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CONTAMINAZIONI CROCIATE E SVILUPPO MICROBICO NEGLI ALIMENTI
QUATERNARIE: Si verificano a livello domestico e della ristorazione → CONTAMINAZIONI CROCIATE.
Considerazioni:
- La qualità igienica condiziona la shelf-life e la sicurezza del prodotto.
- Le operazioni modificano aspetti chimico-fisici del prodotto rendendolo più sensibile ai microrganismi.
SVILUPPO MICROBICO NEGLI ALIMENTI
Le alimenti sono ecosistemi molto complessi, con caratteristiche chimico-fisiche tali da consentire la contaminazione, sopravvivenza e sviluppo di molti organismi. La colonizzazione dipende dalle condizioni ecologiche che si realizzano nell'alimento. Gli alimenti sono ecosistemi dinamici ed eterogenei, in cui i microrganismi sono distribuiti in maniera casuale. Le popolazioni microbiche di un alimento presentano un carattere dinamico che varia a seconda di interazioni microrganismo-ambiente, microrganismo-microrganismo e fattori ambientali.
Il controllo della crescita dei microrganismi è importante sia per limitare lo sviluppo dei microrganismi patogeni/alterativi.
si intensifica; Fase stazionaria Il numero di cellule che si divide è uguale alnumero di cellule che muoiono. La velocità dicrescita è uguale alla velocità di morte. Questafase può essere causata da diversi fattori comeesaurimento delle risorse, accumulo di sostanze dirifiuto o condizioni ambientali sfavorevoli; Fase di declino Il numero di cellule che muoiono è maggioredel numero di cellule che si dividono. La velocitàdiminuisce fino a raggiungere lo zero. Questa fasepuò essere causata da esaurimento delle risorse,accumulo di sostanze di rifiuto o condizioniambientali sfavorevoli.di sostanze nutritive; Fase stazionaria Il numero di cellule non aumenta nel tempo: ● o perché le cellule smettono di crescere e dividersi pur rimanendo metabolicamente attive, ● o perché viene raggiunto un equilibrio tra crescita e morte cellulare. Si ha: esaurimento nutrienti, limitazione di O2, accumulo sostanze di rifiuto, elevata densità cellulare. Le cellule in fase stazionaria subiscono cambiamenti sia morfologici che funzionali. Morfologicamente le cellule tendono ad essere di dimensioni minori rispetto alle stesse cellule in fase esponenziale. Funzionalmente la cellula in fase stazionaria è più resistente a vari tipi di stress quali un'alterata osmolarità, temperatura elevata, presenza di radicali liberi. Fase di morte Diminuzione del numero di cellule vive nel tempo. Spesso le cellule morte lisano. I batteri che sono andati incontro a lisi forniscono nutrimento alle cellule ancora vive e ci può essere addirittura un accenno di ripresa. In altricasi le cellule morte non lisano orimangono integre a lungo dopo la morte.STATO VNC: in seguito a brusche variazioni di temperatura o dopo un periodo prolungato difase stazionaria, le cellule possono entrare in uno stato di dormienza e perderetemporaneamente la capacità di crescere fino a nuovi stimoli -> cellule vitali ma noncoltivabili (viable but non-culturable).
FATTORI CHE INCIDONO SULLA CRESCITA DEI MICRORGANISMI NEGLI ALIMENTI
ALTERAZIONI DI ORIGINE MICROBICA
Def: qualsiasi cambiamento che rende un prodotto inaccettabile per il consumo umano.
Cause:
- insetti;
- fisiche;
- enzimatiche;
- chimiche;
- microbiche → attività simultanea di diversi microrganismi che dipende dalle caratteristiche del prodotto;
Dato che solo una parte dei microrganismi partecipa all'alterazione, essi vengono chiamati SSO → Specific Spoilage Organisms
Prodotti degradati e i conseguenti metaboliti sono:
- Proteine
- Carboidrati
- Lipidi
NH₃, ammine, putrescina, CO₂, lattato, acetato,
Acidi grassi, glicerolo, cadaverina, etc... etanolo, propanolo, etc... aldeidi, chetoni, etc... Possono dare:
- variazioni consistenza → date da degradazione delle proteine;
- variazioni di colore → per sviluppo microrganismi cromogeni o che producono metaboliti che si legano con composti nell'alimento;
- variazioni di odore → metaboliti gasogeni.
Acidificazione:
- deriva da fermentazione;
- Conserve in scatola → flat;
- tipica dei prodotti con tanti zuccheri;
- Tipica delle conserve vegetali ad opera dei latti Bacillus (sporigeni termofili).
Il contenitore non presenta bombaggio non essendoci gas, ma solo aumento acidità prodotto.
Prodotti carne con amidi:
- abbassamento del pH;
- colore giallastro;
- rammollimento;
- cattivo odore → Clostridium putrefaciens.
Fermentazione:
- Non è sempre indesiderato → alcolica → poco alterativa;
- fermentazione mosto da parte dei lattica.
- acido - mista → cattivoodore, pH 4-5;
- propionica → Propionibacterium, producono acido lattico;
- butirrica → batteri anaerobi sporigeni, in prodotti ricchi di zuccheri, bombaggio contenitore, prodotto acido, cattivoodore;
- innalzamento pH (circa 7);
- muffe → aerobico;
- formazione di metaboliti;
- batteri → anaerobici meno acidi del prodotto;
- succhi di frutta in ambiente aerobico/ vinianaerobico;
- carni con aggiunta di acidi organici.
- Si ossidano a contatto con ossigeno che aiutano la formazione di acidi grassi → cattivo odore;
- Altri producono lipossidasi che accelerano ossidazione acidi grassi insaturi → produzione aldeidi → rancidità ossidativa;
- Avviene quando lo sviluppo ha già dato alterazione;
- carni;
- pesce;
- idrolisi proteine e amminoacidi;
- superficiale, max 4 cm di profondità.
ricchi di proteine profondità conservati a produzione di metaboliti daT>refrigerazione amminoacidialterazione colore e odore cattivi odori e saporipH basico sporigeni aerobi → Bacillusprodotte ammine biogene asporigeni aerobi/5 processi: facoltativi → Escherichia edesulfidrazione Pseudomonascisteina + cisteina Anaerobica:desulfridasi+ H₂O → acidoparti interne dell'alimento piruvico + NH₃ + H₂Scontaminazioni didecarbossilazione: lavorazionearginina + H₂O → a carico di proteinesporigeni anaerobi → produzione di indolo: Clostridiumtriptofano + triptofanasi +H₂O → indolo + acidopiruvico + NH₃produzione di NH₃ :deamminazionereazione di Stickland dueamminoacidi, una donaelettroni → ossidato, l'altroaccettore → ridottoAmmuffimentosuperficiale Muffe:sviluppo di muffe Aspergillusmacchie bianche e lanose
Cladosporium→ seguite della Mucorsporificazione → colori diversi in base alla specie del fungo● odore caratteristico Colorazioni muffe: - rosse → Serratia anomale, batteri cromogeni marcescenses, micrococchialofili - blu → Pseudomonas aeruginosa - bianco latte → Acetobacter aceti Slime: Confluenza di colonie microbiche Pseudomonas fragi sulla superficie Bacillus subtilis Visibile con cariche > 10⁸ CONTROLLO DEI MICRORGANISMI DEGLI ALIMENTI SHELF-LIFE Varie definizioni: 1. Vita da scaffale 2. Art. 14 del Reg. CE 179/02: impone che non possano essere commercializzati alimenti dannosi per l'uomo o inadatti al consumo umano, intendendo quindi cibi contenenti prodotti chimici, microrganismi e loro derivati (tossine) 3. Norma UNI 10534 - dic. 1995: shelf-life è quel periodo di tempo che corrisponde ad una tollerabile diminuzione della qualità dell'alimento 4. UNIMI: shelf-life è (in determinate condizioni di- Controllo del tempo e della temperatura di conservazione
- Controllo dell'umidità
- Controllo dell'esposizione alla luce
- Controllo dello sviluppo microbico
rallentamento dello sviluppo delle cellule microbiche
CONSIDERAZIONI
Sterilità: assenza di cellule in forma vitale. Può essere:
- assoluta: distruzione di tutte le spore -> richiederebbe un tempo infinito
- commerciale: tempo necessario affinché il numero di spore attive si riduca di 12 cicli logaritmici rispetto a quelle originariamente presenti (1 spora ogni mille miliardi di scatole)
Sicurezza microbiologica: assenza di microrganismi causa di malattie alimentari (presenza entro i limiti stabiliti).
Stabilità microbiologica: assenza di alterazioni (entro la shelf-life) [N.B. le alterazioni possono avvenire anche per cause non microbiologiche]
Di conseguenza...
- un alimento sterile può non essere sicuro se presenti tossine termostabili
- un alimento sterile può non essere stabile
- può subire alterazioni non di origine microbica
- o da enzimi
Un alimento sicuro può non essere sterile se è stabile
QUINDI
Non
è necessaria la sterilità per avere sicurezza
Un alimento sterile può alterarsi (per altre cause)
ACQUAD.L. 2 febbraio 2001, n. 31: le acque trattate o non trattate, destinate a uso potabile; per la preparazione, di cibi e bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite