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Storia dell'area lombarda

Milano, Pavia, Como, Lodi. Milano vittima di Barbarossa, in conflitto con il potere a Pavia. Per dividere la pianura lombarda viene costruito il canale artificiale del Naviglio (1152-1179): infrastruttura di commercio.

Caratteristica da ricordare dell'area lombarda: ricorso a uno schema centrico, che gli storici ricordano come riferimento all'anastase di Gerusalemme. Le crociate sono sullo sfondo (saccheggio di Costantinopoli 1200, dopo lo scisma d'Oriente). Creazione dell'ipero Latino d'Oriente. Le crociate segnano l'architettura romanica.

Nastase di Gerusalemme: cilindro con colonne che sostengono un cono (copia all'interno di).

Dal punto di vista costruttivo:

  • Impianti basilicali
    • Senza transetto
    • Basilica paleocristiana diventa un edificio più pesante, muri compatti, ingressi limitati per motivi statici, pochi esempi con più di 3 navate
  • A pianta circolare
    • Matronei sopra le navate laterali
    • Cripta sotto il presbiterio della Pieve di

Galbiano

Molto significativa. Schema (uguale a quella della rotonda di Brescia)

Tutti i battesimi vengono celebrati qui, si tengono gli oli santi per celebrale il giovedi santo nelle varie chiese.

Battistero di Galliano

Vano centrale a pianta quadrata, si trasforma in un ottagono simile alla basilica di Ansperto, esedre visibili in sezione.

Rotondra di S. Maria, Brescia

Nella cripta vediamo una struttura imponente: diverse navate parallele, 5 navate

Rotonda di San tomè

Pianta circolare, volume cilindrico nel tiburio, esili paraste esterne, l’ordine rimane ma trasfigurato per diventare solo decorativo. Grande apparato murario con archi di scarico in corrispondenza dei matroneiche si affacciano sulla navata principale.

Rotonda di S. Lorenzo, Mantova

Edificio di restauto del XX sec per riprendere la rotonda di San Tomé, per falsare il manufatto ma riprende i canoni di quel tempo Edificata per volontà di Matilde di Canossa (XI sec.)

Oggetto di un radicale ripristino in parte

Ispirato alle forme di S. Tomè nel primi anni del XX sec. Santo Sepolcro, Milano. La cripta rivela il carattere tardo-rinascimentale, mentre l'età romanica si trova nelle numerose colonne.

Il Romanico Lombardo Maturos. Ambrogio e S. Michele di Pavia. Vescovo Ansilberto II della prima metà del IX sec, a lui si riferiscono i trasformi di Sant'Ambrogio: trasferimento del, creazione del ciborio e dell'altare di volvinio.

Riedificata dopo il 1080, con la riedificazione di navate ed atrio. Nel 1128 viene costruito il campanile dei Canonici a nord della Basilica, con un rifacimento affidato a Bramante. Nel 1196 crolla la terza e quarta campata (del tiburio): nel rifacimento notiamo caratteri tardo-rinascimentali, ma anche nel rifacimento nella precedente pianta quadrata viene adottato lo schema del nascente gotico con una campata rettangolare; ad ogni navata vengono realizzati piante rettangolari convolte a crociera a sesto acuto e archi di rinforzo; e viene rifatto anche il tiburio. Questo rifacimento non piace.

1572

Nella volta a padiglione che si unisce alla pianta vengono inseriti degli angeli del tamburo (grazie a ILPellegrini, su indicazioni di Borromeo), la volta della cupola viene fatta a cassoni. Viene risistemata come prima del restauro. 1943 danneggiata dai bombardamenti; ulteriore restauro/consolidato: nucleo centrale del tiburio in CA. Quadriportico antistante (non si sa se ci fosse in quella paleocristiana) (c'è in quella romanica) realizzato con maniche voltate a crociera; campate costolonate altre solo voltate; la manica orienta diventa un esonartece, sotto la loggia con grandi aperture sul quadriportico; ritmo alternato della campata quadrata con archi a tutto sesto; campate laterali voltati a crociera a tutto sesto ma pari alla metà della lunghezza e ¼ della superficie; tre absidi principali a terminate le 8 campatelle della navatelle. Volta a crociera esapartita: con arco trasverso in corrispondenza del sostegno intermedio Loggia superiore caratterizzata da altre.San Fedele, è una chiesa con una pianta quadrata e un'abside con dambulatorio.Sant'Abbondio è una chiesa con 5 navate, senza transetto e uno schema che ricalca gli elementi del romanico locale. I capitelli presenti non sono di stile classico o a cistello dell'epoca giustignanea (area bizzantina), ma sono a dado con angoli smussati, come quelli che si trovano in Lombardia e in diversi edifici romanici europei. Il complesso di San Pietro al Monte, a Civate, è fondato sullo stile del San Benedetto occidentale. Ha uno schema a doppia abside e un elegante nartece che avvolge l'ingresso, combinato con un secondo edificio (battistero, ora oratorio). Questi edifici vanno letti insieme alla basilica di San Calocero, che precede l'intero complesso. Il refettorio della chiesa è la sala dove Leonardo ha ambientato l'Ultima Cena. Egli fu più volte ai piedi delle prealpi lecchesi. Il ciclo di affreschi presenti può essere letto come le tappe successive di un ideale percorso processionale che va dagli episodi vetero testamentari fino a quelli dell'apocalisse. Il ciborio è simile a quello di Sant'Ambrogio. Qui troviamo un sacro monte, cioè un racconto di...

dipinti salendo imonti fra le varie chiese.

ARCHITETTURA MONASTICA

Collegamento con il Gotico

Episodi nell'area Lombarda, sud di Milano San Pacomio

Origini a Oriente, tra Egitto, Palestina, Asia Minore; e le figure importanti sono (fonda il primo monastero come vera città, vita comunitaria dei monaci) (egli sposa l'impostazione anacoretica, il monaco ha spazio personale, ma strada facendo si convince che come la comunità attraverso l'abate deve dettare una norma ideale del singolo cosi l'insieme di confratelli diventano essi stessi un piccolo monastero in scala; San Basilio ogni cella il monaco condivide lo spazio con altri confratelli; passaggio alla comunità cenobitica), (scrive la regola Scetica, importante per il monachesimo orientale ortodosso) (il ruolo dell'abate diventa il tramite tra Dio e il singolo monaco; attraverso l'abate al singolo viene chiesto un percorso individuale; i monaci vivono in comunità, anche il momento di

riposo: un solo dormitorio)(San Benedetto ricorderà le benedetto di Tour parole di San Basilio)San (fonda a Milano un monastero Sant'Ambrogio ad Nemus, sull'asse del Sempione; in questo monastero di ritira lo stesso Ambrogio; Ambrogio e Martino sono così legati che il grande mosaico dei epoca paleocristiana e trasferita nell'abside allungato riporta anche la messa a cui Ambrogo partecipa in onore dell'amico morto Martino)Le principale matrici del monachesimo occidentale: regola di Sant'Agostino, seguita dai monaci agostiniani; S.Govanni; S.Cesario; S.Benedetto da Norcia (529 fondazione del monastero di Montecassino)La regola benedettina ha una forte tendenza all'architettura dei monasteri: Abitazione dell'abate, che ha il compito di relazionarsi con gli ospiti - Noviziato - Refettori (creati dagli stessi monaci) - Il monaco non si vota al monachesimo, ma al monastero all'abate stesso. Nell'814 Ludovico il Pio subentra al
  1. Figli di Carlomagno nel Sacro817 Sinodo degli Abati ad Aquisgrana e il Piano del monastero di San Gallo (primo schema architettonicocome schema di riferimento concreto)
  2. 909 dono della villa di Cluny (terreni e fabbricati) ai monaci di S. Benedetto d'Aniane.
  3. Fondata Cluny I con Bernone di Baume primo abate. Esso si svincola al potere locale e rendendo conto solo al Papa e al Vaticano.
  4. 931 unione di Cluny con Roma. Diventa serie di innumerevoli donazione: 909 viene donata la chiesa ad unica navata, nel giro di 50 anni viene ricostruita più imponente (lunga 55 m, sola navata principale, due navate laterali, Copertura a volta e nartece con torri, tipo ispirato della chiesa di Moint Saint Michel
  5. 1088 creata Cluny III (5 navate, 2 transetti, deambulatorio e cappelle radiali, lunga 187 , alta 30 m) (quella che oggi vediamo è la chiesa sopravvissuta alla violenza iconocrasta dei rivoluzionari francesi dopo il 1759)(il nartece diventa galilea; un tempio che si addossa al tempio

principale)(due torri che fiancheggiano lafacciata principale come il vest verke carolingia; torri inolare principale in asse con la navate e duesecondarie nei bracci; cappelle radiali intorno al transetto e le sue articolazioni)

ARCHITETTURA CISTERCENSE - PROTOGOTICO

Schema: navata, presbiterio quadrato, poche navate, chiostro a sud.

Chiese voltate campate a pianta quadrata.

Per parlare di Gotico serve l'arco ogivare, campata rettangolare e una netta prevalenza e riconoscibilità deltamponamento sull'elemento murario (è un pilastro anche in parete, diventa un elemento simbolico);protiro: edicola alla facciata per proteggere l'ingresso.

Morimondo

Fatta da monaci cistercensi. Essi, oltre che realizzare la loro chiesa caratterizzata da un'elegante struttura amattoni con pilatri circolari e volte a crociera costellonate, i fasci si interrompono in prossimità dell'iniziodel pilastro circolare. Elementi romanici: gli archetti pensili e le

Specchiature della torre nolare. La fondazione della prima chiesa risale al 1134, quando i primi monaci arrivarono qui dalla località Morimond, vicino a Digione. Lentamente bonificarono l'area adiacente al Ticino, vi realizzarono canali di irrigazione e la trasformarono in fertile zona agricola con coltivazione a marcite. Nel 1182 iniziò l'edificazione della chiesa attualmente esistente a tre navate. Secondo altre fonti il nome del luogo deriverebbe dalle parole francesi "moire mont", cioè "monte nella palude", poiché l'abbazia fu costruita su un rilievo in mezzo alle zone paludose. Nel XIV secolo gran parte dei territori circostanti l'abbazia erano di proprietà della chiesa e vi sorgevano numerose cascine (grange) ed edifici di servizio. Fino al XVI secolo l'edificio venne ampliato e decorato con il coro in legno e un affresco di Bernardino Luini. Nel 1798, con l'avvento di Napoleone I

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
146 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gretapieri97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Bossi Paolo.