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QUINTA PARTE
Scopo del Risk Assessment e Differenze con il Risk Management
Il risk assessment ha lo scopo di identificare e analizzare i rischi associati alle attività
aziendali, permettendo di stabilire priorità di intervento e sviluppare strategie per contenerli
o attenuarli. È un passaggio fondamentale nella gestione del rischio, che include diverse
fasi come l'identificazione, l'analisi e la valutazione dei rischi. In contrasto, il risk
management si occupa della gestione continua dei rischi identificati, implementando
misure per minimizzarli e monitorarli nel tempo.
Fasi del Risk Assessment
Il processo di risk assessment può essere suddiviso in tre fasi principali:
1. Identificazione dei Rischi: Raccoglie informazioni sui processi aziendali e sui
potenziali rischi a cui l'azienda è esposta.
2. Analisi dei Rischi: Valuta la probabilità di occorrenza e l'impatto potenziale dei rischi
identificati.
3. Valutazione dei Rischi: Classifica i rischi in base alla loro gravità, aiutando a
determinare le priorità per il trattamento.
Standard ISO 31000 e ISO 31010
ISO 31000: Fornisce una guida generale sulla gestione del rischio, stabilendo
• principi e linee guida per un approccio efficace alla gestione del rischio in qualsiasi
organizzazione.
ISO 31010: Si concentra sulle tecniche di valutazione del rischio, offrendo un
• elenco di metodi che possono essere utilizzati per valutare i rischi in vari
contesti. Entrambi gli standard possono essere applicati in ambiti come la finanza,
la sanità, l'industria e la pubblica amministrazione.
Fase di Risk Identification
L'obiettivo della fase di risk identification è quello di mappare i potenziali eventi dannosi
che potrebbero influenzare l'organizzazione. Due tecniche utili in questa fase includono:
Brainstorming: Coinvolge un gruppo di esperti per generare idee sui possibili rischi.
• Analisi SWOT: Identifica punti di forza, debolezza, opportunità e minacce per
• evidenziare i rischi.
Fase di Risk Analysis
La fase di risk analysis ha come obiettivo quello di comprendere meglio i rischi identificati,
valutando la loro probabilità e impatto. Tecniche utili includono:
Analisi qualitativa: Classifica i rischi in base a criteri qualitativi come gravità e
• probabilità.
Analisi quantitativa: Utilizza dati numerici per stimare il valore economico dei rischi.
•
Fase di Risk Evaluation
L'obiettivo della fase di risk evaluation è determinare se i rischi sono accettabili rispetto ai
criteri stabiliti dall'organizzazione. Due tecniche utili sono:
Risk scoring: Assegna punteggi ai rischi in base alla loro gravità e probabilità.
• .
Decision matrix: Aiuta a confrontare diverse opzioni di trattamento dei rischi
•
Fase di Risk Treatment
La fase di risk treatment mira a selezionare e implementare misure per mitigare i rischi. Le
attività possono includere:
1. Evitamento del rischio: Modificare piani o processi per eliminare il rischio (esempio:
non intraprendere un progetto ad alto rischio).
2. Riduzione del rischio: Implementare misure preventive (esempio: installazione di
sistemi di sicurezza) per diminuire la probabilità o l'impatto degli eventi dannosi.
Analisi Post Incidentale
L'obiettivo dell'analisi post incidentale è esaminare gli eventi dannosi che si sono verificati
per apprendere dai fallimenti e migliorare le pratiche future. Tecniche appropriate
includono:
Root cause analysis (RCA): Identifica le cause profonde degli incidenti.
• Lessons learned sessions: Riunioni per discutere ciò che è andato bene o male
• durante l'incidente, al fine di migliorare le procedure future
Modello del Miglioramento Continuo: Ciclo di Deming
Il Ciclo di Deming, noto anche come PDCA (Plan-Do-Check-Act), è un modello di
gestione della qualità che promuove il miglioramento continuo attraverso un processo
iterativo. Le sue fasi sono:
1. Pianificare (Plan): Identificazione degli obiettivi e analisi dei problemi.
2. Fare (Do): Implementazione del piano d'azione.
3. Verificare (Check): Raccolta e analisi dei dati per valutare i risultati.
4. Agire (Act): Apportare modifiche permanenti in base ai risultati ottenuti.
Esempi in ambito SSL
Esempio 1: Un'azienda potrebbe identificare un alto tasso di infortuni sul lavoro
• durante la fase di "Pianificazione". Nella fase "Fare", implementerebbe corsi di
formazione sulla sicurezza. Durante "Verificare", analizzerebbe i dati sugli infortuni
post-formazione, e se i risultati fossero positivi, nella fase "Agire" standardizzerebbe
la formazione come parte integrante del processo di onboarding.
Esempio 2: Un'industria potrebbe notare inefficienze nel rispetto delle norme di
• sicurezza. Dopo aver pianificato una revisione delle procedure, implementerebbe
nuovi protocolli (fase "Fare"). I risultati verrebbero analizzati per verificare l'efficacia
delle modifiche e, se soddisfacenti, le nuove procedure verrebbero integrate nel
sistema aziendale.
Approccio "per Piccoli Passi" e Diagramma di Pareto
L'approccio "per piccoli passi" si riferisce a implementazioni graduali di cambiamenti,
riducendo il rischio di errori significativi e permettendo aggiustamenti lungo il percorso.
Questo approccio è utile nel risk management per testare modifiche senza compromettere
l'intero sistema.Il diagramma di Pareto, invece, è uno strumento grafico che aiuta a
identificare le cause principali di un problema, seguendo il principio 80/20, dove il 20%
delle cause genera l'80% degli effetti. In risk management, consente alle organizzazioni di
focalizzarsi sulle aree critiche da migliorare.
Standard: Definizione e Caratteristiche
Uno standard è un documento che stabilisce criteri, linee guida o specifiche per garantire
che materiali, prodotti, processi o servizi siano idonei per il loro scopo. Le caratteristiche
principali includono:
Consenso: Sviluppato attraverso un processo consensuale tra le parti interessate.
• Applicabilità: Applicabile a una vasta gamma di settori e situazioni.
•
Esempi
ISO 9001: Standard per i sistemi di gestione della qualità, utilizzato da
• organizzazioni per migliorare la soddisfazione del cliente.
ISO 14001: Standard per i sistemi di gestione ambientale, che aiuta le aziende a
• ridurre il loro impatto ambientale.
Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro
Un Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) è un approccio
sistematico alla gestione della salute e sicurezza dei lavoratori. Serve a garantire un
ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti. La norma ISO 45001 fornisce
un quadro internazionale per migliorare la sicurezza sul lavoro, ridurre i rischi e migliorare
le prestazioni occupazionali.
Differenza tra D.Lgs. 81/08 e ISO 45001
Obiettivi: Il D.Lgs. 81/08 si concentra sulla protezione della salute dei lavoratori
• attraverso requisiti legali; ISO 45001 mira a migliorare continuamente le prestazioni
in materia di salute e sicurezza.
Requisiti: Il D.Lgs. 81/08 impone requisiti legali specifici; ISO 45001 offre una
• struttura flessibile che può essere adattata alle esigenze dell'organizzazione.
Campo di applicazione: Il D.Lgs. 81/08 si applica a tutte le aziende italiane; ISO
• 45001 è applicabile a livello globale.
Modalità di verifica: La conformità al D.Lgs. 81/08 è verificata attraverso controlli
• ispettivi; ISO 45001 prevede audit interni ed esterni per valutare l'efficacia del
sistema.
D.Lgs. 231/2001 e Sistema di Gestione
La legge D.Lgs. 231/2001 stabilisce che un sistema di gestione efficace può costituire una
circostanza esimente in caso di incidenti aziendali. Ciò significa che se un'azienda
dimostra di avere adottato misure adeguate per prevenire reati, può evitare responsabilità
penale in caso di incidenti legati a tali reati.
Standard ISO 45001
Lo standard ISO 45001 tratta della gestione della salute e sicurezza sul lavoro, con
l'obiettivo principale di prevenire infortuni e malattie professionali migliorando
continuamente le prestazioni in questo ambito. I vantaggi dell'adozione includono:
Miglioramento della sicurezza dei lavoratori.
• Riduzione dei costi associati agli infortuni.
• Incremento della reputazione aziendale, dimostrando impegno verso la salute e
• sicurezza sul lavoro.