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GERMANIA
Cattedrale di Colonia (1248): tipologia simile con elementi strutturali simili, crescita in alto e in verticale con un westweark con una navata 5 navate, facciate laterali, e coro complesso; spazio preponderante navata centrale.
Dalla chiesa romanica al gotico:
- Il sistema statico resistente per massa materica viene sostituito da un organismo che si libera delle parti superflue e tende a conformarsi come la raffigurazione muraria del sistema statico stesso: da "blocco murario" a "sistema scheletro"; quello che vediamo nella struttura compositiva coincide anche con la sua struttura muraria, il fruire delle forze diventa evidente si passa da un blocco murario in cui un sistema di volte complesse prevale sul sistema portante ad un sistema scheletro in cui la parte portante coincide con un sistema aperto e permeabile, e viene così alla luce il sistema scheletro.
- Progressivo superamento della concezione compositiva romanica per sommatoria di entità spaziali autonome.
A mano verso l'alto → Ogni squadra aveva una funzione dallo sbozzamento alla realizzazione (scalpellini), muratori, addetti alle volte, addetti alla carpenteria lignea, e qualcuno che coordini tutto;
Villard de Honnecourt, taccuini di disegni (1120-1240 circa), disegni in cui ci mostrano le machine da cantiere e i rapporti proporzionali dell'architettura e in cui parla anche di rapporti proporzionali rispetto alla natura, realizzazione delle pareti della navata, strutture complesse e poligonali di un coro e di una pianta centrale; attenzione nelle parti tecniche e canoniche e linguaggio architettonico, ci va vedere anche gli strumenti.
L'architetto è chi non fa niente e dice agli altri cosa fare, è una figura di coordinamento delle varie fasi costruttive, è colui che coordina il cantiere e ha un'idea complessiva del cantiere e diventa l'interfaccia principale con il committente è colui che si mette in relazione con chi finanzia.
L'opera. Non si hanno disegni progettuali, si facevano dal vero, che mostra come vanno scolpito, progetto in opera non sulla carta. Lastra.
L'architetto diventa un personaggio importante pian piano dal 1200 { tomba le dell'architetto Hugues Libergier}: è un ricco, costruiva con modellini, una pertica, un compasso; non è più un capocantiere ma una figura sempre più importante, un'intellettuale e un pratico.
Dio architetto del mondo, miniatura da una Bibbia del XIII secolo: simbolo dell'importanza dell'architetto che sta pian piano prendendo. Paragonata a una figura creatrice.
IL GOTICO IN ITALIA: nel gotico si trovano nuovi sintagmi e ordini per i metodi costruttivi, in Italia non c'è un gotico comune, non c'è un'unità politica e culturale, non c'è una cultura o un'identità artistica, influenze anche oltre mare e con rapporti politici e commerciali. Non c'è
Uno stile architettonico comune come nel resto d'Europa. Riflettono influenze europee e anche al di là del mare.
San Francesco d'Assisi (1228-53): basilica che si trova su un crinale della montagna all'estremo della città. Basilica su duelivelli. La tipologia della basilica, con cattedra vescovile, molto diversa dal gotico europeo. C'è un influenza del mondo classico molto forte, alcuni elementi della tipologia costruttiva li ritroviamo.
Chiesa doppia, una superiore e una inferiore, delle cambia lo spessore murario, hanno lo stesso volume e attorno alla chiesa inferiore con entrate accessorie e cappelle, con murature spesse per sostenere. Nella chiesa superiore troviamo una struttura gotica con pareti molto sottili e troviamo elementi di contraffortamento, ma non archi e pinnacoli ma sono delle torrette laterali su cui scaricano le colte a crociera dell'unica navata della chiesa. La facciata è maggiore della navata la quale termina con un abside.
La chiesa inferiore è bassa, con volte a crociera che sostengono la chiesa, sulle pareti laterali si aprono delle finestre; decorazioni principalmente pittoriche perché c'è molta parete. Elementi di contraffortamento sono delle torri cilindriche, uguale come funzioni agli archi rampanti, in facciata due piccoli torrette, ma il campanile è un elemento a se stante alla chiesa. Le vetrate grandi ma non tante perché c'è molto muro, e perché l'elementi decorativo principale anche per la chiesa superiore è l'affresco. Un confronto con la chiesa di Reims vediamo come le dimensioni sono molto differenti e anche lo scheletro costruttivo è molto più leggero. Facciata a capanna che mantiene a facciata la forma dei due spioventi che copre la navata unica, troviamo due elementi finestrati, due rosoni; sui fianchi troviamo due elementi ciechi. Ordine architettonico scompare, non ci colpisce lo scheletro strutturale.
Anche all'interno lo scheletro con le colonne e le volte a crociera non ci colpisce, la cosa che caratterizza lo spazio è la parete che diventa un libro di pietra, sia sulle navate che sul claristorio. Ciclo di affreschi più celebri di Giotto di Bondone sulla vita si San Francesco che si snoda su tutte le pareti e diventa lo strumento di comunicazione e catechismo; importante il rapporto tra architettura e pittura, lo sfondo delle storie è fatto di architetture reali, le figure non galleggiano nel vuoto ma sono in uno spazio realistico con una prospettiva primitiva, più un'assonometria, dipinge i fondali con una dimensione tridimensionale, architetture semi reali e non inventate, l'osservatore si riconosce in quello che viene dipinto è un racconto in cui ci si può riconoscere nei personaggi e negli ambienti che si muovono in uno spazio conosciuto. Elemento non realistico proporzione figure e architetture, elemento simbolico.
Perché i protagonisti sono i personaggi, quindi c'è una gerarchia. Le colonne dell'ordine classico, nell'affresco, non rispettano le proporzioni classiche, sono proporzioni gotiche però conosce bene i sistemi classici.
Castel del Monte, Andria (1240): Federico II di Svevia ha un'importanza culturale nel territorio pugliese. Edificio a pianta ottagona su ogni angolo ci sono torri ottagone, architettura introversa senza molte aperture verso l'esterno, un'architettura che ha come protagonista lo spessore murario. È un edificio sia abitativo che difensivo. C'è una ripetuta insistenza sul numero otto, non si sa molto bene perché e del suo uso. È un'architettura palaziale difensiva particolare. Ottagono di solito si usava per i battisteri. La forma ha un rapporto con l'ambiente, si vede sempre la stessa faccia e non c'è un orientamento né una direzione stabilita. All'interno
c'è un ottagono della corte interna su cui affacciano le finestre, ogni stanza continua nell'altra attraverso corridoi. Santa Maria Novella, Firenze (1279): chiesa Domenicana che si trova alla porta della città che nel 200 si trovava all'estremità, al di fuori. È una chiesa a tre navate con transetto e ha una caratteristica di avere una serie di cappelle al transetto e non sulle navate laterali, chi le finanzia ha un ruolo importante, perché vicino al presbiterio e all'altare. La struttura ha una logica gotica a campate con volta a crociera, le campate non sono tutte uguali, lo scheletro è più leggero ma con vetrate non così imponenti, si legge lo scheletro architettonico e percepiamo come protagonista la parete, la riduzione dello spessore murario non si percepisce, però lo scheletro gotico convive con la percezione romanica. I materiali sono marmo bianco e verde, usati solo per gli archi e le nervature delle volte a crociere.Distingue lo scheletro strutturale dall'aparete, è una novità. L'orientamento dell'asse longitudinale est-ovest, come le antiche costruzioni religiose. Santa Croce, Firenze (1294): di un ordine mendicante, Francescano. Grande differenza in pianta, non ci sono le volte, abbiamo una copertura a capriate lignee, viene abbandonata la concezione strutturale gotica e si ritorna al paleocristiano, fatta d'Arnolfo di Cambio, uno degli architetti più importanti e all'avanguardia del momento. Non si sa come mai c'è un ritorno: se motivo economico, o concettuale per il ritorno alle origini. Cappelle alla fine e sul transetto stesso. Arco a sesto acuto, divisione in navate, claristorio, manca la struttura di volte, però sulle parete troviamo la scansione di paraste, che si blocca con un piccolo camminamento, suddivisione in campate, ma un uso di un ordine che non ha una corrispondenza strutturale ma solo estetica. Nel presbiterio parete del coro con
so e caratterizzato da colonne di marmo bianco. Le vetrate policrome creano un effetto luminoso e suggestivo all'interno della chiesa. Le tombe presenti nelle navate laterali sono risalenti a un periodo successivo. L'ampio spazio della navata centrale e delle navate laterali è indiviso e separato solo dalle colonne di marmo bianco.