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Architettura dell'epoca arcaica
TRILITI E DOLMEN
1800-1500 a.C. -> Stonehenge (Cornovaglia)
- Probabilmente il luogo era conosciuto già ai tempi dei Romani, veniva usato per funzioni importanti.
- Pietre posizionate in cerchi concentrici con schema a triliti.
- Le pietre alte più di 5 m (la valle è situata a circa 30 km).
- C'è poca distanza tra i vari piedritti per far passare il sole.
- Si individuano alcuni punti di osservazione privilegiati per guardare astri o la luna, esiste un punto da cui si osserva il punto esatto in cui sorge il sole il giorno dell'equinozio.
- In cima alle pietre ci sono dei TENONI ovvero punti in cui dovevano poggiare gli architravi.
Da questo si può capire che chi ha realizzato il sito era provvisto di macchine, come leve e contrappesi, di cui non siamo a conoscenza.
Intorno al sito esistono numerosi siti archeologici distinti giudicati dai cambi di colore nel terreno, visibili nelle foto aeree.
Esisteva una lunghissima via cerimoniale d'accesso.
segnalata da pietre
CIVILTÀ NAZCA: Disegnala enormi immaginidi animali scavando e scorticando parte del deserto. Fenomeno ormai decontestualizzato, non si può sapere per quale ragione venissero fatte queste incisioni sono apprezzate però come grande prova di abilità geometrica.
ARCHETIPO: Concetto arcaico legato ad una forma (es. trilite)
ZEGGURAT (UR - XIV secolo a.C.) - TINNULI (primi ritrovati)
Cumuli di pietre che significavano le tombe. Negli et europei esistono addirittura colline artificiali create con pietre, tronchi, ecc., che poi venivano coperti coltivandoci sopra per nascondere il luogo "sacro".
Da sempre i popoli santificano i capi morti con un ritorno alla Terra insumazione e delle tombe collegate alla città con canaliche potevano essere attraversati successivamente alla sepoltura.
MASTABA: sepoltura ipogea antica. Fossa che scende nella terra come un pozzo a trapezio quadrato o rettangolare in fondo al quale si scava una stanza. Sopra il pozzo si costruiva un tumulus, spesso di forma geometrica che lo simulava. A volte, per persone importanti, oltre alla fossa affianco al pozzo esisteva un grande reticolo di stanze.
A Cagliari abbiamo la necropoli di Tuvixeddu, molto simile alle MASTABE forse una delle più grandi necropoli fenicie esistenti.
SAGGARA: piramide a gradoni formata da "terrazze" sovrapposte sempre più piccole che formano in totale una sorta di piramide, un tumulo che copre una tomba a pozzo.
Attorno ad essa spesso veniva costruito una muraglia (o un "recinto") che racchiude, oltre alla piramide, eventuali altri templi dedicati a personaggi minori.
La zona interna è accessibile tramite delle porte sorgegiate (questo indica la sacralità del luogo).
forma circolare, nel quale la porta è protetta da due "ali" di pietra e che potevano avere la copertura in legno
TECNICA COSTRUTTIVA
Diversa da quella dell'arco in cui si ha una coesione verticale tra le pietre il cui baricentro è oltre la base di appoggio.
Non mutando la coazione e l'orientazione, le pietre vengono spinte tra loro e si sostengono lateralmente così da non cadere verso il centro.
In questa ipotesi, le pietre sono sovrapposte in cerchi concentrici.
Nella seconda ipotesi si suppone che le pietre siano sovrapposte a spirale e non in cerchi concentrici.
I nuraghi infatti non erano costruiti usando ponteggi. Ad accreditar questa ipotesi c'è la scala che corre a spirale man mano che cresce la costruzione.
TORRE DEI GIGANTI
Corridio coperto (monumentale): serie di triliti successivi che vanno a formare un'unica strada lunghissima.
All'inizio del corridoio si trova una stele (posizionata sopra la porta) liscia o centinata che ha una funzione simbolica.
La porta è costituita da un altro blocco in pietra.
All'interno di queste costruzioni venivano seppellite numerose persone.
La funzione di queste costruzioni così complicate è sempre monumentale così come per i nuraghi.
Il primo ordine che utilizza questo tipo di tempio e di colonna e lo stile DORICO in cui la colonna poggia direttamente sullo stilobate.
ENTASI -> rigonfiamento della colonna.
REGIO -> fascia che poggia sopra l'architrave ed è decorata lungo tutto il perimetro del tempio.
L'ARCHITRAVE -> Non poggia direttamente sulle colonne.
ECHINO -> elemento usato che amplia gradualmente la superficie della colonna e smorza il peso dell'architrave.
ABACO -> parte al di sopra dell'echino di forma quadrata, serve per entrare il capitello in contatto con l'architrave.
METOPE -> Quadrati con altorilievi che raccontano una storia, la storia percorre tutto il perimetro del tempio. In altri templi questa parte è decorata in terracotta.
TRIGLIFO -> elemento alternato tra le varie metope, lastra di pietra decorata con motivi verticali.
Le metope vengono realizzate nelle formelle che "tappano" gli spazi vuoti tra le varie travi, mentre i triglifi vengono realizzati nella parte finale delle travi.
TEMPLI PRINCIPALI
- Olimpia Heracion metà del secolo
- Isola di Egina tempio di Atena Afalia 510-500
- Paestum
- Basilica, 560-530
- Tempio di Nettuno - Poseidone 460-450
- Partenone
- Eretteo
Prima informazione da dare su un tempio è il numero delle colonne nella parte dell'ingresso:
- 4 -> TETRASTILO
- 6 -> ESASTILO
- 8 -> OTTASTILO
Le capitelle era visibile solo in prospetto solo da davanti o da dietro, la colonna d'angolo aggiungeva dunque due problemi ed era realizzato in modo particolare come se fosse tagliato a 45 gradi in modo che risultino 2 volute, una per lato.
Le cariatidi fungono da colonna, il capitello e' trasformato in una sorta di acconciatura.
Questo indica il passaggio tra la perfezione umana e la perfezione geometrica delle colonne.
Ogni tempio era personalizzato, seguiva le regole stilistiche ma veniva diversamente modificato in modo da distinguerlo dagli altri.
Lo stesso avveniva per le anfore, ogni anfora veniva studiata in modo che fosse diversa da quelle delle altre città.
Spesso i muri potevano essere posti ad una certa distanza tra loro e riempiti in mezzo.
OPUS RETICOLATUM “Mattoni (bossi) disposti e lavorati in maniera geometrica
OPUS INCERTUM Esiste anche l’“opus quasi reticolatum”
OPUS VITATUM (come filari dell’erivite)
Alcuni muri venivano fatti in opus reticolatum coperti poi da mattoni (usati nelle ville o nelle opere pubbliche quando si aveva grande disponibilità economica infatti questo tipo di murro e molto dispendioso).
MURI IN MATTONI -> OPUS TESTACEUM
Arco della cloaca massima -> al suo interno si vedono delle pietre sporgenti che servivano per poggiare le centine
- gli archi possono avere una luce molto ampia
LUCE (di una struttura) -> distanza tra le basi di appoggio FRECCIA -> altezza dell’arco.
*estradosso *infradosso
GIUNTI -> Negli archi realizzati bene non vengono usati perché senza malta l’arco e più stabile (ad esempio se per terremoto la luce aumenta, nella fase di movimento la chiave e i conci si bloccano tra loro) l’arco si “autoirpora”.
Vino tedti non venivano nem riportati (quest xxx) solo gli arabi sono riusciti poi a riportare gli acquedotti.
Lungo il corso degli acquedotti c'erano delle piscine artificiali in cui veniva fatto decantare l'acqua.
VALLO DI ADRIANO
Lunghissimo muro che divideva la Scozia da una costa all'altra, serviva per bloccare le invasioni barbariche.
PORTI
- Porto di Traiano (1) poi interrato e sostituito dal
Porto di Claudio (2)
(3) Isola di Faro
(4) Canale che collega le porte di Tiberin
TERME
TERME DI TRAIANO (ROMA 104-109)
Costruzione colossale di cui è rimasto poco. Per ogni vasca termale, ci sono delle sale con forni sotterranei collegate alle varie sale tramite corridoi sotterranei che servivano a scaldare le stanze e quindi le piscine.
TERME DI DIOCLEZIANO
Le sono diventate una chiesa si possono ancora vedere i buchi lasciati che servivano per il passaggio dell'acqua.
Sotto i pavimenti delle Terme ci sono dei pavimenti' rudestie' e dei piccoli piastrellini di un lato c'è il forno che riscaldava l'ambiente sottostante le sala termale.
TERME DI TRAIANO
Il soffitto e' fatto a cassettoni (cavità) realizzate con le casse forme in calcestruzzo esagonali.