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Tè
Il tè è una bevanda ottenuta per infusione in acqua bollente per pochi minuti delle foglie
processate dell’albero del tè, la Camelia sinensis.
È una pianta sempreverde che cresce nei climi tropicali e sub-tropicali. Sono solitamente
utilizzate due varietà principali per la produzione del tè: la varietà a foglie piccole China (C.
sinensis sinensis) e la varietà a foglia larga Assam (C. sinensis assamica). La raccolta ha luogo tre
volte l'anno: la prima ad aprile, la seconda al principio dell’estate e la terza verso la metà
dell’autunno.
Dopo la raccolta, il tè viene sistemato su dei ripiani per l'appassimento, al fine di rendere le foglie
coriacee idonee per la fase successiva (16-24 h; appositi essiccatoi con aria calda)
L’arrotolamento è un procedimento che serve a spezzare le membrane delle cellule del tessuto
© Laila Pansera - 160
vegetale e quindi a dare inizio alla successiva fase di fermentazione (ossidazione), manuale o
mediante cilindri. L’ossidazione è il progressivo
imbrunimento ossidativo dovuto alla
degradazione della clorofilla e al rilascio di
tannini. È un processo di ossidazione enzimatica
ed è solitamente chiamato fermentazione anche
se non avviene alcuna fermentazione microbica.
L’essicazione o riscaldamento serve per
inattivare gli enzimi ossidativi, e il processo
ossidativo viene interrotto in modo da ottenere
un prodotto dalle caratteristiche desiderate.
Tè bianco
Si ottiene dai germogli schermati dal sole in modo che non si abbia la formazione di clorofilla e
non sottoposti ad ossidazione. È un tè prodotto in basse quantità e di elevato pregio.
Tè verde
Il processo ossidativo è fermato dopo un tempo brevissimo mediante riscaldamento. Le foglie
vengono quindi essiccate e rollate a formare piccoli pellets (Gunpowder tea). Il tè deve essere
lavorato entro 1-2 giorni dalla raccolta.
Tè oolong
L’ossidazione viene fermata dopo un tempo più lungo (2 -3 giorni). In realtà si parla di un
prodotto semi-ossidato.
Tè nero
Le foglie di tè vengono portate a completa ossidazione: dalle 2 alla 4 settimane. È la tipologia di
tè più diffusa nel sud-est asiatico (Sri Lanka, India, Pakistan, Bangadlesh).
Tè post-fermentato
Alcuni tè possono subire una seconda ossidazione sono caratterizzati da un colore più scuro e
un aroma più intenso, sono considerati prodotti di elevato pregio.
Winter tea
Ottenuto da foglie raccolte dalla pianta del tè durante l’inverno ed è noto come Kukicha. Queste
foglie subiscono un processo di essiccatura e tostatura su fuoco.
Il tè contiene polifenoli (catechine) ad azione antiossidante, che si trova in concentrazione nel
tè bianco e in quello verde. La quantità di polifenoli che da tè passa all’infuso è proporzionale al
tempo di infusione. In Inghilterra il tè apporta i 2/3 dell’intake di catechine al giorno, che in totale
è circa 60 mg/die.
I polifenoli del tè hanno la capacità di ridurre i fenomeni ossidativi, soprattutto a carico delle
LDL, quindi proteggono dal rischio cardiovascolare. Alcuni studi dimostrano che un consumo di
3 tazze al giorno di tè, si ha una riduzione dell’11% del rischio di infarto al miocardio.
© Laila Pansera - 161
Nel tè troviamo anche teobromina e teofillina, ma anche caffeina.
La teanina è un amminoacido derivato della glutammina in grado di superare la barriera emato-
cefalica. Essa ha caratteristiche psicoattive, in quanto stimola la secrezione di acido γ-ammino
butirrico (GABA), che riduce lo stress mentale e fisico, in più aumenta i livelli cerebrale di
serotonina e dopamina, con un effetto anti-ipertensivo.
A fronte di queste proprietà, sono stati chiesti claim all’EFSA per il tè. Si suppone che migliori la
vasodilatazione, che controlli la pressione ematica, che protegga il DNA e lipidi dall’ossidazione,
promuova la risposta immunitaria, e abbia un effetto sul tumore. Niente di tutto questo è stato
approvato dall’EFSA.
Cacao
Il cacao è il seme essiccato e parzialmente fermentato dell’albero del cacao, da cui si ottiene il
cioccolato. Il frutto del cacao è una bacca (cabossa) di circa 10 cm piena di una polpa dolce e
mucillaginosa chiamata “baba de cacao” che ricopre 30-50 semi morbidi e rosso-rosacei. Con il
termine cacao si può identificare spesso la polvere di cacao, ottenuta per macinazione dei semi
di cacao e per rimozione del burro dai residui solidi scuri e amari.
Il cacao cresce nella fascia equatoriale, il 70% viene prodotto in Costa d’Avorio e Ghana, mentre
anche Ecuador e Brasile sono grandi produttori. La pianta impiega 5 anni per diventare
produttiva e la maggior parte del cacao viene prodotto da piccoli produttori.
Il burro di cacao è composto per più di metà da acidi grassi saturi, di cui gran parte è acido
palmitico. Abbiamo tra gli insaturi una buona parte di oleico e pochissimo linoleico.
Il cacao è un alimento ad alto
tenore di triptofano, precursore
della serotonina, che ha effetti
positivi sull’umore. Troviamo
anche teobromina, analoga alla
caffeina. Troviamo inoltre feniletilammina. Questo composto si forma
per decarbossilazione della fenilalanina durante la fermentazione.
Nel cacao troviamo anche polifenoli, prevalentemente catechine ed
epicatechine.
Il potenziale antiossidante del cioccolato e del cacao è molto alto, infatti se paragonato al potere
antiossidante di alcuni frutti quali la melagrana o i mirtilli, risulta più alto. Quindi mangiare un
po’ di cioccolato fa bene. © Laila Pansera - 162
Alcuni lavori hanno dimostrato che a seguito di consumo regolare e moderato di cioccolato si ha
una riduzione dei livelli di LDL e colesterolo, quindi è protettivo nei confronti delle malattie
cardio-vascolari.
Un lavoro condotto in Europa sugli adolescenti, dimostra che tanto maggiore è il consumo di
cioccolato, tanto minore è il deposito di massa grassa.
Uno studio analogo è stato fatto sugli adulti, in cui il consumo di cioccolato è stato inversamente
correlato al BMI dei soggetti, quindi nonostante la presenza di grasso, il cioccolato ha un effetto
positivo sul rapporto massa grassa / massa magra.
Studi in essere stanno dimostrando che il consumo di cioccolato abbia effetti funzionali sul
migliorare l’umore e ridurre gli stati di stress, quindi è quasi una sorta di antidepressivo.
Guaranà
Il guaranà, Paullinia cupana, è una pianta rampicante della famiglia delle Sapindaceae nativa
dell’Amazzonia. I semi di guaranà contengono il doppio di caffeina rispetto al caffè. Il guaranà è
usato nei soft drinks, oltre che come ingrediente di tisane e come integratore alimentare.
Yerba mate
Yerba mate (Ilex paraguariensis) è una specie di agrifoglio nativo del sud America (Argentina).
Le foglie sono sempreverdi e la pianta produce piccole bacche rosse.
L’infusione delle foglie in acqua calda chiamata mate viene assunta per mezzo di un piccolo
strumento filtrante, “la bombilla”, costituita da una palla forata, generalmente d’argento,
immersa nel liquido da aspirare e collegata a un piccolo tubo di bambù o di argento. È uno
stimolante meno potente del caffè. Il profumo del mate è fortemente vegetale, erboso e
assomiglia al tè verde.
Il mate contiene le xantine teofillina e teobromina ad azione stimolante. L’infusione è ricca in K,
Mg e Mn. Il contenuto in caffeina varia tra 0.3% e 1.7% ss (rispetto al 2.5–4.5% del tè e al 1.5%
del caffè).
Noce di cola
La noce di Cola è un genere di piante che cresce nelle foreste tropicali africane, appartenente alla
famiglia delle Malvacee. È correlata al genere Theobroma. La noce di cola ha un sapore amaro
dovuto alla caffeina ed è masticata da molte popolazioni africane. Masticare le foglie di cola può
alleviare la fame. Originariamente, la cola è stata usata per preparare la Coca Cola, anche se oggi
queste bevande sono aromatizzate artificialmente. Esistono alcune eccezioni, come la Cricket
Cola, preparata con noci di cola e tè verde, o la American Premium Cola a base di noce di cola,
spezie e vaniglia. © Laila Pansera - 163
Energy drinks
Red Bull è forse il brand di energy drink più conosciuto nel mondo. Inizialmente è stato
commercializzato per combattere la fatica fisica e mentale.
In 250mL troviamo:
• 21.5g saccarosio
• 5.25g glucosio
• 50g inositolo
• 1g taurina
• 0.6g glucuronolattone
• 80mg caffeina la caffeina contenuta in una lattina è uguale a quella presente in una
tazza di caffè americano ed il doppio rispetto ad una Coca Cola.
Gli energy drinks sono soft drinks pubblicizzati come in grado di fornire energia. Generalmente
contengono una combinazione di metilxantine, vitamine del gruppo B ed erbe. Tra gli altri
ingredienti ritroviamo spesso estratti di guaranà, taurina, ginseng, maltodestrine, inostolo,
carnitina, creatina, glucuronolattone e ginko biloba.
Taurina
La taurina è un composto derivato della cisteina. La taurina
utilizzata nella Red Bull è di origine sintetica.
Nell’orgaismo, la taurina è coniugata mediante il gruppo
ammino-terminale con gli acidi biliari, in particolare con l’acido
colico. La taurina agisce come modulatore del SNC inducendo un effetto ansiolitico. Nonostante
l’utilizzo in molti energy drinks, la taurina non ha un effetto energizzante, ma può diminuire la
fatica muscolare.
Glucuronlattone
Il glucuronlattone prende parte alla formazione del glicogeno ed è un
componente strutturale del tessuto connettivo. Deriva dal glucosio e trova
spazio in vari integratori ergogenici (che si propongono di migliorare la performance atletica),
in quanto migliora la performaces atletiche e mentali, è un detossificante e stimola il sistema
immunitario.
Carnitina
È una molecola che trasporta gli acidi grassi nei mitocondri,
favorendone la β-ossidazione e la produzione di energia. È inoltre
coinvolta nel metabolismo degli amminoacidi ramificati, e ha un
ruolo antiossidante. © Laila Pansera - 164
Inositolo
L’inositolo contribuisce alla corretta trasmissione degli impulsi nervosi, quindi
riduce l’ansia e la depressione, e funge da antistress.
Un report americano è andato a verificare il contenuto di caffeina in una serie
di energy drinks. Il contenuto di caffeina può arrivare fino a 250mg per lattina; in più alcuni
energy d