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c) S CONFITTA E AUTOCRITICA
-le restrizioni imposte alle organizzazioni sindacali all’interno delle fabbriche portò presto alla loro
perdita di ogni efficacia
-vi fu una notevole interferenza americana contro il prosperare del comunismo in Italia
-l’offensiva padronale e l’interferenza americana portarono come risultato che nelle elezioni del
1955 per eleggere le commissioni interne della Fiat la Cgil perse la maggioranza assoluta
-da questo momento in poi si passò da una contrattazione salariale centralizzata ad una
contrattazione articolata per settori e azienda per azienda
I PARTITI DELLA SINISTRA
a) I P , 1949-1955
L SI
-ogni anno Nenni rinnovava il patto di unità col Pci, in concreto era un patto di subordinazione tale
che insieme alla compattezza le sinistre avevano a livello ufficiale anche l’unanimismo
-la guerra di Corea aveva suscitato il timore di un conflitto nucleare imminente; comunisti e
socialisti promossero insieme manifestazioni pera la pace, si dichiarava che la vittima innocente su
scala internazionale era l’Urss mentre gli aggressori erano gli Stati Uniti
-il Psi pensò in un primo momento di dichiararsi neutrale (era la tesi sostenuta da Bobbio), poi diede
il proprio appoggio acritico all’Urss
-nel 1955 nel congresso di Torino Nenni lanciò la nuova strategia, che avrebbe dominato per tutti gli
anni “60, della cooperazione fra socialisti e Democrazia cristiana
b) L P
A CULTURA POLITICA DEL CI
-nell’agosto del 1950 la polizia fece incursione nella sede romana del partito, fino alla sconfitta
della legge truffa i comunisti temettero di poter subire persecuzioni pari a quelle avvenute in
Francia nel 1952-53
-dopo la sconfitta della Dc nelle elezioni del 1953 i comunisti si rassicurarono
-a livello di consenso popolare però la propaganda della guerra fredda aveva relegato il partito in
una posizione di isolamento
-una delle più importanti istituzioni non di partito, dove socialisti e comunisti lavoravano insieme
furono le Case del Popolo
-le Case del Popolo spesso occupavano edifici prima appartenenti alle sezioni del partito fascista,
nel 1952 il ministro delle Finanze decise di requisire gli edifici e quindi di chiudere le Case del
Popolo
-la Festa dell’Unità era spesso il momento più importante nell’azione delle sezioni locali del partito
-vi erano associazioni collaterali a cui collaboravano socialisti e comunisti: l’Anpi (Associazione
nazionale partigiani) e l’Udi (Unione donne italiane)
-sebbene l’Udi fosse molto attiva, sul tema fondamentale della famiglia si preferiva mantenere il
silenzio; il primo convegno sull’argomento venne organizzato solo nel 1964
-i comunisti da un lato denunciavano l’ipocrisia dei democristiani sul tema, dall’altro si difendevano
dall’accusa di sostenere il libero amore affermando che Lenin lo aveva condannato come vizio
borghese
-la rappresentazione dell’Unione Sovietica era completamente mistificata, la si dipingeva come una
società perfetta in cui i problemi della giustizia e dell’uguaglianza erano stati del tutto risolti
-l’abitudine di adulare acriticamente i dirigenti venne facilmente trasportata in Italia, si diffuse ad
esempio la prassi di citare i testi dei dirigenti storici del partito come se fossero dei testi sacri
c) T S
OGLIATTI E ECCHIA
-Togliatti era a Mosca, in convalescenza dopo un’operazione, quando Stalin gli chiese di
abbandonare il suo ruolo in Italia e di assumere la guida del Cominform
-il Cominform era stato fondato nel 1947 per tentare di coordinare nuovamente il movimento
comunista internazionale e di legare maggiormente i singoli partiti a Mosca
-Togliatti cercò di prendere tempo e sottrarsi, per la sua irritazione la direzione italiana del Pc votò
per la sua partenza con larga maggioranza (era più ammirato che amato); Togliatti riuscì comunque
a sottrarsi all’incarico
PIETRO SECCHIA -era stato uno dei principali dirigenti comunisti durante la Resistenza
-era diventato poi il numero due del Pci, ma i suoi rapporti con Togliatti non
erano buoni
-nel 1954 Giulio Seniga, il più stretto collaboratore di Secchia, scomparve
portando via con sé denaro e documenti confidenziali
-Secchia fu costretto a dimettersi
-da questo momento in poi la leadership di Togliatti rimase incontrastata fino
alla morte avvenuta nel 1964
d) I P : ’E -R
L CI A LIVELLO LOCALE L MILIA OMAGNA
-dalla fine della guerra il governo del Pci sull’Emilia Romagna fu incontrastato
-prima dell’ unificazione della nazione la regione aveva fatto parte dello Stato della Chiesa,
circostanza dalla quale era nato un radicato anticlericalismo; le leghe bracciantili della regione
erano all’avanguardia per le agitazioni sociali già a cavallo del secolo; nel 1919 i socialisti
ottennero il 60% dei voti
-dopo il fascismo i comunisti sosituirono i socialisti; ciò perché avevano avuto un ruolo di rilievo
nella Resistenza, e inoltre avevano il merito di aver sviluppato le alleanze sociali
-l’Emilia-Romagna era ancora prevalentemente agricola e i comunisti si impegnarono
particolarmente a favore della lotta dei mezzadri; persuasero i contadini a non scegliere lo sciopero
ad oltranza così da non alienarsi l’appoggio dei piccoli proprietari terrieri
-la regione aveva una fortissima tradizione di associazionismo che aiutava a combattere l’inflazione
e la disoccupazione; dal 1947 la Lega delle Cooperative era sotto controllo comunista
-la ricerca di un consenso sempre più ampio portò il Pci a coinvolgere un maggior numero di donne
-in seguito si ottenne il consenso anche dei ceti medi urbani, rassicurati sul rispetto dei loro interessi
-Bologna, con il sindaco Giuseppe Dozza, divenne la vetrina del governo comunista degli enti locali
I 1956
L
CRUSCHEV -uno degli eventi maggiori dell’anno la relazione presentata da Cruschev su Stalin
-Togliatti criticò i dirigenti sovietici non per aver fatto le rivelazioni, ma per il non
aver spiegato il come e il perché in una società socialista a Stalin fosse stato possibile
perpetrare tali crimini
-tuttavia Togliatti era stato negli anni “30 vice-segretario del Comintern ed era
dunque certamente al corrente della reale situazione del partito
-Togliatti approfittò dello scandalo per introdurre il concetto di policentrismo; già da
tempo voleva ottenere una maggiore autonomia
FATTI DI POLONIA E D’UNGHERIA -in tutti i casi i dirigenti comunisti si dichiararono a
favore della linea di condotta dell’Urss
-Antonio Giolitti, deputato di Cuneo, nipote dello
storico Giolitti, dissentiva apertamente dalla linea
ufficiale del partito
-Giolitti fece tre richieste: che si istituisse una reale
libertà di dibattito all’interno del partito; che il partito
riconoscesse l’inviolabilità della democrazia ritrattando
il proprio giudizio sull’invasione dell’Ungheria; che il
Pci divenisse totalmente autonomo dagli altri partiti
comunisti
-in generale il 1956 segnò l’inizio di una nuova fase nei rapporti del partito del partito con il
movimento comunista internazionale
-ma fu solo nel 1981 con l crisi polacca che i patiti russo e italiano arrivarono finalmente ad un
punto di rottura
-già prima del 1956 si erano verificati nel partito dei mutamenti amministrativi: quelli che Togliatti
chiamava i “satrapi”, i dirigenti storici del partito, spesso eroi della Resistenza, vennero sostituiti
con elementi più giovani, meno incondizionatamente stalinisti, che nella crisi del “56 rimasero
fedeli alla figura di Togliatti
-nelle elezioni amministrative di quell’anno mentre Psi e Psdi guadagnarono, il Pci ebbe un calo
-quando Togliatti cercò di giustificare i fatti d’Ungheria paragonandoli al sostegno che era stato
dato alla Repubblica spagnola, Neni denunciò la falsità del paragone: era terminata la stagione di
soggezione del Psi al Pci
-Nenni ebbe un incontro segreto con Saragat, in cui si discusse la possibile riunificazione dei due
partiti; il rigetto non andò in porto, ma fu il primo anno in cui i socialisti si rifiutarono di rinnovare
il patto d’azione con i comunisti
VII – IL “MIRACOLO ECONOMICO”, LA FUGA DALLE CAMPAGNE, LE
TRASFORMAZIONI SOCIALI, 1958-1963
-a metà degli anni “50 l’Italia era ancora un paese sottosviluppato
-l’industria aveva dei settori avanzati (acciaio, automobili, energia elettrica, fibre artificiali) ma era
concentrata solo nelle regioni nord-occidentali
-la maggior parte della popolazione era ancora impiegata nei settori tradizionali: piccole aziende,
prive di tecnologia e basate sullo sfruttamento intensivo; pubblica amministrazione, negozi e piccoli
esercizi commerciali
-il più vasto settore di occupazione continuava ad essere l’agricoltura
-l’agricoltura era colpita da una arretratezza strutturale (produttività peggiore di Jugoslavia e
Grecia)
-negli anni “50 aumentò la frammentazione della proprietà, mentre nelle aree centrali della penisola
cominciò rapidamente a declinare la consuetudine mezzadrile: i giovani abbandonavano le
campagne; gli scarsi profitti portavano i contadini a vendere
-molti lavorati rurali erano nullatenenti e senza lavoro
-una valvola di sfoga alla disoccupazione era rappresentata dall’emigrazione interna, transoceanica
e verso l’Europa settentrionale
-gli immigrati erano per lo più di artigiani e di piccoli contadini
PRATO -Carlo Prato, viveva in Basilicata, sposato con due bambini
-nel 1955 riuscì a lavorare per 180 giorni: prima in un frantoio,dormendo nelle
baracche; poi nella costruzione di una strada a circa tre ore di cammino da casa;
d’autunno restò di nuovo disoccupato e si dedicò alla coltivazione del suo orto
-i Prato vivevano in una casa di una sola stanza
-queste informazioni ci vengono dal lavoro del sociologo americano Edward
Banfield
-fra il 1958 e il 1963 l’Italia divenne uno dei paesi più industrializzati d’Europa
I L MIRACOLO ECONOMICO
a) L
E ORIGINI
-una delle cause maggiori fu la cessazione del protezionismo e la possibilità, inizialmente vista con
timore, per le aziende italiane di competere sul mercato europeo
-la Fiat cresceva e annunciava l’epoca della motorizzazione di massa
-la competizione tra Eni, Edison e Montecatini si concluse con un grande progresso dell’industria
petrolchimica e nella produzione di fibre sintetiche e fertilizzanti
-la scoperta del metano in Val Padana e l’importazione di idrocarburi a basso costo, voluta da
Mattei diede un’alternativa all’energia elettrica e permise di abbassare i costi di produzione
-inoltre vi furono i capitali portati