Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
12.IL CUORE E LA GENERAZIONE
Il cuore e la generazione
Coloro che studiavano medicina nel 500 si rifacevano all’organismo umano che risaliva a Galeno.
Fegato, cuore e cervello apparivano a Galeno una triade, fonte e regolatrice della vita. Se si
esamina un animale dissanguato le arterie del ventricolo sinistro risultano vuote: su questa base le
arterie erano state interpretate come portatrici di aria. Galeno rifiuta questa tesi. Distingue 2
sistemi circolatori:
• il 1° esercita nell'organismo una funzione di nutrimento, formato dalle vene e dalla parte
destra del cuore. In esso il sangue è prodotto dal fegato che trasforma in sangue venoso
gli alimenti provenienti dallo stomaco.
• Il 2° è costituito dalle arterie e dalla parte sinistra del cuore con il compito di trasmettere a
tutte le parti del corpo lo spirito vitale operante nel cuore.
25
Una parte del sangue arterioso passa nel ventricolo sinistro mescolandosi con l'aria proveniente
dai polmoni che raffreddano il cuore ed espellono col la respirazione le impurità del sangue.
Nel ventricolo sinistro giunge aria dai polmoni, il sangue si arricchisce degli spiriti vitali e si
trasforma in sangue arterioso. Funzione centrale del cuore: la diastole, attrazione del sangue
all'interno del cuore, e non la sua espulsione. Harvey critica la dottrina galenica. Egli si era
addottorato in medicina a Padova nel 1602 diventando professore di anatomia e chirurgia. Godette
dell’amicizia di Re Carlo I. La dottrina harveyana della circolazione del sangue divenne il punto di
partenza della nuova biologia meccanicistica e si presentò come un vero e proprio rovesciamento
della fisiologia galenica.
Alcune nozioni di base:
• La quantità di sangue espulsa dal cuore in un’ora supera il peso di un uomo;
• Il setto ventricolare ha una struttura più dura e compatta di quella di molti altri tessuti;
• I due ventricoli si dilatano e si contraggono nello stesso tempo;
• Gli animali privi di polmoni sono sprovvisti del ventricolo destro;
• Se si apre anche una piccola arteria tutto il corpo si dissangua completamente in circa
mezz’ora.
I dati sperimentali e i problemi vengono riformulati da Harvey sulla base di un nuovo modello:
• il sangue circola continuamente e ininterrottamente nel corpo;
• la funzione del cuore è la sistole (contrarsi e indurirsi quando il sangue viene spinto fuori
dal cuore);
• le arterie non battono in virtù di un dilatarsi delle loro pareti, ma a causa della pressione del
liquido in esse spinto dal cuore;
• le valvole delle vene servono a impedire che il sangue venoso rifluisca dal centro
all'estremità;
• il sangue caldo e ricco che proviene dal cuore si esaurisce e si raffredda alla periferia del
corpo.
• Passando dalle ultime ramificazioni delle arterie agli ultimi capi delle vene esso ritorna
perennemente al cuore come fonte di vita;
• Le arterie di un braccio sono situate in profondità, le vene sono più vicine alla superficie;
• Una legatura molto stretta al di sopra del gomito impedisce al sangue arterioso di giungere
alla mano;
• Una legatura moderatamente stretta impedisce al sangue venoso di rifluire verso il cuore.
Il problema che ossessionava la sua mente era quello dello scopo della circolazione. La
compattezza del cosmo era assicurata dal moto circolare dei corpi celesti. Questo stesso principio
guidava Harvey nella sua considerazione del moto circolare del sangue. Il sangue, per Harvey, era
l’ingrediente primario dell’anima. Galeno aveva paragonato il cuore a uno stoppino, il sangue
all’olio che lo imbeve e i polmoni a uno strumento per ventilarlo e aveva pensato che il sangue
lasciasse un residuo fumoso. In questo modello le arterie si dilatano per opera di una facoltà vitale.
Ad Harvey il cuore appare una pompa, le vene e le arterie come tubi nei quali scorre un liquido, il
sangue come il liquido in pressione e movimento, le valvole delle vene come valvole meccaniche.
Harvey è contro la dottrina degli spiriti: gli spiriti non sono ne forze occulte, ne potenze. Sono
aspetti o qualità del sangue. Il processo di ossigenazione del sangue nei polmoni fu solo intravisto
da Harvey; l’esistenza dei capillari attraverso i quali il sangue passa dalle arterie alle vene venne
da lui solo ipotizzata. Per vedere i vasi capillari occorrerà invece il microscopio e sarà Malpighi a
osservare al microscopio, nel 1691, il fluire del sangue nei capillari dei polmoni di una rana.
Ovisti e animalculisti
Sono uova per Harvey sia quelle delle galline e animali ovipari, sia il bozzolo della farfalla, sia il
sacco amniotico dei mammiferi. Gli esperimento di Redi sulla generazione degli insetti dettero un
contributo all’eliminazione dell’antica teoria della generazione spontanea secondo cui alcuni insetti
e piccoli animali traevano vita dalla putrefazione di sostanze organiche. Fece un esperimento:
26
utilizzò otto recipienti contenenti varie specie di carni, ne sigillò quattro e ne lasciò quattro all’aria
aperta. Solo negli ultimi sui quali si erano posate le mosche si presentarono larve che si
svilupparono poi in mosche. Si disse subito che il mancato contatto con l’aria era la causa
dell’assenza di forme di vita. Redi così ripetè l’esperimento chiudendo i quattro recipienti con garze
che rendevano la carne inaccessibile alle mosche.
Preformismo
In tutti i mammiferi l’embrione si sviluppa entro il corpo materno e viene nutrito attraverso la
placenta: questi sono vivipari. Gli uccelli, i serpenti, i pesci, che depongono le uova sono ovipari.
L’idea che anche gli animali vivipari si riproducessero mediante uova invisibili si fece strada dopo
la metà del 600. Redi aveva mostrato che anche gli insetti nascono da uova. Dagli inizi del 1670 la
tesi ovista venne accettata anche se l’uovo dei mammiferi rimase invisibile fino al 1800. L’uovo
deve esistere. La scoperta degli spermatozoi venne comunicata da Leeuwenhoek: essi avevano
la loro origine nei testicoli e a loro andava attribuita la generazione. L’animalculismo si
contrapponeva quindi all’ovismo: gli animalculi e non l’uovo contengono l’embrione dell’individuo
adulto. All’inizio del 700 l’animalculismo appare una teoria perdente. Ma sia i sostenitori dell’uovo
sia quelli degli animalculi pensavano che l’uovo contenesse in miniatura un individuo della stessa
specie. Il singolo organismo non è potenzialmente presente nell’uovo o nel seme, è attualmente
presente nell’uovo o nel seme. Nell’uno o nell’altro è contenuto un modello su scala ridotta
dell’individuo che deve nascere. 13.TEMPI DELLA NATURA
La scoperta del tempo
Il problema della formazione del mondo resta fuor dalla scienza e viene confinata nell’ambito della
fantascienza. Nelle pagine degli indagatori dei fossili, dei costruttori di storie della terra e del
cosmo si riaffacciano di continuo grandi questioni: i rapporti con il testo biblico e con la teologia, i
temi della creazione e dell'apocalisse, l’atteggiamento da assumere verso la tradizione lucreziana
e materialistica, l’alternativa tra una visione antropomorfica e una naturalistica del mondo.
Pietre strane
Oggetti che noi chiamiamo fossili vengono visti come oggetti naturali più strani rispetto alle altre
pietre e agli oggetti esistenti in natura. Vengono considerati anche documenti del passato. Nel
primo caso vengono solo osservati, nel secondo caso vengono osservati e letti. Così la natura non
si contrappone più, come il regno dell'immutabile, alla storia, regno del divenire e del mutamento:
la natura stessa ha una storia e le conchiglie ne sono alcuni documenti. Per azione del calore
solare, secondo Aristotele, i metalli e gli altri fossili sono formati da un’esalazione che sale
all’interno della Terra. Aristotele aveva rappresentato il corpo della terra come solcata da fenditure,
spaccature e cavità interne. All’interno della terra circolavano venti, mossi dall’azione solare e che
erano all’origine dei sommovimenti terrestri.
Come vengono prodotti gli oggetti naturali?
Hooke ritiene che la scienza debba indagare sul come, sul quando e sulle circostanze nelle quali
quei corpi sono stati collocati nei luoghi che li contengono. Affronta anche il problema dei fossili:
rifiuta la tesi che fa risalire i fossili all'azione del diluvio. La terra e le sue forme di vita hanno una
storia.
Una serie di cause fisiche e poteri naturali hanno alterato la terra e la vita dall'epoca della
creazione. La terra all'inizio consisteva in sostanze fluide che si sono cristallizzate e solidificate ed
è composta di strati sovrapposti.
Per spiegare l’esistenza dei fossili Hooke formulava l'ipotesi della distruzione e scomparsa di
specie viventi.
Hooke non intende né rifiutare la tradizione cronologica né mettere in alcun modo in dubbio la
concordia tra natura e scrittura. Il problema dell’interpretazione della natura si rivela connesso alla
dimensione temporale. La teoria corpuscolare della materia veniva utilizzata per operare una
chiara distinzione tra i cristalli e le conchiglie o fossili. L'ipotesi della struttura a strati sovrapposti
della crosta terrestre e della loro formazione x sedimentazione di materia inorganica e di resti
27
fossili nell'acqua di mare veniva assunta come valida. Scilla, nel 1670, contrappone
all’interpretazione dei fossili come cresciuti all’interno delle rocce, la tesi di una loro origine
organica.
Kircher era in accordo con il testo sacro e distingueva 2 tipi di montagne:
1. le une ortogonali alla superficie terrestre, create da Dio.
2. le altre postdiluviane comparse x cause naturali.
I fossili che si trovano in entrambi i tipi di montagne non sono per Kircher resti di organismi, sono
vis lapidifica. Nelle rocce si possono rintracciare figure geometriche, immagini di corpi celesti,
lettere alfabetiche, simboli che rimandano a divini significati. La tesi dell'origine organica dei fossili
faceva emergere notevoli differenze tra le specie viventi e gli animali fossili. Il rilievo di queste
differenze conduceva alla constatazione che alcune specie animali si sono estinte.
Una teoria sacra della terra
Burnet crede che la terra sia stata un tempo diversa da quella attuale. Prende in
considerazione alcuni grandi eventi: l'origine del caos, il diluvio, la conflagrazione e consumazione
di tutte le cose. All'inizio la crosta era del tutto liscia, priva di montagne, che conteneva al suo
interno le “acque del grande abisso”. Non soffiavano venti e non vi erano variazioni di clima. La
terra coincideva con il paradiso terrestre. Vi fu però una catastrofe che trasformò questo paradiso
nel mondo attuale, irregolare, rugoso e contorto,