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Domande aperte Elettrotecnica
Ing. Gestionale - Sapienza
1) Teorema di Thevenin e Norton (e dimostrazione)
Thevenin
Un circuito resistro lineare, osservabile da due terminali, è equivalente ad un generatore indipendente di tensione in serie ad un resistore.
La tensione tra il generatore e la tensione che si ha tra i due terminali, quando sono aperti (tensione a vuoto). La resistenza Req del resistore, è la resistenza equivalente del circuito con i generatori indipendenti spenti.
Norton
Un circuito resistro lineare, osservabile da due terminali, è equivalente ad un generatore indipendente di corrente in parallelo ad un resistore.
La corrente In del generatore è la corrente che scorre nei terminali, quando questi sono in cortocircuito (circuiti di c.c.). La resistenza Req del resistore è la resistenza equivalente del circuito con i generatori indipendenti spenti.
- ...
Per il principio di sovrapposizione si ha:
V = α I + ∑k Hkv Vsev + ∑k Kki Isei
Ise, Vse, V I I generatori interni e
- ...
3) Max Trasferimento di Potenza Attiva
Escludo il circuito
con
- Z̅S = RS + j XS
- Z̅L = RL + j XL
Devo trovare il valore di Z̅L affinché il carico assorba la massima potenza attiva - VS e ZS noti.
La corrente I̅ è pari a:
- I̅ = VS / (Z̅L + Z̅S)
La potenza attiva sul carico:
PAttiva = 1/2 RL |I̅|2 = 1/2 RL |VS|2 / |RS + j XS + RL + j XL|2
PAttiva(ZL) = 1/2 RL |VS|2 / (RS + RL)2 + (XL + XS)2
Tale potenza è massima se minimizzo il termine:
- (RS + RL)2 + (XL + XS)2 / RL
È noto che XL = -XS ottengo cioè
- f(RL) = (RL + RS)2 / RL = RL + RS + 2 RS
pongo quindi la derivata e la risolvo
- f'(RL) = 0 ⟹ RL = RS
Applicando queste condizioni:
- Z̅L = RS - j XS = Z̅S*
Avrò la seguente condizione:
PAttiva max(ZL) = 1/2 RS |VS|2 / 4 RS2 = 1/8 |VS|2 / RS
7) EQUAZIONI INDIPENDENTI
R nodi -> 2R incognite | Rtenzoni | 2R eq. Rtopologiche (LCC LKT)
N nodi | R correnti | 2R eq. (contenutive Ohm)
Th.: R qualsiasi lineare indipendenti nodo se Δ ∅
6 quindi se Δ &exists; invariabile, quindi 2R ind.
GRAFO
R=5 ramiN=4 nodiMaglie = R - N + 1 = 2Tagli = N - 1 = 3
Relazioni Costitutive (5)
IG = 0VG = 3
{V1 = R1I1 ⇒ V1 = R1I1 = 0V2 = R2I2 ⇒ V2 = R2I2 = 0V3 = R3I3 ⇒ V3 = R3I3 = 0}
Relazioni Topologiche (5)
{IV + I2 - IG = 0IG - I3 = 0-I1 - I2 + I3 = 0VG + VE1 + VR2 - VE = 0VG + VE1 - VE3 = 0}
LCC
LKT
quando ho x = 2R incognite
1 0 0 | 0 0 0 | VG | 30 1 0 | 0 0 0 | IG | 00 0 1 | 0 0 0 | U1 | 00 0 0 | 1 0 0 | U2 | 00 0 0 | 0 1 0 | U3 | 010 -1 0 | 1 0 1 | I1 | 00 10 -1 | 0 1 0 | I2 | 00 0 10 | 0 0 1 | IG | 0Le equazioni topologiche dei teoremi sono semplicemente quelle prima diú di sonno
1 nodo norma ciclo alcolena e derivett dei loro - quindi non sono equivalenti
Come equazioni di lijevi e li stem sole nelen bugno
4) RELAZIONI COSTITUTIVE DI TUTTI GLI ELEMENTI PRIMARI
- RESISTORE
V(t) = R I(t)
I(t) = G V(t)
P(t) = R I2
- INDUTTORE
V(t) = L
I(t) = 1/L ∫t₀t V(τ) dτ + I(t₀)
P(t) = L I(t)
- CONDENSATORE
I(t) = C
V(t) = 1/C ∫t₀t I(τ) dτ + V(t₀)
P(t) = C V(t)
- GENERATORE IND. TENSIONE
- GENERATORE IND. CORRENTE
V = Vs(t)
I = Is(t)
- INDUTTORI ACCOPPIATI
V1 = L dI1/dt + M dI2/dt
V2 = M dI1/dt + L2 dI2/dt
P(t) = V1I1 + V2I2
- TRASFORMATORE IDEALE
V1 = M V2
I1 = -1/M I2
P(t) = 0
- GENERATORI CONTROLLATI
CCVS V2 = R1 I1, V1 = 0
VCVS V2 = α V1, I1 = 0
VCCS I2 = g V1, I1 = 0
CCCS I2 = β I1, V1 = 0
1°) POTENZA ATTIVA
Come è già calcolato nell'espressione della potenza istantanea, essa è la somma di 2 termini: uno costante e uno pulsante.
p(t) = 1/2 VmIm + 1/2 VmImcos(2ωt + θV + θI)
Il termine costante viene chiamato potenza attiva ed è indicata con P.
p(t)
t
dalla definizione: LA POTENZA ATTIVA È IL VALOR MEDIO IN UN PERIODO DELLA POTENZA ISTANTANEA
P = ∫0Tp(t) dt = 1/2 VmImcos(θV − θI)
REATTANZA
p(t) = 1/2 RIm2 + 1/2 RIm2cos(2ωt + 2θI)
P = 1/2 VmIm − 1/2 RIm2 = 1/2 Vm2 / R
INDUTTORE
p(t) = − 1/2 ωL Im2sin(2ωt + 2θI)
P = 0
VERIFICA LINEARITÀ RETICOLE
Verifico se vale il principio di sovrapposizione degli effetti:
C1 (t) ↔ I1 (t)
C2 (t) ↔ I2 (t)
Unisco le correnti C(t) con coefficienti unitari:
C(t) = C1 (t) + C2 (t) ↔ I(t) = I1 (t) + I2 (t)
Supponendo che in generale vale:
V(t) = RI(t)
ma guardando 0 posso scrivere V(t) = R (I1 (t) + I2 (t)) quindi:
V(t) = RI2 (t) + RI2 (t)
Sostituito ele e corrispondono perfettamente a V1 (t) e V2 (t)
Rispetto1,l’effetto sovrappone e (t):
I(t) = I1 (t) + I2 (t) = V1 (t) + V2 (t) = RI1 (t) + RI2 (t)
Quindi vale il principio di sovrapposizione degli effetti.
Affinché un circuito sia lineare deve oltre che è possibile V e I comporno e I’ e non devono essere esponenti in altre forma trascurando.
Frattutto il parametro k deve essere propriamente sto V e I.