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DIMOSTRAZIONI

INTRODUZIONE

TEOREMA DELLA PROIEZIONE

Data una base di vettori ortogonale Lk, voglio minimizzare ||x - xN||2 sapendo che

xN = k=0N-1Σ xk ⋅ Uk :

  1. i migliori coefficienti sono xk = (uk, x) / ||uk||2

inoltre, definito eN = x - xN, si deve avere eN ⟂ Uk.

Supponiamo di porre N=2. Voglio allora rappresentare x sul piano formato dai due vettori U0 e U1 tramite la sua proiezione.

Per l’ortogonalità analizziamo il prodotto scalare:

(un, eN) = (un, x - xN) = (un, x) - (un, xN) =

= (un, x) - (un, k=0N-1Σ xk Uk) = (un, x) - k=0N-1Σ xk (un, Uk) =

= (un, x) - xn ||uN||2 = (un, x) - (un, x) ||un||2 = 0

1) È evidente che l'errore sia ortogonale al piano e che il suo modulo sia proprio z - xn.

Supponiamo allora di avere un valore migliore rappresentato dalla seguente notazione:

z̅ = ∑k=1n xn u.

Pertanto

‖z - z̅‖2 = ‖(z - xn) - (z̅ - xn)‖2 =

= ‖(x - xn)‖2 - ‖(z̅ - zn)‖2 =

‖ez2 + ‖(z - zn)‖2 - 2 Re{ez, z̅ - xn}

‖z - z̅‖2 > ‖zn - xn2 se xn ≠ z̄

‖z - z̅‖2 = ‖zn - xn2 se xn = z̄

Cioè il caso migliore è che z̄ : xn, cioè se si scelgono i coefficienti come Xk.

2a. CONDIZIONI DI DIRICHLET

x(t) periodica di periodo T

  • -T/2T/2|x(t)| dt < ∞
  • numero finito di discontinuità di I specie in [-T/2 ; T/2]
  • numero finito di max/min in [-T/2 ; T/2]

Principio di Indeterminazione

Dato un segnale d'energia, il prodotto tra la sua durata efficace Δτ e la sua banda efficace Δfe è limitato inferiormente secondo

Δf Δτ ≥ 1/

L'unico segnale per cui vi è l'uguaglianza è il segnale Gaussiano

X(t) = 1/√2π e-t2/2

Convoluzione in Frequenza

Z(f) = ∫-∞+∞ x(τ) y(t-τ) dτ = x(t) * y(t)

Z(f) = X(f) Y(f)

Dalla definizione di antitrasformata

Z(f) = ∫-∞+∞ Z(t) e-j2πft dt = ∫∫-∞ x(τ) y(τ-t) e-j2πft dtdτ

   = ∫∫-∞ x(τ) y(t-τ) e-j2πf(t-τ) e-j2πfτ dtdτ

   = ∫ x(τ) e-j2πfτ dτ ∫ y(u) e-j2πfu du = X(f) Y(f)

CORRELAZIONE

PROPRIETÀ dell' AUTO-CORRELAZIONE

1)   Rxx(0) = Ex

    Rxx(0) = ∫−∞+∞ x*(t) x(t) dt   =   ∫−∞+∞ |xw(t)|2 dt   =   Ex

2)   Rxx(−τ) = Rxx*(τ)

    Rxx(−τ) = ∫−∞+∞ x*(t) x(t−τ) dt   =   [u = t − τ , t = u + τ]    = ∫−∞+∞ x*(u)⋅ x*(u+τ) du =     = (∫0 x*(u)⋅ x(u+τ) du)*   =   Rxx(τ)*

3)   |Rxx(τ)| ≤ Rxx(0) = Ex

    Rxx(τ) = ∫−∞ x(t)⋅ x(t+τ) dt   =    = ∫−∞ x(t)⋅ y(t) dt    in cui x(t), y(t) è un prodotto scalare ed in quanto tale soddisfa la seguente proprietà:    (|x, y|) ≤ ||x|| ⋅ ||y||    da cui    |∫−∞ x*(t)⋅ y(t) dt| ≤ √(Ex ⋅ Ex) = Ex = Rxx(0)

X(t) = 2x [xc(t) + jxs(t)] e-j2πf0t =

componente in fase componente in quadratura

MODULAZIONE IN AMPIEZZA

AM: Kammmcos(2πf0t) + A cos(2πf0t)

Data una portante xp ed un segnale mm da trasmettere

xp = A cos(2πf0t)

  • x = Kam(t) cos(2πf0t) PORTANTE SOPPRESSA
  • xc = (Ka + A) m(t) cos(2πf0t) PORTANTE INTERA
  • = Kamm(t) cos(2πf0t) + A mm cos(2πf0t)

MODULAZIONE IN FREQUENZA

Modulando in frequenza significa variare f :

f(t) = Kf m(t) = 1 / 2π dφt / dt

φ(t) = 2π ∫0t f(τ) dτ + φ(t0)

= 2π Kf0t m(τ) dτ + φ(t0)

quindi

x(t) = A cos (2πf0t + φ(t))

= A cos (2πf0t + 2π Kf0t m(τ) dτ + φ(t0))

Avendo un processo descritto da

Per la SSL:

1) Calcoliamo il valore atteso

poiché il valore atteso deve essere costante e A e B sono variabili invariabili

2) Calcoliamo l'autocorrelazione

Dove ricordiamo

Quindi devono essere soddisfatte:

Poiché lo spettro di un'onda PAM è

SX(f) = α2/T |GBE(f)|2 + σm2/T Σn≠0 |GBE(f)|2 e-j2πnFT

σm2 = mn2 - m2

mn =

Poiché σm2 è presente solo quando n0 = 0, andando a sostituire nella formula dello spettro si ha

SX(f) = α2/T |GBE(f)|2 + σm2/T Σn≠0 |GBE1(f)|2 e-j2πnFT

ma

Σn e-j2πnFT = Σn δ[f-n/T3] = 1/T Σn δ[f-n/Tf]

per cui

SX(f) = α2/T |GBE(f)|2 + 1/T2 Σn≠0 |GBE1(f)|2 Σn δ[f-n/T]

SX(f) = α2/T |GBE(f)|2 + mp2/T2 Σn≠0 |G( f/Tf )|2 δ[f-n/T]

11.4 SPETTRO DI DENSITÀ - SIMBOLI SCORRELATI con mp=0

Pseudo la formula appena ricavata sostituire con mp=0

SX(f) = α2/T |GBE(f)|2

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
26 pagine
3 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tawnyowl di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria dei segnali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Barbarossa Sergio.