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Impero inca. A differenza degli aztechi che avevano governato attraverso popoli assoggettati, gli
inca avevano un’amministrazione centralizzata attorno alla capitale Cuzco con posti militari
disseminati tra le strade. Simile al sistema organizzativo romano, ma senza scrittura e mezzi veloci
più degli uomini. Dal Messico arrivò anche qui il vaiolo attorno il 1524. Morì imperatore ed erede,
così scoppiò una guerra civile tra le fazioni di due fratellastri. In quel momento arrivarono gli
spagnoli, guidati da Pizarro e fratelli. Fecero prigioniero uno dei due fratellastri tenendolo in
ostaggio fin quando i suoi seguaci non consegnarono tutto l’oro e l’argento di Cuzco e assassinarono
il fratellastro. Poi giustiziarono anche lui. Gli inca credevano che il proprio imperatore fosse “figlio
del sole”. Le morti dei vari capi uccisero l’impero.
Armi e tattiche spagnole furono le stesse impiegate in messico. L’arma principale fu il cavallo, molto
più veloce dei messaggeri inca a cui si affidavano per conoscere la posizione dei nemici. Contro la
tattica spagnola gli Inca erano ancora più impreparati degli Aztechi, come armi avevano solo mazze
o asce, giavellotti e fionde. Provarono sì ad emulare le tattiche spagnole, ma ebbero troppo poco
tempo per assimilarle.
Gli spagnoli e gli europei successivi che sbarcarono non riuscirono a conquistare il resto del
continente. Come gli araucani, che dopo un primo scontro con gli spagnoli si rifugiarono in ritirata
e nel corso di quattro anni affinano le loro tecniche per vendicarsi. Dopo alcune vittorie altri indiani
si unirono agli araucani. Riuscirono a rubare cavalli agli spagnoli e divennero esperti nel cavalcarli,
rubarono anche armature e armi.
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Tattica: nel numero di guerrieri, formavano squadre che combattevano a turno, finchè gli spagnoli
non erano troppo stanchi per combattere. Molti soldati spagnoli in cile erano uomini esiliati dal
perù. Spinti dalla fame alcuni cedevano armi o passavano dalla parte degli indiani.
Gli spagnoli razziavano gli araucani che così dovettero ripiegare a vivere in montagna.
Infine nel 1649, la spagna firmò un trattato in cui riconosceva l’indipendenza degli araucani. Pian
piano nei secoli si indebolirono, per via del fatto che il numero di bianchi e meticci aumentava,
inoltre a fine 700 arrivo il vaiolo. In ogni caso la loro indipendenza continuò fino nella seconda
metà del 1800.
4. Argentina e Nord America
Argentina. 1536, Pedro de Mendoza approdò su Rio de la Plata fondando la colonia di Buenos
Aires. I querandi li accolsero amichevolmente, ma quando le pretese aumentarono cacciarono gli
spagnoli.
Seconda spedizione: Juan de Garay 1580 Rio de la Plata. Le terre erano state invase da cavalli
selvaggi. Gli indiani delle pampas impararono a catturarli, per cavalcarli, cibarsene o venderne agli
spagnoli in Cile. 1700, gli araucani migrarono verso le montagne e si unirono agli indiani delle
pampas, trasmettendogli anche le loro competenze in guerra.
I rapporti con i bianchi di buenos aires erano ostili.
Nord America. Gli europei si insediarono lungo la costa atlantica e il golfo del Messico tra 1500 e
1600. Le distese rimasero indiane fino a 1800. Il governo della Nuova Spagna proibiva la vendita
dei cavalli agli indiani, ma tra quelli selvaggi, rubati, o scambiati riuscirono a procurarsene.. Alcuni
indiani restarono agricoltori, ma altri divennero guerrieri a cavallo dediti alla caccia. Il nuovo stile
di vita attirava indiani di altre zone. La ricchezza si basava sulla quantità di cavalli che possedeva
un clan, e sulla capacità di procurarne. Le guerre intertribali divennero endemiche tra gli indiani
delle pianure. Inoltre si dedicarono ai commerci per ottenere armi e cavalli, in modo da sconfiggere
altri indiani e ottenere nuovi beni commerciabili. Commercio e guerra erano in simbiosi.
Il cavallo fu inoltre il fattore determinante della lunga resistenza indiana alle violazioni
europee: si tenevano a distanza, erano abilissimi nel tirar frecce cavalcando sul lato del cavallo,
oltretutto un indiano in un minuto tirava venti frecce, lo stesso tempo che un europeo impiegava a
caricare le armi. Le pistole da sella, poi, avevano una pallottola ciascuna. Uno strumento di
espansione europea nel nuovo mondo era un fattore nell’ostacolare l’ulteriore espansione della
medesima nazione.
5. Malattie e demografia
Anche Argentina e Nord America erano vulnerabili alle malattie come gli Messico e Perù, però il problema si
manifestò più lentamente perché erano popoli nomadi assai dispersi e ciò conteneva il numero di vittime. Le
malattie trasformarono la composizione etnica del nord e sud america.
Il vaiolo. (Peste?)
New England, regione densamente popolata da indiani e ambita dai coloni inglesi. Questi, a
differenza degli spagnoli, volevano la terra e non il lavoro degli indiani. Non si può immaginare che
la malattia colpisse solo gli indiani, anche gli europei non erano del tutto immuni. I popoli
mediorientali africani e asiatici avevano da tempo sviluppato metodi per ridurre &nb