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E AGNETE

fisici e non più ideali (si credeva che le bussole fossero attratte al Nord dalla stella polare) ed è convinto che il campo

magnetico terrestre sia a sua volta generato da una calamita.

1601

 muore a Praga e lascia il suo posto all’allievo Johannes Kepler, che entra quindi in possesso delle carte del

Tÿcho Brahe

maestro, tra cui spiccano quelle relative ai movimenti di Marte.

1603

 A Roma viene fondata l’Accademia dei Lincei, cui aderirono tra gli altri Galileo Galilei e Giovanni Battista della Porta.

1609

 pubblica l’A

Dopo otto anni di incessanti osservazioni dei moti di Marte, Johannes Kepler N , con

STRONOMIA OVA

l’enunciazione delle prime due leggi. Intuisce l’ellitticità delle orbite, con il Sole in uno dei due fuochi. Determina la legge

delle aree (che sarà poi conosciuta come teorema di conservazione del momento angolare). Kepler accetta il sistema

ma attribuisce al Sole un’anima motrice che grazie ad interazioni magnetiche (la lettura di Gilbert fu illuminante

copernicano,

a tal proposito) trascina in movimento tutti gli altri pianeti. L’opera passa praticamente inosservata a causa della

pubblicazione (appena un anno più tardi) del S N di Galilei.

IDEREUS UNCIUS

 –

Sir Francis Bacon (1561 1626) pubblica il suo D M , in cui espone la sua idea di scienza:

EDALUS SIVE ECHANICUS

o La scienza non è nata solo per conoscere il mondo, ma per intervenire su di esso.

o La scienza è un sapere utile al bene della collettività.

Perché la natura sia al servizio dell’uomo, l’umanità non deve limitarsi

o a rispettare i suoi ordini; è possibile

formulare leggi che intervengano a modificare la natura.

dell’uomo.

o Le macchine migliorano la vita

o Con la scienza si creano macchine dispensatrici di morte, ma al tempo stesso si possono ottenere conoscenze per

prevenire i danni causati da queste ultime.

deve essere strumento per l’arricchimento di un singolo individuo o di una

o La scienza non singola nazione, ma

alla nobilitazione dell’intero genere umano.

mezzo volto

o Il sapere scientifico è un sapere pubblico; la segretezza diviene un disvalore nel mondo scientifico.

è indipendente dall’autorevolezza

o La verità del sapere di colui che la enuncia; dipende esclusivamente dal grado di

riproducibilità dell’esperimento e dalla verificabilità dei risultati.

o Viene stabilita una netta separazione tra il Libro di Dio (mondo trascendente) e il Libro della natura (immanente).

Viene stabilita l’impossibilità l’uomo è un essere limitato, sia fisicamente che mentalmente,

o di una scienza esatta:

e per questo incapace di comprendere ogni singolo dettaglia della natura che lo circonda.

e spetta all’uomo trovare un ordine era stabilito a

o Il mondo è un labirinto nel caos (mentre nella scolastica l’ordine

priori).

o Il linguaggio della scienza deve prescindere da artifici retorici, che limitano la diffusione delle idee e il pensiero, e

deve sviluppare una terminologia specifica per ogni ramo del sapere.

o La distinzione di Bacon fra formiche, ragni ed api:

 sono quegli uomini che, come l’insetto, accumulano sapere empirico tramite esperimenti ed

Formiche:

osservazioni sul mondo reale;

 quei teorici che “tessono” teorie ed esperimenti mentali, proprio come

Ragni: i ragni tessono le proprie tele;

 l’unione perfetta delle caratteristiche precedenti; quegli uomini che acquisiscono conoscenza mediante

Api:

l’elaborazione di osservazioni empiriche e teorie.

1610

 –

Galileo Galilei (1564 1632) si trasferisce da Padova a Firenze, alla corte dei Medici, come matematico et filosofo.

 Galileo Galilei rivolge per la prima volta il telescopio al cielo. La Luna viene finalmente osservata da vicino: Galilei

La natura frastagliata della zona d’ombra rivela

intravede montagne e valli su quello che si credeva essere un corpo perfetto.

la natura irregolare della superficie lunare, ponendosi come indizio della non correttezza dell’ipotesi aristotelica

dell’incorruttibilità. Nello stesso anno, Galilei nota ruotare attorno a Giove: sono quelli che chiamerà “pianeti

quattro corpi

medicei”, i satelliti di Giove, che pongono un terzo centro di rotazione nel cosmo oltre al Sole e alla Terra. Da ultimo,

l’osservazione della Via Lattea, che Galileo intuisce essere un insieme “quasi infinito” di stelle. Le osservazioni vengono

e metteranno in ombra l’opera di Kepler, suscitando grande interesse nella

pubblicate nel libretto del S N

IDEREUS UNCIUS

società.

 Nel Luglio 1610, Galileo Galilei punta il telescopio oltre Giove, verso Saturno, e con sua sorpresa si ritrova di fronte tre

corpi molto vicini: uno grande al centro e due più piccoli al lato. Scriverà in una lettera della natura tricorporea di Saturno e

(fino al 1616) perché Galileo possa finalmente distinguere l’anello planetario (studiato

dovranno passare ancora alcuni anni

poi in dettaglio da Huygens).

1613

 Le nuove osservazioni di Galileo Galilei hanno come obiettivo il Sole. Con un metodo ingegnoso, Galilei riesce ad ottenere

una “fotografia” della superficie solare: ciò che si credeva eterno ed incorruttibile, risulta butterato da macchie scure. Non

solo: le macchie, osservate a distanza di giorni, si spostano sulla superficie solare, dimostrando così che il Sole compie un

moto di rotazione attorno al proprio asse e non è immobile come creduto da Copernico.

1616

 della Santa Sede dichiara “sospesa” l’opera di Copernico: non si potrà esporre né sostenere la dottrina

Un D ECRETUM

copernicana fino all’eventuale revisione da parte di specialisti che possano determinare cosa sia in accordo e cosa no con le

Sacre Scritture.

 viene ammonito dalla Chiesa: non potrà in alcun modo sostenere e/o diffondere l’idea copernicana, pena

Galileo Galilei

l’arresto e il processo per eresia.

1619

 Johannes Kepler pubblica gli H M L Q , in cui riprende la sua teoria del Dio ordinatore,

ARMONICES UNDI IBRI UINQUE

introducendo la figura del musico. I pianeti sarebbero associati a particolari toni musicali e nel loro moto darebbero origine ad

perfettamente armonica. Dopo l’analisi approfondita dei vari rapporti armonici tra le varie sfere, Kepler

una composizione

giunge alla formulazione della terza legge, che mette in relazione il quadrato dei tempi di rivoluzione con il cubo del raggio

medio della loro orbita.

1623

 Sale al Soglio Pontificio Urbano VIII (Maffeo Vincenzo Barberini, amico di lunga data di Galilei), rinomato per la sua

grande cultura e per la sua apertura ad idee nuove. Galilei si sente rincuorato e riprende a lavorare al progetto che a Padova

non era riuscito ad iniziare, la sua opera completa e definitiva, che prese poi il nome di D .

IALOGO

 Galileo Galilei pubblica I S , in cui espone la sua teoria secondo cui la Natura (e la filosofia) sia un libro scritto

L AGGIATORE

in caratteri puramente matematici e geometrici: solo chi è dotato degli strumenti adatti (conoscenze matematiche,

geometriche e filosofiche) potrà essere in grado di penetrare i segreti della natura.

1632

 Galileo Galilei pubblica il D S S M : T C . Nel titolo

IALOGO OPRA I DUE MASSIMI ISTEMI DEL ONDO OLEMAICO E OPERNICANO

L’opera, scritta in Volgare per poter essere letta dl

viene già escluso il terzo sistema del mondo teorizzato da Tÿcho Brahe.

più vasto pubblico possibile, è strutturata sotto forma di dialogo, e ad ogni personaggio viene assegnato un ruolo:

 Salviati: fiorentino, amico di Galilei, si fa portavoce delle idee dello stesso Galilei, atteggiandosi a strenuo

difensore del sistema copernicano.

 Simplicio: un peripatetico fedele ai metodi di insegnamento della scolastica, fortemente avverso al

copernicanesimo e amante di Aristotele.

 Sagredo: un nobiluomo veneziano, istruito e di idee progressiste, si atteggia mediatore fra le parti e

rappresenta quel popolo curioso ma inesperto in materia.

o La prima fase del lavoro consiste nella distruzione del sistema aristotelico: viene definitivamente annullata la

distinzione fra fisica terrestre e fisica celeste.

o Enunciazione del principio di relatività: il moto della Terra (o di qualunque mezzo) è impercettibile a coloro che

sono solidali al sistema di riferimento (a tal proposito Galilei sfrutta l’esperimento mentale del gran naviglio).

o Il movimento e la quiete non hanno nulla a che vedere con la natura dei corpi.

o Il moto non necessita di un motore per perdurare: definizione del principio di inerzia, secondo cui un corpo messo

in movimento (in assenza di resistenza viscosa o materiale) tende a permanere nello stato di moto rettilineo uniforme

“piane” di cui parla Galilei, e sui cui avviene il moto rettilineo uniforme, sono in realtà

indefinitamente. Le superfici

intese come superfici circolari, i cui punti sono tutti egualmente distanti dal centro terrestre.

perché condurrebbe all’infinito

o Il moto rettilineo viene definito impossibile come moto naturale, e la natura non

conduce mai la dove non è possibile di arrivare. risultato di un’azione all’inizio dei

o Il moto circolare dei pianeti non è innato, ma spiegato come operata da Dio

tempi: i corpi vengono lanciati (tutti da una stessa posizione iniziale) da Dio lungo un piano inclinato in direzione

del Sole. Raggiunta una certa distanza il loro moto viene convertito in uno circolare che perdura all’infinito in

funzione del principio d’inerzia.

Nell’ultima giornata, Galilei

o fornisce la propria interpretazione e spiegazione delle maree: la sua convinzione è che i

mari varino il loro livello a causa della combinazione dei moti di rotazione e rivoluzione. Solo la Legge di

Gravitazione Universale di Newton permetterà un’accurata spiegazione del fenomeno..

1633

 viene accusato dalla Chiesa di non aver osservato l’ammonimento rivoltogli nel 1616. Il

Galileo Galilei D è una

IALOGO

L’opera viene inserita nell’I

chiara apologia del copernicanesimo, per quanto Galilei tenti di negarlo. L P

NDICE DEI IBRI ROIBITI

e lo scienziato viene costretto ad abiurare, con conseguente condanna agli arresti domiciliari a vita. Ma non sarà questo a

fermare Galilei: i suoi scritti successivi saranno stampati in Olanda e in Germania.

1637

 –

René Descartes (1596 1650) pubblica il suo D M , in cui in chiave autobiografica pone le

ISCOURS SUR LA ÉTHODE

fondamenta della sua filosofia:

 Descartes definisce Res Extensa quella sostanza spaziale, inconsapevole e meccanicamente determinata:

l’estensione è

Dettagli
A.A. 2014-2015
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/05 Storia della scienza e delle tecniche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorenzo.tecchioli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della scienza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Bucciantini Massimo.