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LA DEFINIZIONE NIETZSCHEANA DEL TERMINE NICHILISMO
Termine che nel suo senso generico, deriva dal latino nulla e che indica uno "Svanire" di quei
valori che si credevano assoluti e di conseguenza, un disorientamento dell'uomo, il quale si
ritrova adesso in un mondo privo di qualsiasi punto di stabilità a cui poter fare riferimento
(non esistono più verità e valori assoluti)
L'AMBIGUITà DEL NICHILISMO
Questa situazione di Nichilismo si manifesta nel pensiero di Nietzsche in una maniera
Ambigua,poichè all'interno del concetto proprio di Nichilismo viene proposta un'elaborata
articolazione.
Nietzsche Distingue tra
• NICHILISMO INCOMPLETO
• NICHILISMO COMPLETO
IL NICHIISMO INCOMPLETO
è quel tipo di Nichilismo in cui tutti i valori vengono distrutti, ma i nuovi che vi subentrano hanno la
medesima Funzione dei precedenti , resta quindi aperta una possibilità di "Fede".
Per Rovesciare il mondo dei valori cioè si deve ancora credere in qualcosa, in un ideale, si
ha ancora bisogno di Verità. Nietzsche esprime questo nichilismo incompleto in
diversi ambiti:
Politici ( nazionalsocialismo,chauvinismo, il socialismo e l'anarchismo )
Scientifico ( storicismo e positivismo )
Artistico ( naturalismo e esteticismo francese )
IL NICHILISMO COMPLETO
Rappresenta secondo questa divisione il nichilismo vero e proprio che al suo interno si delinea in
diversi atteggiamenti in base a come lo si considera, se è segno di Debolezza o di forza.
Nichilismo Passivo ( segno di Debolezza )
Il nichilismo Passivo indicato come un "Declino e regresso della potenza dello spirito", un
manifestazione subita come resa di fronte alla Scoperta della mancanza di senso della
Realtà.
Espresso come segno di debolezza può essere espresso attraverso due Modi
• Fuga dalla complessità della Vita
• Disorientamento che porta come conseguenza la scelta tra diversi valori che
possano portare una certa tranquillità ( rassicurazioni della storia del mito del
progresso,concetto di azione o ideale democratico ecc ecc oppure si pensa faccia
riferimento al platonismo o cristianesimo posizioni che porterebbero l'uomo a ricercare
l'uomo in un al di là tranquillizzante.)
Nichilismo Attivo ( segno di forza )
espressione della cresciuta "potenza dello spirito " che si esercita come "forza violenta di
distruzione" qui Nietzsche si rifà ad un atto di forza attuata contro i vecchi valori, che sono
tipica espressione dell'assoggettamento umano alle autorità stabilite ( intellettuale, religiosa, ecc
ecc ). Il nichilista attivo però, non ha ancora raggiunto la determinazione e la creatività
necessarie per porre i nuovi Valori probabilmente è questa il riferimento ad un nichilismo inteso
come stadio intermedio, che comunque è di fondamentale importanza poichè rappresenta la
distruzione espressa in Ecce Homo come fase preliminare per poi giungere ad un nuovo
senso che è possibile creare mediante un atto creativo e personale
Fase che verrà raggiunta quando questo Nichilismo si unirà al Nichilismo che Nietzsche
definisce "Estremo o Estatico" e Si sarà anch'esso Superato.
"Nichilismo estatico o Estremo"
E' quella forza di nichilismo attivo che va a distruggere ogni residua credenza in una
qualsiasi Verità di tipo Metafisico, o verità in Sé. In riferimento al fatto che il Nichilismo estremo
crei questa condizione piena di nuove possibilità ( esce allo scoperto ) viene chiamato
"ESTATICO"
Un nichilismo questo che raggiunge una propria Completezza quando costituendosi come
premessa per il superamento del nichilismo Stesso e per l'esercizio della Volontà Di potenza,
passa da un Momento Distruttivo o reattivo al Momento Costruttivo o creativo. Un momento che
termina con la piena presa di coscienza che il senso, non essendo ( ontologicamente dato ) deve
essere (Umanamente ) INVENTATO.
IL SIGNIFICATO DEL SUPERAMENTO NIETZSCHEANO DEL NICHILISMO
Quindi Porre l'uomo stesso come fonte di valori e di significati infatti per nietzsche vivere
senza metafisiche assolute non significa distruggere ogni senso ma caricare l'uomo della
responsabilità di porsi come Fonte, accettare il caos del mondo dopo la morte delle antiche
certezze e delle vecchie Fedi.
- Ultima Fase I TEMI DELL'ULTIMO NIETZSCHE
LA TRASFORMAZIONE DELLA MORALE E LE DUE MORALI DEI
SIGNORI E DEGLI SCHIAVI
Il secondo periodo della riflessione di Nietzsche,segnato dal distacco dal pensiero di Schopenauer
e dalla rottura dell'amicizia con Wagner, è caratterizzato dalla sempre maggiore importanza
assunta dalla CRITICA ALLA MORALE TRADIZIONALE. Qui compie un'indagine Genealogica
come è solito fare da Nietzsche e volto a scomporre l'oggetto dell'indagine nelle sue parti
elementari, al fine di trovarne la vera Natura e la sua posizione nella psicologia Umana.
Essa trova la più Completa espressione con la pubblicazione nel 1886 di
AL DI LA' DEL BENE E DEL MALE E nell'87 di GENEALOGIA DELLA MORALE.
Nietzsche infatti grazie alla Critica della metafisica implica un oltrepassamento della Morale
della tradizione e richieda alla filosofia, di porsi con risolutezza " al di là del bene e del Male".
Il filoso attraverso la trasformazione della Morale entra in contrasto con tutte le forme di sapere che
allontanano l'uomo dalla Vita, impedendogli quella "Fedeltà alla terra" che Zarathustra individua
come condizione per la Nascita Del SUPERUOMO.
Lo smascheramento dell'illusione che vi siano valori Umani e sempre validi è affidato al metodo
genealogico che ricostruendo La genesi ( l'origine ) Li riconduce ai bisogni Umani e concreti che li
hanno prodotti. ( AUTOSOPPRESSIONE DELLA MORALE ) Quindi in realtà Nietzsche non ha il
compito di confutare i Valori stessi ma di renderci consapevoli attraverso la propria
analisi,dell'origine concreta di una verità che viene erroneamente considerata assoluta.
Attraverso tale consapevolezza è possibile poi scoprirci Consapevole della nostra
Capacità di istituire Nuovi Valori tramite UN ATTO DI VOLONTA' ( VOLONTA' DI POTENZA )
LA GENESI SOCIALE DEI COMPORTAMENTI ETICI
I pretesi valori trascendenti della morale e la morale stessa,intesa come specifico modo di essere,
non sono altro chela proiezione di Determinate tendenze umane che Nietzsche attraverso la
signora delle scienze ( psicologia ) verranno svelate.
La stessa voce della coscienza è assoggettata in noi dalle autorità sociali dalle quali siamo
stati educati.
moralità intesa come "istinto del gregge nel singolo".
Nietzsche delinea proseguendo la sua analisi due tipi di Morali:
In un primo momento soprattutto nel mondo classico,la morale era l'espressione di
un'aristocrazia cavalleresca legata ai VALORI VITALI DELLA FORZA, DELLA
MORALE DEI
SALUTE,DELLA FIEREZZA,DELLA GIOIA che nietzsche identifica come
SIGNORI LA
Successivamente grazie all'arrivo del cristianesimo,in cui raggiungerà il suo apice, avremo
MORALE DEGLI SCHIAVI , che sgorga da un sentimento di debolezza e risentimento e
che risulta improntata ai valori ANTIVITALI ( DISINTERESSE,ABNEGAZIONE,SACRIFICIO DI
SE',Umiltà ecc ). Posto da nietzsche come l'atteggiamento di risentimento dei sacerdoti ( virtù di
spirito) nei confronti dei guerrieri ( virtù di corpo ) che ha creato un'invidia e l'elaborazione come
segno di rivalsa, di una tavola di valori antitetica a quella dei guerrieri ( rovesciamento dei valori )
LA CRITICA AL CRISTIANESIMO
Questo rappresenta il punto fondamentale che permetterà a Nietzsche successivamente di
Scagliarsi contro il Cristianesimo, ritenuto "una congiura contro la vita", imposta come una
religione frutto di risentimento dell'uomo debole verso la vita. Esso inibisce gli impulsi primari con
la nozione di "Peccato" producendo un uomo depresso malato in preda a continui sensi di colpa
che lo rendono vulnerabile allo spirito di vendetta che scaglia contro il prossimo, scagliandosi
anche con aggressività nei confronti della Vita. .
IL PASSAGGIO CHIAVE CHE SI OFFRE DOPO LA CRITICA CONTRO LA SOCIETA' e l'aspetto
negativo che Nietzsche trova in questa "Morale d'armento"cioè del gregge che rappresenta
l'omologazione, ma apre uno spettro positivo nel momento in cui va sia a delineare La volontà
di Potenza di cui è capace il superuomo, e la sua capacità creativa messa in atto per una
TRASVALUTAZIONE DEI VALORI. "
LA VOLONTA' DI POTENZA - (Espressa in Della Vittoria su Se stessi )
La volontà di Potenza è l'assunzione su di Sé di una propria responsabiità che vede l'Uomo
come creatore di nuovi Valori, di un intero Mondo adesso caratterizzato dalla libera Espressione
di poterlo riempire di cose belle. Volontà che coincide con un atteggiamento per cui la
conoscenza ci permette di creare cioè attraverso una libera istituzione di significati che
rendono possibile pensare al Divenire senza timore, nella consapevolezza affermata da
Zarathustra che " conoscere è gioia per chi ha una volontà Leonina"
• VOLONTA' DI POTENZA come forza "VITALE"
• VOLONTA' DI POTENZA come forza "CREATIVA " (USO ARTISTICO)
• VOLONTA DI POTENZA intesa come Sopraffazione e Dominio
VOLONTA' DI POTENZA come forza "VITALE"
La volontà di potenza si identifica con la vita stessa, intesa come forza espansiva e
autosuperantesi che viene mossa da motivi che non abbracciano una ricerca del piacere o impulsi
di tipo autoconservativi ma esclusivamente da un autoaffermazione. ( differenza con
Shopenauer ) Espressa da Nietzsche come INTIMA ESSENZA D'ESSERE e che proprio per
l'essenza tipica dell'oltreuomo che tende ad oltrepassare se stesso trova proprio in questa figura la
sua incarnazione ed espressione, più alta. VITA COME AUTOPOTENZIAMENTO,
AUTOCREAZIONE ESPRESSA IN UNA LIBERA PRODUZIONE DI Sé, ALDILA' DI OGNI
LIMITE IMPOSTO DA PIANI PRESTABILITI.
IL modello a cui fa riferimento la volontà di Potenza, è invece dato dall'Arte.
VOLONTA' DI POTENZA come forza CREATIVA ( USO ARTISTICO )
Nella Genealogia della Morale, L'arte e la sua menzogna rispetto alla religione, metafisica,
morale,scienza appare giustificata poichè viene santificata del resto il mentire e la volontà di
mascherarsi sono già i caratteri positivi dell'arte.
Per tale ragione, l'oltreuomo può darsi solo dell'artista nel svolgere il suo compito di
attuarsi nel mondo come volontà di pote