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Storia contemporanea - il fascismo, il periodo della transizione Pag. 1
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Il Fascismo e le sue prime azioni

Il Fascismo, dopo la marcia su Roma nel 1922, inizia a prendere il controllo del paese e a implementare le sue politiche. Alcune delle prime azioni intraprese sono:

  1. Viene creato il Gran Consiglio del Fascismo, che diventa un organo costituzionale.
  2. Viene istituita la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, che trasforma lo squadrismo in un'istituzione legale. La milizia è alle dipendenze del partito.
  3. Si avviano i primi incontri tra Chiesa e Fascismo. Vengono introdotti il crocifisso nelle scuole e vengono emanate norme per la moralità.
  4. Il Banco di Roma, una banca cattolica, è in crisi e viene salvato dal Fascismo.
  5. Viene emanata la riforma Gentile, che riguarda la scuola. Tra le altre cose, si introduce l'esame di stato nelle scuole private, parificandole a quelle statali.

In questo modo, Mussolini ottiene l'appoggio di buona parte del mondo cattolico, ma diminuisce la simpatia della Santa Sede per il Partito Popolare. Il Fascismo viene quindi visto come un organismo sempre più influente e potente.

Il restauratore del prestigio cattolico che era stato oscurato e negato con il liberalismo. Inoltre la Santa Sede, con il tempo, arriva a disconoscere il Partito Popolare, che non condivide la riforma elettorale del 1923. Mussolini prende spunto da questo motivo per scacciare i popolari dal governo e Sturzo viene allontanato dall'Italia per ordine della Santa Sede perché visto come persona che rappresenta il conflitto tra la Chiesa e il Fascismo. Sturzo ritornerà in Italia solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale;

nel 1923, viene emanata la legge elettorale (legge Acerbo), che sostituisce il proporzionale con un maggioritario che prevede che la lista che avrebbe ottenuto il 25% dei voti avrebbe ottenuto i due terzi dei seggi in Parlamento. La parte rimanente è, invece, divisa col metodo proporzionale tra gli altri partecipanti. Con le elezioni del 1924, così, vanno in Parlamento anche partiti di opposizione insieme alle liste nazionali. Dopo le elezioni

del 1924, Matteotti, deputato socialista, viene rapito ed ucciso perché aveva denunciato in Parlamento le illegalità delle elezioni appena svolte. Gli esecutori del sequestro furono subito individuati prima che si trovasse il corpo di Matteotti perché era stata presa la targa della macchina che lo trasportava. Mussolini viene implicato in questa faccenda e, quindi, scoppia la questione morale che dà vita alla crisi del Fascismo. Dopo il superamento della crisi, c'è la svolta totalitaria del Fascismo. I partiti dell'opposizione vogliono il ritorno alla normalità costituzionale e premono sul re per le dimissioni di Mussolini. In segno di protesta, le opposizioni abbandonano il Parlamento e si ritirano sull'Aventino (secessione dell'Aventino) fino alle dimissioni di Mussolini. Tale secessione non ha successo perché il re si rifiuta di intervenire contro Mussolini a cui, invece, concede il suo appoggio. Mussolini, però,si trovano all'interno del suo stesso partito. La sua leadership è messa alla prova e deve trovare una soluzione per risolvere i conflitti interni e mantenere l'unità del partito. Inoltre, deve affrontare anche la pressione dell'opinione pubblica e dei media, che lo criticano per la sua gestione della situazione. Nonostante le difficoltà, il leader si impegna a trovare una soluzione equilibrata e a prendere decisioni che siano nel migliore interesse del paese.
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Publisher
A.A. 2006-2007
3 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pianeti2002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Piva Francesco.