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TYCHO BRAHE (1546-1601)

Biografia. Nato in Danimarca (ora Svezia), alta nobiltà danese; assistette a una eclissi solare: curiosità per osservazione corpi celesti; università di Copenhagen e Leipzig, studi in Germania (Wittenberg, centro di diffusione astronomia copernicana); interesse per alchimia e astronomia; perse in duello con un altro studente a Wittenberg una parte del setto nasale (costretto a portare una placca metallica sulla parte mancante). Ritorno in Danimarca: osservò una nuova stella nella costellazione di Cassiopea, tenne un corso di astronomia all’università di Copenhagen; serie di viaggi. 1576 ritorno in Danimarca: Federico II gli mette a disposizione un’isola per fondarvi un osservatorio: osservatorio di Uraniborg (castello di Urania, musa dell’astronomia), dotato dei migliori strumenti, costruiti e calibrati da Tycho. Istruì una serie di giovani astronomi all’osservazione sistematica, ripetuta e metodica.

Litigio con Cristiano IV re di Danimarca: abbandona l'osservatorio, la patria e si trasferisce a Praga, dove diventò matematico imperiale alla corte dell'imperatore Rodolfo II: Keplero suo assistente, incaricato di calcolare l'orbita di Marte sulla base delle osservazioni raccolte. Gli scritti. "La nuova stella mai vista in passato", "I fenomeni più recenti del mondo celeste", "Gli strumenti della astronomia restaurata", "Esercizi introduttivi all'astronomia restaurata". Le sue osservazioni furono pubblicate postume da Keplero: "Tabulae Rudolphinae". L'importanza di Tycho. Il più grande astronomo di osservazione a occhio nudo. Disegnò e costruì nuovi strumenti calibrandoli di persona e controllandone periodicamente la precisione; effettuava le stesse osservazioni con strumenti diversi. Importanza pratica osservativa: osservazione dei pianeti lungo tutta l'orbita.con rilevazioni sistematiche e catalogandole. Fu il primo a correggere i dati osservativi tenendo conto della rifrazione atmosferica della luce. Osservazioni sulla nova del 1572 e del 1577, osservazioni di comete: ritenne che i fenomeni erano sopralunari a motivo dell'assenza di parallasse (insostenibile dottrina aristotelica dell'immutabilità dei cieli, idem divisione tra regione celeste e terrestre; l'orbita delle comete, intersecando le diverse sfere celesti, dimostrava che non potevano esistere sfere materiali e contigue che trasportavano i pianeti). Rifiutò sia il sistema tolemaico che quello copernicano, non volle rinunciare alla fisica aristotelica: togliere la Terra dal centro significava rimettere tutto in discussione. Consapevole dell'importanza del sistema copernicano: spiega retrocessione pianeti, determinava ordine pianeti e loro distanze, teoria dei moti della Luna plausibile, usava solo epicicli minori. Combinazione dei sistemi aristotelico e

copernicano: Terra al centro dell'universo, preservando i principi ordinativi aristotelici, e fece ruotare la luna, il sole e le fisse intorno a essa; tuttavia, dispose le orbite dei pianeti intorno al Sole. Sistema ticonico accolto dai gesuiti: possibilità di conciliare innovazione scientifica e salvaguardia attendibilità Sacre Scritture.

Le tavole astronomiche (raccolte di dati da Medioevo a Seicento):

  1. Tabulae ALPHONSINAE: posizioni Sole, Luna, pianeti, stelle e date eclissi; ordinata da re Alfonso X (re di Castiglia e Leon), materiale già presente nelle Tavole di Toledo (1252, astronomi arabi ed ebrei), conformi a dottrina tolemaica, revisione aggiornata e migliorata delle tavole dell'Almagesto; importanza sia per storia astronomica che per scoperte geografiche (usate da Colombo); consultate da Copernico.
  2. Tabulae PRUTENICAE (prussiane): nuove tavole astronomiche basate sulla dottrina copernicana elaborate da Erasmus Reinhold (allievo Copernico) in onore

del duca diPrussia; sostituirono le Tabulae Alphonsinae nei paesi tedeschi.

3. Tabulae RUDOLPHINAE: pubblicate nel 1627 da Keplero, dati osservativi raccolti da Tychoe inquadrati nel proprio sistema eliocentrico a orbite ellittiche; sistema di logaritmisemplificava calcoli e li rendeva più accurati (margine di imprecisione: 10 secondi di grado),dedicate a Rodolfo II; usate da Keplero per prevedere un transito di Mercurio osservato daGassendi; contribuirono ad avvalorare tesi copernicane.

“La nuova stella mai vista in passato”: colloca la nova nella costellazione di Cassiopea(leggendaria regina etiope, donna seduta reclinata sul trono); esplose nella nostra galassia, piùluminosa di Venere, visibile anche di giorno, visibile a occhio nudo per due anni.

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Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/05 Storia della scienza e delle tecniche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilithiya di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della scienza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Lotti Brunello.