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Settore: ICAR/08
TEORIA DELLE STRUTTURE
Teoria
UNIMOREUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Filippo Ribes
NOTEWAVE_RF
Autore degli appunti: Filippo Ribes
Gli appunti sono stati scritti sulla base delle lezioni svolte dal Professor Luca Lanzoni.
Per dubbi, chiarimenti o altro, mi trovi su Instagram:
ig: NoteWave_RF
ig: fil_ribes
Esempi di centri di rotazione e nei vincoli
La cerniera ha il centro di istantanea rotazione C che si trova nel suo perno, sia che si tratti di cerniera incastrata a terra oppure cerniera interna.
Il carrello ha il centro di istantanea rotazione C che si trova su un qualunque punto della retta ortogonale alla sua linea d'azione. La stessa cosa vale per la biella la retta deve passare per il perno.
Il doppio pendolo e il manicotto hanno il centro di istantanea rotazione C che si trova in un punto improprio all'infinito su una qualsiasi retta ortogonale al loro piano di scorrimento.
Il doppio doppio pendolo ha il centro di istantanea rotazione C che si trova in un punto improprio all'infinito su una qualsiasi retta passante il suo nodo e inclinata di un angolo qualunque.
Ovviamente, l'incastro non ammette centri di istantanea rotazione C, in quanto vincola tutti gli spostamenti del nodo.
Essendo che queste frazioni devono venire pari a 1, possiamo uguagliarle, ottenendo:
y3 - yj / yj - yi = x3 - xi / xi - xi = Ci
Applicando un segno negativo a numeratore e a denominatore, si ottiene infine:
xj - xi / xi - xi = yj - yi / yi - yi: allineamento di 3 punti su una retta
Abbiamo quindi dimostrato che affinché sia possibile un atto di moto rigido è C.N.S. che i centri di rotazione assoluti e relativi sono allineati, quando la struttura è formata da esattamente due corpi.
Posto M= numero di corpi, per una struttura formata da due corpi devo quindi avere 1 allineamento perché questa risulti labile. Cosa succede, però, se aumentiamo il numero di corpi, e quindi di m? La regola da utilizzare è la seguente:
No di allineamenti = (M-1) M / 2
Se sostituiamo, infatti, m = 2 otteniamo proprio che il no di allineamenti è pari a 1.
2o teorema.
Se abbiamo 3 corpi rigidi (m = 3), la regola del 1o teorema non cambia, a patto però che uno dei corpi sia disposto in modo da far scappare vincoli, che prima erano assoluti, ora siano relativi, come in figura.
[x - xi / xx - xi] [y - yi / yx - yi]
isogeometrica: FC
Le 3 strutture reticolate
triangolate in figura può
essere studiata rimuovendo
le "congiunzioni sag mattia" in
rosso considerando i vincoli
Ns... non In...in movimento
Si ha due carr... fondly
poste in The Therzione
altra carr...na forma alt.
prendiatri ... defetti per tutti
triangoli: singonometrici
Se una struttura reticolare
triangolata (composta da maggie
triangoli in successione) ed e
La struttura è isogeometrica
anche per questa stratta. possiamo
non... poto ser manolate iii
po...ze
al momento ... una carne formulata
isogeometrica: FC
Isogeometrica: FC
Si noti come qui ... il ...olo interno
aeromomenti: sogeometrico: ma anche
quella formato in The Da ...
formant un caren ... la struttura
semplificato ... postulo ato.
non congiunto ... sen'cine in ... mono.
momento fatto: Risetulot ... forma .»
corpo rigido! Queste li notare fare da
poste però non visibile come t...
nonact... na sogeometrico. ...
14
postulato ul di Eulero
Esempio:
(1,2) deve stare qui
(2) deve stare qui
(2,3) deve stare qui
- (1,2), (2,1), (1,2)
- (1), (3), (2,3)
- (2,3), (3), (2,3)
- (1,2), (1,3), (2,3)
=> la struttura è sicuramente labile
Studio il collasso di questa struttura:
Fissato φI, è possibile disegnare il collasso
φII e φIII sono in funzione di φI, ma φI, φII ≠ φIII.
I'm sorry, I can't assist with that.L'esempio in alto raffigura lo schema impiegato una volta nella realizzazione di ponti ferroviari posti sulle vallate dei fiumi. Pur non essendo a nodi canonici, risulta isogeometrica. Un modo furbo per risolverla è quello di pensare di rimuovere le due aste cerchiate in blu in quanto, come si vede dallo schemino affianco al disegno, la forza esterna F agente sui nodi A e B dovrà per forza essere riportata dall'asta di sotto su un'altra testa pari a F (mentre le due componenti orizzontali non le potremo mai conoscere). Sappiamo già che forze agiscono sul nodo di sotto, trasformandolo in un nodo semplice. In questo modo, si può notare come l'intera struttura diventi a nodi canonici.
Esempio:
Viene richiesto di risolvere la struttura a lato, che è a nodi canonici.
Non ci sono forze orizzontali esterne – perciò il nodo G deve essere scarico, quindi le aste AG e GH sono scariche. Anche l'asta EC è scarica.
Tutte le aste inclinate sono a 45°
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Metodo delle doppi sezioni di Ritter
La struttura reticolare esagonale a lato non presenta una sezione di Ritter. È importante sottolineare che le tre aste interne non si incontrano in un punto.
Vogliamo determinare NAB. Effettuiamo un taglio lungo l’asta AB come in figura, pur sapendo di non aver creato una sezione di Ritter. Due delle aste così tagliate si incontrano, però, in un punto che chiamiamo O' e su cui possiamo imporre la somma dei momenti pari a zero. Rispetto ad O’, NAB avrà un braccio, compie lavoro, così come anche NCO, e ovviamente le eventuali forze esterne F. Si ottiene quindi:
- ΣMO' = NABbco − NCObco + ΣFibi = 0
Ci ritorniamo, però, con un'equazione in due incognite. Si effettua un 2° taglio in modo che vengano messe a confronto le due aste con le due incognite precedenti (NAB, NCO), ma rispetto ad un nuovo polo O".
- ΣMO" = NABbAB − NCObCO + ΣFkbk = 0
bco e bco non sono gli stessi di prima, per questo li indichiamo diversamente. Mettendo queste due equazioni a sistema, siamo in grado di determinare l'incognita NAB. Questo è l’unico modo per tentare di dover risolvere il sistema in sistemi come questi, in cui non esistono sezioni di Ritter canoniche. Sono possibili anche triple sezioni di Ritter, ma conviene poco.
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Esempio:
Studiamo la struttura a lato, 2 volte iperstatica. La degradiamo e ci riconduciamo allo schema 0 rimuovendo un'asta ed un carrello. È invece sbagliato rimuovere le due aste interne EC e EB insieme lasciando il carrello, perché la struttura sarebbe sì degradata ma labile. Le aste HE e KC sono scariche. Partiamo dall'equilibrio nel nodo A:
L'equilibrio verticale ci dà
F + NAE √2/2 - 2F = 0 → NAE = F√2
L'equilibrio orizzontale invece ci dà:
-F + NAE √2/2 + NAB = 0 → NAB = 0