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Estratto del documento

SULL’ATTICO

della facciata è la stessa della volta

→L’altezza →

Facciata: plastico,

ha tutto un sistema di doppie paraste sempre più ricca verso il centro a livello fino a giungere

alla parasta e poi colonna libera e viene leggermente avanti verso la piazza

L fabbric d Sa Pietr

Nascono nei primi anni del ‘500 dei programmi per il rinnovamento della basilica di San Pietro→ basilica paleocristiana del 300

Giulio II papa dell'epoca incarica la progettazione della nuova basilica al Bramante

Progetto Bramante 1505 -1514

→ Bramante Rossetti

dovette tener conto dell’esistenza di precedenti fondazioni dovute a cu cui si attesta poi il CORO del Bramante

pianta:

● Grande croce greca con al centro una cupola

● Lungo i bracci della croce principale si impostano croci minori collegate ai bracci più grandi ciascuna coperta da una cupola

grande quadrato su cui si imposta la

● Le 4 croci minori sono ognuna collegata ad un ambiente circolare posto agli spigoli del

croce principale da cui sporgono soltanto le absidi della grande croce

Progetta una chiesa ad impianto centrale la tomba di san pietro doveva rimanere al centro del progetto

→ →

Spoiler: problema

Il progetto si porterà avanti un che verrà risolto solo nel ‘600. Bramante muore nel 1513 e di fatto non realizzerà il

progetto

La parte della vecchia basilica viene demolita in contemporanea alla costruzione della nuova e lo schema ad impianto centrale NON copriva l’intera area

sacra della basilica paleocristiana preesistente

Maderno avanzare in avanti la navata problema

sarà infatti costretto ad facendo sorgere il della visibilità della cupola che verrà poi risolto con la

→ Bernini

piazza del Facciata: Papa Giulio II voleva fosse impostata di fronte all’obelisco (vedeva un rapporto con l’antichità romana)

La facciata domina la cupola con tamburo immaginata da bramante emisferica come quella del Pantheon

→ grande timpano triangolare

PARTE SOTTOSTANTE alla grande cupola termina con un davanti al quale si

→la semi cupola

imposta una poggiata su un portico con grande trabeazione Borromini)

ai lati 2 grandi TORRI CAMPANARIE (all’interno di una di queste entra tutta San Carlino del

fondamenta: per poter sorreggere l’intero impianto progettuale bisognava avere un terreno abbastanza DURO

5000 operai

I che lavorarono al progetto dovettero scavare a lungo giorno e notte per riuscire a trovare questa

inverosimile gli operai si misero d’accordo per portare da altrove

tipologia di terreno e anche se si racconta che

questo tipo di terreno per evitare di lavorare così a lungo e ciò convinse il Bramante a proseguire con la

realizzazione della basilica.

Antonio da Sangallo il giovane

nelle progettazioni successive si rese conto di alcune crepe presentI sui grandi pilastri che effettivamente non

→ cupola SOTTOFONDAZIONI

potevano sostenere il grande peso della e dovette creare delle

Alla morte di Bramante succede al suo progetto quello di Raffaello (allievo di Bramante)

Progetto Ra aello 1514 -1516

Si chiedeva che venisse coperta tutta l’area sacra dell’antica basilica paleocristiana

il progetto riprende le idee bramantesche e le consolida in una soluzione del tutto propria

descrizione:

● Pone GRANDI PILONI coperti a cupola prolungati in tutta la navata centrale

principale laterali

● 3 navate: (rettangolo 6:1) (10:1), su questi lunghi corridoi laterali si affiancano delle cappelle

Raffaello era più pittore che architetto e tenne molto più in considerazione l'aspetto della luce piuttosto che quello architettonico

era un grande tunnel centrale privo di finestre che riceve punti luminosi (dalle cappelle) per poi giungere al grande spazio della

cupola INVASO dalla luce

NON VERRA’ MAI ESEGUITO NULLA (il progetto non verrà neanche compreso)

➔ Antonio da sangallo il giovane Peruzzi

Raffaello morì nel 1520 e il papa incarica la progettazione ad altri due allievi di Bramante: e il

Progetto Antonio da Sangallo il giovane 1520 -1546

descrizione:

● Grande navata centrale molto più larga e spaziosa con un rapporto quasi equivalente alla cupola

● Grandi spazi con pilastroni e passaggi che NON hanno alcuna funzione liturgica

galleria

● Prolunga con una l'impianto centrale ed inserisce una piccola cupola al centro (dimensioni delle altre 4)

● Deambulatori privi di finestre nelle absidi della grande croce che creano degli spazi molto bui (spazi inutili)

● Loggia delle benedizioni chiusa lateralmente dai due campanili (FACCIATA)

tradizione medioevale (tedesca)

● RICHIAMO Al WESTWERK per simboleggiare la

fece realizzare un modellino ligneo per esprimere il suo progetto

Un altro particolare di Sangallo è che usava verticalizzare il tutto andando a spezzare tutti gli elementi orizzontali della

trabeazione andando ad evitare i “cinturoni”

campanili: cuspidi triplici a tre livelli

tema a sono composti da 11 strati (completamente stravolto il modo di organizzare gli ordini)

caratteristico del mondo antico

→ l’antico moderno

→Sangallo crea un linguaggio architettonico che sposava sia che il con un esplicito riferimento al gotico tedesco

Michelangelo

ciò verrà giudicato da come una vera SCHIFEZZA RIUNIFICAZIONE DELLA CRISTIANITA’

→ →

in PIANTA hanno impianto quadrato con timpani e tabernacoli poi prosegue con impianto ottagonale, circolare semplice e circolare

con basamento

INTRECCIO DI ORDINI/PSEUDO ORDINI: NON li sovrappone perchè ognuno è staccato dall’altro

- Prima cellula: ordinanza dorica ben strutturata

- Seconda cellula: Ordine sintetico che spezza fin da subito la continuità degli ordini architettonici

- Terza cellula: ordine ionico elegante

- Quarta cellula: pseudo ordine ionico e così via

DA NOTARE le guglie presenti alla fine di ogni doppio ordine di colonne

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
5 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mimi87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Lerza Gianluigi.