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Architettura in Italia

PALAZZO DELLA RAGIONE - PADOVA

Grande aula con grande luce interna. Straordinarie coperture a carena rovesciata in legno.

BASILICA PALLADIANA - VICENZA

Architetto: Palladio

PIAZZA MERCANTI - MILANO

Piazza completamente chiusa con il broletto gotico che si sviluppa su due aule sovrapporte, quella inferiore aperta per il mercato. Questo presenta archi a tutto sesto e un arco acuto laddove, per via dello spessore dei muri e dei pilastri d'angolo, veniva ridotta la luce dell'arco delle campate.

PALAZZO DOGALE - VENEZIA

CATTEDRALI IN ITALIA - GOTICO/TARDOGOTICO - RINASCIMENTO

I principali cantieri sono avviati a partire dalla fine del 300. In quegli anni le principali città italiane, o per conto dei comuni o per conto di altre amministrazioni, devono rinnovare il proprio patrimonio (es. a Milano e Firenze esistevano delle cattedrali che risalivano al IV secolo dC che dovevano essere rinnovate per adeguarle alle nuove ambizioni della città. Ad esempio Firenze acquisisce un ruolo

Economico e politico rilevante e non può più identificarsi nella Cattedrale di Santa Reparata). La storia delle cattedrali è anche storia di grandi demolizioni: opere di sventramento di centri antichi. La cattedrale di Santa Maria del Fiore e Santa Maria Nascente sono esempio di relazione tra tardo gotico e rinascimento.

DUOMO DI SIENA

Oggetto in cui tutta la Toscana si riconosce, costruito sulla sommità di un rilievo. La costruzione è iniziata nella metà del '200 e con il quale la città di Firenze si confronta in termini di competizione.

CATTEDRALE SANTA MARIA DEL FIORE - FIRENZE

Realizzata dal 1294 al 1466, consacrata nel 1412 (quando venne dedicata a S. Maria del Fiore) e nel 1436 (anno del completamento della cupola). Sostituisce l'antica Cattedrale di Santa Reparata. L'opera della lana, principale azionista dell'opera, commissiona ad Arnolfo Di Cambio di creare l'edificio. La cupola è integrata perfettamente con la

struttura tardogotica della chiesa. Brunelleschi introduce alcune innovazioni rispetto al panorama dominante. La sagoma della cattedrale insiste sul sito dove si trovava la Chiesa di S. Reparata, davanti al battistero (che inizialmente era molto più grande della chiesa), e su un'area di città già costruita. Il campanile di Giotto insiste sulla canonica originale. L'ampliamento rendeva necessaria la demolizione dell'area, ed è per questo che la costruzione è partita dalla facciata, in modo da poter demolire con calma la parte retrostante. Dalla facciata si passa alla costruzione del lato nord, perché l'esposizione lungo una strada rende più facile la costruzione. È un edificio a tre navate sulle quali si innesta una tribuna ottagonale con tre absidi/lobi ottagonali che determinano una configurazione trilobata (8 è numero del Battistero di S. Giovanni e identifica la figura di Maria). Lo spazio centrale ottagonalericorda la corona, mentre lo spazio trilobato ricorda il giglio di Firenze. Arnolfo Di Cambio progetta la facciata che è, dato che lui era uno scultore, ricca di sculture. Allamorte di Cambio gli succede Giotto, poi succeduto da Andrea Pisano. Il progetto originale viene archiviato. Inizialmente l'aula doveva essere divisa in tre navate con campate rettangolari trasversali, ma nel 1350 Francesco Talenti decide di dilatare le proporzioni longitudinalmente, trasformando le campate centrali da rettangolari a quadrate. Si amplia di conseguenza anche la luce degli archi. Nel 1367 si riunisce la commissione dei dipintori, che decide che al progetto di talenti si può aggiungere una campata, facendo crescere longitudinalmente l'edificio, permettendo di allargare anche la tribuna e le absidi (con cinque cappelle ognuna). Nei pilastri triangolari tra le absidi vengono create due sagrestie. La consacrazione, come anche quella per il Duomo di Milano, è un evento formale che.succede perché Papa Martino V quell'anno era presente a Firenze e quindi benedice l'altare. Il nuovo progetto di Talenti riprende alcuni aspetti della Chiesa di Santa Croce: pilastri imponenti a fascio, con capitelli immensi, grandi archi a sesto acuto che hanno bisogno di grandi catene metalliche, paraste (simulano l'ordine) sopra i pilastri. Interessante l'integrazione tra il gotico spinto (dilatazione degli spazi) e la memoria della classicità (es. ballatoio con mensole classiche). Sono presenti delle grandi campate quadrate con volte a crociera o ogiva. Il tutto è realizzato in pietra serena e mattoni, che creano quindi una bicromia. In un'immagine in una cappella di Santa Maria Novella viene rappresentato il progetto di Santa Maria del Fiore del 1367, e appare già su un tamburo ottagonale una cupola gonfiante con lanterna con semicupole sulle absidi.perché il disegno della cupola è di Arnolfo di Cambio, e Brunelleschi deve solo continuare l'impresa. Nel 1418, sei anni dopo la consacrazione, si bandisce un concorso per la definizione progettuale della cupola sopra la tribuna ottagonale. La chiesa contiene al suo interno il tema del vuoto, che porta con sé delle criticità: dalla tribuna si aprono le navate (aperture) e le tre absidi. Perciò la cupola deve autonomamente coprire una parte di vuoto. Inoltre questa ha bisogno, per essere solida, di costruirsi uniformemente su sezioni orizzontali. La costruzione di questo oggetto è problematica: ci sono problemi con il legname necessario per le impalcature, quando i dipintori decidono l'altezza di 144 braccia e che la cupola sarebbe dovuta essere impostata a metà di quell'altezza sorge il problema del punto di imposta. Dal 1404 Brunelleschi inizia a dare dei pareri agli altri architetti. Partecipa e vince il concorso perché èmolto convincente per la committenza presentando molti modelli (nel 1418 anche in mattoni). Nel 1420 scrive una relazione di progetto che descrive le tecniche costruttive, materiali, che tipo di sezione e di geometria avrà la cupola e quali saranno gli elementi formali (es. come saranno i costoloni). La costruzione è molto veloce: nel 1436 si pone l'anello in chiave che chiude la cupola. Dal 1445 si posa la prima pietra della lanterna, finita dopo la morte di Brunelleschi del 1446, circa nel 1471 con la posa della sfera del Verrocchio e di Leonardo Da Vinci. La cupola quindi è frutto di un ripensamento del progetto originario di Arnolfo Di Cambio, perché Brunelleschi pensa subito a una doppia struttura con intradosso e estradosso autonomi ed indipendenti: l'intradosso deve essere gotico come l'interno della chiesa, l'estradosso deve essere a tutto sesto in modo da essere più gonfiante. L'idea della cupola proviene dall'osservazione dellacopertura del Battistero di San Giovanni e del Battistero di Pisa, costruito da un grande cono interno circondato da una cupola a tutto sesto. La soluzione realizzata effettivamente però è un compromesso, sarebbe stato troppo difficile realizzare estradosso e intradosso con due geometrie diverse, quindi si sceglie l'idea della cupola a sesto acuto. Ci sono dei camminamenti interni e un'intercapedine tra le calotte. La cupola viene realizzata con la posa dei mattoni a spina di pesce, costruita con una serie di archi radianti. Brunelleschi inventa anche un seggiolino per salire e scendere dagli archi, progetta tutta la logistica, progetta le macchine che porteranno le pietre, le fornaci, le impalcature,... La lanterna ha un ruolo fondamentale, anche se è pesantissima, perché contiene gli sforzi orizzontali. La lanterna è come se fosse un tempietto con archi trionfanti rovesci che si raccordano con i costoloni in marmo bianco di Carrara. La lanterna

è tutta realizzata con pietra da taglio realizzata in SANTA MARIA NASCENTE - MILANO. Realizzata dal 1386 al 1518, consacrata nel 1418.

Il cantiere era gestito dalla fabbrica del Duomo di Milano, istituto gestito dai rappresentanti dei cittadini ma autonomo. In questo istituto, principale società finanziaria del tempo, si usa per la prima volta la partita doppia.

Il progetto modifica totalmente il cospetto tardo antico dell'area.

La basilica aveva avuto una storia complessa: quando si decide di ricostruirla la chiesa aveva subito una devastazione a causa del crollo del campanile.

La facciata della chiesa originale resta per molto tempo, era trecentesca frutto di un maestro veneto con molti marmi diversi intarsiati.

La costruzione del nuovo Duomo parte dall'abside e dalle due sacrestie.

L'abside è inedita nel panorama europeo, perché non ha le cappelle radiali come era solito (che diminuiscono e frammentano le misure), ma in alzato ha pareti piatte.

altissime sfondate da vetrate(con il simbolo dei Visconti).Le due sacrestie sono torri che sono anche contrafforti.

La costruzione della testa dell'edificio è la parte più ambiziosa.

Poi viene costruito un transetto a tre navate e un piedicroce a cinque navate.

Tutto il progetto è realizzato mediante una maglia quadrata che governa tutte le proporzioni.

La maglia è legata al disegno dell'abside, che è costruita su cinque triangoli con proporzioni prefissate.

Ci sono solo cinque guglie realmente gotiche, le altre e gli archi rampanti sono stati realizzati nel IXX secolo.

In assenza di archi rampanti e guglie l'edificio era una scatola.

Un basamento stilobate circonda tutto l'edificio e, cosa molto classica, il tetto è in pietra, pesantissimo.

Verticalmente l'edificio è tutto strutturato con un sistema di triangoli.

Il risultato è un edificio che è una via di mezzo tra la basilica (navata centrale più

alta rispetto alle laterali), e la chiesa a sala (volte con imposta alla stessa quota): le tre navate più centrali effettivamente hanno l'imposta uguale. Quindi è un edificio molto buio perché non c'è il cleristorio e la differenza di quota è modesta. All'interno vi sono pilastri a fascio, ottagonali nella navata ed esagonali in quelli dell'abside; ci sono capitelli inediti che sono delle altissime edicole che custodiscono una serie di statue (diversi i semi-capitelli addossati alle navate laterali); la copertura è costituita da volte a crociera dal profilo ogivale, quadrate nelle navate laterali e rettangolari trasversali nella centrale. Sopra i capitelli vi sono delle catene metalliche di ferro battuto ancorate a caldo. Le volte sono doppie volte: intradosso tradizionale con volte a crociera con chiavi realizzate con costoloni in pietra e vele in mattoni, nell'estradosso ci sono altre volte a botte leggermente ribassate posate

trasversalmente rispetto alle sottost

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
114 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ele090400 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Balestreri Isabella Carla Rachele.