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MAXIMUM DISPLACEMENT MAGNITUDES
Case DX DY DZ RX RY RZ Case Name
1 0.00000E+00 2.00000E+00 0.00000E+00 0.00000E+00 0.00000E+00 1.47059E-01
"Load Case 1"
Total CPU time: 2.312 Seconds ( 0:00:02 )
*Solution completed on 22/04/2017 at 12:49:08
*Solution time: 3 Seconds
*SUMMARY OF WARNING AND ERROR MESSAGES
*Number of Warnings: 0
*Number of Errors : 0
24 TAGLIO
MOMENTO
26 DEFORMATA – SPOSTAMENTO
jc=
Il valore della rotazione del punto C, nonché al punto 3 è: 0,0588
CALCOLI MANUALI
28
29
30
31
32
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37
38
39
40
CONFRONTO RISULTATI
HOMEWORK I.1
Calcolo manuale Calcolo con Straus7 U.M.
Taglio A +113,33 +113,3333 N
Taglio B sx +113,33 +113,3333 N
Taglio B dx +113,33 +113,3333 N
Taglio C -226,67 -226,6667 N
Momento A -1926,67 -1926,6667 Nm
Momento B sx 0,00 0,0000 Nm
Momento B dx 0,00 0,0000 Nm
Momento C -1926,67 -1926,6667 Nm
CONFRONTO SUL VALORE DELLE SPOSTAMENTO IN B
Calcolo manuale Calcolo con straus7 U.M.
d 0,010013338 0,0100 m
b(Y) HOMEWORK I.2
Calcolo manuale Calcolo con Straus7 U.M.
Taglio AC -22636,47 -22636,4747 N
Taglio CD +11318,24 +11318,2373 N
Momento A +192410,03 +113,3333 Nm
Momento B 0,00 -226,6667 Nm
Momento C sx -192410,03 -192410,0346 Nm
Momento C dx -192410,03 -192410,0346 Nm
Momento D 0,00 0,0000 Nm
CONFRONTO SUL VALORE DELLA ROTAZIONE IN C
Calcolo manuale Calcolo con straus7 U.M.
j 0,058824 0,0588 deg
c
CONCLUSIONI HOMEWORK I
A conclusione del primo Home Work si possono già osservare delle questioni molto
interessanti. Sicuramente risalta all’occhio il fatto che i calcoli manuali e la risoluzione
che implementa il programma restituiscono gli stessi valori delle sollecitazioni e dello
spostamento. Questa osservazione non è banale. Se pensiamo all’equazione della linea
elastica si può osservare che lo spostamento massimo che si può ottenere è di grado 3,
cioè cubico. Cubico è anche il grado delle funzioni interpolanti (funzioni forma) che mi
approssimano, nel programma di calcolo, lo spostamento. Per questo motivo i risultati
saranno identici, in quanto le funzioni cubiche (HERMITIANE) utilizzato
dall’approccio del programma si sovrappongono perfettamente ai calcoli manuali.
ALMA MATER STUDIORUM-UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
SCUOLA DI INGEGNERIA ED ARCHITETTURA
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, CHIMICA,
AMBIENTALE E DEI MATERIALI
Corso di
CALCOLO AUTOMATICO DELLE STRUTTURE
HOMEWORK II
Studente:
Francesco Prof. Ing.
Tamaro Stefano de Miranda
Matr.819687 Ing. Giovanni Castellazzi
ANNO ACCADEMICO 2016/2017
43
INTRODUZONE
Si è richiesto di modellare, attraverso il programma di calcolo Straus7, una struttura in
muratura con le seguenti caratteristiche:
Muratura per le pareti : le proprietà meccaniche del materiale sono da
1
impostare a cura dello studente considerando i seguenti valori minimi e massimi
del modulo elastico normale (E) e tangenziale (G):
E= 12000 ÷ 18000 daN/cm , G= 4200 ÷ 6200 daN/cm
2 2
Impalcati: infinitamente rigidi.
Si consideri uno spessore della parete di 0.3m ed un sistema di forze agenti sulla
struttura riconducibile allo schema illustrato in Figura (F=100kN) e si esegua una
analisi lineare, considerando per i maschi murari la cosiddetta altezza efficace.
44
SVOLGIMENTO
Come primo passo si è creato il modello nell’ambiente Straus7. Siccome si
vuole studiare il comportamento strutturale di una struttura in muratura si
devono adottare alcune tecniche di modellazione particolari per riprodurre
il suo comportamento in maniera più conforme al comportamento reale.
Ovviamente, queste procedure sono delle procedure semplificate. Di
tecniche di modellazione per strutture in muratura ne esistono molteplici e
quella che si è voluta implementare è detta SAM (SEMPLIFIED ANALYSIS
METHOD). Si è voluto realizzare un telaio equivalente che rappresenta nel
modo più realistico possibile il comportamento della muratura. Ovviamente
questo comporta delle approssimazioni poiché, come sappiamo, le strutture
in muratura non hanno un telaio formato da travi e pilastri ma al contrario
la resistenza ad azioni statiche e dinamiche, le rigidezze, i parametri
meccanici e tutte le grandezze fisiche che fanno riferimento all’ingegneria
civile strutturale riguardano l’intero monolite rappresentato dai pannelli
murari della struttura. Ovviamente guardando con consapevolezza tecnica la
struttura si possono osservare parti di essa che si sviluppano in continuità
dalla base per tutto lo sviluppo in altezza dell’edificio. Queste parti sono
chiamate maschi murari e rappresentano la parte più rigida della struttura.
La loro funzione è quella di fornire capacità portante alla struttura.
Generalmente sono anche chiamati muri portanti sia per la loro dimensioni
sezionali che per la loro funzione. La restante parte di struttura, ovvero le
fasce ove si sviluppano le aperture (finestre o balconi), forniscono anche
loro capacità portante per continuità di materiale, ma con un’aliquota
sensibilmente più bassa rispetto alla fascia di maschio murario in quanto
risultano zone più deformabili per la presenza di aperture. Per questi motivi
è stato possibile schematizzare i maschi murari, all’interno di Straus7, come
degli elementi Beam.
45
Calcolate le quote di ogni pannello murario si è realizzata una Beam con
apposita proprietà e posta nella linea di mezzeria di ogni maschio murario.
In tal modo si sono potuti realizzare i tratti verticali del telaio equivalente.
Diversa impostazione è stata data ai solai. Come dato del Homework sono
stati assegnati degli impalcati rigidi. Per questo motivo il telaio risultante è
un telaio share type (telaio con comportamento alla Grinter). Per realizzare
il concetto di impalcato rigido in Straus7 è necessario creare un elemento
chiamato ‘link’ (che sta proprio a significare collegamento). Andando nel
comando “create” si può selezionare ‘link’ e fatto ciò bisogna scegliere nella
finestra che appare che tipo di collegamento si vuole realizzare. Nel caso in
questione l’impalcato è rigido, quindi, si seleziona nel menù a tendina
“rigid” e una volta spuntato si collegano i nodi relativi agli impalcati con il
mouse. Successivamente si sono voluti inserire le forze selezionando i nodi
a cui sono applicate e dal menù “attributes” si sono dati i valori facendo
attenzione all’orientamento degli assi. Il modello è quasi completo. Abbiamo
correttamente realizzato il modello considerando i maschi murari, ma
bisogna inserire anche il contributo dato alla struttura dalle fasce più
deformabili ove sono presenti aperture. Si fa riferimento alla teoria elaborata
da Dolce nel 1989.Propone il calcolo di un’altezza efficace con la formula
seguente:
46
A tale scopo i calcoli per il seguente Homework sono stati svolti con un
foglio di calcolo EXCEL e a mano di seguito allegati:
47 PRIMO IMPALCATO
CALCOLO ALETZZA EFFICACE PORTA
30 Grad
angolo 0,52 Rad
A 1,73 m
h''' 0,87 m
h'' 2,50 m
h' 3,37 m
D 3,00 m
H%inter 3,15 m
Heff 3,30 m
H1,rigid -0,08 m
H2,rigid -0,08 m
48 CALCOLO ALETZZA EFFICACE PORTA-FINESTRA
30 Grad
angolo 0,52 Rad
A 1,15 m
h''' 0,58 m
h'' 1,50 m
h' 2,08 m
D 2,00 m
H%inter 3,15 m
Heff 2,42 m
H1,rigid 0,36 m
H2,rigid 0,36 m
49 CALCOLO ALETZZA EFFICACE FINESTRA
30 Grad
angolo 0,52 Rad
A 1,73 m
h''' 0,87 m
h'' 1,50 m
h' 3,23 m
D (dimensione maschio) 3,00 m
H%inter 3,15 m
Heff 3,21 m
H1,rigid -0,03 m
H2,rigid -0,03 m
50 SECONDO IMPALCATO
CALCOLO ALETZZA EFFICACE FINESTRA SX
30 Grad
angolo 0,52 Rad
A 3,46 m
h''' 1,73 m
h'' 1,50 m
h' 4,96 m
D 6,00 m
H%inter 3,30 m
Heff 4,29 m
H1,rigid -0,50 m
H2,rigid -0,50 m
CALCOLO ALETZZA EFFICACE FINESTRA DX
30 Grad
angolo 0,52 Rad
A 1,73 m
h''' 0,87 m
h'' 1,50 m
h' 3,23 m
D 3,00 m
H%inter 3,30 m
Heff 3,25 m
H1,rigid 0,02 m
H2,rigid 0,02 m
51
OSSERVAZIONI
Nell’applicazione del metodo Dolce ci sono delle anomalie nei risultati. L’autore della
formula per il calcolo dell’altezza efficace infatti non ha previsto che potesse accadere
di avere valori di Heff maggiori dell’altezza del telaio. Nel caso in specie tutti i numeri
evidenziati in rosso ricadono in questa casistica essendo essi risultati negativi. Il fatto
comporta delle scelte da parte di colui che produce l’analisi. Si è scelto di seguire una
strada alternativa che prevede di attribuire a tutti i numeri sopracitati in rosso un valore
pari a zero.
MODELLO STRAUS7
Si riporta il modello creato con il programma Straus7 con schematizzazione a linea
d’asse di ogni elemento. Nella visualizzazione a linea d’asse posso leggere come sono
state chiamate le varie proprietà:
52
In viola si sono voluti indicare i “link rigidi” che hanno permesso di realizzare gli
impalcati infinitamente rigidi. La numerazione dei nodi è quella seguita in figura e in
blu riporto le forze orizzontali applicate alla struttura. I dati con i quali è stato realizzato
il modello sono i seguenti:
Nome proprietà Muratura Muratura2 Muratura3
E [Pa] 1,2E+09 1,2E+09 1,2E+09
G [Pa] 4,2E+08 4,2E+08 4,2E+08
ν [\] 0,43 0,43 0,43
Lx[m] 3,00 2,00 6,00
Ly[m] 3,15 2,43 3,30
Lz[m] 0,30 0,30 0,30
53
Riporto il solver del log file di Straus7:
SOLVER UNITS:
Length: m
Mass : kg
Force : N
Stress: Pa
MODEL FILE : "C:\Users\Francesco Tamaro\Desktop\Homework\Homework_2\Homework2.st7"
RESULT FILE : "C:\Users\Francesco Tamaro\Desktop\Homework\Homework_2\Homework2.lsa"
SCRATCH PATH: "C:\Users\FRANCE~1\AppData\Local\Temp\"
TOTALS:
Nodes : 11
Beams : 5
Plate : 0
Bricks : 0
Links : 6
FREEDOM CASE: "Freedom Case 1"
LOAD CASE : "Load Case 1"
STORAGE SCHEME: Sparse
SORTING METHOD: AMD
54
NUMBER OF EQUATIONS : 12
MATRIX FILL-IN RATIO : 0.0 %
[K] MATRIX SIZE : 0.6 KB
OPTIMUM RAM NEEDED : 62.5 KB
FREE SCRATCH SPACE : 37105.8 MB
Assembling 2 Node Attributes...
SUMMATION OF APPLIED LOADS [Nodes]
Case FX FY FZ MX MY MZ Case Name
1 2.00000E+05