I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Esempio di produzione libraria provinciale nel XIII sec: - Reginensis greco 63: è un meneo vergato nel 1260 dal monaco Barlaam nel monastero del monte Galesio presso Efeso, in Asia Minore. Ricorrono gli elementi tipici del tempo: contrasto modulare, lettere incluse, lettere sovrapposte, iota sottoscritto. Ma il tratteggio è angoloso, in ambito monastico vi è una tendenza conservativa accanto agli elementi moderni.
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Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Il codice Vaticano greco 644 contiene i Vangeli con commento di Teofilatto di Bulgaria, lo scriba è Teodoro Aghiopetrita, lettore che lo vergò nel 1280 a Tessalonica. Si tratta dello stile aghiopetrita, che prende il nome appunto dal copista: siamo in ambito monastico, il tessuto grafico è tradizionale, il modulo è abbastanza omogeneo, ma talvolta ci sono elementi moderni.
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Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Con la caduta di Bari nel 1071 in mano ai Normanni finisce il predominio bizantino in Italia. I Normanni fondarono molti monasteri in Italia. Due sono le fondazioni monastiche più importanti: il monastero di Santa Maria Odigitria o del Patir a Rossano e il monastero del San Salvatore o del faro dell'acroterio a Messina. I Normanni segnarono anche una rinascita dell'attività libraria in Italia. Dal punto di vista scrittorio, nel XII sec. in ambito calabro-siculo abbiamo grafie peculiari: minuscola rossanense, minuscola o stile di Reggio, minuscola di tipo Bartolomeo, minuscola di tipo Scilitze. In ambito salentino abbiamo invece lo stile rettangolare appiattito e la minuscola salentina o otrantina barocca.
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Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La minuscola rossanense di ambito calabro-siculo del XII sec. è una grafia fluida e morbida, in cui predomina il nucleo arrotondato, lo sviluppo delle aste è moderato, il modulo è costante. Si tratta probabilmente di un'evoluzione della minuscola niliana con influsso della Perlschrift. Esempi: - Vaticano greco 2050; - Vaticano greco 1611; - Barberino greco 482; - Vaticano greco 2130; - Barberino greco 319.
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Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Lo stile di Reggio, di ambito calabro-siculo del XII-XIV sec., è una grafia a contrasto modulare tra lettere larghe e lettere strette. Si tratta di un'evoluzione della minuscola rossanese, rispetto alla quale è molto più stilizzata. Esempi: - Vaticano greco 2290; - Vaticano greco 300.
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Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La minuscola di tipo Scilitse, di ambito calabro-siculo, presenta asse inclinato verso destra, verticalità evidente, contrasto modulare, giustapposizione di lettere a nocciolo circolare. Esempio: - Vaticano greco 300: contiene la dieta del viaggiatore, è stato vergato da quattro copisti, uno in minuscola rossanese, uno in stile di Reggio, due in minuscola di tipo Scilitse. Questa grafia è così chiamate perché ricorre nello Scilitse di Madrid.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La minuscola documentaria di tipo Bartolomeo da Bordona è una grafia che somiglia allo stile di Reggio per la verticalità dell'asse e il contrasto modulare. La caratterizzano gli svolazzi e certi stilemi tipici delle grafie documentarie. Si tratta di una minuscola documentaria a base corsiva stilizzata a fini librari. Esempio: - Vaticano greco 1635.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Terza fase della produzione libraria italo-greca: - stile rettangolare appiattito di terra d'Otranto, schiacciato sul rigo di base: es. Vaticano greco 2026, Vaticano greco 1221; - minuscola otrantina o salentina barocca: es. Crypt. Z a XXIX, Crypt. Z a XLIV, Laur. Conv. Soppr. 152.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana, mod. A, tenuto dal professor Letterio Cassata. Il termine filologia significa 'amore per il logos', ossia il ragionamento discorsivo, principale facoltà dell'uomo. La filologia è una disciplina tecnica che nasce in età ellenistica ad Alessandria d'Egitto. Nel '400 rinasce in Italia la filologia moderna come ecdotica, scienza volta alla pubblicazione dei testi. Fondamentale per prima cosa è cercare di capire il testo, dal latino textus, 'intreccio' (di parole). Il filologo è colui che cerca di emendare gli errori per ricostruire un testo il più possibile vicino all'originale.
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Esame Filologia della letteratura italiana

Facoltà Lettere e filosofia

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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana mod. A tenuto dal professor Letterio Cassata. Corazzini, crepuscolare, sonetto 2, 'L'imperatrice', v. 12: esempio di edotica. L'espressione 's'affolla' è pertinente dal punto di vista semantico, inoltre folle... s'affolla è paranomasia. Ma in questo modo la rima talvolta/... s'affolla non è rispettata (rima imperfetta), viene il dubbio che si debba leggere 's'affolta'. Bisogna controllare se 's'affolta' è attestato su un vocabolario storico (Vocabolario degli storici della Crusca; Tommaseo-Bellini; GDLI; LIZ). Da questa ricerca 's'affolta' risulta attestato in Boccaccio, Pulci, Pascoli, D'Annunzio, Montale.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana mod. A tenuto dal professor Letterio Cassata. Dante, Purgatorio, XXIV, vv. 52-63, è il dialogo tra Dante e Bonaggiunta da Lucca. Da questo passo la critica letteraria ha tratto la definizione di Dolce Stil Novo. La differenza è tra la poesia precedente convenzionale e la novità del Dolce Stil Novo: il vero poeta deve scrivere ciò che gli detta la sua interiorità. Il termine 'gradir' è attestato dai manoscritti. Alcuni manoscritti però presentano la variante 'guardar', altri 'riguardar'. 'Gradir' è lectio difficilior, 'guardar' è lectio facilior. Ma bisogna controllare anche l'usus scribendi del tempo. Gradire va inteso in senso figurato, 'procedere con la mente', con cui si può confrontare Inferno XXVI, v. 109 e Purgatorio III, vv. 34-35.
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Esame Filologia della letteratura italiana

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana mod. A tenuto dal professor Letterio Cassata. Esempi di grafia antica da un manoscritto del primo canto dell'Inferno di Dante. La scrittura è continua (scriptio continua). Il titulus su una vocale indica che la vocale stessa è seguita da una nasale. Vi è la cosiddetta nota tironiana, una sorta di 7 che sta per 'et' e che era usato da Tirone, lo schiavo di Cicerone. Vi sono lettere miniate e casi di raddoppiamento fonosintattico.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana mod. A tenuto dal professor Letterio Cassata. Al v. 48 del canto I dell'Inferno nell'edizione di Petrocchi si legge 'tremesse', considerata lectio difficilior. Nell'apparato critico è riportata la variante temesse e la variante, minoritaria, tremisse. I commentari antichi erano concordi nel leggere 'temesse'. 'Tremesse' è lezione di due commentari quattrocenteschi. Con 'temesse' si ha l'attribuzione di un sentimento umano, il timore, a un entità inanimata, 'l'aere'. Si tratta di un artificio stilistico noto ai poeti latini e presente anche in altri passi della Commedia dantesca: Inf. VII, 22; Purg. I,25. Bisogna storicizzare il criterio della lectio difficilior.
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Esame Filologia della letteratura italiana

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana mod. A, tenuto dal professor Letterio Cassata. Nel caso in cui ci siano giunte redazioni precedenti di un testo o edizioni a stampa precedenti a quella definitiva che rispecchia la volontà ultima dell'autore, l'edizione genetica mira a ricostruire la genesi della composizione di un testo. E' anche chiamata edizione diacronica. Ad esempio: l'edizione genetica dei canti di Leopardi (De Robertis, Peruzzi, Moroncini). Per capire il prodotto finito servono gli 'scartafacci', termine dispregiativo usato da Croce.
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Esame Filologia della letteratura italiana

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana tenuto dal professor Letterio Cassata. Nell'incipit del primo canto del Paradiso di Dante vi è un problema di punteggiatura di cui l'ecdotica deve occuparsi. Nei testi a stampa dopo "appressando sé al desire" vi è una virgola. Tuttavia è possibile non mettere questa virgola sulla base di un'epistola di Cangrande. Quindi "desire" regge sia "si profonda" sia "Dio". SI tratta della figura retorica dell'apo koinou, di cui si danno esempi nella Divina Commedia.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana tenuto dal professor Letterio Cassata. Dante, Paradiso 7, 35 presenta un caso di sinalefe inconsueto rispetto all'usus dantesco. Si ipotizza ci sia un errore di archetipo, trasmesso a tutta la tradizione. Bisogna congetturare. La congettura migliore è quella che spiega la genesi dell'errore. La corruttela potrebbe spiegarsi come una resistenza a un ordine sintattico sentito come strano.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana tenuto dal professor Letterio Cassata. Federico II e i poeti della Scuola Siciliana ci sono giunti attraverso tre manoscritti trecenteschi scritti in Toscana: questo ha comportato una toscanizzazione dei poeti siciliani. Non abbiamo altre testimonianze del siciliano di allora, per cui è temerario tentare di intevenire sul testo sicilianizzandolo. Vi è inoltre il problema della rima siciliana imperfetta.
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Esame Filologia della letteratura italiana

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana tenuto dal professor Letterio Cassata. "I' vegno 'l giorno a te 'nfinite volte" è un sonetto di Cavalcanti a Dante. AL v. 7 Vitetti ritiene che ci sia una corruttella e propone la congettura "d'amor parlavi" al posto di "di me parlavi". In questo modo il senso sarebbe più accettabile ma la genesi dell'errore (un errore di lettura da parte del copista) è improbabile. Di questo sonetto sono state date diverse interpretazioni. Secondo Lamma e Marti il dissenso sarebbe politico, secondo altri sarebbe morale.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana tenuto dal professor Letterio Cassata. Il sonetto "Poi che tornato è il sole al corso antico" di Cavalcanti è un componimento giovanile. Al v. 7 alma sostantivo e quiete sostantivo sembrano inaccettabili. In questo caso bisogna interpretare alma aggettivo e quiete sostantivo. "Alma quiete" è un sintagma frequente nella lingua poetica italiana.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia della letteratura italiana tenuto dal professor Letterio Cassata. Teseida di Boccaccio è un poema epico italiano in ottave, di impostazione storica ma di argomento mitico, che parla di Teseo. Presenta problemi testuali e metrici (ad esempio ipermetrie o parole tronche). Esempi: - 2,15,5 "Gli Atteniesi assai si mervigliaro": con sinalefe e dieresi; - 1,38,4 "sentieri a sua salute cerca e pe' romori": è un verso ipermetro, sono state fatte delle ipotesi per sanarlo, ma non è sanabile; - 2,72,3 "inver la terra della quale nello entrare": è un verso ipermetro, ma "inver" era spesso aferetico.
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