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Anche secondo de Lapogue il bianco stava affrontando la battaglia per la sopravvivenza ma egli includeva anche gli ebrei nei
nemici. Secondo lui il nemico razziale andava eliminato così come la degenerazione fisica: aveva integrato darwinismo e
razzismo.
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V. L’Inghilterra da il suo contributo
Knox fu il Gobineau inglese. Nel suo pensiero i sassoni era l’ideale razziale ma gli mancava l’astrazione che avevano invece gli
slavi: i greci le avevano sintetizzate entrambe (quindi favorevole alla mescolanza di razze). Neri ed ebrei erano brutti.
Il razzismo inglese si concentrò maggiormente sui neri a causa dell’Impero.
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Darwin non era razzista ma i concetti di “selezione naturale” e “survival of the fittest” furono accolti dai razzisti che
semplificarono Darwin.
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Galton fu fondatore dell’eugenetica (studio dei metodi volti al perfezionamento della specie umana attraverso selezioni artificiali
operate tramite la promozione dei caratteri fisici e mentali ritenuti positivi).
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VI. La scienza della razza
La corrente principale del razzismo fu la “biologia razziale sociale” che fondeva antropologia, eugenetica e pensiero sociale
collegate con il darwinismo.
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Lombroso fondò l’antropologia criminale e una psicologia che usava le caratteristiche fisiche come indizi di condizioni mentali (i
criminali abituali mostravano esteriormente i segni della degenerazione). Nonostante non fosse razzista i nazisti hanno utilizzato
la psicologia lombrosiana per la loro eugentica.
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Nordau fu il diffusore del concetto di “degenerazione”
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VII. Il mistero della razza
Accentuava l’animo irrazionale del razzismo con le presunte radici mitologiche della razza identificate con il passato nazionale.
Cominciarono a circolare teorie secondo cui ogni razza ha il suo paesaggio: gli ariani nelle foreste, gli ebrei nel deserto: simbolo
della loro aridità interiore.
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Il circolo wagneriano diventò punto di riferimento per la destra tedesca. Gli ebrei erano tutto ciò che si opponeva al bello. Le
opere di Wagner sono pregne di cristianesimo slegato dalle radici ebraiche. Nel Parsifal per esempio il Sacro Graal è affidata a
cavalieri teutonici: fondeva la mitologia della razza con il cristianesimo. Il circolo wagneriano organizzava dei festival mirati ad
iniziare i tedeschi al sogno ariano.
Chamberlain fornì al gruppo una giustificazione filosofica: trasformò Cristo in profeta ariano. Il razzismo tedesco si rifaceva a
Lutero e il vero nemico era l’ebreo.
Weininger in Sesso e carattere mette in luce il suo antiebraismo: era un giovane ebreo che si suicidò dopo la pubblicazione.
Secondo questo saggio il maschio rappresentava l’eroismo e la donna l’indecisione. Il maschio ariano si rifaceva ai modelli greci.
L’ebreo era privo di qualsiasi fede: materialista ed anarchico.
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VIII. Gli ebrei: mito e contromito
L’omicidio rituale (calunnia del sangue) era uno dei miti che parlava dell’uccisione di bambini durante la Pasqua ebraica.
Altro miti erano la cospirazione ebraica contro il mondo e la leggenda dell’ebreo errante.
Aasvero negò rifugio a Cristo sulla via della croce e fu condannato ad una vita errabonda senza dimora.
Si cominciarono a produrre documenti come i Protocolli dei saggi anziani di Sion perché la destra tedesca aveva bisogno di ‘prove’
contro Dreyfus (ebreo accusato di spionaggio a favore dell'Impero Tedesco (Zola, J’accuse sosteneva che si condannava il simbolo,
l’astrazione) e la polizia zarista aveva bisogno di giustificare la sua politica antiebraica. Alle accuse di cospirazione contribuì la
creazione dell’Alliance israélite universelle (che aveva scopo di aiutare le minoranze ebraiche ma che venne accusata di complotto
internazionale).
Si tennerò congressi antisemiti internazionali da cui nacque l’Alliance anti-juve universelle.
Nonostante questi movimenti gli ebrei assimilati si ritenevano al sicuro.
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IX. Cristianesimo infetto !
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Gli stereotipi razzisti era accettati da molte chiese, anche se il battesimo avrebbe dovuto redimere neri ed ebrei. Si diffuse
un’avversione verso il Vecchio Testamento giudicato come totalmente ebraico. Si diffuse una nuova esegesi biblica sulla scia di
Hegel con molte Vite di Gesù che escludono gli ebrei dal scaramento.
La crisi economica di fine secolo si servì degli ebrei come capro espiatorio.
Il Talmun-Jude di Rohling fu un tentativo di dimostrare l’immoralità degli ebrei tramite citazioni dal Talmund; sosteneva che
fosse pieno di esortazioni alla frode e odio verso i cristinai. Il Talmund divenne simbolo della religione perversa degli ebrei. Gli
ebrei erano quindi coloro che avevano commesso il deicidio.
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Lueger, sindaco di Vienna dal 1897 costituì il primo regime basato su antisemitismo e fede cattolica. Identificava gli ebrei con
l’ateismo ed il liberalismo ed il capitalismo finanziario.
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Anche in Francia si svilupparono movimenti razzisti (Action francaise voleva riportare la Francia all’ancie régime). I partiti di
destra conservatori però erano meno razzisti.
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X. La nascita del Nazionalsocialismo
Alla fine del diciannovesimo secolo la Francia sembrava il paese dove il razzismo sarebbe scoppiato. La corrente principale tentò
di collegare il nazionalismo con la riforma sociale. Il Nazionalsocialismo non accettava il capitalismo ma non condannava
nemmeno la proprietà privata. Il nemico principale era il capitalismo finanziario rappresentato dagli ebrei che andavano
eliminati dalla vita nazionale: la figura dell’ebreo capitalista venne così consolidata.
Anche parte dell’esperienza comunitaria (Proudhon) scorgeva negli ebrei il nemico. Il socialismo di Proudhon non aveva nulla in
comune con quello di Marx (facevano perno sulla nazione). Lo stesso Marx sostenne che gli ebrei erano simbolo del capitalismo
ma la sua concezione era all’opposto di qualsiasi razzismo: favorevole alla completa abolizione di conflitti con gli uomini: nella
società comunista l’ebreo-capitalista-finanziario si sarebbe umanizzato.
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Drumont sosteneva che la questione ebraica fosse la chiave di volta della storia francese ed invocò la rivolta contro gli ebrei. I
nazionalsocialisti aspiravano ad una democrazia popolare con una forte leadership.
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Una delle prime politiche violente contro gli ebrei fu con il moviemento razzista che elesse a sindaco di Algeri Régis che fomentò
una settimana di pogrom in cui vennero uccisi molti ebrei.
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Nel 1904 fu fondato in Boemia il Partito dei lavoratori tedeschi che patrocinava la libreazione del Volk. Düring nella sua
Questione ebraica incolpa gli ebrei di qualsiasi peccato, ma non riuscì a spezzare l’isolamento politico dovuto alla città: fu in
campagna che il razzismo penetrò maggiormente: la Lega contadina dell’Assia guidata da Otto Böckel fu la prima penetrazione
del nazionalsocialismo razzista. Tentarono di eliminare gli ebrei dal commercio. Il movimento però sfumò in un gruppo di
pressione agrario. Serviva la catastrofe della prima guerra per consentire al nazionalsocialismo di sfondare. Nel 1914 il razzismo
sembrava confinato nelle colonie.
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XI. Guerra e rivoluzione
La guerra favorì cameratismo, eroismo e accentuò la mistica nazionale ed il nazionalismo. Il combattimento venne esaltato come
esperienza positiva, così come la morte in battaglia. Le coscienze vennero brutalizzate.
In Germania il razzismo fu aggravato anche dall’occupazione Francese attuata con marocchini: ai timori razziali si sommarono
quelli sessuali. Gli ebrei furono accusati di combattere una guerra “negro-ebraica” contro i tedeschi.
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Le rivoluzioni successive alla guerra furono imputate al bolscevismo ebraico. Al contempo perdurava la vecchia immagine di
capitalisti finanziari. Presto si presentò il timore di una cospirazione ebraico-bolscevica che voleva impadronirsi dell’Europa
(vennero rispolverati anche i Protoccoli dei saggi di Sion).
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Nelle regioni orientali gli ebrei erano indispensabili economicamente, poi dopo la guerra con la formazioni di larghe classi medie
il loro ruolo divenne inutile.
I pogrom in Polonia del 1918 fuorono trai più spietati. Nel 1920 durante l’avanzata del’Armata Rossa nelle truppe polacche fu
impedito agli ebrei di combattere e vennero internati in campi.
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Nel 1919 venne fondata in Germania la Lega volkisch che cominciò a praticare violenza su larga scala. Effettuarono vari putsch
(quello di Kapp nel ’20). Il governo resistette grazie alla fedeltà dell’esercito, ma esso era stato contagiato dall’antisemitismo così
come i grandi proprietari terrieri !
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Sinistra radicale: i partiti comunisti fondati prima della guerra erano assertori della completa assimilazione degli ebrei. Kautsky
aveva però aggiornato l’opinione marxiana riguardo gli ebrei come feticisti della merce e cominciò a penetrare nel comunismo
tedesco.
Anche la politica sovietica (con la vittoria di Stalin su Trotskij) stava tornando all’antisemitismo: ma questo non era razzismo:
l’obiettivo era la “scomparsa del giudaismo” grazie al quale ogni ebreo sarebbe stato membro integrante del proletariato.
Questa penetarzione dell’antisemitismo a sinistra fu il fattore di maggiore isolamento degli ebrei.
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XII. Dalla teoria alla pratica
In Spagna il razzismo non penetrò e nemmeno in Francia dove il razzismo divenne una moda letteraria senza trovare sfogo nella
politica. Per molti scrittori il razzismo divenne la conseguenza alla loro aspirazione di diventare superuomini nietzschiani.
(Céline in Viaggio al termine della notte fa appello al massacro degli ebrei.
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In Europa orientale solo la Polonia effettuò una politica razzista.
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In Italia nel 1938 furono promulgate le leggi razziali che vietavano i matrimoni misti ma Mussolini volle che questa legge fosse
inoperante per gli ebrei che avevano partecipato alla I guerra al motto di “perseguitare, non discriminare”. Queste leggi avevano
lo scopo di dare nuovo dinamismo al fascismo e di fare un gesto di amicizia nei confronti di Hitler. Mussolini utilizzò quindi gli
ebrei come pedine del suo gioco politico (in Italia non c’era tradizione antisemita). La guerra abissina favorì il razzismo italiano
ma nei confronti dei neri.
Evola era un grande teorico della razza italiana, che dovette praticamente inventare trasferendo le qualità ariane ad una mitica
razza mediterranea.
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Il razzismo divenne politica ufficiale del governo tedesco nel 1933 quando Hitler divenne cancelliere (con una coalizione
contenente il PPT conservatore). Ma dopo meno di un anno i conservatori non facevano più parte del governo.
Durante le prime fasi della politica ant