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DALLA CRISI AGRARIA AL FASCISMO

1880 → grave depressione:

malattie parassitarie danneggiarono l'olivo

➢ guerra commerciale con la Francia per la vite

➢ concorrenza spagnola

➢ mobilità di uomini verso Argentina, Brasile → territori che favorivano l'ingresso di

➢ lavoratori perché scarsamente popolati.

Partirono inizialmente i contadini veneti + inglesi + irlandesi + polacchi + tedeschi.

➢ Partenza contadini meridionali anche verso gli USA (per trovare lavoro nella costruzione di

➢ strade, nelle miniere etc)

le campagne meridionali si svuotarono

 rottura del dominio dei proprietari terrieri

 lievitazione salari causa scarsa manodopera giovane.

 Si diffuse il macchinario agricolo destinato a risparmiare forza-lavoro.

 Le donne, in assenza di mariti e padri, subentrarono spesso nella gestione del fondo

 il requisito concernente il sapere leggere e scrivere, permise di limitare la piaga

 dell'analfabetismo.

Vennero costruite diverse scuole.

Gli emigranti che periodicamente tornavano, portavano con loro una ventata di novità,

 modi di fare più spregiudicati, nuove abitudini alimentari.

Le rimesse degli emigrati venivano inviate al banco di Napoli

 la nuova circolazione di denaro mitigò l'usura

• nuovo rapporto di fiducia con le banche

• maggiore potere d'acquisto.

Partenza inoltre di artigiani (sarti, calzolai, fabbri) e lavoratori domestici (filatori, cardatori,

➢ tessitori).

Gli effetti della crisi rafforzarono in italia i gruppi dirigenti più apertamente favorevoli allo

svipluppo industriale → 1887 tariffa doganale volta a proteggere la base industriale nazionale e

soprattutto il settore siderurgico.

Le differenza tra nord e sud si tramutarono in un meccanismo economico nel quale a sviluppo del

nord corrisponde, in maniera inversamente proporzionale una decrescita al sud.

Effetto di agglomerazione → nuove iniziative industriali tendono a collocarsi là dove esiste

un'economia organizzata, cosicché ci si può appoggiare ai servizi già usati dalle altre fabbriche

(energia motrice, trasporti, etc) oppure alle competenze tecniche già operanti sul posto e ai servizi

per la commercializzazione.

Dissuasione invisibile → effetto speculare a quello dell'agglomerazione. Si abbandona ogni intento

mirato alla costruzione di imprese già presenti al nord.

L'iniziativa imprenditoriale non era semplice, bisognava dotarsi di strutture tecnologiche

d'avanguardia, capaci di produrre a prezzi concorrenziali e ci volevano i tecnici specializzati per il

loro funzionamento. La classe dirigente inoltre, proveniendo da nord, era maggiormente propensa a

migliorare quelle zone e ad attuare una politica di sgravi fiscali, commesse pubbliche, incentivi, etc.

l'elite politica del sud invece tendeva a rappresentare solo i ceti agrari dai quali provenivano e le

istanze erano d'ambito genericamente sociale, circa opere pubbliche, ponti, strade → politica

assistenziale.

1916 → a seguito di fusioni su fusioni, nacque la Società dei Cotonifici riuniti di Salerno con

l'espulsione degli imprenditori svizzeri e negli anni della guerra andò sotto la tutela della Banca

italiana di sconto diventando le Manifatture cotoniere meridionali (mcm).

I guerra mondiale:

accentuazione dualismo N/S

– si rafforza il triangolo industriale (Genova, Torino, Milano) grazie alla corsa agli armamenti

– → momento favorevolissimo x l'industria.

Sviluppo del Nord:

attraverso le rimesse degli emigrati

– possibilità di smerciare prodotti al sud senza concorrenza.

Dopo la crisi agraria nuovo sviluppo agricolo:

sviluppo mezzi di comunicazione

– investimenti alberi da frutta che potevano godere della protezione quasi monopolistica del

– clima meridionale

le antiche competenze vengono integrate con una più moderna specializzazione

– gli agrumi costituiscono l'economia ricca che impegna stagionalmente numerosa

– manodopera, soprattutto femminile e dà luogo ad industrie collaterali come quella delle

essenze e dell'acido citrico.

La crescita della popolazione mondiale e l'innalzamento dei redditi delle classi medie

– favorirono una nuova domanda di frutta da consumare a tavola ed il diffondersi dei carri

ferroviari frigoriferi permise di effettuare esportazioni di frutta prima facilmente deperibile

(albicocche , pere, pesche, ciliegie) → indice di attitudine al rischio: ritrasformare i terreni

in frutteto significa dover aspettare un buon numero di anni, col rischio di trovare le

condizioni di mercato mutate.

Nuovo sviluppo del grano con gli agronomi De Cillis e Pantanelli e grazia al sostegno dello

– stato fascista. Il tavoliere fu sede di continue sperimentazioni → arature profonde, grazie

all'aratro in ferro che permetteva al grano di sopportare meglio l'aridità primaverile-estiva.

Diffusione concimi chimici

– tendenza alla specializzazione → grano duro x pasta.

– Nuova ondata di acquisti della terra, in seguito al ritorno di emigrati ed all'inflazione che

– manteneva alto il prezzo delle derrate agricole.

Limiti allo sviluppo dell'agricoltura nel Mezzogiorno:

i ceti agrari che si arricchivano non miravano ad ampliare le aziende, ma ad acquisire beni

– che sottolineassero lo status agiato, come le dimore padronali ed il finanziare gli studi in

medicina e giurisprudenza ai figli. → In realtà questo sviluppo innalzava solo gli strati gà

abbienti.

Inchiesta parlamentare sui contadini meridionali → vi è nei proprietari l'idea che i contadini non

siano uomini come loro. Vi era inoltre la persistenza delle regalie → surplus in natura oltre al

canone da regalare al padrone.

In Italia l'esistenza di una questione sociale si tradusse ella questione agraria che, superata la fase

della grande depressione degli anni '80 dell'800, divenne una questione legata al mezzogiorno e la

questione sociale in Italia coincise con la questione meridionale.

Meridionalismo → forma di impegno sociale assunta da intellettuali, uomini politici illuminati che

s'impegnarono in una lunga lotta per la trasformazione dei territori in questione.

Lo si riscontra nella solidarietà in seguito al terremoto di Messina del 1908,

– l'Inchiesta di Sonnino e Franchetti,

– la costituzione dell'associazione nazionale per gli interessi del mezzogiorno (opera

– filantropica e di diffusione culturale) →uno dei fondatori fu il lucano Giustino Fortunato

(buone intenzioni, ma visione conservatrice).

Napoleone Colajanni, difensore di una politica protezionistica.

– Francesco Saverio Nitti “Nord e Sud” ,1900 → intuì l'utilità dell'energia elettrica x lo

– sviluppo economico, così si fece promotore di un vasto piano di uso delle acque.

Gaetano Salvemini pugliese, marxista → era convinto che la vessazione dei popoli del su

– era causata dall'alleanza politica tra i grandi proprietari terrieri e la piccola borghesia →

blocco appoggiato dagli industriali del Nord che a loro volta sfruttavano la loro classe

operaia. Si fece promotore di un'alleanza tra contadini ed operai.

Antonio Gramsci definì l'It meridionale una “grande disgregazione sociale” → dominata

– dalla grande proprietà terriera, dalla massa informe del contadiname povero e dalla piccola

borghesia intellettuale → svolgeva il compito di creare l'idea di dominio nelle classi

subalterne, attraverso un'opera pratica e ideologica. Vide la possibilità di trasformazione

nell'organizzazione dei contadini in un partito rivoluzionario che si proponesse come

obiettivo la rivoluzione sociale.

Guido Dorso proponeva la formazione di una nuova elite politica dirigente.

– Luigi Sturzo auspicava un appoggio economico e creditizio alla piccola proprietà

– coltivatrice.

Benedetto Croce “Storia del regno di Napoli” → indagine sociale che portò ad una più alta

– speculazione la questione meridionale.

Analfabetismo → diffuso anche in ragione del fatto che a lungo a prevalso tra gli indirizzi scolastici

quello proposto dal liceo classico che preparava per l'università, ma non offriva alcun supporto

pratico. Era inoltre la scuola che inquadrava e che affiliava all'ideologia dominante.

Scompaiono i vecchi proprietari terrieri dalla scena politica e si fanno avanti i politici di

professione (avvocati, professori, ingegneri). Dal 1876 sale al potere la

, il governo è prevalentemente composto da meridionali.

A seguito della riforma elettorale anche i ceti popolari poterono accedere alla vita pubblica,

potevano far parte dell'elettorato se sapevano leggere e scrivere ed avevao svolto almeno 2 anni di

servizio militare e con Giolitti l'elezione attiva e passiva fu accessibile universalmente senza limiti

(a parte il sesso).

Società di mutuo soccorso → nuove realtà sociali cui accedevano i proletari.

1892/3 → formazione Fasci siciliani, leghe il cui fine prevalente era l'organizzazione sindacale dei

contadini. Un'occupazione di terre demaniali fu repressa dalla polizia che sparò sui contadini. Il

popolo assaltò allora ed occupò. Crispi inviò un commissario con poteri straordinari e con forza

armata →dichiarò in Sic lo stato d'assedio, sciolse i fasci ed anche le innocue società di mutuo

soccorso. Vennero arrestati i capi dei fasci (Giuffrida e Petricca), sequestrati i giornali, abolita la

libertà di stampa, infranto il segreto postale e abolito il diritto di difesa.

Nuova vivacità culturale:

trasformazione sociale nelle campagne,

– introduzione dell'ideologia marxista

– il ritorno degli emigrati favoriva una ventata d'aria fresca, diventavano dirigenti sindacali.

– 1891 enciclica Papa Leone XIII Rerum novarum →prendeva posizione sulla questione

– sociale, promuove l'organizzazione dei ceti proletari ed il bisogno di un sostegno economico

per quest'ultimi.

Nelle aree dove le aziende agricole si erano trasformate in senso capitalistico (Tavoliere) i

– proletari salariati rientravano già all'interno di organizzazioni sindacali.

Tensioni:

rivendicazioni da parte dei reduci senza lavoro

– problema dei caroviveri

– promessa di terra ai contadini fatta prima della disfatta di Caporetto

– movimento rivendicatorio sorretto dalla federazione nazionale dei lavoratori della terra e dal

– partito socialista ita.

Fino all'avvento del fascismo crescevano i lavoratori organizzati in camere ed unioni del

– lavoro (e non solo in ambito rurale)

Cass

Dettagli
A.A. 2013-2014
9 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher d&a-votailprof di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Scalisi Lina.