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PROCESSI DELLA TECNOLOGIA ALIMENTARE CON ELEMENTI DI PACKAGING
Modulo: Processi Prof.ssa Alamprese
Domande secondo parziale
Gli sfarinati di grano duro devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
5. Definire quali sono gli obbiettivi principali della macinazione.
L’obbiettivo ultimo e principale della macinazione è la separazione dei tegumenti dalla mandorla interna, ovvero
dall’endosperma, per l’estrazione della semola o della farina. Il processo varia in funzione della presenza o meno del solco;
infatti, cereali come il riso non presentano il solco; pertanto, il processo di molitura avviene in maniera differente per versi:
ASSENZA DI SOLCO PRESENZA DI SOLCO
Eliminazione dei tegumenti
Dall’esterno verso l’interno Dall’interno verso l’esterno
Nome del processo
Decorticazione Macinazione
Condizione necessaria
Durezza e vitrosità della mandorla Elasticità dei tegumenti
Gli effetti della macinazione sono:
• La separazione non è quantitativa
• Lo sfarinato ha composizione chimica differente da quella della cariosside
• La semola ha granulometria differente dalla farina di frano tenero
• Con la macinazione abbiamo una sorta di danneggiamento meccanico dell’amido: i granuli vengono in parte rotti
dal processo di macinazione, questo avrà un effetto sull’accessibilità del granulo per le a-amilasi e altri enzimi che
possono degradare la struttura dell’amido formando zuccheri liberi (effetto indesiderato)
PROCESSI DELLA TECNOLOGIA ALIMENTARE CON ELEMENTI DI PACKAGING
Modulo: Processi Prof.ssa Alamprese
Domande secondo parziale
L’OLIO EVO
1. Spiegare la fase di raccolta delle olive e come può avvenire
La prima operazione del processo d’ottenimento dell’olio è la raccolta, le cui modalità influenzano notevolmente la quantità
e la qualità dell’olio; distinguiamo diversi sistemi di raccolta:
1. Il sistema di raccolta migliore, ai fini della qualità dell’olio, è quello manuale, anche detto BRUCATURA, che consiste
nel distaccare le olive dalla pianta, una per una, con l’ausilio di scale. Questo sistema non danneggia le olive né i
rami della pianta, ma è economicamente poco conveniente per il costo della manodopera.
2. Un’altra tecnica è la RACCATTATURA, ovvero la raccolta delle olive da terra: questo sistema è oggi quasi del tutto
abbandonato nelle zone di produzione degli oli di qualità, poiché la permanenza a terra delle olive provoca il loro
degrado con conseguenze a volte molto negative sulla qualità dell'olio.
3. La PETTINATURA consiste nel far passare nella chioma delle piante dei "pettini" chiamati rastrelli, con denti fatti di
materiale flessibile; le foglie ed i rametti passano attraverso i denti del pettine e non vengono danneggiati, mentre
le olive vengono staccate.
4. Con l’ABBACCHIATURA la raccolta delle olive viene ottenuta battendo le piante con pertiche flessibili. Questa
tecnica, molto antica, è senz'altro da sconsigliare per i danni che si arrecano ai frutti e alla pianta.
5. La RACCOLTA MECCANICA viene effettuata mediante scuotitori di grosse dimensioni che provocano il distacco delle
olive attraverso la vibrazione dell'intera pianta, o più semplicemente, mediante l'uso di macchine agevolatrici
costituite per lo più da "abbacchiatori “che sono delle specie di pettini lunghi che vibrando i singoli rametti fanno
cadere le drupe. Le olive cadono su apposite reti distese sotto la chioma delle piante per un raggio di 3 o 4 metri
dal tronco. Le reti facilitano la vagliatura delle olive, perfezionata successivamente selezionando le olive dal
terriccio e dalle foglie.
2. Esporre quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei frantoi a molazze
Il FRANTOIO A MOLAZZE rappresenta il sistema di molitura più antico, è costituito da una vasca di granito o di materiale
metallico, provvista di un bordo laterale con un’apertura per lo scarico della pasta e da molazze verticali, in granito, in numero
di due o tre e in qualche caso anche quattro. Le molazze hanno forma cilindrica, con diametro di 110-140 cm e base di
appoggio di 30-40 cm; sono poste verticalmente rispetto al piano della vasca, rialzate di 2-3 cm, e a distanza diversa dal
centro. La loro velocità di rotazione è piuttosto bassa: 12-14 giri/min. Il risultato è uno schiacciamento del frutto con parziale
denocciolatura ed un rimescolamento continuo della pasta. La frangitura delle olive viene prolungata, a seconda del tipo di
macine e delle caratteristiche delle olive, per 20-25 minuti fino all’ottenimento di una pasta omogenea e di opportuna
consistenza.
I principali VANTAGGI di questo tipo di molitura sono fondamentalmente i seguenti:
✓ Le olive subiscono una frammentazione sufficientemente spinta senza andare incontro ad una frantumazione
completa dei noccioli e delle bucce;
✓ Le sollecitazioni meccaniche non eccessive limitano la formazione di emulsioni ed il pericolo di inquinamento da
metalli;
✓ Le paste di olive possono essere preparate in funzione delle caratteristiche delle olive, rapportando le condizioni
della frangitura anche alle dimensioni dei frantumi di noccioli; viene favorita la formazione di goccioline di olio di
maggiori dimensioni, consentendo così un lavoro di gramolazione;
✓ Il calore prodotto viene dissipato facilmente.
Mentre, i principali SVANTAGGI sono:
➢ I frantoi a molazze sono ingombranti e costosi,
➢ Le operazioni sono lente e discontinue
➢ Le olive raccolte rischiano di essere sottoposte a tempi di stoccaggio prolungati, pregiudizievoli per la qualità
dell’olio. PROCESSI DELLA TECNOLOGIA ALIMENTARE CON ELEMENTI DI PACKAGING
Modulo: Processi Prof.ssa Alamprese
Domande secondo parziale
3. Descrivere i fattori degradativi per la qualità dell’olio d’oliva
Durante la conservazione potrebbero presentarsi fenomeni degradativi e fattori di rischio, in particolare:
MECCANISMI DI DETERIORAMENTO NELLO STOCCAGGIO
E NELLA MOVIMENTAZIONE DELL'OLIO EXTRAVERGINE DI FATTORI DI RISCHIO DI DETERIORAMENTO DELL'OLIO
OLIVA
Degradazione ossidativa: perdita o riduzione della qualità Concentrazione di ossigeno, temperatura, luce diurna
sensoriale e del potenziale antiossidante; difetti sensoriali (raggi UV), stress meccanico
Degradazione enzimatica: difetti sensoriali Acqua e residui solidi, temperatura, stress meccanici
Contaminazione da sostanze volatili: sostanze tossiche, Contaminazione atmosferica da composti volatili (solventi,
difetti sensoriali componenti lipofili dei fumi, IPA)
Contaminazione chimica: sostanze tossiche, difetti di usura Grasso derivante da perdite di pompe, plastificanti da
materiali plastici, componenti lipofili dei fumi, pesticidi da
aerosol o trattamenti interni
Contaminazione da particolato: non conformità alle norme Dall'ambiente, persone, insetti e roditori, particelle fini di
igieniche; impatto negativo sulla percezione del fumo, polvere
consumatore
4. Dare la definizione di OLIO OTTENUTO A FREDDO
Il regolamento UE 29/2012 indica con che criterio apporre le due indicazioni facoltative: «prima spremitura a freddo» e
«estratto a freddo».
L’indicazione «prima spremitura a freddo» è riservato agli oli d’oliva extra vergini o vergini ottenuti a meno di 27°C con la
prima spremitura meccanica della pasta d’olive, mediante un sistema di estrazione di tipo tradizionale con presse idrauliche.
Mentre, l’indicazione «estratto a freddo» è riservata agli oli d’oliva extra vergini o vergini ottenuti a meno di 27°C con un
processo di percolazione o centrifugazione della pasta d’olive.
5. Dare le definizioni delle TIPOLOGIE di olio di oliva
Dai regolamenti europei: il Reg. UE 29/2012 e il Reg. UE 1308/2013 ricaviamo le seguenti denominazioni:
“Per OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA intendiamo un olio d’oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e
unicamente mediante procedimenti meccanici, la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al massimo di 0,8 g per 100 g
e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria dalla Commissione”.
“Per OLIO DI OLIVA VERGINE intendiamo un olio d’oliva ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante
procedimenti meccanici, la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al massimo di 2 g per 100 g e avente le altre
caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria dalla Commissione”.
“Per OLIO DI OLIVA COMPOSTO DA OLI D’OLIVA RAFFINATI E DA OLI D’OLIVA VERGINI intendiamo un olio contenente
esclusivamente oli d’oliva che hanno subito un processo di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive, con un tenore
di acidità libera, espresso in acido oleico, non superiore a 1 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle
previste dalla Commissione”.
“Per OLIO DI SANSA DI OLIVA intendiamo un olio contenente esclusivamente oli derivati dalla lavorazione del prodotto
ottenuto dopo l’estrazione dell’olio d’oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive, con un tenore di acidità libera, espresso in
acido oleico, non superiore a 1 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste dalla Commissione
oppure
un olio contenente esclusivamente oli provenienti dal trattamento della sansa di oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive,
con un tenore di acidità libera, espresso in acido oleico, non superiore a 1 g per 100 g e avente le altre caratteristiche
conformi a quelle previste dalla Commissione”
6. Descrivere quali sono le principali caratteristiche dell’olio d’oliva e i parametri qualitativi
L'olio d’oliva è caratterizzato da elevata stabilità ossidativa e flavour particolare, grazie alla sua composizione in acidi grassi e
componenti minori, tra cui principalmente i polifenoli. Questi incidono molto sulla componente aromatica e sono
antiossidanti, come anche tante altre sostanze che fanno parte della piccola percentuale di frazione insaponificabile di questo
prodotto. La stabilità ossidativa è dovuta alla prevalenza di acido grasso oleico, monoinsaturo. Il rapporto acidi grassi
polinsaturi:monoinsaturi:saturi dell’olio d’oliva è 0,5:5:1.
Gli oli devono rispondere ad ulteriori caratteristiche di qualità, tra cui il numero di perossidi, acidità, cere, K e K e ΔK,
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che sono gli indici spettrofotometrici nell’UV. Si può valutare l’olio anche dal punto di vista organolettico grazie ad analisi
sensoriali svolte da pannellisti, che definiscono mediana del fruttato e del difetto. Si dà anche un'indicazione anche sugli
steroli, che sono l’impronta digitale dell’olio.