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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Centri culturali dell'area dialettale franco-orientale sono i monasteri di Wurzburg, Bamberg, Fulda. I principali documenti di questa area dialettale sono: - Taziano alto tedesco, traduzione dal latino ad opera di Rabano Mauro; - Merserburgerzauberspruche, formule di scongiuro.
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Esame Filologia germanica B

Facoltà Lettere e filosofia

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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. L'area dialettale del basso tedesco si divide in basso franco e sassone. La produzione del basso franco è povera: glosse, traduzioni dal latino, singole parole in documenti latini. In fase moderna darà luogo a olandese e fiammingo. L'antico sassone è l'unica lingua che conosciamo di dominio basso tedesco, è noto da un componimento di circa 3000 versi, l'Heliand, e da traduzioni.
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Esame Filologia germanica B

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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. L'Hildebrands Lied è un carme di pochi versi che non può essere ascritto a nessun ambito linguistico dialettale. La sua particolare facies linguistica è stata influenzata da ragioni di trasmissione del canto. Non sappiamo se sia originario del sud e poi linguisticamente reso in forma dialettale o viceversa. Abbiamo solo un testimone, prima del quale ignoriamo quante e quali copie postulare. Tratta del tema del duello tra padre e figlio. Si tratta dell'unico carme eroico della poesia tedesca antica.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Sulla base del confronto delle singole manifestazioni dialettali, deduciamo che una lingua unitaria antico alto tedesca doveva esistere con una propria fisionomia, nel senso della reciproca comprensione dei parlanti i vari dialetti. Questa lingua unitaria, l'antico alto tedesco, presenta delle innovazioni comuni, fonologiche e morfologiche, ossia dei caratteri comuni a tutti i dialetti antico alto tedeschi. Innovazioni fonologiche: - seconda mutazione consonantica; - scomparsa della sonante u davanti a liquida; - dittongazioni di e2 lunga e di o lunga; - anafonesi di ai > ei; au > ou; eu > iu.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Innovazioni morfologiche dell'antico alto tedesco: - livellamento di alcune desinenze per i maschili in -a; - diffusione di una forma di plurale in -ir; - costituzione dell'articolo determinativo der; - nominativo singolare maschile in -er nella flessione forte; - desinenza -mes di prima persona plurale; - tema in e lunga per tutte le persone della flessione dei verbi deboli di terza classe; - formazioni perifrastiche per i tempi composti del passato, per il futuro e per il passivo; - distinzione tra verbi forti e verbi deboli.
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3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La seconda mutazione consonantica è la più appariscente delle innovazioni fonologiche comuni dell'antico alto tedesco. Interessa solo i dialetti della Germania centrale e meridionale, si colloca tra IV e V secolo, riguarda solo alcuni fonemi consonantici: - le occlusive sorde germaniche in posizione debole (postvocalica interna o finale) diventano fricative doppie sorde, in posizione forte (iniziale e postconsonantica) diventano affricate; - le occlusive e fricative sonore diventano sorde a seconda del dialetto, del fonema e della posizione del fonema.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. "Cristo e la Samaritana" è un testo tedesco del Codex Vindobonensis 515, è un unicum nella poesia antico alto tedesca, presenta una data che è probabile sia quella di trascrizione più che quella di composizione. Si tratta di un testo alamanno con elementi franchi, probabilmente una copia messa per iscritto da copisti alamanni fatta su un modello franco, in cui è evidente la stratificazione dialettale. Particolarità di questo testo è la rima interna. L'allitterazione, che caratterizza normalmente i due emistichi dei versi lunghi germanici, non è sempre rispettata. Si danno testo, traduzione e analisi linguistica.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. "Cristo e la Samaritana" è l'unico testo tedesco contenuto nel Codex Vindobonensis 515, oggi conservato nella biblioteca nazionale di Vienna. Il codice è costituito da otto fogli di pergamena, rilegato nel XVIII sec., conteneva gli annalo di Lorsch. Il testo tedesco è sul foglio 5 recto, scritto da due diversi amanuensi.
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Questo appunto è relativo al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Il testo tedesco "Christus und die Samariterin", alamanno con elementi franchi, presenta elementi linguistici relativamente tardi quali l'indebolimento del vocalismo delle sillabe finali, che non hanno quindi più pregnanza morfologica, ed inoltre il fenomeno della rima interna, sempre voluta, mentre l'allitterazione non è sempre rispettata. Tutti elementi che fanno propendere per una datazione relativamente tarda (900 circa).
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La denominazione di inglese antico sottolinea la continuità con la lingua moderna. L'inglese antico si può chiamare anche anglosassone. Questa denominazione ha valenza storica e enfatizza le migrazioni di Angli e Sassoni che occuparono la Britannia e l'apporto di queste tribù alla fisionomia della lingua.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. L'Inghilterra antica medievale fu interessata da movimenti migratori. Giulio Cesare descrisse per primo le popolazioni celtiche che dal continente si erano portate sull'isola: Pitti e Belgi. L'imperatore Claudio si recò in Britannia e scrisse opere storiche perdute. Sotto Domiziano si ebbe una spedizione in Britannia narrata da Tacito. Adriano fece costruire il vallum Adriani, che delimitava parte settentrionale e meridionale della Britannia, All'inizio del V sec. i Romani abbandonarono la Britannia per supportare militarmente il confine orientale dell'impero.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Nel V sec. d.C. le tribù germaniche degli Angli, dei Sassoni e degli Juti sbarcarono sull'isola di Britannia chiamate come truppe mercenarie da uno dei re britannici. Esse parlavano una lingua tedesca. Superiori in guerra ai Celti, spinsero verso le regioni periferiche del nord e dell'ovest le tribù celtiche e si stanziarono nell'isola.
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3,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Il monaco inglese Beda, anglico, è l'unica fonte per il periodo delle origini della civiltà e cultura inglese. Fu autore di testi in inglese, di cui non ci è rimasto quasi nulla, e in latino, ci cui ci è rimasto molto. Scrisse in latino un'opera sulla storia della Britannia, Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum.
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4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Il sincretismo inglese-latino consiste nell'aver impiegato una forma germanica per un contenuto cristiano grazie al tramite del popolo romano. Per forma germanica si intendono le modalità retoriche della poesia inglese. L'inglese da lingua orale divenne lingua scritta per mezzo di interpreti latini, i quali leggevano e traducevano, mentre altri creavano poesia rielaborando gli stessi contenuti secondo gli schemi della poesia inglese. Per le esigenze dell'evangelizzazione i monaci avevano bisogno di testi scritti in lingua locale: formule battesimali, di confessione, preghiere, omelie sono i primi documenti in volgare inglese.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Juti diedero vita in Inghilterra a un'eptarchia di sette regni: Kent, Essex, Wessex, Mercia, Northumbia, East Gallia. A questa frammentazione politica corrisponde una frammentazione dialettale: dialetto kentico nel Kent, dialetto sassone occidentale nei tre regni sassoni, dialetto mercico e northumbrico nella zona anglica. L'inglese antico si può considerare una lingua unitaria ma solcata da varianti dialettali che non inficiavano la mutua comprensione tra i parlanti.
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3,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La lingua inglese si articola in tre fasi cronologiche: - antico inglese (dalle origini al XII sec.); - medio inglese (XII-XVI sec.); - inglese moderno (XVI-sec.). Si pensa che la data di nascita dell'inglese antico sia il 450 d.C. circa, con l'avvento delle tribù germaniche, ma i primi documenti risalgono all'VIII sec. Dunque dal V all'VIII sec. la cultura era orale. Quando parliamo di inglese antico la lingua di cui descriviamo la grammatica è il sassone occidentale di re Alfredo il Grande, divenuto una koiné letteraria. Ma dopo il 1150 il potere politico passò da Winchester a Londra e si affermò il dialetto mercico di Londra, di cui l'inglese moderno è la continuazione.
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Appunto
3,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La lingua inglese si presenta fortemente stratificata: il sostrato celtico è presente nella toponomastica e in poche voci riguardanti oggetti di uso comune e di ambiente contadino. Pochi sono anche gli elementi si superstrato nordico, dovuti ai popoli nordici che si insediarono in Inghilterra senza imporsi. Gli elementi di sostrato latino si spiegano invece con il peso della tradizione latina, con l'influenza della cultura classica: si tratta di prestiti che riguardano tutti gli ambiti culturali. Due sono i tipi di prestiti latini: prestiti di cultura materiale, portati dai Romani con la colonizzazione, e prestiti dotti, dovuti soprattutto alla diffusione del Cristianesimo.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. I Danesi, con i loro tentativi di colonizzazione dell'Inghilterra, che portarono alla creazione di uno stato chiamato Danelow, esercitarono un'azione di superstrato nordico sull'inglese: - nomi di località nordici; - nomi di terminologia marinara; - pronomi personali; - preposizione till; - presente indicativo plurale del verbo essere.
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4,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. I Normanni portarono in Inghilterra la lingua e la cultura francese. Il francese divenne lingua di cultura, e ciò comportò l'introduzione di prestiti francesi in inglese, soprattutto nella terminologia giuridica ed ecclesiastica. Ma l'influenza francese fu indiscriminata: i prestiti superarono le 10000 unità, il 75% persiste ancora oggi nell'inglese. Il lessico inglese è dunque fortemente francesizzato.
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Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. L'alfabeto runico nordico era di 24 segni. Si trattava di una scrittura epigrafica. La definizione di sequenza alfabetica per le rune è impropria perché le prime rune compongono la sequenza futhark. L'a serie runica, diffusa tra tutte le tribù germaniche, fu introdotta in Inghilterra dove divenne di 28 segni per adattarsi al sistema fonologico dell'inglese. Tuttavia per veicolare la cultura inglese e per scrivere su manoscritti gli Anglosassoni hanno adottato l'alfabeto latino: l'alfabeto inglese è dunque un adattamento dell'alfabeto latino. Diversi sono i tipi di grafia latina, a seconda del tempo e del luogo: i primi codici manoscritti inglesi sono nella cosiddetta grafia insulare. Gli Inglesi incontrarono problemi nella resa della loro lingua per mezzo di una grafia ideata per una lingua diversa: di qui aggiustamenti e compromessi.
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