire supporto individuale agli studenti che ne hanno bisogno, ad esempio attraverso l'uso di ausili didattici o l'assistenza di un insegnante di sostegno. Alla fine della lezione, si potrebbe fare una breve verifica per valutare la comprensione degli studenti e fornire eventuali feedback o ripassi. In generale, l'organizzazione del curricolo inclusivo prevede l'adattamento delle attività, dei materiali e delle modalità di interazione in base alle esigenze specifiche degli studenti, garantendo un ambiente di apprendimento accessibile e inclusivo per tutti.

più funzionale per la comprensione. Dopodi che organizzerei la classe in tre aree di interesse per far sperimentare concretamente il concetto:

nell’area della vista il bambino colloca nella giusta scatola le flash cards rappresentati solidi eliquidi;

nell’area del tatto, bendato, tocca del materiale e indovina se è liquido o solido;

nell’areadell’udito, bendato, ascolta dei rumori e indovina se derivino da una sostanza liquida o solida.

Spiegherei che ciascun alunno può scegliere quale attività svolgere e che l’obiettivo è raccoglierequante più informazioni, in quanto ciascun gruppo dovrà poi riportare alla classe l’esperienzavissuta, mediante presentazione scritta o orale e il tempo necessario verrà deciso con loro in seguito.

Infine per rafforzare la conoscenza del nuovo argomento, prevederei la formazione di tre gruppi: ilprimo dovrà schematizzare l’argomento appreso mediante power point,

are un confronto tra le due tipologie di sostanze.

Mappa concettuale: Sostanze liquide vs Sostanze solide

Le sostanze liquide e le sostanze solide sono due tipologie di materia che presentano alcune analogie e differenze significative.

Analogie

  • Entrambe le sostanze sono forme di materia.
  • Sia le sostanze liquide che le sostanze solide sono costituite da particelle.
  • Le particelle delle due tipologie di sostanze sono in grado di interagire tra loro.
  • Entrambe le sostanze possono essere soggette a cambiamenti di stato fisico.

Differenze

  • Le sostanze liquide hanno una forma variabile, mentre le sostanze solide hanno una forma definita.
  • Le sostanze liquide possono fluire e adattarsi al contenitore che le contiene, mentre le sostanze solide mantengono la loro forma e volume.
  • Le sostanze liquide hanno una densità inferiore rispetto alle sostanze solide.
  • Le sostanze liquide possono evaporare a temperature inferiori rispetto alle sostanze solide che necessitano di temperature più elevate per fondere o evaporare.
  • Le sostanze liquide sono generalmente meno stabili rispetto alle sostanze solide.

In conclusione, le sostanze liquide e le sostanze solide presentano alcune somiglianze, ma anche importanti differenze che riguardano la forma, il comportamento e le proprietà fisiche.

Dettagli
A.A. 2020-2021
18 pagine
8 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.arcangeletti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Cottini Lucio.