Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 20
Riassunto esame Storia Contemporanea, prof. Romano, libro consigliato: Dalla grande guerra ad oggi, Banti Pag. 1 Riassunto esame Storia Contemporanea, prof. Romano, libro consigliato: Dalla grande guerra ad oggi, Banti Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Contemporanea, prof. Romano, libro consigliato: Dalla grande guerra ad oggi, Banti Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Contemporanea, prof. Romano, libro consigliato: Dalla grande guerra ad oggi, Banti Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Contemporanea, prof. Romano, libro consigliato: Dalla grande guerra ad oggi, Banti Pag. 16
1 su 20
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Tutte le associazioni politiche avverse al fascismo vengono sciolte, i loro organi di stampa chiusi e

i dirigenti arrestati. Tra la fine del ’25 e l’inizio del ’26 vengono emanate le durissime leggi

fascistissime, secondo le quali il governo era responsabile solo nei confronti del re, non ha bisogno

di alcun voto parlamentare di fiducia per esistere e ha la possibilità di emanare autonomamente

norme di legge, viene reintrodotta la pena di morte (per chi attenti alla vita dei regnanti)

prendendo spunto da ben quattro attentati falliti compiuto contro Mussolini, i giudici venivano

scelti tra gli ex componenti delle squadre d’azione; si interviene anche sui rapporti di lavoro con il

Patto di Palazzo Vidoni in cui si riconosce l’esistenza solo della Confederazione delle Corporazioni

fasciste, si vietano gli scioperi. Infine, con un’altra legge si dichiarano decaduti tutti i deputati

dell’opposizione, dando così vita ad un regime politico mono partitico. In ambito economico

Mussolini rivaluta la lira, facendole toccare quota novanta (1£ = 90 lire) per frenare l’inflazione,

questo comporta un aumento delle merci italiane esportate. Comincia anche la cosiddetta

battaglia del grano, ovvero un’azione volta al raggiungimento dell’autosufficienza alimentare: i

dazi doganali sui cereali vengono innalzate e le aree paludose vengono interamente prosciugate

con la bonifica integrale. Mussolini completa il suo regime mono partitico con la riforma scolastica

Gentile, focalizzando gli studi sulle materie umanistiche, obbligando lo studio della religione e

introducendo l’esame di Stato. Vi è un riavvicinamento tra Chiesa e fascismo, ufficializzato nel ’29

coi Patti Lateranensi: l’accordo prevedeva che lo stato italiano pagasse al Vaticano un’indennità

come risarcimento per la perdita dei poteri temporali, in cambio il Papa riconosce formalmente lo

stato italiano e accetta di esercitare il suo potere temporale solo sullo stato del Vaticano. Inoltre,

la religione cattolica viene confermata religione di stato (già riconosciuta dallo Statuto Albertino),

viene riconosciuto il valore civile del matrimonio religioso e reso obbligatorio l’insegnamento della

dottrina cattolica, anche attraverso l’Associazione cattolica, unica associazione considerata legale

dal partito fascista (Fascismo: perché nasce, perché si alterna e come si trasforma. Il fascismo

nasce con i fasci di combattimento di piazza San Sepolcro del 1919, nel 22 c’è la marcia su Roma,

nel 23 inizia l’esperienza di governo di mussolini, nel 24 assassinio di Matteotti. Non così).

La Cina comincia a uscire dalla situazione di conflittualità interna solo dopo il ’23, quando il partito

nazionalista si allea con quello comunista. Intorno al partito nazionalista si crea un esercito

volontario che vuole combattere contro i “signori della guerra” (detengono il potere nelle

province) e contro gli stranieri, giapponesi in primis. Nel ’28 a Nanchino viene proclamato un

nuovo governo nazionalista che dichiara la Cina riunita. Il governo però si indebita subito con delle

organizzazioni criminali e gli viene portata una critica riguardo l’eccessiva tassazione. Mao Tse-

Tung, leader comunista, rovescia il concetto comunista di Marx, ponendo al centro dei progetti

rivoluzionari i contadini e le campagne anziché gli operai e le città. I nazionalisti nel ’31 devono

decidere se contrastare le guerriglie promosse dai comunisti all’interno del paese o se contrastare

l’attacco alla Manciuria, scagliato dal Giappone. Il Giappone già da fine ‘800 aveva avviato un

processo di crescita e ammodernamento. Fino agli anni ’30 un altro settore divide il primario con

quello militare, ossia il tessile, soprattutto grazie alla seta, di cui il Giappone è uno dei maggiori

esportatori. È necessario però per questo paese trovare sbocchi commerciali all’estero per far

funzionare la grande macchina economica della nazione, perciò la classe dirigente incoraggia a

coltivare piani di espansione militare verso la Cina. Nel ’31 il Giappone conquista la Manciuria

(cinese) e si ritira dalla Società delle Nazioni nel 1933 in seguito a delle forti critiche della Società

per aver creato una sorta di stato fantoccio.

Gli USA vivevano dal 1925 un periodo di grandissima prosperità, in un clima quasi euforico; cresce

la produzione industriale, soprattutto quella dei beni durevoli e tutti quei nuovi oggetti come

frigoriferi, televisori, automobili molti consumatori li comprano a rate e il fatto che una volta

acquistati durino per decenni fa in modo che questo mercato sia all’inizio molto dinamico e poi si

saturi causando una sovrapproduzione di merci. Contemporaneamente anche gli stati europei

stanno rialzando la testa per cui non hanno più bisogno di moltissimi aiuti dagli USA. Le aziende

non si accorgono di questi mutamenti e continuano a investire in borsa pensando che il valore

delle azioni continui a crescere, gli investitori cominciano a speculare, comprando e rivendendo

azioni ma questo gioco finisce nell’autunno del ’29: gli operatori si accorgono che il valore delle

azioni è follemente positivo, cominciano a venderle e la borsa di Wall Street crolla il 29 ottobre

del 1929, il martedì nero. Le banche sono travolte dall’avvenimento e si trovano subito in

difficoltà, poiché avevano acquistato dei pacchetti di azioni che ora non valgono più nulla e i

prestiti che avevano concesso valgono più del loro portafoglio (pacchetti di azioni). Cominciano ad

avere difficoltà anche nel restituire i soldi depositati dai clienti e a pagare gli interessi sui depositi,

alcune falliscono. Le imprese si trovano con le spalle al muro: devono licenziare operai e impiegati

e diminuire le retribuzioni, oltre ad abbassare i prezzi, automaticamente gli operai non hanno più

soldi e non possono comprare i beni di consumo. Inizia così la grande depressione, in cui banche,

imprese e consumatori si trovano in ginocchio dal ’29 al ’32. La crisi si diffonde in Europa attraverso

il ciclo creato dal Piano Dawes. In Europa la prima mossa per fronteggiare la crisi è la svalutazione

della sterlina per far costare meno i prodotti del paese su cui è stata svalutata la moneta,

stimolando così l’esportazione. Tuttavia, tutti i governi alzano le tariffe doganali. Negli USA nel ’33

diventa presidente Roosevelt che propone un New Deal (un nuovo patto) per rialzare l’economia

statunitense: prevedeva innanzitutto che lo stato dovesse intervenire attivamente nell’economia

orientando e indirizzando le attività. In programma vi era: il riordino del sistema bancario,

programmi di primo intervento per il sostegno a gruppi sociali in difficoltà, lavori pubblici per

creare occupazione e muovere l’economia, riorganizzazione delle relazioni tra imprenditori e forza

lavoro, riconoscendo i sindacati come interlocutori tra le parti. Roosevelt riesce così a rialzare in

parte l’economia statunitense e di conseguenza quella europea, ma la totale rinascita economica

ci sarà solamente col riarmo bellico della Seconda guerra mondiale.

Negli anni 20 la Germania è riuscita a superare una crisi economica di gravità inaudita grazie al

piano Dawes e al piano Young. Gli effetti della crisi del ’29 negli USA però hanno fortissime

ripercussioni nella nazione tedesca, e questo influisce sulle famiglie che, appena uscite da un

periodo di difficoltà si trovano subito nel mezzo di una delle crisi più pesanti del secolo, perdono

il lavoro e non sanno come sopravvivere. Questo si rivela un terreno fertile per il piccolo partito di

Hitler, che diventa il partito con più voti. Il nazismo fonda il suo successo su un nazionalismo

estremamente aggressivo, su un razzismo estremo e sulla capacità di tradurre la sua violenza

ideologica in violenza pratica e fisica. Hitler è contro il trattato di Versailles, pensa che la Germania

non fosse né l’unica responsabile né fosse stata veramente sconfitta. Odiavano ebrei e comunisti,

ai quali i nazisti imputavano il fatto di desiderare la rovina del popolo tedesco, essendo stati contro

la Germania durante la Grande Guerra. Gran parte degli iscritti al Nsdap è giovane (sulla 40ina) e

questa giovinezza colpisce molto la popolazione, molte sono persone che hanno partecipato alla

Guerra e quindi sono molto sensibili alla propaganda nazionalista Nazista. Nel Gennaio 1933 Hitler

diventa Primo ministro e nel febbraio il Reichstag (il Parlamento), viene dato alle fiamme; Hitler

non aspetta un secondo per imputare il fatto a dei comunisti e alle elezioni del ’33 il popolo, scosso

dal fatto, non esita a porre i suoi consensi in Hitler, a scapito degli esponenti comunisti, considerati

ormai da tutti i colpevoli dell’incendio. Hitler impone un regime a partito unico e, non volendo

governare in un contesto parlamentare, arresta i deputati comunisti e presenta un decreto che gli

dà i pieni poteri, il parlamento approva e fa così nascere il Terzo Reich nazista (1 Sacro romano

impero 2 Impero guglielmino). Il programma nazista è duro e mirato, esso prevede: la repressione

delle opposizioni e costruzioni di un sistema a partito unico, il riassetto dei poteri istituzionali

(Hitler nel ’34 diventa, oltre a essere presidente del Reich, capo del governo), la ridefinizione degli

equilibri interni al partito, con l’affiancamento alle SA, una forza paramilitare privata, delle SS,

delle squadre aventi il compito di proteggere Hitler, nel ’34 però il capo delle SA Ernst Rohm ritiene

di avere diritto a un ruolo importante all’interno del nuovo Reich, sostituendosi all’esercito statale,

ma Hitler, non volendo che Rohm possa minare al suo ruolo, ordina alle SS di ucciderlo e di

attaccare il quartier generale delle SA, nella notte celebre come la notte dei lunghi coltelli. Alle SS

viene affidato il controllo della polizia statale, la Gestapo; la costituzione di un sistema associativo

totalitario, con la nascita delle gioventù hitleriane e di molte altre associazioni per i giovani, per le

ragazze con meno di 14 anni, per i lavoratori e la definizione dei rapporti con la Chiesa (la Chiesa

luterana appoggia subito il nazismo mentre la Chiesa cattolica, con Pio XI lo condanna

profondamente). In politica economica Hitler ottiene dei risultati straordinari, grazie

all’attivazione di un vasto piano di lavori pubblici, diminuendo così la disoccupazione, e grazie

all’impiego di larghe quote del bilancio statale per il rilancio dell’industria bellica e il riarmo

dell’esercito. Per fare ciò, Hitler interrompe i pagamenti delle riparazioni ai paesi vincitori della

grande guerra: tutta la popolazione arriva ad avere un’occupazione, i salari sono buoni e i prezzi

calano. Consapevoli del fatto che la strategia

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
20 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Saxbrina97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Romano Michele.